Anche per i caricabatterie non elettronici vale cio' che ha detto Maro, solo per gli alimentatori raffazzonati e arrangiati a far da caricabatterie ci puo' essere il problema ma questi per romperli non e' nemmeno necessario sforzarsi a usarli assieme all'alternatore.
grazie mille a tutti
bv roberto
Mi ero già espresso sull'argomento in passato che questa della banchina e il motore acceso è una leggenda metropolitana, possono stare insieme senza problemi, vedo che Iansolo ha comunque risposto benissimo e condivido quanto dice
metti in corto l'uscita di un caricabatterie non elettronico e poi ne riparliamo.
Un caricabatterie non elettronico, di quelli in vendita a basso prezzo nei supermercati o ni negozi di autoaccessori, e' realizzato (anche per economia) con un trasformatore avente un nucleo molto ridotto e avvolgimenti (il primario in particolare) realizzati con filo piuttosto sottile, questo limita automaticamente la corrente in uscita che non puo' portare a danno in caso di cortocircuito momentaneo o (molto probabile da parte di non esperti) inversione di polarita' della batteria.
E' chiaro che questa 'protezione' funziona se il collegamento anomalo dura poco tempo, per tempi prolungati la temperatura dei componenti sale abbastanza da produrre l'interruzione del funzionamento (brucia un diodo o una delle spire dell'avvolgimento).
Nel caso che stiamo trattando il tempo di accensione del motore e' troppo breve per produrre i danni descritti.
Si si lasciate la 220 attaccata con il caricabatterie acceso che fate la felicita' del vostro elettrauto...si si che siamo in recessione e dobbiamo muovere il PIL
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Quando avevo un vecchio ed un po' asfittico Volvo Penta MD11C, con il freddo ci metteva piu' di 30 secondi a partire.
All'avviamento facevo attenzione a lasciare attaccato il caricabatterie (quick 250) per dare un 'aiutino', forse solo psicologico, alla batteria di avviamento (Optima red top). Non e' mai successo nulla.
Buon vento!
bisogna distinguere tra caricabattrie a controllo elettronico e quelli non.
i primi possono essere lasciati inseriti in permanenza in tutte le condizioni
di utilizzo, mentre i scondi bisogan fare attenzione a non sovraccaricarli.
Normalmente stacco la 220 v quando accendo il motore.
Ma confesso che molte volte quando passo a controllare la barca e accendo il motore per farlo girare un pò e ricaricare la batteria di avviamento mi dimentico, me ne accorgo in ritardo, mi dò del pir..la e stacco a motore già avviato. Direi il più delle volte....
Finora tutto bene, nessun danno.
io sono lo SFIGATO che si e' bruciato letteralmente un caricabatteria elettronico garantito proprio con una messa in moto mentre ero collegato anche in 220 (non nomino la marca, ma venduto anche dal piu' famoso ... italiano).
da allora stacco, ma con il nuovo invece mai avuto problemi anche in occasione di una 'dimenticanza'.
ho parlato con l'ufficio tecnico ed in effetti un caricabatterie protetto non dovrebbe subire danni, il problema e' che se c'e' anche il minimo difetto sul circuito di protezione ti friggi se ti va bene il carica e si ti va male la barca.
quindi sono convinto che le leggende metropolitane abbiano sempre qualcosa di vero in se' ed la corrente di banchina io la stacco!
bv
io sono lo SFIGATO che si e' bruciato letteralmente un caricabatteria elettronico garantito proprio con una messa in moto mentre ero collegato anche in 220 (non nomino la marca, ma venduto anche dal piu' famoso ... italiano).
da allora stacco, ma con il nuovo invece mai avuto problemi anche in occasione di una 'dimenticanza'.
ho parlato con l'ufficio tecnico ed in effetti un caricabatterie protetto non dovrebbe subire danni, il problema e' che se c'e' anche il minimo difetto sul circuito di protezione ti friggi se ti va bene il carica e si ti va male la barca.
quindi sono convinto che le leggende metropolitane abbiano sempre qualcosa di vero in se' ed la corrente di banchina io la stacco!
bv
La sfiga non ha padroni ma solo servitori.
