I Forum di Amici della Vela

Versione completa: carichi e forze sul bompresso/tangone
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da ingegnere dico..state attenti! ho letto un casino di fesserie e i carichi purtroppo son notevoli, quindi state attenti!

inoltre, dei carichi variabili come ne tenete conto?
un gennaker, un code 0, si gonfiano e sgonfiano in continuazione..non si può modellare solo tenendo conto dei carichi statici.

Il carico euleriano ( di punta) è un problema se usate la briglia, però bisonga tenerne conto anche senza. esiste sempre una componente assiale, magari di poco conto, in prima approssimazione si può nn tenerne conto, poi però va verificata.
Il carico sul bompresso per l'uso di un gennaker a volte è meno di quanto si pensi.
Io il bompresso me lo sono fatto da solo in fibra di carbonio (diametro 80 mm spessore 2,5-3 mm) e la briglia (in dyneema registrabile) l'ho messa solo perchè uso il gennaker armato con il Rollgen che va cazzato molto per l'uso del frullone.

Normalmente più aumenta il vento più si è costretti a poggiare e a meno che non ci si metta ogni volta a fare i numeri acrobatici all'orza con un gennaker da 100 mq i carichi sul punto di mura di un gennaker direi che sono modesti se paragonati a quelli sulla scotta e sulla drizza



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Kermit,
dipende... se ti riferisci ad una regata a bastone si, ma su regate lunghe o in normale navigazione di trasferimento, di crociera, può essere che la tua rotta imposta necessiti di assumere un'andatura stretta anche se il vento è forte. Infatti esistono esistono anche tagli da andature strette (reacher,...). Come tu sottintendi in tali andature bisogna cazzare bene la ghinda, non ne parliamo poi se usiamo un code0, per cui la tensione sul bompresso non è mai da sottovalutare.
Tra l'altro a me è capitato di piegarne uno in alluminio per cui sono pure stato scottato... Smile

Ciao
Citazione:m.bruni99 ha scritto:
bè basta che abbiano un momento d'inerzia adeguato.
prendi un tubo di 90 di diametro e 3mm di spessore in inox su una vela di 40mq probabilmente non importa briglia Big Grin

per il mio gennaker 60mq circa (per apparente fino a max 12 nodi)il bompresso è così configurato:
-sbalzo 1.4m
-'coda' 1m
-Tubo in alluminio 70X64 (ovveri diam. esterno 70mm, spessore 3mm)
niente briglia.
Citazione:albert ha scritto:
...

Come nell'altra discussione che non ho tempo di cercare, e come fa notare tiger, mi sembra che vengano trascurate nei vostri calcoli le tensioni necessarie a tenere la vela in forma.

...
a questo proposito l'articolo di Grabe fornisce alcuni spunti interessanti per calcolare le forze di membrana in base alle catenarie di inferitura, base e balumina, da cui derivare le rispettive tensioni.
Citazione:tiger86 ha scritto:
Kermit,
dipende... se ti riferisci ad una regata a bastone si, ma su regate lunghe o in normale navigazione di trasferimento, di crociera, può essere che la tua rotta imposta necessiti di assumere un'andatura stretta anche se il vento è forte. Infatti esistono esistono anche tagli da andature strette (reacher,...). Come tu sottintendi in tali andature bisogna cazzare bene la ghinda, non ne parliamo poi se usiamo un code0, per cui la tensione sul bompresso non è mai da sottovalutare.
Tra l'altro a me è capitato di piegarne uno in alluminio per cui sono pure stato scottato... Smile

Ciao
Condivido, infatti io alla RomaX2, ma anche all'ultima traversata Fiumicino-Maddalena ho avuto necessità di stare orzato con il gennaker anche con venti sostenuti e con la briglia mi sono sentito più tranquillo


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Citazione:kermit ha scritto:
Il carico sul bompresso per l'uso di un gennaker a volte è meno di quanto si pensi.
Io il bompresso me lo sono fatto da solo in fibra di carbonio (diametro 80 mm spessore 2,5-3 mm) e la briglia (in dyneema registrabile) l'ho messa solo perchè uso il gennaker armato con il Rollgen che va cazzato molto per l'uso del frullone.

Normalmente più aumenta il vento più si è costretti a poggiare e a meno che non ci si metta ogni volta a fare i numeri acrobatici all'orza con un gennaker da 100 mq i carichi sul punto di mura di un gennaker direi che sono modesti se paragonati a quelli sulla scotta e sulla drizza



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se è veramente da 3mm di spessore è meglio che la briglia ce la metti sempre.....WinkWinkWink
ho iniziato i lavori per il bompresso.

mi date qualche parere? ho dei dubbi sulla resistenza del sistema, soprattutto per i carichi laterali.
per la flessione verticale ho previsto una briglia, non montata per adesso (anche la campana verrà eliminata)

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questo è il meccanismo di blocco a poppavia del tangone (un pernio con boccola incassata nello scafo.. funzionerà ?
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Ho spulciato tutti i thread di questo forum e non ho trovato uno che aiuti un poveraccio che fisica 1 l'ha data due volte a capire Big Grin.

