A ciò che rileva tiger, aggiungerei solo:
Cosa significa questa frase misteriosa ?
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@bullo:
ad 'opppinione pratica' rispondo con domanda altrettanto pratica:
se le cose stessero come dici tu e la prima lama deviasse il flusso e la seconda lavorasse dunque con incidenza zero, su che principio lavorerebbero le tandem keel come questa e molte altre ??
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Ciao
Io non sono un grande timoniere, ma i miei 20 anni da starista qualcosa mi hanno insegnato.
Sulla stellina il timone 'deve' essere al centro e non si deve sentire, ogni grado di scontro frena.
Il bilanciamento si fa con le vele, il timone serve solo per cambiare direzione.
A riprova, una mia esperienza su un 6m S.I. in cui il timone non serve a niente se non a passare le onde, se non si usa il trim non si riesce neanche a virare.
Citazione:albert ha scritto:
Cosa significa questa frase misteriosa ?
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In effetti me lo sono chiesto anch'io, forse invertendo chiglia con timone avrebbe più senso (up-wash). Il traduttore in questo caso (vedi anche il corretto intervento di tiger) non ha fatto un buon lavoro.
ciao
Queste eventuali correlazioni tra flusso idrodinamico, lama di deriva e pala del timone sono interessanti e credo sia opportuno approfondirle:
La mia visione è che noi siamo portati a considerare quello che succede ai profili idrodinamici subacquei facendo una similitudine con quello che succede ai profili aerodinamici (le vele).
Infatti il vento che raggiunge le nostre vele subisce una serie di variazioni direzionali sia in entrata, che in transito e in uscita dalle vele stesse. In particolare, uscendo dalla balumina e prima di ripristinare la sua direzione originaria, il flusso ha effettivamente un angolo più stretto con la linea longitudinale della barca.
Sott'acqua però le cose cambiano sostanzialmente perchè non è il flusso idrodinamico che si muove ma la nostra barca ( e le sue appendici ) verso una direzione che forma un angolo di alcuni gradi (scarroccio) con la linea longitudinale della barca stessa.
Nessun flusso in movimento quindi e nessuno flusso in uscita dalle 'balumine' delle nostre appendici. Sono le nostre lame di deriva, pale dei timoni e tandem keels che 'entrano' e 'escono', ognuna per conto suo, in un flusso immobile.
Che ne pensate?
Citazione:starghost ha scritto:
Io non sono un grande timoniere, ma i miei 20 anni da starista qualcosa mi hanno insegnato.
Sulla stellina il timone 'deve' essere al centro e non si deve sentire, ogni grado di scontro frena.
Il bilanciamento si fa con le vele, il timone serve solo per cambiare direzione.
A riprova, una mia esperienza su un 6m S.I. in cui il timone non serve a niente se non a passare le onde, se non si usa il trim non si riesce neanche a virare.
sarebbe bello capire quanto si beneficia ad avere il timone scontrato alla poggia che frena (poco ma frena) per fare una rotta vera più stretta al vento, rispetto a pagare qualche grado di scarroccio (credo che al massimo ne elimino 1 o due) ma essendo più veloci....
Io non sono un timoniere così fine da poterlo apprezzare.
Citazione:shabrumi ha scritto:
Che ne pensate?
Penso che anche la tua oppppinione sia alquanto 'bizzarra'
A me a scuola molto tempo fa
avevano insegnato che teoricamente far avanzare con moto uniforme un corpo in un fluido (es. vasca navale), equivale a tenere fermo il corpo e far muovere il fluido (es. galleria del vento).....ma potrei ricordare male
La differenza tra il sopra ed il sotto del galleggiamento sta nelle tipologie dei profili e nel loro calettamento rispetto all'asse della barca....
Ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:albert ha scritto:
Cosa significa questa frase misteriosa ?
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In effetti me lo sono chiesto anch'io, forse invertendo chiglia con timone avrebbe più senso (up-wash). Il traduttore in questo caso (vedi anche il corretto intervento di tiger) non ha fatto un buon lavoro.
ciao
Secondo te con le varie VT, VMG , etc.. come la mettiamo?
si ha un reale beneficio a ridurre lo scarroccio ma a frenare la barca????
Il fatto, Albert, è che io a scuola non ci sono mai andato.
Ma, come sai, ho stima di te ( e ora ancor di più visto che sei stato a scuola ) quindi prendo per buono che il fluido idrodinamico è come se si muovesse.
