Qui nevica e lo farà per diversi giorni, ci sono 2 o 3 gradi negativi e forse scenderà ancora, cerco di non pensarci.
Mi immagino al timone, le manovre a portata di mano, il vento che fruscia sulle vele e invita a cercare la migliore regolazione per ottenere la maggiore velocità possibile.
Con poco vento, la situazione più difficile per far camminare la nostra barca, mollo il paterazzo per addrizzare l'albero e allentare lo strallo, mollo la base della randa e regolo la tensione delle drizze, le vele diventano più grasse eccetera.
Ma tutto questo, specialmente per quanto riguarda la randa, viene facile con buoni risultati in termini di angolo al vento e velocità con rande semisteccate.
Una sola volta ho governato una randa full batten e mi è riuscito difficile modificare la curvatura e il grasso; le stecche vengono caricate con un registro in balumina e la curvatura che ne risulta resta immodificabile.
Chiedo a chi mi legge se io sono in errore e mi sfugge qualcosa.
Si è vero, poco si può fare per modificare una randa full-batten, in compenso mantiene la sua bella forma anche con venti leggeri e nelle andature portanti.
ciao
Si aei in errore! La randa tutta steccata è superiore alla semi. Giusto radrizzare l'albero e mollare la base per ingrassare. Con la drizza se le vele non sono in laminato sposti il grasso più avanti cazzando la drizza e più indietro mollando. Con croccette acquartierate verso poppa si fa ben poco, beati gli alberi di una volta con crocette ortogonali. Regolare le vele è un'opppppinione.
caro Bullo sono passati anni ma sta storia dell'opppppinione ti è rimasta impressa...
anzi ormai è diventata la ns parola d'ordine
Tiger ti faccio un'esempio: Sotto spi vento 180°, fil di ruota, debole bisogna orzare, quasi tutti tengono prua fissa e lavorano lo spi la mia oppppppinione è che la barca la porta il timoniere e quando può poggiare poggia e quando c'è da orzare orza, in questo modo si riesce a stare più bassi e far correre la barca, basta che mi regolino mura e scotta in altezza. Molti la pensano diversamente e sono convinti della loro oppppinione, io della mia. Però c'è un fatto, in quell'andatura non mi frega nessuno, sono modesto
. La vela è un'opppppinione.
Sarà anche vero che tanti preferiscono la randa con le stecche full batten ma ritengo che questi la prediligono per la sola fase di ammainare e issare la vela che risulta facilitata; forse pochi considerano l'unico grande vantaggio di poter prendere i terzaroli con vento largo se oltre alle full batten si hanno anche i carrelli con cuscinetti sull'albero.
A parte queste considerazioni la mia proposta di discussione mira a indagare quanto sia vero che si ha una neccessità fondamentale nel modificare le curvature dei profili al variare delle condizioni di vento e mare. Ad esempio con mare e onda residua e vento in calo come cercare potenza se si ha una struttura rigida e poco modificabile ?
non è che se hai stecche corte modifichi meglio il profilo.
sto facendo modificare la randa del mio SF35 da semi a full batten.
inoltre viene modificata eliminando l'infieritura di base.
in questo modo:
1) le stecche diventano perpendicolari all'albero e non più sulla balumina, di modo che la vela non 'punge' sulle stecche e si rovina meno
2) il profilo è più corretto e la regolazione viene effettuata con il carrello della base
3) il profilo è più stabile, anche se occorre stare molto più attenti ai filetti di sulla balumina
4) quando ammaino le stecche lunghe sono parallele al boma e facilitano sia i terzaroli che l'ammainata totale
avevo stecche lunghe anche sul caipirinha e mi sono sempre trovato benissimo.
con quelle corte sulle barche precedenti la randa si rovinava rapidamente a causa degli sbattimenti con vento forte, quando per normale pigrizia si tende a sventare invece di ridurre....
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:tiger86 ha scritto:
caro Bullo sono passati anni ma sta storia dell'opppppinione ti è rimasta impressa...
anzi ormai è diventata la ns parola d'ordine
...quello del 'bullismo' è un fenomeno ormai dilagante
Tornando alle rande: chissà perchè un sacco di gente mi porta delle rande semisteccate a trasformare in full-batten e non mi è mai capitato nessuno che da full-batten la vuol trasformare a short-batten ....significherà qualcosa ??
Che non sanno regolare le rande?
