Cari AdV,
sono a bordo del mio 27 piedi a far girare come tutte le settimane per un'oretta il vecchio Volvo Penta MD 7a. Mi chiedevo: posso tenere il caricabatterie allacciato alla 220 V del pontile mentre il motore gira e quindi mentre ricarica anche l'alternatore? Il caricabatterie è un Mastervolt da 10 A e la batteria una AGM da 105 Ah. Esiste un sistema di controllo tra i due (alternatore e caricabatterie)? Immagino che se ne sia già parlato ma non ho trovato nulla.
Grazie e buon vento a tutti!
ti giochi sicuramente la piastra diodi dell'alternatore
...e poi tanto la presa alla banchina va staccata per mettere in moto!!!
Quindi perchè porsi il problema!
Buon vento
il problema è alla'avviamento del motore perchè la corrente potrebbe far saltare
i fusibili di protezione, se non addirittura il ponte di diodi.
dopo l'avviamento non c'è problema ma , essendo la tensione di carica dal caricabatterie
più bassa di quella dell'alternatore motore, la batteria viena caricata solo dall'alternatore,
lasciando il caricabatteria scarico.
Che possano verificarsi danni a componenti elettrici avviando (o mantenendo in moto) il motore con il caricabatterie da banchina in funzione possiamo relegarlo fra le 'leggende metropolitane' almeno per la considerazione che una batteria al piombo (di qualunque tipo) si comporta sostanzialmente come uno stabilizzatore di tensione (di tipo parallelo) e non possono percio' verificarsi le pericolose sovratensioni che potrebbero danneggiare i diodi dell'alternatore. In caso di batteria in cattive condizioni puo' verificarsi, durante l'accensione, un calo della tensione e una maggiore richiesta di corrente ai sistemi di ricarica : l'alternatore e' progettato per resistere a questo caso cosi' come il caricabatterie (parlo di un 'caricabatterie' munito di serio regolatore non un trasformatore scelto a caso con uno o due diodi raffazzonati alla meglio) e avere a disposizione un po' piu' di corrente in questo caso puo' solo far bene.
La 'leggenda' forse nacque anni fa quando i regolatori per le Dinamo e per i primi Alternatori erano di tipo meccanico che, con il loro ciclico (lento) attaccare-staccare, riuscivano a produrre, nonostante le caratteristiche delle batterie, sovratensioni abbastanza forti che potevano essere esaltate dal contributo di una sorgente di corrente esterna, i prodotti recenti di aziende note per avere buona qualita' non hanno questi problemi e sono anche progettati per resistere a sollecitazioni piuttosto importanti. Bene si fa, comunque, ad evitare di usarli insieme per lungo tempo all'unico fine pero' di salvaguardare le batterie da una corrente di carica eccessiva qualora la sua tensione fosse tale da produrre l'attivazione a piena energia delle diverse sorgenti ad essa collegate.
I danni gravi possono essere prodotti all'alternatore (ma unicamente a questo) nel solo caso di scollegamento delle batterie con motore in funzione, in questa evenienza la corrente fornita da un caricabatterie da banchina puo' aumentare la probabilita' di guasto. Con i prodotti attuali si tratta comunque di eventi abbastanza rari.
I fusibili di un buon caricabatterie non possono 'bruciare' perche' il circuito interno provvede in modo automatico a limitare la corrente e i fusibili sono presenti solo in considerazione di un possibile guasto ai circuiti di regolazione. Il caricabatterie e' pure protetto da sovratensioni da opportuni diodi sulla sua uscita che bloccano qualunque 'eccesso' che si presenti ai suoi morsetti.
Per la cronaca sulle barche che ho avuto ho frequentemente acceso il motore con le batterie sotto carica (es. d'inverno quando c'era bisogno di un po' piu' di energia) e non si e' mai verificato alcun problema. Fra l'altro ho contribuito in passato al progetto di regolatori per alternatori e circuiti di alimentazione per ricarica batterie e sapendo come sono fatti mi comporto in assoluta tranquillita'.
Un'ulteriore considerazione va fatta nel caso di presenza di pannelli solari il cui sistema di ricarica (sempre inserito) si comporta esattamente come il caricabatteria da banchina : tutti coloro che hanno pannelli solari dovrebbero percio' avere guasti all'alternatore ??? Non mi risulta proprio !!
