buongiorno a tutti. Mi sto addentrando nella ristrutturazione e per alcune parti di costruzione, di un islander 34, quello con cui Harry Pidgeon fece due giri del mondo nel 1936.
Allora, lo scafo ( opera morta e opera viva) sono perfettamente già stati ristrutturati.
La coperta è finita strutturalmente e vi è solo da rivestirla con teak o altro materiale che deciderò in seguito.
la tuga è ancora da coprire.
gli interni sono completamente da fare; benchè siano già stati delineati gli spazi, manca proprio tutto: impianti, pareti, pavimento, etc...
la mia domanda è la seguente: ho trovato i due alberi per questa barca, comprensivi di boma e armatura completa con vele auriche, vele comrpese e anche avvolgifiocco a 2000,00 €. domanda stupida già lo so, ma visto che c'ero stavo prendendo in considerazione il fatto di costruirmeli da solo. Secondo voi, avendo già tanti lavori da farci, mi conviene comprarli o farmeli da solo?
grazie anticipatamente.
a breve posterò le foto dellìandamento dei lavori
Ciao Velista, la tua barca deve essere molto interessante...a tal proposito deliziaci appena puoi con qualche foto magari aggiornando l'andamento dei lavori con descrizioni e foto
Costruirsi gli alberi da solo non è cosa da niente per una barca tipo la tua, stiamo parlando infatti di alberi cavi e non conoscendo il tuo grado di preparazione non mi sentirei di consigliarti in nessun modo. Per me essendo un amante delle barche in legno troverei molto interessante costruirmi da solo l'armo in legno pur tuttavia rendendomi conto che non è affatto una cosa semplice...ma in questo settore la cosa più importante è la passione oltre che una buona manualità.
In bocca al lupo per tutto e mi raccomando FOTO!
Bob.
ciao novecento,
leggendo da diverse settimane le vostre discussioni è chiaro che non sono un esperto come voi, ma ho molta manualità, attrezzatura e soprattutto quando mi incaponisco è difficile che non ottenga risultati.Pensavo all'autocostruzione perchè in zona ci sono alcuni porti a prezzi veramente economici dove però bisogna passare sotto a dei ponti e quindi autocostruendomeli avrei valutato anche l'opzione dell'albero abbattibile. Ma sono tutte valutazioni che sto esaminando senza aver ancora deciso niente.
Come priorità adesso ho la chiusura della tuga, il rivestimento del ponte e poi via sotto coperta ad ammazzarmi di lavoro! ahahahahahah
BV
Velista 77,
Auguri per l'entusiasmo!!!! E deve essere tanto,visto che vuoi cimentarti anche con la costruzione dell'armo....
A parte il costo, che saprai sarà di gran lunga superiore a quello per l'armo usato, sappi che proprio per l'impiego e spinte meccaniche gli alberi hanno specifiche tecniche costruttive!!!
Documentati e buon Lavoro!!
Ciao,
Sono indeciso se darti il mio contributo perché spesso mi sono appassionato a restauri anche se chi aveva aperto la discussione non aveva realmente interesse in un dialogo ma solo curiosità.
Facendo una breve ricerca in rete ho trovato questo un blog che dice che il progetto del islander 34 è derivato dal Sea Bird Yawl.
'Harry Pidgeon's 34' Islander Yawl was built along the lines of a 25' 7' Sea Bird Yawl designed by Thomas Fleming Day*.'
http://www.boatdesign.net/forums/boat-de...32669.html
Here are the plans of the 25' 7' Sea Bird Yawl
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Amo talmente le forme del Sea Bird che incosciente ho comprato due volte il progetto, senza ricordare che l'avevo già.
Un progetto l'ho regalato di recente ad una associazione di un Maestro d'Ascia di Civitavecchia.
Avevo una barca di 7m con l'albero abbattibile e l'unica volta che ci ho provato si è schiantato sulla tuga, senza danni ma solo spavento.
Con due alberi può essere più facile come grazie al altezza ridotta del armo Aurico. Cmq va verificata l'altezza dei ponti perché ho sentito spesso ricorre l'altezza di 7 o 8 metri per le arcate dei ponti sui canali. Potrebbe non essere necessario renderli abbattibili. Comunque nel caso non è il legno il tuo nemico ma il ferro. Nella foto puoi vedere la ferramenta che accompagna la manovra e ... non si trova in negozio ma bisogna farla su misura.
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Non dici se l'armo che hai trovato è in legno o alluminio; comunque ti consiglio di prenderli. Più che altro è l'ottimizzazione tra albero, pulegge, vele e verricelli che è complicata. Ho impiegato due anni prima di essere soddisfatto di com'è attrezzato il RURIK.
Buon Lavoro
Citazione:Rurik ha scritto:
Citazione:alx ha scritto:
Sono contento che qualcuno l'abbia salvata dalla rovina...
