va bene cosi' ...???
La prima cosa da fare, indipendentemente dalla rotta che vogliamo seguire, è disporsi di bolina. Questa andatura ha due vantaggi, per primo consente di avere abbrivio quando molleremo la scotta randa poiché la vela prodiera “porta” ossia lavora per l’avanzamento dell’unità consentendo il governo al timone, e poi fa sì che il boma non si discosti molto dall’asse longitudinale della barca agevolando l’ammainata dell’inferitura e il serraggio dei matafioni.
Ora dobbiamo scaricare le pressioni sulla tela maestra in modo da facilitarne le manovre: molliamo il vang, molliamo la scotta della randa e cazziamo l’amantiglio. Dobbiamo eseguire le manovre per forza in quest’ordine poiché il vang ha funzione di ritenuta e scotta ed amantiglio sono incocciati alla parte poppiera del boma facendo leva contraria, la prima tesa verso il basso il secondo verso l’alto. Molliamo dunque prima i paranchi sotto al boma e poi tesiamo ciò che ci permette di alare la varea.
Siamo ora pronti a ridurre una porzione di tela, i velai predispongono la randa per una, due o tre mani di terzaroli (non è inusuale vedere barche da regata senza mani alla randa, in tal caso o si sventa o si ammaina) per cui laschiamo drizza randa fino ad incocciare la brancarella al corno di trozza paroloni in “barchese” per dire che quando la randa viene parzialmente ammainata sull’inferitura (caduta prodiera della vela) si va ad inserire l’anello rinforzato (brancarella) previsto dal velaio al gancio (corno) che si trova sullo snodo tra boma e albero (trozza) e cazziamo drizza randa per ritesare l’inferitura.
Abbiamo finito con l’angolo di mura ora dobbiamo occuparci dell’angolo di scotta: cazziamo la borosa ad ogni mano di terzaroli vi è corrispondenza tra brancarella sull’inferitura e bugna sulla balumina (caduta poppiera della vela) attraverso la quale passerà un cavo, la borosa appunto, che funge da nuovo tesa base. Se stiamo prendendo una mano è probabile che ci sia vento teso per cui avremo bisogno di una base piatta, di una vela magra perciò è buona norma cazzarla a ferro (ossia il più possibile) avendo cura di non rovinare la vela magari mordendola tra la borosa ed il boma.
Il più è fatto dobbiamo solo rimettere in forza la tela e gonfiarla di vento procedendo a ritroso: laschiamo l’amantiglio, cazziamo scotta randa e appuntiamo il vang
Citazione:vipera ha scritto:
Ma la borosa sul punto di mura rinviata in pozzetto la avete mai armata?
Si, in questi sistemi devi per forza cazzare prima le borose, tramite le quali cazzi anche il punto di mura
aggiungo ... la base randa non e' mai inferita nel boma ,almeno non piu' da tanti anni ...
matafioni legatura semplice attorno al boma ..
Citazione:Scarabocchio ha scritto:
già che siamo in argomento supponiamo di non avere borosa e dover in emergenza usare uno stroppo. come lo armate?
Allora? Sono curioso,anche perché volevo prevedere una terza mano ma non sapeco come gestire la borosa
Citazione:vipera ha scritto:
Ma la borosa sul punto di mura rinviata in pozzetto la avete mai armata?
Io ce l'ho. Mai più senza
Citazione:starghost ha scritto:
Non sono d'accordo sulla procedura, prima drizzi, poi cazzi la borosa.
pure io faccio così (capitato 2 volte nella vita)
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Citazione:vipera ha scritto:
Ma la borosa sul punto di mura rinviata in pozzetto la avete mai armata?
Io ce l'ho. Mai più senza
Ma è la stessa della bugna, che passa nell occhiello della nuova mura, oppure ne tieni armata una distinta? Se hai provati entrambi i sistemi, quali sono pregi e difetti? Grazie
Citazione:ADL ha scritto:
Citazione:starghost ha scritto:
Non sono d'accordo sulla procedura, prima drizzi, poi cazzi la borosa.
pure io faccio così (capitato 2 volte nella vita)
la prima cosa che faccio (sono sempre solo alle manovre)dopo
inferito il corno nella brancarella(o viceversa) per evitare che esca, drizzo
la randa quel tanto che basta,poi borosa e randa a segno.
qesto perchè ho difficoltà a cazzare la borosa una volta che la randa è drizzata.(mi par che fatichi tanto)
ma garanrisco che a manovre finite tutto và.
Mckewoy basta mollare una borosa della I° o della II° mano levi una brancarella e metti quella della terza mano. Sulle rande più grandi non si mette la brancarella sul corno. Sulla brancarella c'è una fettuccia, passante, con due anelli in acciaio uno a dx e uno sn., di questi annelli sul corno ce ne stanno anche 3, questo è neccessario perchè c'è il pacco carrelli sulla rotaia. Rotaia e carelli ti danno la possibilità di fare manovre più veloci ed impensabili, rispetto a quando c'erano i garrocci o si inferiva la ralinga sulla canaletta. Per Scarabocchio se devi fare una bozza volante perchè si è rotta la borosa, per esperienza, ammaina tutta la vela,vedrai farai prima. Per i matafioni se la randa on è inferita, in base, è meglio non prendere anche il boma ma solo la vela. Se si rompesse la borosa si straperebbe la vela. Terzaruolare è un'opppppinione.
Citazione:vipera ha scritto:
Ma è la stessa della bugna, che passa nell occhiello della nuova mura, oppure ne tieni armata una distinta? Se hai provati entrambi i sistemi, quali sono pregi e difetti? Grazie
Circuito unico, uno per la prima e uno per la seconda. Ammaino fino al segno sulla drizza e poi cazzo la borosa. Finito.