Citazione:IanSolo ha scritto:
Che possano verificarsi danni a componenti elettrici avviando (o mantenendo in moto) il motore con il caricabatterie da banchina in funzione possiamo relegarlo fra le 'leggende metropolitane' almeno per la considerazione che una batteria al piombo (di qualunque tipo) si comporta sostanzialmente come uno stabilizzatore di tensione (di tipo parallelo) e non possono percio' verificarsi le pericolose sovratensioni che potrebbero danneggiare i diodi dell'alternatore. In caso di batteria in cattive condizioni puo' verificarsi, durante l'accensione, un calo della tensione e una maggiore richiesta di corrente ai sistemi di ricarica : l'alternatore e' progettato per resistere a questo caso cosi' come il caricabatterie (parlo di un 'caricabatterie' munito di serio regolatore non un trasformatore scelto a caso con uno o due diodi raffazzonati alla meglio) e avere a disposizione un po' piu' di corrente in questo caso puo' solo far bene.
La 'leggenda' forse nacque anni fa quando i regolatori per le Dinamo e per i primi Alternatori erano di tipo meccanico che, con il loro ciclico (lento) attaccare-staccare, riuscivano a produrre, nonostante le caratteristiche delle batterie, sovratensioni abbastanza forti che potevano essere esaltate dal contributo di una sorgente di corrente esterna, i prodotti recenti di aziende note per avere buona qualita' non hanno questi problemi e sono anche progettati per resistere a sollecitazioni piuttosto importanti. Bene si fa, comunque, ad evitare di usarli insieme per lungo tempo all'unico fine pero' di salvaguardare le batterie da una corrente di carica eccessiva qualora la sua tensione fosse tale da produrre l'attivazione a piena energia delle diverse sorgenti ad essa collegate.
I danni gravi possono essere prodotti all'alternatore (ma unicamente a questo) nel solo caso di scollegamento delle batterie con motore in funzione, in questa evenienza la corrente fornita da un caricabatterie da banchina puo' aumentare la probabilita' di guasto. Con i prodotti attuali si tratta comunque di eventi abbastanza rari.
I fusibili di un buon caricabatterie non possono 'bruciare' perche' il circuito interno provvede in modo automatico a limitare la corrente e i fusibili sono presenti solo in considerazione di un possibile guasto ai circuiti di regolazione. Il caricabatterie e' pure protetto da sovratensioni da opportuni diodi sulla sua uscita che bloccano qualunque 'eccesso' che si presenti ai suoi morsetti.
Per la cronaca sulle barche che ho avuto ho frequentemente acceso il motore con le batterie sotto carica (es. d'inverno quando c'era bisogno di un po' piu' di energia) e non si e' mai verificato alcun problema. Fra l'altro ho contribuito in passato al progetto di regolatori per alternatori e circuiti di alimentazione per ricarica batterie e sapendo come sono fatti mi comporto in assoluta tranquillita'.
Un'ulteriore considerazione va fatta nel caso di presenza di pannelli solari il cui sistema di ricarica (sempre inserito) si comporta esattamente come il caricabatteria da banchina : tutti coloro che hanno pannelli solari dovrebbero percio' avere guasti all'alternatore ??? Non mi risulta proprio !!
Bene, allora l'unico sfigato al mondo a cui partirà l'alternatore per aver avviato con la presa banchina inserita potrà farselo rimborsare da te!
Io continuo a staccarla, tempo=0 costo=0 rischio=0 controindicazioni=0 perchè non farlo???
Observer, se hai letto bene non ho detto che sia obbligatorio farlo ma, semplicemente, che non si deve essere 'terrorizzati' se capita di farlo o se si ha motivo (necessita') di farlo per aiutare batterie con bassa carica, mi pare comunque normale comportamento togliere il collegamento alla banchina prima di salpare e, di solito, lo si fa come prima cosa per non dimenticarsi del cavo (ho visto piu' di una volta partire con la 'coda' ancora collegata e potete immaginare il risultato).