Hai avuto il tuo momento.
Ma aldilà di questa considerazione la 220 attaccata perennemente dalla banchina non la si tiene mai.
Se proprio vuoi lasciare una stufetta attaccata (ma se non serve da noi non serve in nessun'altra parte in Italia) allora lo si fa con un cavo separato e diretto che non cerca di mettere in equipotenzialità qualsiasi pezzettino di metallo in barca con l'impianto generale di terra del marina.
Come dice giustamente Giorgio anche il miglior caricabatterie non si lascia mai attaccato senza nessun carico sulle batterie.
Salvo naturalmente che non sia per risollevare le sorti della categoria degli elettrauto%Co
anche io ho sempre saputo che per avviare il motore il caricabatterie va staccato, ma da quando ho letto il vecchio intervento di kermit , che si documenta sempre prima di scrivere, non me ne preoccupo più tanto, e di fatto non ho mai avuto problemi. Faccio presente che il regolatore di kenix prevede espressamente, da libretto di istruzioni, che vengano connessi all'entrata sia l'alternatore che il caricabatterie e i pannelli, tutti assieme sugli stessi morsetti
certo se tutto funziona in maniera corretta e soprattto se i regolatori sui vari carica vanno,.,.,.non lasciare mai barche sole con la corrente allacciata,.,.siatene gelosi,.,.la corrente le porta all'inferno!!!!!
Citazione:pepe1395 ha scritto:
Quando avevo un vecchio ed un po' asfittico Volvo Penta MD11C, con il freddo ci metteva piu' di 30 secondi a partire.
All'avviamento facevo attenzione a lasciare attaccato il caricabatterie (quick 250) per dare un 'aiutino', forse solo psicologico, alla batteria di avviamento (Optima red top). Non e' mai successo nulla.
Buon vento!
Piccolo consiglio Fuori Tema, se dovete far girare il motorino d'avviamento a lungo prima che il motore si accenda, anche in più tempi,
chiudre la presa a mare, con alcuni tipi di scarico infatti c'è la possibilità di un ritorno di acqua nel motore che non è acora in moto.
E questa non è una leggenda di banchina
...naturalmente quando il motore parte la presa a mare va riaperta
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straquoto.... io ho sempre fatto uguale, e da quando ho installato un pannello ftv da 100w ho sempre il 'pacco'
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al 100% e la corrente di banchina è solo un ricordo!!!! Meditate, sopratutto se come me avete un caricabatteria vecchiotto e poco affidabile, valutate se cambiarlo o installare un impiantino ftv, la spesa è quasi uguale, io co un famoso sito di nautica ho acquistato il pannello monocristallino con regolatore da 20A x due gruppi batteria, display dedicato che fornisce tutte le indicazioni.... ho speso scarsi 400euri!!!! e vi garantisco che ha superato tutte le mie aspettative!!!
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:IanSolo ha scritto:
Che possano verificarsi danni a componenti elettrici avviando (o mantenendo in moto) il motore con il caricabatterie da banchina in funzione possiamo relegarlo fra le 'leggende metropolitane' almeno per la considerazione che una batteria al piombo (di qualunque tipo) si comporta sostanzialmente come uno stabilizzatore di tensione (di tipo parallelo) e non possono percio' verificarsi le pericolose sovratensioni che potrebbero danneggiare i diodi dell'alternatore. In caso di batteria in cattive condizioni puo' verificarsi, durante l'accensione, un calo della tensione e una maggiore richiesta di corrente ai sistemi di ricarica : l'alternatore e' progettato per resistere a questo caso cosi' come il caricabatterie (parlo di un 'caricabatterie' munito di serio regolatore non un trasformatore scelto a caso con uno o due diodi raffazzonati alla meglio) e avere a disposizione un po' piu' di corrente in questo caso puo' solo far bene.