Il doppio circuito non l'ho mai provato, ma, a parte avere 4 stopper invece di due, non credo ci siamo differenze fondamentali. Anzi potendole controllare separatamente si riduce il rischio di pinzare la vela e quando si va a lascare è probabile scorra meglio, il circuito unico come il mio privo di bozzelli alle brancarelle non scorre perfettamente quando si rilascia la mano.
Per chi ha le manovre rinviate in pozzetto e volesse modificare la vela prevedendo la terza mano, per la brancarella non vedo problemi mentre per la borosa,non potendo agevolmente sflilarne una, potrei al massimo prevederne una provvisoria....ma come?
Penso che il valore aggiunto a questa discussione (come nel forum) è avere la fortuna di poter leggere gli interventi di Bullo.
E' uno dei pochi che risponde alle domande senza mai andare fuori tema e con estrema competenza.
Grazie.
Come dice Bullo sulla mia anche se non la considero tra le grandi (circa 42 mq.) a causa del pacco dei carrelli non riesco a inserire la brancarella sul corno e ho una fettuccia apposita. Tuttavia in questo modo la randa non lavora bene, almeno così mi sembra, avendo la brancarella troppo alta rispetto al boma.
Salvo momenti concitati, preferisco liberarare i carrelli fino ad agganciare la brancarella sul corno. Avendo i segni sulla drizza e potendo contare sul lazy jack, non ci vuole poi troppo.
Per una prossima randa mi riservo di chiedere al velaio se è possibile prevedere come ovviare a questo già in fase di progettazione e costruzione.
Citazione:Scarabocchio ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:Scarabocchio ha scritto:
già che siamo in argomento supponiamo di non avere borosa e dover in emergenza usare uno stroppo. come lo armate?
Intanto se non hai un testimone per farlo passare nella bugna sono caxxxxi!
La borosa della 3° mano non la tengo armata ma ho un cimino che corre tra la bugna della 2° e quella della 3°.
Se non ho proprio le borose a bordo non esco!!!
mi spiego meglio: non possiamo usare le borose, che so, sono rotti gli stopper, l'equipaggio inesperto ha incattivato tutto.
ammainiamo fino alla bugna poi dobbiamo mettere in forza il punto di scotta con uno stroopo sul boma. come facciamo?
Non è facile!
In prima battuta io ammainerei tutta la randa, mi metto il vento al giardinetto e cerco di sbrogliare le borose.
Se non c'è verso, sempre con randa ammainata preparo uno stoppo con gassa sulla bugna della mano che intendo usare (o magari quella successiva che se il vento aumenta ancora non devo ripetere tutto e se diminuisce al massimo perdo qualche nodo), un occhiello con un doppio savoia a metà strada tra bugna e varea del boma da usare a mo' di paranco, stroppo che dalla bugna gira in varea torna all'anello dello stroppo e ritorna in varea e viene cazzata al massimo; il tutto con vela ammainata perchè ovviamente lo stroppo devo cazzarlo a mano quindi il resto deve essere tutto il più lasco possibile; dopodichè isso la randa, fissando la mura della mano armata.
Non mi è mai successo e non ho mai sentito niente sull'argomento quindi ogni consiglio o critica non solo è ben accetto ma auspicato.
Buon vento
Non sarebbe più facile fare 2 stroppi? 1 che va in varea per cazzare la base e l'altra da cazzare sul boma per tenere la bugna bassa.
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Non sarebbe più facile fare 2 stroppi? 1 che va in varea per cazzare la base e l'altra da cazzare sul boma per tenere la bugna bassa.
Giusto!
Fatto come avevo postato, appena la randa porta la bugna si alza e la randa diventa grassa (cosa assolutamente da evitare).
Io cazzerei il secondo stroppo, come dici tu, direttamente al boma, alla fine della manovra del primo stroppo, e poi via di drizza.
Citazione:GT ha scritto:
Come dice Bullo sulla mia anche se non la considero tra le grandi (circa 42 mq.) a causa del pacco dei carrelli non riesco a inserire la brancarella sul corno e ho una fettuccia apposita. Tuttavia in questo modo la randa non lavora bene, almeno così mi sembra, avendo la brancarella troppo alta rispetto al boma.
Salvo momenti concitati, preferisco liberarare i carrelli fino ad agganciare la brancarella sul corno. Avendo i segni sulla drizza e potendo contare sul lazy jack, non ci vuole poi troppo.
Per una prossima randa mi riservo di chiedere al velaio se è possibile prevedere come ovviare a questo già in fase di progettazione e costruzione.
Non so che randa hai, ma quello è uno dei difetti di tutte le rande steccate, e fino ad ora, che io sappia, nessuno è ancora riuscito a risolverlo.
A meno di non sfilare i carrelli come dici tu!
...ma non sempre è così semplice
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Non sarebbe più facile fare 2 stroppi? 1 che va in varea per cazzare la base e l'altra da cazzare sul boma per tenere la bugna bassa.
Giusto!
Fatto come avevo postato, appena la randa porta la bugna si alza e la randa diventa grassa (cosa assolutamente da evitare).
Io cazzerei il secondo stroppo, come dici tu, direttamente al boma, alla fine della manovra del primo stroppo, e poi via di drizza.
ecco, questo mi interessava anche se avrei preferito qualcosa di più immediato. non so se ho capito come va in varea il primo stroppo. usate le pulegge? ma anche quelle sono inservibili!
invece Bullo piuttosto che tentare un punto scotta di emergenza preferisci andare di solo fiocco?