Di solito le Varese hanno un occhio più o meno grande in cui far passare lo troppo.
Comunque una manovra da fare in emergenza (sulla mia dai 35 nodi in su) per avere una terza mano anche se non prevista (ma dobbiamo comunque far modificare la randa).
Andare di solo genova la vedo una cosa improbabile....la barca è incontrollabile,a meno che non vai al gran lasco (eppure....)....provare per credere con venti sostenuti.
La barca per NAVIGARE SERIAMENTE ha bisogno di entrambe le vele....in my humble opppppinion
Citazione:Scarabocchio ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Non sarebbe più facile fare 2 stroppi? 1 che va in varea per cazzare la base e l'altra da cazzare sul boma per tenere la bugna bassa.
Giusto!
Fatto come avevo postato, appena la randa porta la bugna si alza e la randa diventa grassa (cosa assolutamente da evitare).
Io cazzerei il secondo stroppo, come dici tu, direttamente al boma, alla fine della manovra del primo stroppo, e poi via di drizza.
ecco, questo mi interessava anche se avrei preferito qualcosa di più immediato. non so se ho capito come va in varea il primo stroppo. usate le pulegge? ma anche quelle sono inservibili!
invece Bullo piuttosto che tentare un punto scotta di emergenza preferisci andare di solo fiocco?
Se non hai un posto dove farlo passare, metti un bozzello, anzi meglio subito con un bozzello in varea, riesci anche a cazzare di più
Almeno un bozzello o pastecca di rispetto l'avrai!
Se no davvero 'era meglio stare in porto' [:17]
Solo fiocco va bene a patto di non essere costretti a dover stringere il vento; perchè di solo fiocco non stringi più di tanto e comunque sforzi molto il timone perchè, come dice Testacuore, anche la barca è squilibrata.
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Di solito le Varese hanno un occhio più o meno grande in cui far passare lo troppo.
Comunque una manovra da fare in emergenza (sulla mia dai 35 nodi in su) per avere una terza mano anche se non prevista (ma dobbiamo comunque far modificare la randa).
Andare di solo genova la vedo una cosa improbabile....la barca è incontrollabile,a meno che non vai al gran lasco (eppure....)....provare per credere con venti sostenuti.
La barca per NAVIGARE SERIAMENTE ha bisogno di entrambe le vele....in my humble opppppinion
Scusa ma anzichè far modificare la randa e fare manovre in emergenza non sarebbe meglio attrezzarsi con una randa di cappa?
Tra l'altro porterebbe sicuramente meglio di una randa con tre mani (di cui la terza 'd'emergenza').
Per esempio, qualche anno fa ero a bordo di un 50 piedi con randa steccata, che proprio per quello detto prima a GT, la terza mano doveva essere murata molto alta e quindi portava malissimo; gli ho fatto montare una canalina parallela alla rotaia dei carrelli per montare la randa di cappa (tra l'altro non serve fino in testa d'albero ma solo per la lunghezza dell'inferitura).
Ti assicuro che, nonostante la superfice inferiore, si viaggiava decisamente meglio.
Si.,in effetti mi avevano già consigliato questa soluzione....ma non mi piaceva per via del fatto che veniva messa più lateralmente e poi perché dovrei bucare l'albero.
certo bozzelli ne ho, le borose funzionano e la randa ha tre mani.
la pippa mentale era capire se con lo stroppo fosse possibile avere resistenza verticale e orizzontale usando il solo corpo del boma e armando il tutto velocemente.
In effetti...
...bel dilemma
Citazione:Scarabocchio ha scritto:
certo bozzelli ne ho, le borose funzionano e la randa ha tre mani.
la pippa mentale era capire se con lo stroppo fosse possibile avere resistenza verticale e orizzontale usando il solo corpo del boma e armando il tutto velocemente.
Una delle cose che ho imparato navigando è che 'emergenza' e 'velocità' purtroppo non vanno mai d'accordo (anche se quando arriva la prima, la seconda sarebbe necessaria).
Non servono due stroppi, fai tutto con la stessa sagola basta che sia abbastanza lunga tre quattro passate verso la varea in modo da tirare facendo un paranco e altre attorno al boma. Le barche moderne non hanno bisogno della randa di cappa. Facciamo il caso limite siete con fiocco da tempesta e randa con tre mani, il vento aumenta ancora si tira giù tutta la randa e si procede con il fiocco da tempesta, mi raccomando senza tesarlo a ferro deve avere un pò di forma, il forte sbandamento della barca farà si che diventi neutra o addirittura orziera. Stiamo parlando di resistere si potrà stringere sui 70°/80° non di più, bisogna farla correre altrimenti scarroccia soltanto, il vento forte forte durerà qualche ora. Un mio diffetto è quello di essere ottimista. La vela è un'oppppinione.