Ma allora un profilo a poppavia ( pala del timone ) dovrebbe in qualche modo essere influenzato dal fluido in uscita da un profilo a pruavia ( lama di deriva ) e, per questo motivo, quello a poppavia dovrebbe avere un angolo di incidenza più 'cazzato' del primo...
Insomma, non capisco.
Penso anch'io, come Albert, che non cambi nulla su quello che accade al flusso a monte e a valle di un profilo, ciò che conta è il moto relativo tra i due elementi.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Penso anch'io, come Albert, che non cambi nulla su quello che accade al flusso a monte e a valle di un profilo, ciò che conta è il moto relativo tra i due elementi.
ciao
Ein,
il libro da cui hai preso la figura che hai postato (tom whidden - L'arte e la scienza delle vele) a pg. 95 e seguenti esprime questi concetti:
... una barca moderna è progettata in maniera tale da risultare leggermente ardente pertanto, per navigare diritta, il suo timone dev'essere mantenuto leggermente alla poggia (3-5 gradi)...
...come risultato il timone ha un angolo di incidenza il quale genera portanza invece di navigare al seguito della chiglia e creare resistenza...
In più, la figura in questione, evidenzia una freccia di direzione in prossimità dell pala del timone che verosibilmente indica la provenienza del flusso idrostatico deviato dalla chiglia.
Insomma, a vederla così, sembra proprio che un' iterazione tra chiglia
e timone esista.
Si shab, a rifletterci, se è vero che ciò che accade sotto la superficie è del tutto simile a ciò che accade sopra, i tuoi dubbi possono avere un suo fondamento, come per la scritta sovrastante, che ha suscitato qualche perplessità a me e ad Albert.
ciao
Chi regola le vele, deve far in modo che questi gradi d'incidenza sul timone rimangano in bolina ?
Albert ho guardato la pinna tandem e sinceramente non capisco a cosa serva quello spazio. Secondo me solo a fare scia (resistenza), certo gli ingegneri l'avranno fatta per qualcosa, una moda
? Ha Genova ho visto una barca con la deriva mobile e il timone, invece, con la pala inamovibile. Andate avanti questa è una bella discussione, qua non c'è la politica. Buona pioggia.
.
Citazione:lord ha scritto:
Chi regola le vele, deve far in modo che questi gradi d'incidenza sul timone rimangano in bolina ?
Be' in pratica mettiamola così:
Di bolina, chi regola le vele deve fare le opportune regolazioni che consentano di raggiungere e mantenere la velocità target.
Ottenuta la VT conseguentemente ci troveremo sull' angolo che esprime la migliore VMG.
In questa condizione la barca continua ad essere ardente e il timoniere dovrà mantenere quei 3-5 gradi famosi di pala alla poggia per tenerla in rotta.
Se mollasse libera la barra, la pala del timone si disporrebbe per chiglia e la barca se ne andrebbe nel letto del vento.
Resta da decidere se, come sembra, la pala con questa manciata di gradi di angolazione si mette a produrre portanza aiutando la lama di deriva a ridurre lo scorroccio.
Citazione:Alpa550 ha scritto:
si ha un reale beneficio a ridurre lo scarroccio ma a frenare la barca????
Come sempre bisogna trovare il giusto compromesso tra portanza e resistenza.
ciao
Citazione:shabrumi ha scritto:
Se mollasse libera la barra, la pala del timone si disporrebbe per chiglia e la barca se ne andrebbe nel letto del vento.
Allora, in base alle considerazioni dette sopra, più che per chiglia si disporrebbe per flusso, cioè nella direzione tra la rotta vera ed eventuali deviazioni dovute alla chiglia stessa.
ciao
Corretto! anche se il risultato sarebbe lo stesso : prua al vento!
Citazione:shabrumi ha scritto:
Corretto! anche se il risultato sarebbe lo stesso : prua al vento!
Certamente si.
ciao
posso fare un paragone automobilistico?
Il timone alla poggia per pochi gradi lo si tiene per tenere, come è già stato detto, la barca più reattiva ed in grado di andare dritta senza fare troppe correzioni continue del timone.....così come le ruote delle auto convergono per far andare dritta l'auto: se infatti le tenessimo perfettamente parallele, l'auto non riuscirebbe comunque mai ad avanzare dritta!!
Trovare il giusto equilibrio tra quanto timone dare credo sia una questione di esperienza rispetto alla propria barca... my oppppppinion