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Versione completa: Il pannello solare è un semiconduttore?
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Ho appena montato tre pannelli solari e, cercando conferme
al mio operato, sono capitato per caso in una vecchia discussione
che ha messo in crisi le mie poche conoscenze di elettronica
e spero che, a beneficio di tutti, qualcuno possa chiarire definitivamente il problema.

Premetto che i miei superficiali studi di
elettronica risalgono alla scuola, cioè quando i
semiconduttori cominciavano ad apparire sul mercato
e che nulla so di pannelli fotovoltaici.
Ho l'impressione che la diatriba lì sorta sia stata
causata da problemi di definizione tra diodi bypass
e blocking.

-In quella discussione ho appreso che se un pannello solare
va in ombra diventa assorbente anziché produttore di energia!
Pertanto, nel caso di montaggio in serie, è
opportuno far circolare (bypassare)la corrente attorno al
pannello in ombra. Infatti i pannelli che ho acquistato
contengono un diodo montato tra il positivo ed il negativo,
tagliandolo quindi, che consentono il passaggio 'agevolato'
alla corrente nel caso il pannello presenti una qualche
resistenza e quindi consumi corrente.

- Nel caso in cui i pannelli siano montati in parallelo
il problema non si pone se le cellule fotovoltaiche
hanno un comportamento da semiconduttori (lo ignoro come da
premessa) e magari lo sono e quindi, come i diodi, fanno circolare
la corrente in un solo senso.

-Diverso dovrebbe essere il problema dello 'scarico' delle batterie
durante la notte e per questo, viene montato un diodo nel
regolatore di carica per bloccare questo flusso (è questo
che si chiama blocking?) e nel mio è presente.

- Il problema è che, da quanto è scritto in inglese sui disegni
più sotto, parrebbe che la corrente possa percorrere il pannello anche in senso inverso!!

http://forum.amicidellavela.ithttp://www.amicidellavela.it/uploads/avatars/ppierluigi/2010413224719_Blocking_Diodes.gif


Qualcuno ha una risposta certa, pliis?
Si, i pannelli solari sono dispositivi a semiconduttore nel senso che sono fotodiodi di vasta suprficie che, come tali, generano del potenziale elettrico se sottoposti ad un flusso luminoso.
Come tutti i diodi sono affetti da imperfezioni di vario tipo, resistenza interna in 'diretta' e perdita in 'inversa', fra le proprieta' hanno anche il loro valore di 'breakdown'.
La perdita in inversa e' piu' consistente di quella di una comune giunzione di un qualunque diodo a causa della vasta superficie della giunzione, non si tratta di un valore enorme ma puo' avere entita' sensibili tali da dover essere considerate nella valutazione del rendimento, per questo ponendo pannelli in parallelo puo' essere cautelativo inserire diodi di blocco (a bassa caduta, oggi sono stati realizzati diodi 'attivi' con Vf di pochi millivolt specifici per questo impiego).
L'uso di diodi di blocco risulta anche conveniente quando nel circuito alimentato dai pannelli possano esservi transitori di tensione abbastanza elevati da poterne superare la tensione di 'breakdown'.

http://www.mpi-halle.mpg.de/annual_repor...lts_16.pdf
http://citeseerx.ist.psu.edu/viewdoc/dow...1&type=pdf
Grazie IanSolo,

finalmente una informazione che dissipa ogni dubbio: è meglio mettere
dei diodi, i famosi 31DQ03 Schottky per esempio, per contrastare l'eventuale possibile corrente inversa al superamento del valore di breakdown.

Copierò la tua risposta nell'altra discussione così libererà da
possibili future ambasce chi cercasse notizie su come montare i pannelli solari.

S.
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