La 'leggenda' forse nacque anni fa quando i regolatori per le Dinamo e per i primi Alternatori erano di tipo meccanico che, con il loro ciclico (lento) attaccare-staccare, riuscivano a produrre, nonostante le caratteristiche delle batterie, sovratensioni abbastanza forti che potevano essere esaltate dal contributo di una sorgente di corrente esterna, i prodotti recenti di aziende note per avere buona qualita' non hanno questi problemi e sono anche progettati per resistere a sollecitazioni piuttosto importanti. Bene si fa, comunque, ad evitare di usarli insieme per lungo tempo all'unico fine pero' di salvaguardare le batterie da una corrente di carica eccessiva qualora la sua tensione fosse tale da produrre l'attivazione a piena energia delle diverse sorgenti ad essa collegate.
I danni gravi possono essere prodotti all'alternatore (ma unicamente a questo) nel solo caso di scollegamento delle batterie con motore in funzione, in questa evenienza la corrente fornita da un caricabatterie da banchina puo' aumentare la probabilita' di guasto. Con i prodotti attuali si tratta comunque di eventi abbastanza rari.
I fusibili di un buon caricabatterie non possono 'bruciare' perche' il circuito interno provvede in modo automatico a limitare la corrente e i fusibili sono presenti solo in considerazione di un possibile guasto ai circuiti di regolazione. Il caricabatterie e' pure protetto da sovratensioni da opportuni diodi sulla sua uscita che bloccano qualunque 'eccesso' che si presenti ai suoi morsetti.
Per la cronaca sulle barche che ho avuto ho frequentemente acceso il motore con le batterie sotto carica (es. d'inverno quando c'era bisogno di un po' piu' di energia) e non si e' mai verificato alcun problema. Fra l'altro ho contribuito in passato al progetto di regolatori per alternatori e circuiti di alimentazione per ricarica batterie e sapendo come sono fatti mi comporto in assoluta tranquillita'.
Un'ulteriore considerazione va fatta nel caso di presenza di pannelli solari il cui sistema di ricarica (sempre inserito) si comporta esattamente come il caricabatteria da banchina : tutti coloro che hanno pannelli solari dovrebbero percio' avere guasti all'alternatore ??? Non mi risulta proprio !!
Bene, allora l'unico sfigato al mondo a cui partirà l'alternatore per aver avviato con la presa banchina inserita potrà farselo rimborsare da te!![Cool Cool](https://forum.amicidellavela.it/images/smilies/cool.gif)
Io continuo a staccarla, tempo=0 costo=0 rischio=0 controindicazioni=0 perchè non farlo???
anchio condivido e confermo quanto scritto da ian nel suo 'trattato'
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so per certo che da sempre l'impianto originale di tantissimi grossi yacht a motore prevede alternatori e caricabatteria pari pari in parallelo.
Anche a me, che ho la stessa configurazione a bordo, mi è capitato spesso, per dimenticanza, di accendere il motore con la 220 attaccata e non mi è mai successo niente.
Non metterei però la (MIA) mano sul fuoco che per qualche spike non ben definito, non si possa bruciare qualcosa, sopratutto se sì ha a bordo prodotti molto sofisticati.
Quindi, senza avere ansie, se vi ricordate, staccate il magneto termico, male non fa.
Oppure, per i bricoleur amanti degli automatismi, piccolo relè sulla chiave del motore che stacca l'alimentazione del caricabatteria al primo giro di chiave.
BV
Personalmente non ne vedo il motivo di tenere il 220V allacciato con il motore acceso. Ci vuole così poco... è una precauzione in più con non guasta mai.
BV
Citazione:gmduff ha scritto:
Personalmente non ne vedo il motivo di tenere il 220V allacciato con il motore acceso. Ci vuole così poco... è una precauzione in più con non guasta mai.
BV
per gmduff:
Il motivo per cui ho posto la domanda è che a volte mi capita di avere poco tempo per far girare il motore e fa comodo poter caricare contemporaneamente la batteria con un caricabatterie a tre fasi, che mi permette di trattare meglio la mia batteria AGM rispetto al solo altenatore, e me la fa lasciare sempre carica al 100% come piace a me (ho vizi peggiori ...)..
Io accendo sempre il motore a manovella senza sforzo per la batteria e dopo aver letto le risposte degli AdV interessati all'argomento, adesso lasceró girare il motore con la 220 attaccata., sempre pronto a cambiare idea di fronte ad argomenti convincenti.
BV!