Citazione:kermit ha scritto:
ma sul calo di vento mi ci trovo un po meno, però forse io sono abituato ad una barca pesante e perdere velocità in certe condizioni è drammatico e tendo ad anticipare.
Non mi ci ritrovo in quello che dici, se per raggiungere la nuova VT poggi, vai a ritardarli i tempi e non ad anticiparli, senza contare la perdita d'angolo, ma forse parliamo due lingue diverse.
....
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Scusami ho corretto 'orzare leggermente' in 'cazzare progressivamente', quindi anche qui l'approccio è diverso.
ciao
Ok teoricamente tutto corretto e condiviso ma fare queste cose in sincronia non è facile, giustamente l'importante e sapere cosa e perchè ma tra il dire e il fare......già che stiamo a parlare io e te di V target mi sembra un miracolo, strano che non ci abbiano tirato i pomodori.
Se ne parli alla maggioranza dei velisti succedono cose orribili solo dire che l'AWA non conta nulla e che è importante avere sempre le Vtraget per garantire la massima VMG sembra di bestemmiare
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
ma sul calo di vento mi ci trovo un po meno, però forse io sono abituato ad una barca pesante e perdere velocità in certe condizioni è drammatico e tendo ad anticipare.
Non mi ci ritrovo in quello che dici, se per raggiungere la nuova VT poggi, vai a ritardarli i tempi e non ad anticiparli, senza contare la perdita d'angolo, ma forse parliamo due lingue diverse.....
ciao
Se forse non ci capiamo, provo a rispiegare il vento cala AWA mi si chiude mi ritrovo controvento (estremizzo) la barca mi s'inchioda e farla ripartire è dura, viceversa sento il calo di vento poggio in maniera reattiva le vele continuano a portare la barca rallenta comunque perchè il vento cala ma continuo ad andare e mi ritrovo man mano alla nuova Vtarget senza traumi
Citazione:albert ha scritto:
Credo di aver capito cosa intende dire Tiger.
Succede in caso di atmosfera stabile, scarsa insolazione e debole vento geostrofico che lo strato più alto e dunque più veloce di vento si raffreddi e dunque riesca a penetrare un po' qua e un po' là negli strati sottostanti più caldi provocando un vento pulsante ma di direzione media stabile.
Però l'attrito delle parti esterne di questi refoli con l'aria più lenta ne provoca l'allargarsi a ventaglio senza che la direzione del flusso principale ne risenta.
Dunque c'è una certa differenza se incontriamo il centro oppure una delle parti esterne della raffica, se la attraversiamo tutta o se ne veniamo solo lambiti.
La regola dovrebbe essere (sempre che riusciamo a individuare la raffica ed i suoi confini sull'acqua):
Mure a dritta: se siamo in anticipo e verremo raggiunti dal centro o dalla parte sinistra della raffica continuiamo nel buono; se siamo in ritardo e riusciremo ad entrare nel margine destro, converrà virare prima di essere raggiunti dallo scarso e dunque prendere il buono sulle altre mure.
Mure a sinistra: se siamo in anticipo e verremo raggiunti dal centro o dalla parte destra della raffica continuiamo nel buono; se siamo in ritardo e riusciremo ad entrare nel margine sinistro, converrà virare prima di essere raggiunti dallo scarso e dunque prendere il buono sulle altre mure.
Nota bene: parte sinistra o destra sono riferite al lato della raffica guardandola arrivare con la faccia volta contro vento.
Tutto ciò ovviamente se si é nel centro del campo e non ci sono motivi tattico-strategici per fare diversamente.
Ciao
QUOTO
In mare ho ancora molti dubbi, ma sul forum ho una certezza,
aspettare l'intervento di Albert e poi quotare!!!
nei libri tipo 'small boats race tactics' la raffica viene spiegata come una mano chiusa a pugno col palmo sull'acqua , che apre le dita a ventaglio.
tutto dipende da dove ti trovi quando le dita si allargano e allungano. Se sei dalla parte che ti farebbe poggiare, su una barca agile puoi virare e prendere il buono indipendentemente dalle mura, se la barca è poco agile ti tieni quello che viene e ti comporti di conseguenza, senza tante patacche.
Se sei dalla parte del buono te lo prendi e ti lecchi le dita.
Questa discussione mi ha fatto capire alcuni concetti fondamentali ed a me ignoti, bella discussione davvero.
