07-01-2012, 19:52
Un cutter bretone costruita in Normandia, nome: HALFAYA. Al museo di Duarnenez, in bretagna, ne ho visto una gemella.
E' d'epoca del 1949, col libretto.
Le prestazioni sono sorprendenti, soprattutto di bolina, stringe bene ed è veloce. Bisogna cazzare bene il fiocco sul bompresso, con le volanti strutturali, così insieme alla trinchetta danno un'ottima spinta. Con tanto vento si può tenere la randa sventata che viaggia bene lo stesso. Pur essendo piccola ha un certo peso, questo giustifica la superficie velica. La chiglia lunga lavora egregiamente dando una notevole stabilità di rotta. Le sezioni di prua sono abbastanza rotonde, quindi sbanda subito ma poi si appoggia ed è un piacere.
Il motore entrobordo spinge bene; con la linea d'asse disassata, a fianco della chiglia, compensa il moto evolutivo dell'elica (due pale abbattibili).
Ha due cuccette e viste le dimensioni ho capito perchè gli inglesi chiamano la tuga 'doghouse'.
Purtroppo è in vendita, che sto cercando un cabinato più grande per l'altura.
-Motore entrobordo Lombardini 501, 11 hp, bicilindrico, linea d'asse. (In deroga al restauro filologico). Sempre girato (120 ore) in acqua dolce.
-Armo aurico: randa con picco, trinchetta e fiocco murato su bompresso retraibile.
-Chiglia lunga.
Lungh. 5,50 mt (con bompresso 7 mt)
larg. 1,98 mt
pesc. 1 mt
Legni:
-quercia per chiglia, madieri, ruota di prua, dritto di poppa, bottazzo e falchetta
-olmo per costole, scalmotti e bozzelli
-larice per fasciame
-teck coperta
-abete e spruce albero,boma, picco e bompresso
Il restauro ha previsto sostanzialmente la rimozione di ogni singolo pezzo, a fasi alterne. I pezzi da scartare sono stati ricostruiti. Difficile spiegare ma ci sono le foto. (Purtroppo in cartaceo non in file).
Sempre lavorato in ambiente riscaldato, controllando l'umidità al di sotto del 14%. Ogni pezzo veniva riposizionato con epossidica oltre che ovviamente viti e bulloni inox.
La manutenzione prevede la normale antivegetativa e due/tre passate di olio ai legni a vista (murate, falchetta, coperta e alberatura). Qui le dimensioni fanno piacere, che in due giorni si fa tutto.
Spero di trovare qualcuno amante di queste barche.
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E' d'epoca del 1949, col libretto.
Le prestazioni sono sorprendenti, soprattutto di bolina, stringe bene ed è veloce. Bisogna cazzare bene il fiocco sul bompresso, con le volanti strutturali, così insieme alla trinchetta danno un'ottima spinta. Con tanto vento si può tenere la randa sventata che viaggia bene lo stesso. Pur essendo piccola ha un certo peso, questo giustifica la superficie velica. La chiglia lunga lavora egregiamente dando una notevole stabilità di rotta. Le sezioni di prua sono abbastanza rotonde, quindi sbanda subito ma poi si appoggia ed è un piacere.
Il motore entrobordo spinge bene; con la linea d'asse disassata, a fianco della chiglia, compensa il moto evolutivo dell'elica (due pale abbattibili).
Ha due cuccette e viste le dimensioni ho capito perchè gli inglesi chiamano la tuga 'doghouse'.
Purtroppo è in vendita, che sto cercando un cabinato più grande per l'altura.
-Motore entrobordo Lombardini 501, 11 hp, bicilindrico, linea d'asse. (In deroga al restauro filologico). Sempre girato (120 ore) in acqua dolce.
-Armo aurico: randa con picco, trinchetta e fiocco murato su bompresso retraibile.
-Chiglia lunga.
Lungh. 5,50 mt (con bompresso 7 mt)
larg. 1,98 mt
pesc. 1 mt
Legni:
-quercia per chiglia, madieri, ruota di prua, dritto di poppa, bottazzo e falchetta
-olmo per costole, scalmotti e bozzelli
-larice per fasciame
-teck coperta
-abete e spruce albero,boma, picco e bompresso
Il restauro ha previsto sostanzialmente la rimozione di ogni singolo pezzo, a fasi alterne. I pezzi da scartare sono stati ricostruiti. Difficile spiegare ma ci sono le foto. (Purtroppo in cartaceo non in file).
Sempre lavorato in ambiente riscaldato, controllando l'umidità al di sotto del 14%. Ogni pezzo veniva riposizionato con epossidica oltre che ovviamente viti e bulloni inox.
La manutenzione prevede la normale antivegetativa e due/tre passate di olio ai legni a vista (murate, falchetta, coperta e alberatura). Qui le dimensioni fanno piacere, che in due giorni si fa tutto.
Spero di trovare qualcuno amante di queste barche.
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