Comunque posso essere disposto tuttalpiu' a discutere (non ho detto accettare) intorno all'opinione che avere due sorgenti di alimentazione contemporaneamente attive verso le batterie possa produrre danni se qualcuno e' in grado di dimostrare con solide argomentazioni tecniche che c'e' qualche differenza fra un caricabatteria da banchina e un 'caricabatteria' (e lo e' di fatto) a pannelli solari dove le correnti possono essere del tutto simili (con 200W di pannelli si puo' arrivare anche a oltre 15A di corrente) considerato che quest'ultimo e' sempre inserito e mai nessuno si e' posto il problema che qui si discute ne' nessuno si e' mai lamentato di danni in questa situazione.
Un altro riscontro lo si trova nel fatto che non vi sono controindicazioni (i manuali parlano chiaro) nell'attivare il caricabatteria da banchina assieme ai pannelli solari (solitamente non disinseribili), si tratta anche in questo caso di due sorgenti di corrente contemporaneamente attive verso le batterie. I circuiti regolatori svolgono il loro compito automaticamente tenendo conto della tensione di batteria che trovano, il caso tipico e' che la sorgente meno capace di fornire energia semplicemente sospende la sua attivita' riducendo a zero la corrente erogata.
mi sembra che l'intervento di Ian sia ben argomentato e dia una certa tranquillità dal punto di vista tecnico, probabilmente la cautela espressa da altri può essere considerata come un 'best practice', ma non un pericolo certo.
per quanto mi riguarda l'ho fatto spessissimo, soprattutto in inverno, di accendere il motore con il carica da banchina collegato, forse ho sbagliato e mi riprometto di starci attento, ma non è mai successo niente.
sarebbe interessante capire se a qualcuno, invece, è capitato di danneggiare l'alternatore...
Citazione:carcat ha scritto:
mi sembra che l'intervento di Ian sia ben argomentato e dia una certa tranquillità dal punto di vista tecnico, probabilmente la cautela espressa da altri può essere considerata come un 'best practise', ma non un pericolo certo.
per quanto mi riguarda l'ho fatto spessissimo, soprattutto in inverno, di accendere il motore con il carica da banchina collegato, forse ho sbagliato e mi riprometto di starci attento, ma non è mai successo niente.
sarebbe interessante capire se a qualcuno, invece, è capitato di danneggiare l'alternatore...
io l'ho fatto per disperazione nella speranza di riuscire ad accendere il motore ma nessun danno...il motore però non è partito
L'alternatore puo' subire danni (e questo mi e' effettivamente capitato) solo se le batterie vengono disinserite con il motore in funzione. Cio' accade in quanto l'alternatore ormai avviato ha sul suo rotore un magnetismo residuo piu' che sufficiente a far produrre tensione sugli avvolgimenti dello statore, questi non avendo carico sviluppano tensioni molto elevate che possono ampiamente superare le tensioni massime inverse sopportate dai diodi raddrizzatori o, peggio ancora, dal regolatore. E questo senza considerare l'extratensione prodotta nell'istante di apertura del circuito conseguente alla caratteristica fortemente induttiva degli avvolgimenti.
E' un caso che va scomparendo perche' sia i diodi che i regolatori cominciano ad essere progettati tenendo conto del problema (la tecnologia oggi lo permette a pari costo) ma non ci si puo' contare in quanto moltissimi (la maggioranza) sono ancora i prodotti di tradizionale fattura (quindi vulnerabili in questa situazione).
IANSOLO
argomentazione tecnicamente perfetta e condivisibile !!!!!
tutto il resto sono chiacchere tra amici
ho da sempre messo in moto con il caricabatterie attaccato. Non mi è mai successo niente anche perchè nei manuali dai caricabatterie nulla era segnalato al proposito; anzi, il charger della mia prima barca era dotato di un circuito chiamato 'booster' che sentiva quando il motorino d' avviamento era attaccato e faceva erogare al charger una maggiore corrente.
idem come sopra, sempre avviato di proposito con il carica collegato. Tutto sempre bene e batterie e alternatore sempre in perfette condizioni. A volte avevo attaccato anche il pannello solare...
Citazione:IanSolo ha scritto:
L'alternatore puo' subire danni (e questo mi e' effettivamente capitato) solo se le batterie vengono disinserite con il motore in funzione. Cio' accade in quanto l'alternatore ormai avviato ha sul suo rotore un magnetismo residuo piu' che sufficiente a far produrre tensione sugli avvolgimenti dello statore, questi non avendo carico sviluppano tensioni molto elevate che possono ampiamente superare le tensioni massime inverse sopportate dai diodi raddrizzatori o, peggio ancora, dal regolatore. E questo senza considerare l'extratensione prodotta nell'istante di apertura del circuito conseguente alla caratteristica fortemente induttiva degli avvolgimenti.
