19-12-2022, 19:17
Io alo e faccio carena tutti gli anni, mi piace la barca che cammina bene anche con le ariette, mi conforta sapere che sotto è tutto in ordine, controllato e lubrificato.
Il lavoro manuale lo faccio personalmente, il vantaggio economico è modesto ma la cura del lavoro superiore, ho sempre la carena a zero e sono sempre in pari con i lavori da fare a terra.
Le economie, molte purtroppo, le faccio altrove.
In passato ho avuto barche in società che venivano alate ad anni alterni, talvolta pulite in immersione all' inizio della seconda stagione con risultati spesso discutibili.
Il secondo anno navigavo su una barca lenta, poco sensibile alle regolazioni, più incline a sdraiarsi sotto raffica e decisamente meno gratificante da portare.
Non faccio regate ma ho notato che, anche in crociera, non a tutti piace essere raggiunti e sorpassati dalla barca che segue, specialmente se più piccola e vecchiotta.
Non mi stupisco quindi quando metto dietro barche più grandi e più recenti della mia, non vi nascondo però la soddisfazione, credo che sia un peccato comune tra velisti, o sbaglio?
Non mi permetto di criticare chi la pensa diversamente, ognuno va per mare come meglio crede, vedo però delle incongruenze che reputo indiscutibili tra la mia cerchia di conoscenze "nautiche".
Chi si fa il Grand Soleil, l' X o addirittura lo Swan perché sono veloci, magari con l' armo maggiorato e perché no, crepi l' avarizia, anche in carbonio che la barca sbanda meno e va di più.
Allestimenti "performance" venduti come la birra insieme alla pizza, vele in laminato che fa tanto "race" e poi " vedessi che differenza, un altro pianeta!"
Poi però arriva la primavera, che si fa si alza?. Tu quando hai prenotato l' alaggio?
"No, sai... quest' anno non esco... lo scorso anno ho fatto un bel lavoro...ho mandato giù la go-pro, sta ancora bene..."
Qualcuno si riconosce?
Ecco, secondo me avete sbagliato barca, o forse la barca ha sbagliato armatore.
Si scherza eh!!!
Scusate il pippone...
Buon vento a tutti.
Il lavoro manuale lo faccio personalmente, il vantaggio economico è modesto ma la cura del lavoro superiore, ho sempre la carena a zero e sono sempre in pari con i lavori da fare a terra.
Le economie, molte purtroppo, le faccio altrove.
In passato ho avuto barche in società che venivano alate ad anni alterni, talvolta pulite in immersione all' inizio della seconda stagione con risultati spesso discutibili.
Il secondo anno navigavo su una barca lenta, poco sensibile alle regolazioni, più incline a sdraiarsi sotto raffica e decisamente meno gratificante da portare.
Non faccio regate ma ho notato che, anche in crociera, non a tutti piace essere raggiunti e sorpassati dalla barca che segue, specialmente se più piccola e vecchiotta.
Non mi stupisco quindi quando metto dietro barche più grandi e più recenti della mia, non vi nascondo però la soddisfazione, credo che sia un peccato comune tra velisti, o sbaglio?
Non mi permetto di criticare chi la pensa diversamente, ognuno va per mare come meglio crede, vedo però delle incongruenze che reputo indiscutibili tra la mia cerchia di conoscenze "nautiche".
Chi si fa il Grand Soleil, l' X o addirittura lo Swan perché sono veloci, magari con l' armo maggiorato e perché no, crepi l' avarizia, anche in carbonio che la barca sbanda meno e va di più.
Allestimenti "performance" venduti come la birra insieme alla pizza, vele in laminato che fa tanto "race" e poi " vedessi che differenza, un altro pianeta!"
Poi però arriva la primavera, che si fa si alza?. Tu quando hai prenotato l' alaggio?
"No, sai... quest' anno non esco... lo scorso anno ho fatto un bel lavoro...ho mandato giù la go-pro, sta ancora bene..."
Qualcuno si riconosce?
Ecco, secondo me avete sbagliato barca, o forse la barca ha sbagliato armatore.
Si scherza eh!!!
Scusate il pippone...
Buon vento a tutti.