A parte gli scherzi, a mio modesto parere dipende da molti fattori e non sempre l'opzione full (che fa tanto moda) sia detto che sia quella giusta, sopratutto rispetto alla versione 'optilatte' (mi sembra si chiami così) che é una randa con stecche corte orizzontali ma non così corte come la tradizionale, e senza complicarsi la vita con carrelli, rotaie, sfere e puntastecche ecc. Altra considerazione che mi sento di fare é che la full richiederebbe, di volta in volta e a seconda delle condizioni, la regolazione delle stecche ed eventualmente la loro sostituzione per adattare la loro rigidità alle condizioni. Questa é una cosa che nel 90% dei casi non viene mai fatta, una volta inserite e 'puntate' il tutto rimane così per sempre o quasi, inficiando tutte le belle caratteristiche di una randa così concepita e pagata (visto che costa di più). In quel 90% o quasi di casi, credo le la soluzione optilatte sarebbe più consigliabile. Poi se ho detto castronate Albert é autorizzato a bacchettarmi..
Bhè io sono nel dilemma se rifare la randa semisteccata (come l'attuale) o full-batten.
A me piace giocare tra le boe e vedo che la maggior parte delle barche che si dilettano in regata/crociera non hanno la full-batten...vorra dire qualcosa?
Tendenzialmente, rifarei la randa coma l'attuale ma vorrei capirne meglio le motivazioni
Caro Marco, credo che noi si legga allo stesso libro. Mi permetto di aggiungere che in genere le vele non parlano....o parlano un loro linguaggio che va tradotto e interpretato. E il fascino dell'andar a vela sta nel dialogo continuo con manovre e vele: è chiaro che questo tipo di uso delle manovre correnti e dell'armamento finisce con il consumarle.
Una randa full batten è bella nella sua fissità ma è come se fosse estranea e insensibile alle diverse sensazioni ed emozioni.
Scusatemi per queste immagini un poco oniriche.
Citazione:Vince_VR ha scritto:
Temo che la tua esperienza con la randa full battened sia avvenuto con una randa gran mal regolata, nel senso che le stecche erano troppo caricate, un errore che fanno molti pensando che lo scopo della stecca lunga sia quello di 'precurvare' la vela.
Invece non deve essere così, la stecca deve essere solo ferma, non flessa: lo scopo della stecca è quello di tenere distesa la vela e non farla sbattere, non darle una forma, ed infatti le stecche lunghe non sono rastremate come le corte.
Con una randa full battened regolata giusta, tu recuperi tutte le sensibilità di una randa non steccata: regoli il grasso con la base talmente bene che puoi anche evitare di flettere l'albero, cosa comoda se hai le crocette acquartierate che lasciano poco spazio alle regolazioni.
anch'io sono per la fullbatten in crociera. però dire che abbia tutte le sensibilità di una randa a stecche corte... non è un po' esagerato? nel senso, forse a certi livelli, con stecche molto sottili e rastremate...
è anche vero che dire il contrario, ossia che è completamente sorda, è altrettanto esagerato. la forma è modificabile anche con le manovre tradizionali, ma assai meno rispetto alle stecche corte.
diciamo che per l'idea che mi sono fatto io (che ovviamente conta il giusto), la fullbatten per la regata ha senso se serve a reggere un allunamento molto pronunciato, che coi paterazzi crocieroidi ovviamente non è pensabile.
però mi ricordo ora di qualcuno, forse albert, che diceva che anzi per allunamenti importanti in un certo senso la stecca lunga poteva essere controproducente, proprio perché non agevolava il passaggio al cambio di mura. ma può anche essere un'allucinazione della mia memoria..
Bluebarbajack e Vince_VR hanno già detto quasi tutto.
Aggiungo solo che l'unica regolazione che differisce tra una randa/mutanda ed una full-batten è la quantità extra di svergolamento che si può pretendere dalla vela: la vela è divisa in trapezi le cui diagonali insistono su dei punti vincolati da una certa pressione esercitata dalle estremità delle stecche: se la vela è progettata con poco svergolamento è difficile fargliene assumere di più, salvo che nella parte alta, se si riesce a far flettere la parte a sbalzo dell'albero.
Molte difficoltà nelle regolazioni delle full-batten sono dovute a stecche troppo rigide e troppo compresse, a compressori e terminali di tipo 'economico', a stecche disassate rispetto all'asse della vela che hanno una tensione su una mura e una diversa sull'altra.
@magicvela: non ti bacchetto...., ma 'optilatte' si traduce dalle nostre parti 'vorrei ma non posso (permettermelo)'...è una di quelle scoperte da veleria 'industriale' (come gli elastici sui cursori e gli anelli al posto delle tavolette,etc. etc. ) per ridurre con mezzucci il costo della prima fornitura di vele.....non ti dico nemmeno quante tasche 'optilatte' sfondate ho riparato e quante ne ho allungate fino all'albero.....per non parlare di quanto efficiente è una vela con un gradino a 20 cm dalla ghinda....
