Faccio seguito alla discussione 'un bel Muscadet per iniziare' su Banchina..
Ho recentemente visionato una barca francese, Armagnac in compensato marino anni 70. La barca è in secca da 4anni, apparentemente molto pulita, sia all'interno (sentina etc) sia in opera viva/coperta. Non sembra riverniciata dopo essere stata messa in secca.
Solo un dubbio:
Come posso sondare la consistenza del compensato?
Quali sono i metodi 'scientfici' di cui un professionista (perito) si può avvalere per tale sondaggio?
Ciao!
Secondo me non esiste un metodo scientifico se non quello DISTRUTTIVO! Ossia rompere il compensato e vedere dentro se è ancora integro.
Si può sentire come 'suona' bussandoci sopra, ma influirà molto la dimensione della lastra ed il suo spessore.
Un'ispezione visiva mi sembra l'unica alternativa: analizzando eventuali cambiamenti di colore (aloni scuri sono tipicamente negativi) che possano denotare infiltrazioni d'acqua, ammaloramento delle fibre e delaminazione.
Sarà importantissimo verificare che l'incollaggio tra un foglio di compensato e l'altro abbia tenuto bene perchè il compensato marcisce da lì, da dove i bordi dei singoli fogli sono stati tagliati.
Certo che se lo rompi per vedere se è rotto, dopo è rotto
Ma vuoi mettere le soddisfazione di romperlo e vedere che PRIMA era OK?
Purtroppo se la barca è in secca da 4 anni la prova con un misuratore di umidità non direbbe niente.
Questo resta l'unico strumento scientifico (tipo lo skinder di Cecchi) ma ti dice se il legno ha assorbito umidità solo per qualche settimana dopo l'alaggio.
Ricorda anche che se aveva assorbito acqua di mare che poi si è asciugata, il sale è rimasto dentro le fibre del legno; non appena la rimetterai in acqua il sale 'succhierà' nuova acqua all'interno!
esiste tutta una metodica di esame per le barche in legno,purtroppo è qualcosa che si è perso.Ricordo che quando comprai l'Armagnac lo feci vedere a un mastro d'ascia,che arrivò con un coltellino e si mise a punzecchiare tutto lo scafo,se il legno era marcio il coltellino sarebbe entrato.Andò tutto bene,solo anni dopo mi accorsi che era stato usato compensato marino adatto per interni e opera morta.Spesso comunque il compensato marcisce, e per capici diventa di aspetto e consistenza molto simile al cartone bagnato e pressato,perchè l'acqua entra dal taglio della tavola,che andrebbe protetto con un listello.A mio avviso questo è il lato debole delle costruzioni amatoriali o in economia,si pone molta attenzione al taglio delle tavole, e magari ci si fa aiutare da un professionista,e poi si arronza un pò nelle finiture,come se fosse solo un problema di estetica.Se ben verniciata una tavola di compensato marino resiste in acqua indefinitamente,se però l'umido riesce a penetrare dal taglio non protetto o da un'incollatura mal eseguita,marcisce rapidamente.La riparazione non è impossibile,ma dipende dalla sede.sulla mia barca marcì prima la tavola della carena in corrispondenza del vano motore,poi la fiancata - era stata applicato ,(dove su una barca in vtr ci sarebbe la falchetta di alluminio)un profilato di legno che non copriva perfettamente il taglio, poi in corrispondenza delle lande della sartia maggiore,e lì mi sono arreso e la ho venduta.
Si, il metodo della lama mi è già stato descritto.. Purtroppo come nel caso di prove di assorbimento umidità, temo sia poco efficace se effettuato a legno secco. Se il compensato dovesse anche aver assorbito acqua di mare, adesso dopo anni a terra, secchissimo, potrebbe presentarsi ingannevolmente duro (a maggior ragione se impregnato di sale).
Quindi forse una barca in compensato in tali condizioni è 'insondabile'? A meno di non fare come dice Frankiesns, ma grazie, la mia è una analisi preventiva, la barca non l'ho comprata e preferirei non doverne ripagare la riparazione
Altri consigli?
Di questi tempi ci sono svariate occasioni di barche belle e pronte...
Se invece tu volessi proprio prendere quella barca, metti assolutamente in conto un restauro con ciclo di resina epossidica ecc. che parte con l'impregnare le fibre del legno (o del compensato nel tuo caso) SPERANDO di otturarle tutte e rendere stagno quello che per natura stagno non è...
Io l'ho fatto e sono orgoglioso del mio lavoro, ma risulta estremamente laborioso se fatto da un dilettante come sono io.