Citazione:bullo ha scritto:
Non servono due stroppi, fai tutto con la stessa sagola basta che sia abbastanza lunga tre quattro passate verso la varea in modo da tirare facendo un paranco e altre attorno al boma. Le barche moderne non hanno bisogno della randa di cappa. Facciamo il caso limite siete con fiocco da tempesta e randa con tre mani, il vento aumenta ancora si tira giù tutta la randa e si procede con il fiocco da tempesta, mi raccomando senza tesarlo a ferro deve avere un pò di forma, il forte sbandamento della barca farà si che diventi neutra o addirittura orziera. Stiamo parlando di resistere si potrà stringere sui 70°/80° non di più, bisogna farla correre altrimenti scarroccia soltanto, il vento forte forte durerà qualche ora. Un mio diffetto è quello di essere ottimista. La vela è un'oppppinione.-
La randa di cappa la consigliavo 'al posto' della terza mano, non quando la terza è da ammainare, sulle barche che hanno problemi ad armarla (vedi rande steccate)
35/38 nodi sono ancora gestibili e 'risalibili' (esiste sta parola?)
ma ci vuole un po' di randa.
Oltre i 40Kns concordo con te, anche se per esperienza con randa di cappa la barca mi sembrava più gestibile al timone (ma anche questo è opinabile perchè le due opzioni le ho 'testate' diverse volte ma su barche diverse e con condizioni simili ma non uguali)
Ma è un'oppppinione
Io non ho la terza mano ed ho la randa steccata. Mi sono trovato w domeniche fa con quel mal tempo a sud con 30 nodi costanti e raffiche fino a 35 e sentivo che la barca era a limite,pur navigando di bolina larga traverso (ma credo che l'andatura conti poco per il discorso dell'equilibrio barca perché ho fatto delle prove in passato).
Pertanto,credo che a me serva una soluzione alternativa.
comunque pur giusta l'analisi fatta da bullo per cui con un minimo di fiocco da tempesta si ha uno sbandamento che porta all'orza... credo l'abbia verificato di persona.
Con randa di cappa quanto si riesce a bolinare?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Io non ho la terza mano ed ho la randa steccata. Mi sono trovato w domeniche fa con quel mal tempo a sud con 30 nodi costanti e raffiche fino a 35 e sentivo che la barca era a limite,pur navigando di bolina larga traverso (ma credo che l'andatura conti poco per il discorso dell'equilibrio barca perché ho fatto delle prove in passato).
Pertanto,credo che a me serva una soluzione alternativa.
comunque pur giusta l'analisi fatta da bullo per cui con un minimo di fiocco da tempesta si ha uno sbandamento che porta all'orza... credo l'abbia verificato di persona.
Con randa di cappa quanto si riesce a bolinare?
Il 'problema' della randa di cappa è trovare il punto adatto per rinviare la scotta (la randa di cappa va cazzata tipo fiocco e non vincolata al boma), se riesci a piazzare un bozzello in posizione ideale il limite della bolina sarà poi il vento e soprattutto il mare a dartelo e non la vela (che ti permetterebbe di stringere più di quanto non te lo permetta il mare).
La posizione varia da barca a barca e va cercata con calma in condizioni tranquille, addirittura si possono usare due scotte (tipo genoa) se si dovesse piazzare il rinvio in posizione laterale (cosa più probabile) anzichè centrale (situazione rarissima); ma se riuscissi a trovare una posizione centrale sarebbe meglio perchè potresti usarla tipo 'fiocco autovirante' mentre con due rinvii laterali dovresti virare come con un fiocco; inoltre riusciresti a cazzarlo più vicino all'asse della barca (e quindi a stringere di più).
Ma ripeto sono tutte prove che vanno effettuate perchè non esiste una regola universale per tutte le barche.
Spesso capita che al momento di usare una randa di cappa la gente vada in 'confusione' perchè non avendola mai provata non ha idea di dove vada piazzata la scotta.
domanda scema... per evitare di mettere una seconda canalina, e visto che l'inferitura di una randa di cappa dovrebbe rimanere al di sotto delle crocette, sarebbe possibile non inferirla nell'albero ma semplicemnte vincolarla all'angolo di mura nei corni della trozza e all'angolo di penna dalla drizza e da uno stroppo girato intorno all'albero (eventualmente piu' stroppi alle brancarelle intermedie)?
Una roba tipo i canestrelli dell'armo aurico, per intendersi, cosi':
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È per tutte queste complicazioni che volevo modificare la randa per una terza mano come scritto prima.
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:bullo ha scritto:
Non servono due stroppi, fai tutto con la stessa sagola basta che sia abbastanza lunga tre quattro passate verso la varea in modo da tirare facendo un paranco e altre attorno al boma. Le barche moderne non hanno bisogno della randa di cappa. Facciamo il caso limite siete con fiocco da tempesta e randa con tre mani, il vento aumenta ancora si tira giù tutta la randa e si procede con il fiocco da tempesta, mi raccomando senza tesarlo a ferro deve avere un pò di forma, il forte sbandamento della barca farà si che diventi neutra o addirittura orziera. Stiamo parlando di resistere si potrà stringere sui 70°/80° non di più, bisogna farla correre altrimenti scarroccia soltanto, il vento forte forte durerà qualche ora. Un mio diffetto è quello di essere ottimista. La vela è un'oppppinione.-
La randa di cappa la consigliavo 'al posto' della terza mano, non quando la terza è da ammainare, sulle barche che hanno problemi ad armarla (vedi rande steccate)
35/38 nodi sono ancora gestibili e 'risalibili' (esiste sta parola?)
ma ci vuole un po' di randa.
