Ciao Madinina II , mi hai illuminato, ho letto e ho compreso molte cose, ma una in particolare l'ho capita, che l'accoppiamento motore - riduttore - elica ideale esiste solo sulla carta, occorre solo comprendere i limiti del motore e fare in modo che tali limite la tua elica non li superi, altrimenti prima o poi qualcosa si rompe. Se la barca la usi sempre tu, tutto è più semplice, altrimenti è un vero casino.
Non devo fare fumo nero, non devo superare la coppia che produce l'elica rispetto a quellla permessa, in sostanza, essendo motore ausiliario, lo uso quando la situazione è favorevole per il suo scopo, se no vado a vela!!!!!
Citazione:Maro ha scritto:
A me sembra di essermi espresso in modo chiaro e, salvo che non stia vedendo fischi per fiaschi(cosa non impossibile), difficilmente fraintendibile.
Se poi alla fine siamo tutti concordi ne sono più che contento.
Puntualizzo (pignolescamente precisando: con potenza sufficiente) che la velocità limite di un'imbarcazione(salvo si navighi in zone con limite di velocità:42 sia solo data dalla lunghezza al galleggiamento: secundum non datur!
Ma poi... andiamo a vela che si corre di più.
scusa, mi sembrava che la discussione fosse sul passo dell' elica...
Se il tuo passo ti consente di arrivare a 3200 giri, potresti fare delle considerazioni sull' angolo delle pale della tua elica
Citazione:matteo45 ha scritto:
Citazione:Maro ha scritto:
A me sembra.....
Ma poi... andiamo a vela che si corre di più.
scusa, mi sembrava che la discussione fosse sul passo dell' elica...
Se il tuo passo ti consente di arrivare a 3200 giri, potresti fare delle considerazioni sull' angolo delle pale della tua elica
Beh, nessuno si è azzardato, giustamente, a dire a quanti gradi deve mettere l'elica.
Forse Prop sarebbe in grado di indicargli un valore con una ragionevole approssimazione sulla base dei dati indicati.
Mi pare che poi la discussione si sia orientata sul metodo logico-deduttivo per individuare sperimentalmente l'impostazione del passo.
Ho espresso il mio punto di vista precisandolo poi perchè mi pareva che ci fosse qualche fraintendimento sui termini usati.
E' solo una mia opinione a cui, come sempre, mi attengo sinchè:
a) non rilevo che nei fatti sia sballata
b) non individui ulteriori o diverse logiche.
c) qualcuno mi evidenzi che non avevo tenuto presente alcuni aspetti o che alcuni presupposti non fossero così solidi o semplicemente che un approccio diverso sia più coerente..
Se può servire è un, piccolo, contributo, che sono contento se è di una qualche utilità a qualcuno.
Penso e spero che non metta in difficoltà nessuno nè che sia solo brusio inutile.
Sembrerà strano ma non credo di aver mai controllato se il mio motore arriva in navigazione a 3200 giri, quando arrivo alla velocità limite( quella reale, quando la poppa comincia ad immergersi cominciando a generare solo turbolenza) in genere non vado oltre (2500-2600). Qualche volta durante l'anno lo porto, da caldo, a 3000 giri per un paio di minuti per pulirgli le coronarie, l'impressione è che comunque tutto sia sotto stress, per un esubero di potenza, e non mi piace.
PS: ho seguito il link di Madinina,che non mi pare di averlo mai letto: molto interessante.
Citazione:Maro ha scritto:
Non ho detto che il motore deve girare sotto sforzo.
Mi spiego con l'esempio del mio motore: VP 2003T.
Il regime massimo è di 3200 g/m
La coppia massima è a circa 2750 g/m
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Quindi io mi regolerei (in condizioni di mare calmo)in modo da raggiungere la velocità limite a 2700 giri.
Non significa che non potrò andare anche a 3200 giri ma che non ha gran senso farlo.
Il motore quindi girerà non sotto sforzo ma in condizioni ottimali perchè fornirà la coppia migliore nelle condizioni di massimo carico.
Sicuramente sarà in grado di andare oltre con i giri, quanto e se raggiunge i 3200 mi importa ben poco, perchè comunque la curva di potenza continuerà a crescere anche se meno.