Per adesso c'é l'intenzione; perché sia salva, va finita, varata e vissuta
Se è lei si presenta solida e ben fatta. Non potrebbe essere altrimenti a Viareggio dove per fortuna sopravvive la cultura del restauro.
Complimenti velista!! Buon lavoro e buon vento!!
facci capire... lo scafo è in vetroresina? dove l'hai portata ? dove sei a lavorarci? non ho capito[:253]
rieccomi, scusate ma il lavoro mi ha portato per 2 giorni a Bergamo che, visto la situazione metereologica non è stato proprio un divertimento.
Allora, le ultime news:
la barca ha lo scafo in legno completamente rifatto dal cantiere ed in ottime condizioni. E' stato ripristinato il fasciame, stuccato e resinato. Manca soltanto il gel coat e pensavo di fare l'opera morta verde bottiglia e l'antivegetativa bianca.
Per quanto concerne gli alberi, sono in legno. L'albero maestro è lungo 14 metri e scende fino allo scafo che è stato rinforzato sul punto di collegamento. L'altro è lungo 9 metri circa.
Ho deciso poi di prenderli e ridurmi un pò di lavoro che, credetemi: è immenso e affascinante!
Si la barca è proprio quella che avete visto e sto cercando di farmi un programma di lavoro anche se le domande che mi pongo ( notte e giorno!) sono tantissime: dall'impianto elettrico al materiale migliore con cui fare gli interni, etc..etc..etc..
grazie a tutti per la solidarietà! appena va via questa neve posterò un pò di foto!
BV a tutti
una domanda però adesso che ci penso voglio proprio farvela:
ho in magazzino circa 50mq di listelli in teak asiatico di 1° scelta, spessore 1cm, larghezza 6cm e lunghi 30. secondo voi se li bisello e li uso per rivestire la coperta, l'effetto finale sarà molto più brutto che se usassi le doghe lunghe? è un orrore?
Sacrilegio! In verità non ho mai sentito di una coperta Frise.
Per i pochi metri quadri necessari reputo un lavoro inutile.
Vai in segheria e vedi se hanno qualcosa di buono: altrimenti Magnino. Lo metti da parte e aspetti che stagioni. Meglio se lo prendi in tavole e lo riduci tu a listelli.
Se mai puoi fare un Frise dei listelli che hai ed usarlo per il pagliolo.
Dove la tieni? BuonLavoro.
Uno scafo di legno resinato e stuccato sul quale metterai del gelcoat????????
Ma che restauro e' questo e' un assassinio.....un omicidio.....ma perche' fate ste cose????
Restauto?????Bho forse son io che non capisco.
Bhe visto che non capisco e parlate di restauri stravolgendo l'oggetto puoi spiegare?se vuoi eh.....nessun obbligo...che se non capisco mi adeguo.
Perché parli di stravolgere l'oggetto; cosa ti saresti aspettato, pece e minio per l'opera viva?
Mi sarei aspettato un calafato pece e minio certo senno' che restauro e'????Una barca in legno resinata ?????Non esiste al mondo....spero abbia almeno usato dell'epoxi....vedi e' come ristrutturare una Guzzi 14 del 29 con la vernice poliuretanica.Giusto per intenderci.
Infatti, quello che non si riesce a far capire, a chi non lavora su di una barca in legno, è che la Guzzi del 29, oggi viene riverniciata anche con la Poliuretanica e questo non costituisce reato. In primo luogo la resina epossidica è stata scoperta nel 1936: oggi ha quindi superato la settantina. NON VIENE USATA PER I COMENTI. Si utilizza per impregnare il legno e la poliuretanica per proteggerlo. La sua formulazione è stata migliorata negli anni. A detta dei Mastri d'ascia in vita, la pece non è più quella di una volta. Comunque Minio e Gelcoat hanno la stessa funzione; isolare dall'acqua. L'antivegetativa non c'era nel 1929: con quella come la mettiamo?
Giorgio è già dura prendere la decisione di salvare una barca in legno dal macero con tutte spinte al moderno alle quali la società ci condiziona. Se poi si critica inutilmente un armatore che stà cominciando o magari non ha ancora deciso di armare un legno, perché non andare in giro col fiammifero!
Al momento so di tre barche in legno delle quali è probabile la demolizione; esempi di carpenteria che non rientrano nei canoni della nostra fottuta società del omologazione che ha dimenticato il bello della diversità. Non diamo ragione a Moretti che sentenzia alla risposta non conosco la Sachertorte: Facciamoci del male!
mi sento in dovere, essendo nuovo di questo forum di ringraziare tutti i partecipanti che con critiche e consigli mi stanno facendo porre molte domande. Farò tesoro sia delle prime che delle seconde, perchè sono arci-convinto che l'umiltà sia la chiave per svolgere un buon lavoro di ristrutturazione.
Detto ciò, mi sembra doveroso specificare che lo scafo l'ho acquistato già ristrutturato....in compenso avrò da suicidarmi nella costruzione della tuga, interni e impianti!
entro domenica vi posterò un pò di foto!
BV a tutti