Anche escludendo la manodopera (tanta!) il costo di resina epossidica, additivi, stucchi epossidici e vernici compatibili è estremamente alto.
Per cui lo consiglio solo nel caso che la barche importanti, che alla fine avranno un indubbio valore per tutti e non solo affettivo per te.
Frankie
Grazie della risposta Frankiesns
non capisco però, scrivi come se la barca la conoscessi.. io non ne ho descritto lo stato quindi cosa intendi???
Se intendi barche in vtr capisco, e infatti ci sto pensando molto bene anche io prima di sobbarcarmi una cosa di compensato quando di plastica in giro ce n'è tanta e piu o meno sta tutta a galla!
Come fai a dire che 'quella' barca ha bisogno di un ciclo di resina?? Tutte le barche in compensato che non lo abbiano avuto hanno bisogno indiscriminatamente di un ciclo di resina?
Io ho esplicitamente messo in conto proprio il NON EFFETTUARE RESTAURI. Se il legno non è ok, lascio perdere. Il legno pare buono, e vorrei vedere di cavarmela con qualche bella mano di buono smalto (la barca ha la vernice praticamente intatta, nessun segno di viti, bolle, crepature).
Un sistema per testare minimamente e meno invasivamente il compensato e' quello della biro...si si con la classica punta della biro...spingi...se e' marcio entra facile senno' nemmeno si rovina.
Controlla se hai crepe sulle giunture....anche da dentro.
Per il resto....se ti piace lavoraci su e' la tua barca.
Grazie Giorgio,
Recentemente ho potuto rendere un occhio all abarca:ho provato con la punta(arrotondata ma affilata) del mio coltello da marinaio e neanche questa riesce ad entrare nel legno. Prova fatta in opera viva e in sentina, però attraverso la vernice, non il legno vivo.
Va bene la procedura?
Provando così è tutto ben duro e la lama quasi sempre neanche intacca.
Il mio dubbio è solo che il fatto che la barca è molto secca falsi questa prova.
Ovvero che il legno secco anche se una volta ha assorbito acqua adesso abbia le fibre come 'cristallizzate', dure e non molli anche se punzacchiato con la lama.
Citazione:Giorgio ha scritto:
Un sistema per testare minimamente e meno invasivamente il compensato e' quello della biro...si si con la classica punta della biro...spingi...se e' marcio entra facile senno' nemmeno si rovina.
Controlla se hai crepe sulle giunture....anche da dentro.
Per il resto....se ti piace lavoraci su e' la tua barca.
un cacciavite ....seguendo i pannelli in diagonale
dall'interno guardare nei posti piu' nascosti (anche smontando qualcosina) e in special modo nei punti di collegamento ordinate ,tavole, coperta, ruota prua ....
non mi piace l'idea di resinare il legno. se non 'respira' a volte muore.
vai di bic come ti ha detto Giorgio, anche sulla vernice.
valuta bene, nel dubbio condanna.
Citazione:mckewoy ha scritto:
non mi piace l'idea di resinare il legno. se non 'respira' a volte muore.
vai di bic come ti ha detto Giorgio, anche sulla vernice.
valuta bene, nel dubbio condanna.
Beh!!...ma se parliamo di barca in compensato, quello è da mò che non respira più!!!
Ma infatti....cmq il legno se e' marcio anche se e' asciutto non kigliora tranquillo...se ' marcio tale rimane.
Citazione:mckewoy ha scritto:
valuta bene, nel dubbio condanna.
Eh, non ti preoccupare, sai quante ne ho già condannate di barche!.. Trovare cose che non convincono e poter quindi condannare come dici è una delle soluzioni più semplici !..
il motivo dei miei tormenti è che la barca pare davvero ben conservata ma io non mi fido del tutto per naturale diffidenza verso un materiale delicato.
Citazione:Giorgio ha scritto:
Ma infatti....cmq il legno se e' marcio anche se e' asciutto non kigliora tranquillo...se ' marcio tale rimane.
Si, lo so benissimo anche se non sono esperto in materia (ma ci so fare con le mani in generale).. proprio per questo mi sto tenendo per ora i dubbi che ho:
compensato che ha sofferto, resta marcio benchè sia completamente asciutto.. ma magari a test superficiali come quelli della penna risulta duro (?)
Assolutamente no.
Grazie Gio..
quindi a tuo avviso un'opera viva che sia stata a terra da anni e che comunque oltre a presentarsi bene esteticamente risponde bene al test dell penna (e pure a qualche punzecchiata di coltello) dovrebbe essere sana?
Interpretato bene?
yessssssssssssss