Inoltre, se andiamo a vedere la curva dei consumi, il massimo rendimento è un po' sotto i 2500 g/m
Considerando un atteggiamento conservativo i 2200-2300 g/m saranno quelli di un'andatura sufficientemente agile mantenendo il motore in condizioni di 'lavoro riposante'.
Il risultato sarà che avremo una velocità di crociera circa (per lunghezze umane) uno-unoemezzo nodo inferiore alla velocità limite: per me è un buon andare (a motore).
PS sul sistema di raffreddamento: se fosse come detto (che se non usi un elevato numero di giri non raffredda sufficientemente) allora il progettista, che progetta un impianto già al limite, sarebbe semplicemente da linciare.
PS2: il VP2003T (come dice la sigla) è un motore compresso. Non voglio neanche immaginare la temperatura di esercizio di valvole e turbina ad un regime vicino a quello limite.
Poi ognuno fa come gli pare, qualcuno facendo anche felice uno stuolo di meccanici nautici.
Io so solo che il mio, con quasi 3000 ore (non mi ricordo di preciso) gira che è un piacere e parte nei primi 1,5 secondi, anche se è un mese che non si attiva(ma ora una gran ravanata sotto la linea di galleggiamento è d'obbligo)
Un solo commento: le curve di potenza e di coppia pubblicate (che poi sono la stessa cosa: potenza = coppia x regime di rotazione) sono rilevate al banco [u]a piena ammissione[u], cioè con il gas tutto aperto. E' cioè la massima potenza/coppia che il motore può erogare a quel regime.
Altra cosa sarebbero le curve ad ammissione parziale, come invece normalmente accade durante il normale utilizzo.
Mia personale posizione (non voglio convincere nessuno): preferisco che il motore prenda tutti giri a carena pulita e mare/vento calmi, in modo da avere una 'riserva' per condizioni critiche.
Se tieni il passo dell'elica troppo lungo quando hai condizioni difficili è come voler fare una salita in quinta... il motore va sotto sforzo.
Poi ciascuno fa come gli pare...
BV
Casper
Citazione:Maro ha scritto:
Qualche volta durante l'anno lo porto, da caldo, a 3000 giri per un paio di minuti per pulirgli le coronarie, l'impressione è che comunque tutto sia sotto stress, per un esubero di potenza, e non mi piace.
Secondo me questo avviene perchè il motore va sotto sforzo, la potenza richiesta è maggiore di quella che può erogare ed il motore comincia a vibrare.
In passato ho avuto una barca che, appena acquistata, aveva questi problemi (non risucivo a superare 4,5 kn a motore con un 27 piedi). Accorciato il passo dell'elica e' andato tutto a posto.
BV Casper
Citazione:timeout ha scritto:
Allora speriamo che prop mi illumini e per agevolarlo riepilogo i dati in mio possesso:
Lunghezza al galleggiamento 11,90 mt
Baglio 4,8 mt
Pescaggio 2,1 mt
Baglio e pescaggio sono ininfluenti verso qualunque calcolo. Valgono le misure al galleggiamento.
Citazione:Dislocamento in crociera 15 ton
Motore Vedi allegato
Elica Max Prop 20'
Riduttore 2,8:1
Timeout: spero sia la versione definitiva...
Con questi dati l'elica corretta andrebbe di 22' di diametro.
Col 20' di diametro attuale la setti a 24° per un max di 3400 giri.
Considera che per la velocità max (in condizioni ok) basterebbero 55hp.
Saluti
Maro vs. Casper.
Ok. Vanno bene entrambi i ragionamenti.
Poiché se ho potenza esuberante posso permettermi di girare a ritmi bassi e POCO più passo (Maro). Ma NON superare un tot di giri.
Viceversa, qualora ho un half tonner con 12hp, devo andare SU di regime con un passo calcolato per il max dei giri (Casper). Altrimenti non mi muovo.
Saluti
Citazione:Casper ha scritto:
Citazione:Maro ha scritto:
Qualche volta durante l'anno lo porto, da caldo, a 3000 giri per un paio di minuti per pulirgli le coronarie, l'impressione è che comunque tutto sia sotto stress, per un esubero di potenza, e non mi piace.
Secondo me questo avviene perchè il motore va sotto sforzo, la potenza richiesta è maggiore di quella che può erogare ed il motore comincia a vibrare.