Oltre i 40Kns concordo con te, anche se per esperienza con randa di cappa la barca mi sembrava più gestibile al timone (ma anche questo è opinabile perchè le due opzioni le ho 'testate' diverse volte ma su barche diverse e con condizioni simili ma non uguali)
Ma è un'oppppinione
Secondo me, per la maggior parte delle nostre barche 38 nodi è sopravvivenza pura e difficilmente 'risalibili'. Sempre secondo me, la randa, in un contesto di equipaggio ridotto/vacanziero, è meglio tenerla ammainata che la barca ve egreggiamente.
@alx In condizioni di randa di cappa l'inferitura deve essere tesa a ferro, e con questo sistema dubito si possa fare, sarebbe come issare una tormentina senza inferitura e/o garrocci, rimarrebbe troppo spanciata di inferitura; ma non l'ho mai ne visto ne provato quindi è solo una supposizione.
@Testacuore Se sulla varea hai ancora uno spazio per la 3a borosa io modificherei la randa come se la terza fosse una mano normale, cioè bugna di borosa (quindi solo occhiello) testimone tra bugna 3a e bugna 2a, borosa 3a a riposo in varea, mura 3a con stroppo e anello d'acciaio finale, becco d'oca in trozza. Ovviamente non potrai fare tutto dal pozzetto perchè la 3a andrà murata da qualcuno all'albero, e ti rimarrebbe comunque murata un po' alta per via dei carrelli, ma come emergenza direi che è fattibile.
@Kawua Concordo, però il mio consiglio era diretto specificatamente a Testacuore che ha una signora barca (opps! ho fatto un complimento a un Bavaria[:255]) e pur non conoscendolo personalmente sembra uno in grado di risalire 34/38 nodi.
Dopo di chè è ovvio che l'intensità del vento non può mai essere un valore assoluto ma va rapportata al tipo di barca e di equipaggio.
Spazio per la terza non ne ho in varea
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Spazio per la terza non ne ho in varea
Provo l'ultima
Usare la cima del tesabase?
Una volta che hai armato la 2a dovrebbe essere facile lascarla, scioglierla e usarla a mo' di borosa della 3a.
Poi mi arrendo
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Spazio per la terza non ne ho in varea
Provo l'ultima
Usare la cima del tesabase?
Una volta che hai armato la 2a dovrebbe essere facile lascarla, scioglierla e usarla a mo' di borosa della 3a.
Poi mi arrendo
Hehehe...il tesa base è un cavo...ma avrei sempre il problema per tenere giù la bugna. Ma con il sistema che avevamo detto prima credo che risolverei più facilmente, atteso che dovrei aggiungere solo un terzo anello per la brancarella.
Citazione:bullo ha scritto:
Mckewoy basta mollare una borosa della I° o della II° mano levi una brancarella e metti quella della terza mano.
grazie bullo,
non ho di questi problemi perchè io non ho i 'corni'
.
ho una randa piccola con una sola mano abbondante.
la borosa di mura è rinviata a fianco della drizza; quella di bugna è sempre armata ( utilizzo una gassa a scorsoio sul boma ed una volta sulla varea ) e la faccio su bene dal pozzetto.
la mano la prendo in tempo e riesco a darla con qualunque andatura anche aiutandomi con il genoa cazzato sulla randa lasca.
Citazione:bullo ha scritto:
Stik84 per l'esame devi dire quello che vogliono sentire, la realtà è un'altra. Per i corni e far si che non esca la brancarella metti quelli che si usano per sci nautico, sistema adottato con poco equipaggio in tanti anni. I terzaruoli si possono prendere in tutte le andature, anche con il vento in fil di ruota, non dirlo mi raccomando all'esame, chi ti interroga è un burocatre che a vela c'è andato poco. Se sei al traverso o al lasco non serve cambiare andatura, basta cazzare oltre misura il genoa che manderà il rifiuto sull'inferitura della randa che tu hai lascato e potrai ammainarla con facilità. Sono in regata , sto correndo in poppa piena a farfalla con il genoa tangonato, cosa faccio levo il tangone mi metto di bolina per ridurre, non posso farlo c'è troppo vento andrei disteso sull'acqua, devo ridurre in poppa piena, qui ci vuole l'equipaggio o le doppie borose, una anche per l'agolo di mura, il boma si porta quasi al centro e l'angolo di mura e di scotta devono venire giù conteporraneamente, 2 sotto l'albero 2 alle borose uno alla scotta della randa e un bravo timoniere che ti tiene la barca in fil di ruota, senza farla rollare toccando col dolcezza il timone. Terzaruolare è un'opppppinione.-
Quanto sopra descritto e' un'opppppppiiiinnnniiiioooonnnneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee