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Versione completa: Acquastop Veneziani
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Volevo sapere qualcosa in piu' su questo prodotto, se qualcuno lo ha usato.
A parte che costa un botto, ma non si potrebbe usare della semplice resina epossidica come prevenzione osmosi??
Ho fatto tutto il trattamento antiosmosi della Veneziani, compreso Acquastop, nel 2000, e la barca non mostra dopo undici anni alcun segno di osmosi. Il procedimento è molto lungo, ma per me ne vale la pena.
Masorin
lo feci tanti anni fa' (barca nuova) e dopo 21 anni no problem!
ciao freya
...e i prodotti della Hempel, sono comunque buoni?!
Se può esserti utile,io ho fatto il trattamento preventivo con Gelshield200(International)la scorsa primavera.

I risultati te li dirò tra qualche anno...Smile

Questo era il link:

http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=40778

Buon lavoro e buon Natale
Adesso spiego il perche' di queste domande.
Avendo trovato alcune piccole bolle di osmosi, la piu' grande di diametro circa 1cm, ho alato la barca e con rotorbitale portato tutto a gelcoat (..faticaccia dato che c'era un vecchio trattamento epossidico duro da grattare), aperto le bolle e tirato via la vetroresina che era compromessa.
Adesso aspetto questa primavera per stuccare con stucco epossidico e dare il trattamento completo.
In un primo momento il mio fornitore di vernici mi voleva dare la Veneziani, ma poi a cambiato idea e mi vuole dare la Hempel.

I consigli sono ben accetti, buone festività a tutti, Toni.
Innanzitutto chiariamo che trattare con epossidica uno scafo umido senza prima averlo asciugato ... è controproducente. Quindi, se non hai intenzione di fare un lavoro con i controca77i, risana i crateri, chiudi e via ... lascia tutto com'è. Sarà una barca che ha bisogno di quei 3/4 mesi di ricovero a terra, preferibilmente in luogo secco e ventilato

Se invece fai le cose a regola d'arte (sabbiatura, asciugatura perfetta, stuccatura dei crateri (un per un Smiley39), stucco epox e rasatura, ciclo antiosmosi ... allora usa tutti i prodotti di una sola Casa ... bene Veneziani, bene International, Hempel mmmmeno .. poi le economiche ...
Quoto sopra! Se come la maggior parte delle persone sei tra quelli che pensa che qualche mano di epossidica ti risolva il problema....(come avevano pensato i precedenti proprietari della tua barca) e non hai intenzione di fare un ciclo completo, allora è molto meglio stuccare le bolle che hai trovato e non impataccare la carena di epossidica, cosi la prossima volta che trovi bolle fai prima ad aprire e stuccare! Casomai, se proprio ci tieni, dai una mano sola di resina epossidica tanto per proteggere, cosi se un domani fosse necessario intervenire per fare un trattamento serio, devi tribolare di meno a tirar via tutto.
Per quanto riguarda la resina, usa quella che costa meno che va benissimo! Ti assicuro che la Veneziani non è migliore di una resina piu economica.
Ciao
Forse non mi sono spiegato bene.
La barca e' sull'invaso da fine ottobre, ed intendo fare il trattamento a fine marzo,...percio' credo che sia abbastanza asciutta per quella data. Messo la 'gonna' tutt'intorno opera viva, ed il luogo e' all'aperto e ben ventilato.
Ciao, Toni.
Allora, se è stata trattata con epox e hai comunque trovato bolle osmotiche e resinacompromessa, vuol dire che a suo tempo il trattamento è stato fatto su opera viva UMIDA. In pratica l'epox ha tenuto dentro l'umidità impedendo che si disperdesse nei periodi in cui la barca era alata (brutta cosa ...). Ora, i crateri che hai praticato per risanare le bolle quasi sicuramente non saranno in grado di asciugare tutta l'opera viva.
Io farei così:
- 1 - misurerei strumentalmente l'umidità dell'opera viva
- 2 - in base alle misurazioni di cui al punto 1 deciderei se sabbiare l'opera viva interamente o se basta togliere il gel coat in alcuni punti con la rotorbitale (credo che comunque valga la pena di sabbiare)
- 3 - l'asciugatura dipende da tanti fattori, non ultimo lo spessore dello scafo ... e può richiedere ben più di alcuni mesi invernali ...
Citazione:navigatorev ha scritto:
Forse non mi sono spiegato bene.
La barca e' sull'invaso da fine ottobre, ed intendo fare il trattamento a fine marzo,...percio' credo che sia abbastanza asciutta per quella data. Messo la 'gonna' tutt'intorno opera viva, ed il luogo e' all'aperto e ben ventilato.
Ciao, Toni.

Tu ti sei spiegato benissimo, ma vedrai che senza togliere il gelcoat,e senza riscaldamento, a fine marzo ben difficilmete la barca sarà asciutta. Prima di dare l'epossidica chiama qualcuno che abbia lo strumento per misurare l'umidità, e che lo sappia usare.
Sto facendo fare in questi mesi il trattamento antiosmosi Veneziani da un cantiere autorizzato. Sapete se esiste una assicurazione da poter fare per estendere il periodo di garanzia di 2 anni dato dal cantiere?
Citazione:sonmì ha scritto:
Allora, se è stata trattata con epox e hai comunque trovato bolle osmotiche e resinacompromessa, vuol dire che a suo tempo il trattamento è stato fatto su opera viva UMIDA. ..
Io farei così:
- 1 - misurerei strumentalmente l'umidità dell'opera viva
- 2 - in base alle misurazioni di cui al punto 1 deciderei se sabbiare l'opera viva interamente o se basta togliere il gel coat in alcuni punti con la rotorbitale (credo che comunque valga la pena di sabbiare)
- 3 - l'asciugatura dipende da tanti fattori, non ultimo lo spessore dello scafo ... e può richiedere ben più di alcuni mesi invernali ...
Quasi completamente d'accordo ..
io sabbierei TUTTO comunque. Una volta che viene il tecnico con la sabbiatrice o sabbia 1 m2 o 10 ... il costo non varia percentualmente ma il risultato si.
Poi la farei asciugare bene . Ad esempio fino a 1/2 luglio. Possibilmente al coperto in alternativa con la gonna (però è più rischioso )
Poi rimisurerei l'umidità e se ancora presente (occhio che è difficile da eliminare completamente) farei delle 'spugnature' con alcol e solo ad asciugatura completa e certa ,rapidissimamente ma rispettando le tabelle del fornitore darei a fine luglio inizi agosto le canoniche 7 mani di epossidica. Ovviamente dopo adeguata stuccatura
ATTENZIONE alle condizioni ambientali nelle quali avviene la resinatura. Personalmente (ma è una mia opinione personale) mi preoccuperei molto ma molto di più dei tempi di catalizzazione e dell'umidità residua che della marca dell'epossidica (naturalmente epossidica per usi nautici e non per il rivestimento di cisterne..)
E' un lavoro duro e ti consiglio per rispettare i tempi nelle quali devi stendere le mani di epossidica, di reclutare qualche aiutante.
B.V.
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