In passato ho avuto una barca che, appena acquistata, aveva questi problemi (non risucivo a superare 4,5 kn a motore con un 27 piedi). Accorciato il passo dell'elica e' andato tutto a posto.
BV Casper
Intendevo il contrario: la potenza installata è esuberante rispetto alle dimensioni (43hp su un 38 molto ben avviato sull'acqua) e gli ultimi 10-15 Hp sono usati solo(in condizioni calme) per schiacciare nell'acqua lo scafo.
Grazie Prop e a tutti gli altri. vi porterò a conoscenza dei risultati pratici la prox settimana.
Buon Vento
Timeout
Citazione:prop ha scritto:
[quote]timeout ha scritto:
Baglio 4,8 mt
Pescaggio 2,1 mt
Baglio e pescaggio sono ininfluenti verso qualunque calcolo. Valgono le misure al galleggiamento.
Citazione:
Ma Prop, se il baglio e il pescaggio sono influenti, la resistenza dell'imbarcazione all'avanzamento è la stessa per tutti?
Il baglio massimo (che vale vs. pagamento posto barca) e il pescaggio massimo (che vale vs. 'passo con questo fondale o non passo') non incidono se non verso resistenza minime al vento (baglio) e all'avanzamento idro (pinna).
Sono piccole, ma vanno calcolate, ma esulano dall'oggetto del thread.
Tutte le misure del caso vanno poste dal galleggiamento, escludendo chiglie, pinne ecc...
Saluti
Grazie Prop
quindi il vero tema è quello cosi detto opera morta, cioè influente al vento in maniera sostanziale (immagino un grosso cabinato) o non ho capito proprio niente.
comunque grazie e
per chi ha la barca a vela il cosidetto
buon vento che non paga (baglio) e non pesca (passo o no)
Provato con passo 22 ma non è soddisfacente, ora provo con 24 come dice prop e vi farò sapere
Finalmente provato con passo 24 e finalmente raggiuno la velocità limite, unico problema che non raggiungo più i regime massimo del motore.
Ora mi si è presentato un altro problema e cioè fumo nero negli scarichi, credo che qualche iniettore abbia smesso di fare la sua funzione e la cosa mi turba.
BV
Citazione:timeout ha scritto:
Finalmente provato con passo 24 e finalmente raggiuno la velocità limite, unico problema che non raggiungo più i regime massimo del motore.
Ora mi si è presentato un altro problema e cioè fumo nero negli scarichi, credo che qualche iniettore abbia smesso di fare la sua funzione e la cosa mi turba.
BV
verifica gli iniettori, d' accordo, comunque in questa situazione sei sotto sforzo, perchè non raggiungi il regime massimo, in questo caso torna indietro con il passo.
Scusa, forse non ho letto bene i tuoi post, ma mi sembra che non hai mai scritto quale è la tua velocità limite...; per una barca di quella lunghezza lg, non credo sia al di sopra dei 7,8 nodi.
Inoltre a mio avviso a vela potresti sempre raggiungere velocità superiori a quella limite a motore.. imho
Grazie Matteo,
ma adesso mi chiedo se a fronte di questo conviene veramente verificare di cambiare il diametro dell'elica. Oppure cominciare a spendere soldi iniettori e via dicendo per sempre non risolvere niente?
Comunque per quello che ho potuto apprendere credo che prop abbia ragione. La mia elica è piccola!!!
Egregio Prop, e allora che diametro e che passo?
Time out
Citazione:timeout ha scritto:
Grazie Matteo,
ma adesso mi chiedo se a fronte di questo conviene veramente verificare di cambiare il diametro dell'elica. Oppure cominciare a spendere soldi iniettori e via dicendo per sempre non risolvere niente?
io ho un motore meno potente, yanmar 62 cavalli, e la max prop di 20 pollici, angolo delle pale credo 18 gradi.
Comunque verifica, prima di fare un acquisto costoso, se hai spazio a sufficienza tra l' asse e lo scafo, immagino che devi sempre lasciare per lo meno una decina di cm liberi tra lo scafo e l' ingombro dell'elica, altrimenti l' effetto destrorso è troppo marcato.
A 3200 giri vado a 7.4 7.5 nodi con carena pulita, a 2700-2800 (crociera) 6.9-7.1, comunque il mio scafo ha un basso coefficiente prismatico ( è abbastanza stellato ) ed è lungo 11 metri al galleggiamento.
bv