Citazione:ADL ha scritto:
be' una raspatina non dico NACA ma almeno tonda davanti e sfinata dietro io gliela darei. ma io sono un prestazionale...
Esatto
Con il bordo di uscita tagliato di netto e almeno 2-3mm di spessore....meglio se tagliato in diagonale che senno' fischia.
Non so come spiegarlo....
Citazione:Giorgio ha scritto:
Con il bordo di uscita tagliato di netto e almeno 2-3mm di spessore....meglio se tagliato in diagonale che senno' fischia.
Non so come spiegarlo....
Cosa intendi per bordo tagliato di netto???????,
il timone non fischiaalmeno sulla mia.
Innanzitutto un grazie speciale a Maurotss che ha preso particolarmente a cuore il thread.
Anche perché parliamo di barche all'incirca simili per età e lunghezza.
Credo di interpretare l'ultimo intervento di Giorgio con quanto ho detto sopra relativamente al taglio di uscita: a 45° per evitare turbolenze.
Giusto?
Intanto sono partito: ho deciso di rischiare ed oggi pomeriggio, con raschietto, ho portato a nudo tutta la parte del timone ricoperta da AV.
E' un bel pezzo di mogano ma ho qualche dubbio sul fatto che sia originale, troppo disarticolata la sua forma.
Cose strane:
- l'entrata è stondata ma poi allarga poco ma progressivamente fino all'uscita, che dunque è 'a cuneo', più larga dell'entrata;
- l'angolo basso d'uscita è stato tagliato per circa 2 x 2 cm, ma sembra proprio una cosa voluta.
Domani entra in azione il 'mastro'. Gli ho fatto vedere su internet delle immagini di profili alari simmetrici, con la differenza che abbiamo deciso di non portare a zero l'uscita ma arrivare a 6/7 mm di spessore (più dei 2/3 di Giorgio ma molto meno dei 45 attuali!).
Speriamo bene, domani posto le foto.
Citazione:Palmitos way ha scritto:
Innanzitutto un grazie speciale a Maurotss che ha preso particolarmente a cuore il thread.
Anche perché parliamo di barche all'incirca simili per età e lunghezza.
Credo di interpretare l'ultimo intervento di Giorgio con quanto ho detto sopra relativamente al taglio di uscita: a 45° per evitare turbolenze.
Giusto?
Intanto sono partito: ho deciso di rischiare ed oggi pomeriggio, con raschietto, ho portato a nudo tutta la parte del timone ricoperta da AV.
E' un bel pezzo di mogano ma ho qualche dubbio sul fatto che sia originale, troppo disarticolata la sua forma.
Cose strane:
- l'entrata è stondata ma poi allarga poco ma progressivamente fino all'uscita, che dunque è 'a cuneo', più larga dell'entrata;
- l'angolo basso d'uscita è stato tagliato per circa 2 x 2 cm, ma sembra proprio una cosa voluta.
Domani entra in azione il 'mastro'. Gli ho fatto vedere su internet delle immagini di profili alari simmetrici, con la differenza che abbiamo deciso di non portare a zero l'uscita ma arrivare a 6/7 mm di spessore (più dei 2/3 di Giorgio ma molto meno dei 45 attuali!).
Speriamo bene, domani posto le foto.
Metti qualche foto del timone prima dei lavori.
Bordo di uscita a 45° credo che non ci sia nulla di più sbagliato, sarebbe per intenderci come avere il bordo di uscita tipo scalpello e non buono IMHO.
Bob.
P.S. mi sono ricordato di questo link in caso volessi modificarlo senza rifarlo...buon lavoro
http://www.cecchi.it/italiano/htm/valatim.html
Dunque vedo di capirmi....assottigliando il profilo in uscita si possono/creano delle turbolenze che se molto forti possono fischiare in quanto e' difficilissimo convogliare i due flussi perfettamente e quindi sarebbe un flusso turbolento....allora si lascia piatto il bordo di uscita e quando e' tutto finito si inclina di qualche grado in odo che i due profili hanno un flusso diferente e si riavviano senza turbolenze.....cavolo non le so scrivere ste cose ce' da perderci la vita a scriverle....
Oggi pomeriggio abbiamo lavorato di pialletta e carteggiatrice, cercando di ispirarci a profili Naca-0012 e Naca-0015, visto che il timone aveva dimensioni intermedie.
La base di partenza era questa:
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Questo era lo spessore di uscita
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Questo lo spessore del bordo d'entrata (il tritume che vedete è causato dal raschietto contro venatura per togliere l'antivegetativa)
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Prima di iniziare a piallare:
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Ecco il bordo d'uscita dopo aver scartato parecchio (notare i trucioli di mogano ovunque e gli attrezzi a riposo)
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Questa è l'uscita definitiva
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e questa l'entrata definitiva, ben stondata
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Adesso il bel pezzo di mogano (riferndosi al quale il mio amico Maurizio ha sospirato 'sopravviverà a noi e ai nostri figli...')
aspetta, ben imbustato, che l'antitarlo faccia il suo effetto su alcuni buchini causati dalle teredini.
Il programma prevede per la prossima settimana una bella stuccata ai buchini, carteggiata generale e poi... poi non so, lo chiedo a voi.
Ipotesi 1: proprio com'era, tre mani di antivegetativa e via in acqua.
Ipotesi 2: verniciarlo prima con qualcosa tipo bicomponente che lo renda impermeabile, poi antivegetiva.
Ipotesi 3: tessuto di lana di vetro, ma non l'ho mai fatto e veramente avrei bisogno di tutti i consigli del caso (magari non è neanche troppo difficile...).
Andiamo avanti.