E' un caso che va scomparendo perche' sia i diodi che i regolatori cominciano ad essere progettati tenendo conto del problema (la tecnologia oggi lo permette a pari costo) ma non ci si puo' contare in quanto moltissimi (la maggioranza) sono ancora i prodotti di tradizionale fattura (quindi vulnerabili in questa situazione).
Mi aggrego, spegazione perfetta Ian, sono impressionato...va bene comunque anche se non ci ho capito una mazza???!!!!
Quindi accendo il motore con il caricabatt. attaccato e li tengo entrambi in funzione quanto mi pare, cosi ricarico prima le batterie: quello che volevo sentirmi dire. Ne ho imparata un' altra! Ancora una decina di anni con gli AdV e saró un serio diportista pure io!
Grazie a tutti e buonvento!
Citazione:IanSolo ha scritto:
L'alternatore puo' subire danni (e questo mi e' effettivamente capitato) solo se le batterie vengono disinserite con il motore in funzione. Cio' accade in quanto l'alternatore ormai avviato ha sul suo rotore un magnetismo residuo piu' che sufficiente a far produrre tensione sugli avvolgimenti dello statore, questi non avendo carico sviluppano tensioni molto elevate che possono ampiamente superare le tensioni massime inverse sopportate dai diodi raddrizzatori o, peggio ancora, dal regolatore. E questo senza considerare l'extratensione prodotta nell'istante di apertura del circuito conseguente alla caratteristica fortemente induttiva degli avvolgimenti.
E' un caso che va scomparendo perche' sia i diodi che i regolatori cominciano ad essere progettati tenendo conto del problema (la tecnologia oggi lo permette a pari costo) ma non ci si puo' contare in quanto moltissimi (la maggioranza) sono ancora i prodotti di tradizionale fattura (quindi vulnerabili in questa situazione).
I vecchi (io!) fanno fatica ad abbandonare le vecchie abitudini, anche se derivanti da una leggenda
A questo punto ti chiedo un chiarimento su un'altra 'leggenda' di banchina.
Anche se da quel poco che ho capito (come avrai intuito l'elettricità non è il mio forte) del tuo ultimo intervento che mi sembra riguardi proprio questo, forse non è una 'leggenda'.
Può essere dannoso, una volta acceso il motore passare l'interrutore batterie da 1 a 2 (oppure da 1 a both, ecc) passando, seppur velocemente, per OFF?
Grazie.
P.S. La faccina
l'ho messa per far capire che era solo una battuta...
Passare per OFF equivale a interrompere (sia pure per breve tempo) il collegamento con le batterie e si va incontro al rischio che si generino le sovratensioni di cui ho parlato, se si e' fortunati o se l'alternatore e il suo regolatore sono del tipo giusto (anche questa e' fortuna perche' come ho detto ancora una minoranza di dispositivi e' progettata per questa eventualita') non succede nulla, nell'altro caso si producono danni di vario tipo, alcuni tali da non essere palesi (solo calo della corrente erogata) altri di varia gravita' a partire dall'assenza di corrente in uscita fino (in caso di cortocircuito del regolatore) all'eccesso di corrente in uscita che e' molto grave perche' porta al surriscaldamento delle batterie con problemi immaginabili.
Commutare 1 - 2 - BOTH da' raramente problemi (modesti e legati solo al diverso stato di carica cui si trovano le batterie all'istante della commutazione e comunque non per l'alternatore) considerato che tutti i buoni commutatori sono di tipo 'cortocircuitante' nel senso che non interrompono il circuito nel transito da una situazione all'altra.
Allora se hai una batteria a terra non potresti mai metterla in carica per paura di rovinare il caricab.
I caricabatteria o sono limitati elettronicamente o hanno un interruttore di max corrente.
Anche quelli della Liedel.
per i caricabatterie elettronici non c'è problema, ma per quelli
senza controllo elettronico il picco di corrente all'avviamento è dannoso
e và queindi scollegato