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Versione completa: Costruzione trimarano
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ciao mella76.
Presumo che la voglia di autocostruirti un trimarano sia appunto una voglia dettata dalla soddisfazione di galleggiare in mezzo al mare con un mezzo proprio, fin quì sono più che favorevole.
Andar per mare con un mezzo autocostruito [u][u]può essere[u][u] una bella soddisfazione.
Le tecniche di costruzione ultimamente si sono spostate sul pvc invece del legno all'interno, un pò più facile da lavorare e sicuramente più leggerò. Come ti hanno già detto comunque, credo la miglior cosa tu possa fare è quella di acquistarti un progetto (in mare non si scherza.
La farrier vende dei progetti che se ben eseguiti, si possono realizzare mezzi molto validi.
buon lavoro
lele41
scusa l'ignoranza ma pvc in che senso? come sandwich?
Letto adesso....volevo fare la stessa domanda......che non si smette mai di imparareBlushBlush
Qui un sistema abbastanza innovativo per costruzioni one-off, penso sia applicabine senza problemi a maggiori dimensioni:

http://lindahlcompositedesign.weebly.com/lr4-build.html

(Che ne dici Giorgio, ti piace?)
Mah.....come sistema per farsene qualcuno ci puo' stare.....ma finirlo verniciarlo attaccare le prue.....mbho se ne devi fare un po'....non so meglio il classico.....ti fai fare direttamente lo stampo a controllo numerico....fai un po' di stampate e vedi....se va bene fai un maschio e fai uno stampo classico.....nin so.....dovrei vederlo dal vero...tu che ne pensi?
è comunque una laminazione in vtr o carbonio ed è un po' più complessa di una semplice costruzione in compensato marino!
Ritengo ancora valida l'alternativa del radius chine (vedi dudley dix o van de stadt) per le autocostruzioni, per fare uno scafo come quello che dici tu ita101 mi sa che i tempi si allungano più del doppio
c...o giorgio scriviam sempre le stesse cose a distanza di 10 minuti [:245]
Questo metodo non l'ho mai applicato (per ora...) penso che sia comodo per fare prototipi o piccola (piccola davvero) serie.
Il costo di impianto qui è irrisorio e può essere modificato senza grossi costi.

Ho costruito qualche barca (catamarani classe A) in stressed plywood, rivestiti in vetro/epoxy: anche qui costi di impianto ridottissimi, ma ogni scafo ha bisogno del fairing esattamente come sopra.

Si vedono piccoli catamarani (specie dai progetti di d'Alì) ma non possono essere paragonati, le forme non riescono ad essere soddisfacenti.
si è vero, effettivamente non si considera che per multiscafi uno stampo vale per due quindi alla fine il lavoro grosso lo si fa una volta e poi si dimezza per il secondo scafo, a differenza del CM che si deve fare entrambe le volte con lo stesso tempo e con forme 'adattate', io l'avevo pensato applicato ad un monoscafo, ed effettivamente sarebbe più laborioso...
Poi ultimamente visto la nuova moda dello scafo con la murata a spigolo il radius chine viene ancora più facile perchè il raggio di curvatura è minore.

Per esempio questo

http://www.walkabout.it/yachts/Walkabout37Med.htm
Non conosco la traduzione del radius chine ma credo sia il classico lamellare....di sicuro non e' confrontabile con uno scafo in carbonio....
da quello che vedo ( http://www.nautikit.com/Radply_it.htm )è un metodo che abbina sezioni piane e sezioni tonde, dal punto di vista del lavoro mi sembra piuttosto laborioso, la ricopertura finale in fibra richiede un lavoro di fairing notevole...mi sa che con il strip-foam i tempi e la facilità di posa sono migliori.
si io parlo da profano perchè non l'ho mai costruita una barca, pensavo che a livello 'teorico' le parti piatte in compensato marino non bisogna lavorarle ma anche le parti piatte in foam effettivamente non bisogna lavorarle quindi effettivamente si risparmia il taglio del compensato!
bene quando mi costruirò uno scafo lo prenderò in considerazione Cool
e a livello di costi secondo te siamo più o meno li o con il foam si risparmia?
io mi costruirei un monoscafo, i catamarani o trimarani sono soggetti a delle torsioni veramente importanti nei punti di guinzione e rischi di trovarti con qualcosa che ti si spezza o dovere spendere capitali in materiali tipo carbonio o kevlar un monoscafo è più facile da fare e perdona di più
Io di costruzioni grosse non sono esperto, ma per un cat classe A
si parla di un sandwich vetro-legno(schiuma)-vetro o carbonio-legno(schiuma)-carbonio, con uno sviluppo di 6 mq e si ottengono scafi che pesano finiti una quindicina di kg, fare il calcolo è abbastanza semplice.

Federico Lisa: ma perchè i monoscafi non sono sollecitati? si tratta di costruire in maniera adeguata, seguendo il progetto.
E comunque sia mono che multiscafi si sono sempre costruiti in legno, in vtr, e mica si rompevano. Ora si usano materiali piu' sofisticati e sono migliorate le caratteristiche, ma mica è obbligatorio!
nei multiscafi ai soliti carichi si aggiungono le sollecitazioni nei punti in cui i due scafi si uniscono, è una cosa forse trascurabile per un piccolo e leggero catamarano, ma penso che già per un cabinatino la cosa conti, chiaro un buon progetto ne tiene già conto,
avevo letto un articolo riguardante una famiglia di giramondo francese che si era comprata un catamarano in vtr, tipo lagoon per intenderci, e a seguito della prima traversata si era ritrovata con crepe molto profonde nelle giunzioni dei due scafi, è un caso limite ma mi ha portato all'attenzione di questo fatto due scafi in acqua tendono a comportarsi ognuno a modo suo, il fatto che siano uniti li costringe ad agire insieme, anche io ho fatto qualche restauro, ma non ho mai autocostruito una barca intera, a istinto il mio primo esperimento sarebbe un monoscafo..
Ciao Mario...ho guardato fino in fondo e ....bellissimo.....finalmente un piano velico decente....la barca se lo meritaSmileSmileSmile
L'intenzione é quella, mai poi manca sempre il denaro. Poi c'è un altro motivo, ma non ti offendere perchè penso, leggendoti, di conoscerti, che tu non sarai d'accordo, ed è che mi piace moltissimo inventare. Preferisco sbagliare facendo delle schifezze ma imparando comunque qualcosa in più. Ho predisposto la barca ad un armo da poliscafo tradizionale ovvero randa e fiocco, a potere armare una vela a chela , molto pratica e facile da costruire, ad una vela 3d che prima proveró su un trimarano diecipiedi.
Perche' mai dovrei offendermi...ahahhahhaha stiamo discutendo di cose tecniche......la tua barca l'avevo gia' vista e l'avevo apprezzata e ti avevo gia' detto all'epoca se non ricordo male che avrebbe meritato un armo meglio.La barca e' tua e devi decidere tu.Chiaccherare di tecnica e' bello in quanto la si disgiunge sempre dal fattore economico.BL Big Grin
Ciao Giorgio - Mario, l'armo della foto è ancora qui sul lago d'Iseo, (la vela si è trasferita in Toscana) comunque se ne avrai bisogno qualcosa di idoneo lo troviamo sempre. Comunque io le chele di granchio le preferisco nel piatto piuttosto che sulla barca!
Emanuele
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