Lo coprirei con dell'epoxi.....solo impregnato....senza vetro....al limite un po' addensata per dargli tixotropicita'...
Scusa poi dopo vernice e AV
Dai Giorgio, parla ai profani!
epossidica. quante mani? (ma poi l'epossidica cos'è, una vernice bicomponente?)
addensata. con cosa? tixotropicità?
Poi vernice. Si, ma quale?
Scusa ma io ne capisco una ceppa di queste cose.
Grazie
Epoxi resina con diciamo aerosil....un paio di mani...poi un fondo qualsiasi e una vernice qualsiasi....adesso si scatenano gli altri...poi av....
L'epoxi e' una resina che va addensata...la tixotropicita' e' la caratteristica di un materiale di autosostenersi.....nel caso di una resina...l'olio non e' tixotropico scivola via....il grasso no.Sta li quindi e' tixotropico.
Per l'epoxi...visto che tutti usano la Cecchi usa pure tu quella
Palmitos bel lavoro giusti i consigli di Giorgio pero' li darei lo stesso una mano di bicomponente per isolarlo è dopo la av.
Mi sembra tu abbia fatto un ottimo lavoro e hai fatto benissimo a farlo perchè il profilo era veramente orrendo. Penso anche io che non fosse quello originale. Non so se andrai più veloce ma di sicuro il timone sarà più efficiente e ad angoli maggiori.
Per la verniciatura devi assolutamente proteggere il legno prima di dare l'antivegetativa che assorbe acqua e la fa assorbire al legno. Se prima non c'era niente sotto l'AVG è anche probabile che il legno abbia assorbito acqua salata e che quindi sia impregnato di sale e non è bene lasciarlo così anche sotto la migliore vernice. Sarebbe bene lasciarlo 24 ore immerso in acqua dolce (se c'entra, nella vasca da bagno e con un peso sopra) cambiando acqua almeno una volta. Poi chiaramente devi farlo asciugare bene.
Resina epossidica della Cecchi va benissimo. La prima mono pura poi un paio di mani con 'addensante Cecchi n°2' o, meglio, con 'A-20 microshield' che è molto impermeabilizzante. Carteggiatura con carta ad acqua, poi 'Epoxy primer' e AVG. Procedimento un pò lungo ma viene molto bene. Hai usato una dima per controllare che sia simmetrico destra-sinistra?
Ah, dimenticavo! vedi di usare uno stucco epossidico! Lo trovi già pronto o, meglio e con meno spesa, te lo fai da solo usando la resina epossidica e una quantità maggiore di addensante n°2 o di microshield. Se vai sul sito della Cecchi dovresti trovare tutte le istruzioni.
(non vendo vernici Cecchi!!! però mi sono sempre trovato molto bene e sono molto disponibili!!)
La sa(e)ga del timone continua.
Oggi abbiamo dato una stuccata con bicomponente
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e, dopo aver atteso che lo stucco si asciugasse, una nuova e definitiva carteggiata, prima con i potenti mezzi
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poi con carteggiatrice a mano e alla fine usando proprio le mani per stondare al meglio il bordo d'entrata.
Poiché tutta la ferramenta era gia stata smontata abbiamo approfittato per dare una pulita e riverniciata di bianco (yachting) all'opera morta del timone.
Ringrazio Capitanmano per il consiglio dell'acqua dolce ma oramai i giochi sono fatti; inoltre dubito che la pala sarebbe entrata in una plebea vasca da bagno. C'è da dire che 'la trave' è stata smagrita di molto e col passare dei millimetri il legno si faceva via via sempre più asciutto (salvo nei solchetti della parte più bassa, asciugati e stuccati).
Approfitto proprio delle simpatiche insistenze in favore della Cecchi per rivolgere una ulteriore domanda:
la resina epossidica deve per forza essere 'di marca' e quindi acquistata presso uno ship chandler?
Non si tratta di braccia corte, è solo che quando sento spingere da dietro mi da un po' fastidio.
Chiedo questo perchè, se ho ben capito, i passi successivi dovrebbero essere di:
- dare un paio di mani di resina epossidica sull'opera viva del timone;
- dare 3 mani di AV.
Procediamo.
Bè... come è andata a finire? A quest'ora dovrebbe essere in funzione... funziona?
io ne ho sistemato un qualche settimana fa ( di mio zio)
il falegname ( amico di zio) lo ha costruito
io l' ho rifinito:
PALMITOS senza farti troppe seghe mentali:
2 mani di resina,10 10 CFS CON ADDENSANTE A20 al 7/8%,dopo 3 ore altre 2/3 mani di resina
il giorno dopo ho carteg a 220,.. UN ALTRA MANO DI RESINA, fato asciugare bene e poi
una rasata di stucco x eliminare qualche inperfez, ricartegiato e applicate 3 mani di fondo
il giorno dopo carteg a 360 e ho verniciato di bianco solo il pezzo che va a vista
il resto che va in acqua gli ho dato una rullata di primers e 3 rullate di antiveg...
penso che duri? che ne pensate?
alla fine ci stanno 4 ore di lavoro!
Citazione:Capitanmano ha scritto:
Bè... come è andata a finire? A quest'ora dovrebbe essere in funzione... funziona?
Il timone è andato a finire molto bene: le prestazioni della barca sono notevolmente migliorate, anche se non saprei dirti in che misura sia dovuto al lavoro sul timone rispetto alle vele nuove (oltre alla carena pulita!).
il problema amico mio è che ad oggi Hydra ha preso il mare non più di 4/5 volte in tutta l'estate e il futuro non è roseo da questo punto di vista: sto per diventare papà (alla veneranda età di 44 anni).