Credo di aver capito ciò che dice einstein e su ci kermit non si trova: sfruttando l'inerzia della VT raggiunta con il buono, ci si mantiene orzati in modo da raggiungere la VT iniziale guadagnando angolo, per poi poggiare prontamente prima di scendere sotto la VT iniziale, cosa che poi sarebbe difficile da recuperare proporzionalmente al dislocamento della barca.
Diversamente, se poggiassimo, perderemo angolo e perderemmo comunque la velocità ottenuta con il buono; certo, la perderemmo più lentamente, ma alla fine otterremo un peggioramento complessivo.
Hai capito bene.
Quello che Einstein sta ricordando è fondamentale ed è quello che contraddistingue un timoniere da un 'tailer al timone'
, o per lo meno sono le basi per diventare un buon timoniere.
Certamente il discorso vale con poco vento. Einstein parla fino a 10 nodi, sono d'accordo, ma io direi che già con 9-10 nodi andare sui filetti cambia poco.
Importante è cercare di fare il salto di qualità e non guardare solo i filetti, sia nelle regolazioni che nella conduzione.
Ovviamente non tutte le barche e non tutte le classi consentono di navigare per VT, non sempre ti trovi il log, non sempre è tarato giusto e non sempre disponi delle VT.
In tal caso queste cose le fai ad occhio, quando arriva il refolo cerchi di abituarti a trasformarlo in potenza anzichè in angolo. (sempre con poco vento senza problemi di sbandamento)
p.s. Scusate, non vorrei dare niente per assoluto, si tratta sempre solo del mio modo di vedere e di fare le cose... opppppinioni
Cito dalla 'Bibbia':
Il problema non è tanto essere capaci di mantenere la velocità ottimale delle barca con ogni velocità del vento reale, QUANTO PIUTTOSTO DI AVERE LA PIU' EFFICIENTE TECNICA DI ACCELERAZIONE O DECELERAZIONE PER RAGGIUNGERE LA NUOVA VT!
ciao
Adesso ho capito cosa intendete per raffica. La raffica è un'oppppppinione.
Cos'è questa bibbia? A quale libro vi riferire?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Cos'è questa bibbia? A quale libro vi riferire?
Al libro di cui ogni appassionato di vela (nonché regatante) dovrebbe fare tesoro: 'TATTICHE VINCENTI' di Gary Jobson, Tom Whidden e Adam Loory; edizione Calderini.
Testo originale: Championship Tactics. How Anyone Can Sail Faster, Smarter and Win Races.
Credo ci sia qualche difficoltà a reperirlo nella versione italiana.
Il mio risale al lontano 1995 e come vedi, è sempre sorprendentemente attuale.
ciao
Cavolo, ho provato a cercarlo su internet ma non son riuscito a trovarlo disponibile. chi sà aiutarmi? Qualcuno ce l'ha e vuole venderlo?
Sul Platù 25 si vira in fretta se si entra nello scarso della raffica che da l'idea di essere un po' persistente, si tiene duro e si orza se la raffica ci prende nel suo centro...ma sono solo un prodiere, a me ste cose non me le dicono, di bolina schiaccio e sto muto!
Come la calcolate la VT al momento? A occhio o con qualche strumento (se su quali?)?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Come la calcolate la VT al momento? A occhio o con qualche strumento (se su quali?)?
Le VT devono essere già a tua conoscenza e varieranno in funzione dell'intensità del vento reale, quindi dovrai tenere sempre sotto controllo lo strumento che ti da la TWS; naturalmente gli strumenti dovranno essere sempre tarati al meglio.
ciao
PS. Poiché vedo che sei interessato all'argomento, vedi se trovi qualche spunto in questa discussione di tre anni fa:
http://forum.amicidellavela.it/showthrea...hichpage=1
Bello, bello questo post...bello e che fa pensare e riflettere.....Mi sono venute alcune riflessioni, sulla virata anticipata e su come affrontare l'incremento.Ma difficile pensarci adesso pensando a quello che ci aspetta....(pranzo Natalizio)......
Ale, ti aspettiamo a santo stefano
Nessuno sa aiutarmi con la bibbia?
Passo sa Salerno il 31 mattina con gioia
Poi ci scambiamo i cell
Cacchio, sarò in aereo per l'estero in quel giorno. Se anticipi fammi sapere comunque