La mia bambina, un Farr 31 prima serie, ha un bel po' di anni sulle spalle, e dato che è inutile per adesso cambiarla per prendere un'altra barca da regata, mi tengo questa che va bene e si piazza altrettanto bene ogni volta che partecipo a qualche competizione.
Ma si rende necessario cambiare il sartiame ed ho deciso di cambiare tutto: sartie, crocette, paterazzo, strallo e le due volanti alte e basse. Unica cosa che rimane è l'albero, tutto il resto via!!
La barca è armata a 3/4 con due crocette in linea e sartie volanti alte e basse.
Dato che farò il lavoro self made con l'unica incognita del tipo di terminali (se trovo una pressa economica per i terminali prendo quelli a schiacciare, altrimenti userei quelli da avvitare che hanno un nome che adesso non ricordo), mi stavo chiedendo se non sia meglio fare queste modifiche ulteriori che spiego sia con lo scritto che con due disegni del rig:
- come si vede, dalla landa in coperta ho la partenza della D1 (diagonale bassa) e della laterale.
- questa laterale arriva alla prima crocetta, si interrompe, e da lì partono la D2 (diagonale alta) e la laterale alta che poi insiste sulla seconda crocetta continuando sino alla fine dell'armo a 3/4
- quindi attualmente dalla landa in coperta partono due sartie, ma la ferramenta ha il posto per tre spinotti e la mia idea sarebbe di:
- tenere sempre la D1 uguale come adesso
- partire con D2 direttamente dalla landa, insistere sulla prima crocetta per poi arrivare ad inferirsi sotto la seconda
- partire con la laterale che arriva sino a fine armo senza interruzioni.
A mio modesto parere, la rigidità dovrebbe aumentare, in quanto adesso ho una sola sartia laterale che tiene tutto, mentre nella mia idea sarebbero due, ma non sono un tecnico e quindi chiedo a voi un'opinione.
Altra cosa; come si vede dalle foto, la parte terminale dell'albero è completamente sprovvista di sartie, avendo solo il paterazzo; tutto finisce dove è inferito il genoa, sia la sartia laterale che la sartia volante che lo strallo di prua.
Dato che è un albero sottile in alluminio e molto flessibile e quando becco del bel vento si flette da paura, secondo voi l'introduzione di un diamante di irrigidimento può giovare?
E adesso un po' di foto esplicative:
LA BARCA
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L'ARMO
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DISEGNO LATERALE DEL RIG
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DISEGNO POSTERIORE DEL RIG E NUOVA SISTEMAZIONE
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Ringrazio gia sin d'ora chi mi può dare consigli preziosi!
Dico la mia,... però senti meglio cosa ti diranno Sailor o Fabbroni.
Premesso che ho un'armamento simile al tuo attuale.
Fra i terminali a pressare ed i terminali Norsemann, sono da preferire i primi, i Norsemann, malgrato il bum iniziale,
costano molto di più e danno minor garanzia di tenuta.
(dipende molto dalla perizia dell'assemblatore)
Pochi € per il terminale + 5 € di pressatura...
Norsemann 86€ (se non ricordo male).
Sartia continua, contro sartia inerrotta.
Una sartia formata da spezzoni corti, s'allunga meno dell'equivalente sartia continua.
Inoltre nel punto di passaggio sulle crocette, c'è un collegamento
che si comporterà da cerniera (quindi reagirà meglio alle varie flessioni dell'attrezzatura)
Diamante in testa d'albero (si o no)
Se non c'è, sotto raffica la testa d'albero si flette (dici da paura!), però automaticamente ti scarica la randa.
Se c'è, avrai una barca più sensibile alle raffiche.
Però, io libero dilettante,
senti cosa ti diranno quei due là sopra.
Norsemann, ecco il nome che non ricordavo. Belin che prezzi!!!
Vado sul pressato ad occhi chiusi.
E sul fatto di avere due sartie al posto di una? qualche consiglio od opinione?
Quella dell'allungamento non ne avevo tenuto conto...
Concordo con Temasek sul comportamento e l'utilità della parte alta dell'albero, infatti, la randa sopra la 'I', non riceve il downwash del genoa e quindi dev'essere più aperta per ridurre i vortici di estremità; il diamante, così come da te disegnato, comunque non sarebbe servito a nulla.