Perchè le barche da regata Orc hanno le stecche corte ??
Fondamentalmente perchè carrelli e stecche pesano e questi pesi ed il loro baricentro non vengono presi in considerazione nel calcolo del vpp.
Inoltre perchè ormai il boma arriva al paterazzo in quasi tutte le barche moderne e l'allunamento ottimale orc esce dal paterazzo qualche decina di centimetri: le stecche corte in virata passano, con le lunghe la randa in virata resterebbe prigioniera del paterazzo, salvo buttafuori esagerati e complicazioni varie.
Comunque abbiate pazienza...tra un po'
si passerà alle ali rigide, vedremo se avranno voglia di conversare con voi
più delle full-batten.
Ciao
P.S. ho aperto il post mezz'ora fa, nel frattempo wake ha anticipato alcune delle mie considerazioni.....sopportate le ripetizioni
sul mio plasticone da crociera aqqquartierato e armato in testa con dacron il mutandone ha le due alte full e le tre basse half. che tipo di imbarazzi comporta?
nessuno. Le stecche per sorreggere l'allunamento devono rientrare nella vela di quel che basta,questo comporta nella oarte alta del profilo che arrivino all'inferitura. Nulla di strano.
x Bullo Non mettevo in dubbio la tua opppinione, facevo la battuta sul fatto che insisti ad usare la parola con tante 'p'
Rinfresco questa discussione perche' mi sono perso con le stecche
.
- Full Batten e ci siamo, stecche lunghe che arrivano in inferitura.
- Semisteccata. Stecche lunghe sopra che arrivano in inferitura e stecche corte ( quanto corte ?? ) in basso
- Optilatte, tutte stecche semilunghe
.
- Classica, stecche corte
Ci sono altre soluzioni?
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Rinfresco questa discussione perche' mi sono perso con le stecche .
- Full Batten e ci siamo, stecche lunghe che arrivano in inferitura.
- Semisteccata. Stecche lunghe sopra che arrivano in inferitura e stecche corte ( quanto corte ?? ) in basso
- Optilatte, tutte stecche semilunghe .
- Classica, stecche corte
Ci sono altre soluzioni?
ci sarebbe la randa senza stecche e quella avvolgibile con stecche verticali!
francamente io sopporto male i genova quando non hanno le stecche.. la randa senza mi mette tristezza!
un ritocchino a quello che ha scritto albert.. e' una cosa che i velai dimenticano spesso di dire:
le full batten sbattono meno, soprattutto ad una frequanza piu bassa!
ergo?
costano meno perche si possono fare con tessuti piu leggeri e durano di piu (per chi le usa,se dentro al bag non cambia nulla) poi ci so le stecche che se buone costano veramente tanto!
con le stecche della randa di un vor 70 ci ho fatto un bompresso per il 31.7.. non e' che siano poi sti fuscelli..25 mm di carbonio pieno per gli ultimi sei metri in balumina.. dipende dalla vela che le porta.
un ultima cosa che e' solo una mia sensazione.. nella patana fungono meglio.
Rinfresco questa discussione e, visto il tempo trascorso, chiedo meglio full batten o semisteccata per uso crocieristico? Ho visto che le full non richiedono tante regolazioni, ma avendo un boma piccolo, non credo ci sia tanto da giocare su un vecchio gs 34, almeno con la randa. Le semisteccate finiscono sempre per cedere la dove punta la stecca.
Meglio tutta steccata.
Sul mio gs 34 avevo allungato il boma di un metro e alzato l'angolo di scotta di 60 cm. in modo da non averlo a livello testa.
Con la randa più grande, larga, stringevo 1° o 2° gradi di più.
Alle stecche bisogna dare la giusta tensione, essendo la randa piccola bastano carrelli che s'infilano nella canaletta, dove non ci sono stecche cursori normali.
(29-10-2019 00:54)bullo Ha scritto: [ -> ]Meglio tutta steccata.
Sul mio gs 34 avevo allungato il boma di un metro e alzato l'angolo di scotta di 60 cm. in modo da non averlo a livello testa.
Con la randa più grande, larga, stringevo 1° o 2° gradi di più.
Alle stecche bisogna dare la giusta tensione, essendo la randa piccola bastano carrelli che s'infilano nella canaletta, dove non ci sono stecche cursori normali.-
la penso anche io così, solo che a vedere una randa tutta steccata mi è sembrata un po' anonima, come le macchine con il cambio automatico