Non riesco a capire come vengono distribuiti i carichi di un bompresso senza briglia.

La domanda è semplice, se in punta ho un carico di 1000Kg, quanti ne ho sul vincolo di prua nel caso questo sia ben fisso e non lavori come flulcro di una leva?
A naso posso ipotizzare che il vincolo di poppa sia il fulcro della leva e quindi circa il doppio se lo sbalzo è la metà della lunghezza del bompresso.


Ma quello che più mi interessa, quanti invece su quello di poppa? Che ne avrà un tot paralleli alla coperta ( questi riesco a calcolarli ) ed un tot perpendicolari e si spera distributii sulla superficie della coperta stessa.

Ma soprattutto come ci arrivo a quei risultati.


Please, non fatemi rifare l'esame..Smiley39. Anche perchè le travi non erano nel programma Smile.
Cavolo m.bruni99, ma che fai, intendi incassare sulla coperta il fermo di poppa tagliando la coperta ?????
Inventati qualcosa d'altro per carità !!...
Scusa, dalla prima foto non capisco come hai vincolato alla piastra dello strallo il cannotto del bompresso, devi provare anche ad infilare lo stesso e verificare, dato che la tuga è dubito lì, se ti passa agevolmente, altrimenti devi prevedere di infilarlo da prua come faccio io....per non fare arretrare il bompresso con la briglia, prevedi una boccola montata sullo stesso, bloccata con loctite per accoppiamenti cilindrici, lo infili dal davanti e lui si ferma sulla boccola, dietro applichi un semplice centraggio del tubo, cazzi la briglia per dare la giusta tensione e sei apposto....il mio funziona così, un semplice tubo inox da 1 pollice sp. 3 mm che esce circa 50 cm dal manicotto....e va a meraviglia..
Nedo, ultimamente ho pensato molto al tuo bompresso Smile. Non mi torna una cosa.
Tu hai la briglia che diminuisce lo sforzo di compressione sulla coperta/gavone ancora, ma ti genera per contro una
forza parallela alla coperta che ti va a lavorare a spinta sul vincolo di poppa.

Praticamente il coperchio del gavone ancora, lavora di taglio e scarica lo sforzo sul perno di chiusura e sui cardini.
Se non sbaglio i miei calcoli rischia di non essere 'modesto', a secondo degli angoli in gioco puo' superare quello sulla briglia.
Vero che parliamo di 5mm di vetroresina, eventualmente rinforzabili ma rimane sempre l'anello debole dei cardini.

Sono arrivato a questo dilemma perchè per come ho impostato le cose mi ritrovo il vincolo di poppa sul gavone ancora.
Se voglio evitarlo devo perdere 20cm di sbalzo utile Sadsmiley, al momento allungare il bompresso è una non soluziona perchè poi avrei problemi ad infilarlo.

Mi permetto di riproporre la tua foto presente sul forum
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Ciao,
vedo di fare delle foto di dettaglio, in realtà il meccanismo di aggancio è stato modificato ed in progress
adesso c'è un golfare abbattibile che entra dentro la parte poppiera del bompresso e il tutto si blocca tramite una spina che si innesta nel tubo e passa per il golfare.
il tubo può esser inserito da davanti e da dietro, l'importante è dare la giusta angolazione alla boccola di prua, perchè la tuga sale leggermente verso l'altro e non riuscireste a inserirlo da dietro altrimenti.

un ps: nella mia soluzione, essendo il sistema mobile, non è possibile mettere in tensione la briglia, pertanto la briglia del bompresso è in realtà un tuttuno con la base del gennaker. mi spiego meglio:
il bompresso in realtà semplicemente 'butta fuori' il bozzello dentro cui passa la mura del gennaker. il bozzello è fissato tramite uno stroppo al dritto di prua, quindi non c'è pericolo che il tangone fletta perchè il bozzello non è vincolato ad esso.
la soluzione e' raffinata, potrei dire che mi piace, sembra opera di tuo padre... come velista vale poco.. gli hai spiegato l' importanza della regolazione della mura?
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Nedo, ultimamente ho pensato molto al tuo bompresso Smile. Non mi torna una cosa.
Tu [u]hai la briglia che diminuisce lo sforzo di compressione sulla coperta/gavone ancora, ma ti genera per contro una
forza parallela alla coperta che ti va a lavorare a spinta sul vincolo di poppa.
[u]
Praticamente il coperchio del gavone ancora, lavora di taglio e scarica lo sforzo sul perno di chiusura e sui cardini.
Se non sbaglio i miei calcoli rischia di non essere 'modesto', a secondo degli angoli in gioco puo' superare quello sulla briglia.
Vero che parliamo di 5mm di vetroresina, eventualmente rinforzabili ma rimane sempre l'anello debole dei cardini.

Sono arrivato a questo dilemma perchè per come ho impostato le cose mi ritrovo il vincolo di poppa sul gavone ancora.
Se voglio evitarlo devo perdere 20cm di sbalzo utile Sadsmiley, al momento allungare il bompresso è una non soluziona perchè poi avrei problemi ad infilarlo.