Per le sartie, se ho ben capito, vorresti portare l'intermedia sul ponte, così da poterla regolare senza arrampicarti sull'albero, ma hai controllato la testa della crocetta per vedere se si adatta ad una soluzione del genere?
Beh, ovvio che il disegno era solo a titolo esemplicativo, non è neanche in scala e serviva solo per spiegare un po' alla grossa; comunque se in due mi dite già che il diamante non serve, metto il questito già riposto nel cassetto.
Einstein, le crocette le metterei nuove perchè hanno più anni di me e quindi le farei già dedicate al nuovo armo e l'intermedia sul ponte la porterei sia per la regolazione, ma specialmente per irrobustire. (se serve, ovvio, dipende da quello che mi direte voi)
per me il pennaccino andrebbe fatto cosi:
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per quanto riguarda terminale rapido o pressato, quello rapido ha senso solo se cambi il cavo spesso. Altrimenti un terminale a pressare è migliore (ovviamente se di qualità e pressato come si deve).
Se hai intenzione di fare tutte queste modifiche, penso sarebbe il caso di cambiare anche il tubo, irrigidire e appesantire un profilo datato non mi sembra il caso. Da discontinuo a continuo aumenta principalmente il peso, e quindi l'inerzia e lo sbandamento. l'allungamento cambia se passi da tondino a spiroidale.
Ad ogni modo per tutte queste modifche hai bisogno di un ingegnere per i calcoli.
Citazione:sailor13 ha scritto:
per me il pennaccino andrebbe fatto cosi:...
ciao
Luciano, lo so è OT, ma non posso fare a meno di dirti che devi riprendere il tuo randista.
ciao
Ovviamente
quoto al 100% sailor13, ed in particolare l'ultima frase.
Se mi disegni un diamantino siffatto e ritieni che due sartie lavorino meglio di una interrotta.....perdonami, ma...temo tu non sia in grado di 'arrangiare' in sicurezza qualcosa di diverso che smontare e far rifare nuovo ma identico (e, dato che è durato tanto, perchè cambiare?).
La domanda che mi sorge spontanea è: vale la pena di fate tutto sto lavoro sul vecchio tubo ????
Ma sinceramente se dovessi pensare ad un lavoro di cambiamento radicale, farei fare un albero nuovo molto meno frazionato, con lande a murata, crocettone a quartiere e jib 115% ( gli spi sarebbero più grandi x l'aumento della I).
Così, pourparler.
Ciao
Visto che questa discussione interessa da vicino anche me posto qui le mie domande:
- posso (previo consulto col rigger o con l'alberaio) passare da sartiame continuo a discontinuo?
- io per le volanti alte e basse e per il paterazzo avevo pensato di utilizzare il dyneema di 8 mm per le alte e di 6 mm per le basse e per il paterazzo, attualmente ho un cavo in acciaio da 6 mm per le alte e uno da 5 per le basse e il paterazzo
ho altri dubbi ma me li tengo
...uno di questi è se cambiare tutto e mettere un TA (più basso) ma senza volanti
Aloha
se hai tondino si (ma ti costicchia), tutto il resto è (noia) inutile.
'Dyneema da 8' non vuole dire niente, devi mettere un materiale che abbia, a parità di allungamento, lo stesso carico di rottura (o superiore) dello spiroidale che hai adesso.
ho sostituito il sartiame facendo quasi tutto da solo, ho fatto fare le pressature da chi mi ha venduto il cavo (un rigger), ho sostituito i cavi delle volanti con dyneema scalzato che ha il solo difetto di andare sostituito spesso (3 anni?), tutto okay, ho anche cambiato il quartiere alle crocette,( attacco lande modificato) l'albero sta su anche senza volanti, ma visto che e' parecchio alto e sottile dato lo scafo, non mi sono fidato a togliere le volanti, sia per motivi di regolazione che di sicurezza.
per alfredo, io avevo le volanti in spiroidale da 3 e 4 mm, ho messo del dyneema da 6 e da 5 , va benone, credo che i rapporti da te pensati siano ok, occhio alle piombe, farle bene.
Ragazzi, faccio una risposta collettiva; se magari parlo di funi, interruzioni ed altro facendo domande, è perchè non so le cose e le chiedo, se le sapessi già ovvio che non farei le domande.
Magari voi le masticate da decenni, io non le so ed ho desiderio di imparare perchè nato imparato non lo sono.
