Un paio di considerazioni, prese un pò quà ed un pò là.
Attenzione a passare da una drizza in poliestere, ad una drizza in Dyneema, oltre alla differenza di costo/metro dei due materiali,
bisogna ridisegnare tutto il circuito (ulteriore spesa quasi mai considerata)
Da 'Rigging' di Fabbroni: Il poliestere vuole una puleggia a gola tonda, mentre il Dyneema una puleggia a gola piatta.
Quindi bisogna anche sostituire le varie pulegge del circuito.
Dal corso dell'ing. Maffioli tenuto alla LNI di Milano.
--Il Dyneema ha una tessitura a calza,(singola o doppia)
sotto carico s'appiattisce,( Puleggia piatta cit. Fabbroni) quindi a parità di diametro, il Dyneema vuole delle pulegge più larghe.
Se i passaggi sono giusti per il poliestere, diventano stretti per il Dyneema. (Maggiore attrito sulle guance della puleggia, ergo minore scorrevolezza).
Per una buona scorrevolezza e per non stressare le fibre, le pulegge devono avere un diametro minimo, (se non ricordo male!)
dodici volte il diametro della drizza in Dyneema
Mentre per problemi di peso e di ingombri, (nonchè di prezzo)
le pulegge tendono a diventare via via sempre più piccole.
Altro punto da tener presente: ( sempre cit. ing. Maffioli)
-- Il poliestere è un pò elastico, quindi sotto raffica s'allunga un pò, l'impulso di pressione, viene un pò assorbito dall'elasticità della drizza e si scarica meno sull'attrezzatura.
Mentre il Dyneema è molto più rigido e l'impulso viene trasmesso repentinanente a tutta l'attrezzatura.
Ciò significa: sostituire tutte le pulegge, riverificare il loro ancoraggio (soprattutto in coperta), sostituire anche gli strozzascotte. ( con uno più robusto e specifico per trattenere anche una fibra scivolosa, quale è il Dyneema--
Spero di essermi capito.