Mi permetto di riproporre la tua foto presente sul forum
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E' vero, infatti per precauzione, come scrivevo sopra, ho inserito una boccola inox calettata e fermata con loctite per assemblaggi cilindrici, quest'ultima fa si che il bompresso vada in battuta a prua del cannotto, nella foto non c'è ancora, e limita di fatto lo spostamento indietro del bompresso, il perno in delrin fissato sul coperchio del gavone,adesso funge da semplice centratore.
Il mio sporge come dicevo circa 50 cm oltre la prua, sufficienti per il mio scopo, quando non serve tiro via tutto e il tubo lungo in totale circa 1 mt lo ripongo sotto coperta.
Per rispondere a m.bruni99, ho predisposto come punto di mura un sistema sfilabile ( appena posso faccio la foto ) che ingloba sia il punto di mura del genny che il punto d'attacco per la briglia, in questo modo resta sempre tutto armato e pronto ( basta infilare il tubo da prua anche in navigazione ) e cazzare il rinvio tendi briglia alla bisogna....
Ho preferito questo sistema in quanto il bompressone selden lo trovo troppo grosso ed ingombrante per gli spazi del firstino, che sarebbero ancora di più limitanti a prua con quel coso attraverso.

Qui in navigazione ancora senza la boccola di battuta a prua del cannotto...

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A questo punto non ti era sufficiente un bel perno da 10 da infilare nel canotto che poi andava a bloccare il bompresso?
Citazione:ghibli4 ha scritto:
A questo punto non ti era sufficiente un bel perno da 10 da infilare nel canotto che poi andava a bloccare il bompresso?

Ghibli, poteva essere una soluzione ma ho preferito non forare il tubo, ritenere il bompresso tramite un perno che lavora su foro ricavato su uno spessore di 3 mm, in poco tempo si sarebbe ovalizzato/allargato mentre la boccola appoggia per intero sulla testa del cannotto di prua .Wink
Scusate se rispolvero la discussione ma.....
Mi sto esercitando in un'esercizio di "stile" per il calcolo di un bompresso in tubo di alluminio.
Scomoderei quindi qualche ingegnere di anima buona che mi possa aiutare.
Dovendo considerare la situazione peggiore
Pensando quindi ad un Gennaker che come massima dimensione potrà essere 90 mq. ed un vento di 18 nodi al massimo (situazione molto improbabile se non addirittura impossibile) avrei una spinta sulla vela di 90x18=1620 kg che diviso i tre angoli della vela portano ad uno sforzo sulla mura di 540 kg.
Preciso che questo è un calcolo molto empirico che può servire per eseguire un dimensionamento conservativo.
Il calcolo del bompresso sarà da considerare come trave perfettamente incastrata o labile?
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l' approccio giusto e':
valutazione delle sollecitazioni
progetto e verifica delle razioni.

come valutazioni delle sollecitazioni direi che l' approccio e' sbagliato.
alla base c'e' la valutazione della catenaria della vela. la superificie e' un parametro poco significativo, la velocita del vento (apparente) e' sempre anche relativa alle caratteristiche dello scafo.
la direzione della forza applicata al bompresso e' un altro parametro rilevante.
il tipo di vincolo direi che e' l' ultimo problema, se hai come vincolo un incastro perfetto.. che ci fai con tutta la trave?

ci sono tre modi:
mettersi a studiare
comprarsi un progetto gai fatto
comprarsi un bompresso gia fatto e testato.

per quello che hai scritto non ci sono le basi per un aiuto, come minimo si parte da a e b.

qulcuna delle mie elucubrazioni sulle tensioni generate dalla catenaria di una vela sul forum forse c'e' ancora, sono esercizi di stile che non interessano molto, la gente con ama ragionare, meglio comprarsi un oggetto da fatto e magari pure montato.
(01-10-2017 11:05)Nanni64 Ha scritto: [ -> ]Scusate se rispolvero la discussione ma.....
Mi sto esercitando in un'esercizio di "stile" per il calcolo di un bompresso in tubo di alluminio.
Scomoderei quindi qualche ingegnere di anima buona che mi possa aiutare.
Dovendo considerare la situazione peggiore
Pensando quindi ad un Gennaker che come massima dimensione potrà essere 90 mq. ed un vento di 18 nodi al massimo (situazione molto improbabile se non addirittura impossibile) avrei una spinta sulla vela di 90x18=1620 kg che diviso i tre angoli della vela portano ad uno sforzo sulla mura di 540 kg.
Preciso che questo è un calcolo molto empirico che può servire per eseguire un dimensionamento conservativo.
Il calcolo del bompresso sarà da considerare come trave perfettamente incastrata o labile?
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A parte i carichi che meritano un discorso a parte, nel caso di incastro perfetto (reazione a traslazioni e momenti) non avrebbe senso avere la parte di bompresso da a a b perchè risulterebbe completamente scarica. L'approccio giusto è il secondo, a parte la nomenclatura (l'incastro labile è un'altra cosa). Per i carichi solitamente si parte dal momento raddrizzante, non dalla superficie della vela, attribuendo a mura penna e scotta una percentuale di carico calcolata a partire da momento raddrizzante e centro velico della vela, ma è un discorso un tantino complesso.
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