Non stupitevi se faccio domande sciocche; avessi già le risposte non avrei fatto questo post.
mò vado avanti; mettere le lande a murata è un lavoro della madonna! Bisognerebbe tagliare, fare rinforzi seri e tutto un lavoro di cantiere per il quale la salsa si mangia il pesce. Essendo una barca vecchia (28 anni)che ha anche un basso valore di mercato non penso sia positivo fare un lavoro così tanto radicale.
Sin quando si tratta di cambiare le sartie per una sicurezza preventiva, tale da spendere, che ne so, quelle 1000/2000 euro (posso sbagliare, sono ipotesi) sono cifre che ci stanno tutte; cambiare albero diventa anche quello un intervento dispendioso ed allora sarebbe meglio ipotizzare di cambiare la barca
Valutavo invece il cambio sartie self made e m'interessava sapere se qualche altra disposizione avrebbe dato migliori risultati in termini di sicurezza; certo che la strada migliore è farle uguali uguali a come sono adesso, però da ignorante ma curioso mi interessa sapere se oltre la strada canonica ce ne sono altre più panoramiche.
a proposito, attualmente ho un tondino (credo da 6 mm)che credo abbia l'età della barca (28 anni) e se non è quella data, di sicuro sicuro 15 li ha tutti!
è tondino con i terminali per cavo spiroidale? albero Licospar o Tibermast?
Citazione:sailor13 ha scritto:
è tondino con i terminali per cavo spiroidale? albero Licospar o Tibermast?
garantito!!! se devo scommetere più Tiber, quando ancora era Tiberspar
L'albero non ha nessun segno riconoscitivo, targhette o altro; fu sabbiato e riverniciato circa 8 anni fa e non sono riuscito a sapere altro. Non saprei dirti se i terminali sono quelli per lo spiroidale, mi dispiace, non li conosco. Sono pressati e come lavoro è un po' raffazzonato perchè sulle lande hanno una piccola giunta di circa 10/15 cm perche forse il tondino non arrivava alla landa.
Domani potrei postare delle foto.
per il tondino non si dovrebbero usare i terminali a pressare (che sono da impiegarsi con lo spiroidale).
Anni fà alcuni alberai usavano tondino di AISI316 metrico con i terminali a pressare.
era una soluzione a basso costo per avere i vantaggi del tondino.
Ovviamente non si avevano le garanzie di sicurezza di un analoga sartia in tondino di Nitroni50 con gli appositi terminali con il cavo ricalcato a freddo.
Erano armi di barche tirate che dovevano durare poco: nel senso che se ne rompevano molti e nessuno si aspettava che durassero molto...
...fatto stà che (essendo l'acciaio generoso, ed esistendo un santo protettore degli incoscenti sempre attento) tanti di questi armi hanno sorpassato la stagione di regate per cui erano stati realizzati ed hanno continuato a navigare incuranti del tempo e della 'teoria'.
Citazione:francocr68 ha scritto:
per il tondino non si dovrebbero usare i terminali a pressare (che sono da impiegarsi con lo spiroidale).
Anni fà alcuni alberai usavano tondino di AISI316 metrico con i terminali a pressare.
era una soluzione a basso costo per avere i vantaggi del tondino.
Ovviamente non si avevano le garanzie di sicurezza di un analoga sartia in tondino di Nitroni50 con gli appositi terminali con il cavo ricalcato a freddo.
Erano armi di barche tirate che dovevano durare poco: nel senso che se ne rompevano molti e nessuno si aspettava che durassero molto...
...fatto stà che (essendo l'acciaio generoso, ed esistendo un santo protettore degli incoscenti sempre attento) tanti di questi armi hanno sorpassato la stagione di regate per cui erano stati realizzati ed hanno continuato a navigare incuranti del tempo e della 'teoria'.
Franco, purtroppo sta piovendo così tanto in Liguria che non sono riuscito a fare le foto promesse; appena il tempo lo permette riprendo sartie, lande ed attacchi e le metto nel post almeno sappiamo di cosa si sta parlando.
sorry
Luciano, i terminali per cavo sono un pezzo unico, pressato sul tondino e i due pezzi sono bloccati fra di loro.
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I terminali per tondino invece sono fatti in due pezzi, generalmente smontabili per poter ispezionare la testa del tondino, ed il tondino è libero di ruotare indipendentemente dal terminale.
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La tenuta dei terminali
'per cavo' pressati
'sul tondino' non è garantita.