22-06-2012, 19:44
Il tesabase della mia barchina e' ad azione diretta, e non si riesce ad esercitare sufficiente forza, e come consigliato su una vecchia discussione, ho la necessita di demoltiplicarlo.
Visto poi che sto incominciando a studiare le impiombature, mi piacerebbe trasformare questa occasione in una opportunita' di impare qualcosa di piu' su rigging, sui carichi, sul cordame. Premetto che sono un novizio, quindi, saro' grato a tutti gli amici che vorrammo aiutarmi e guidarmi in questo piccolo laboratorio.
Intanto i dati della barca: e' uno Sportina 730 (venduto anche come Sun Odyessey 24.1 e Delphia 24), con randa di circa 16mq e boma di circa 3mt. Non ho problemi a lavorare all'interno dle boma, che come si puo' vedere da questa foto e' forato:
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Questo e' lo schema di come si presenta ad oggi il circuito del tesabase:
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da notare come la cima arrivi alla puleggia in trozza, faccia un 180° ed esca a circa meta' del boma, all'interno di un clamcleat fissato al boma con dei rivetti; siccome la cima struscia sulla parte interna di uno di questi rivetti, rovinandosi, ho pensato in ogni caso di spostare il clamcleat, lasciando libero il foro di uscita dal boma.
Viste le forze in gioco non credo che siano necessari grandi rapporti di demoltiplica, e sulla base dei consigli, di qualche libro e del catalogo harken ho sviluppato tre ipotesi:
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IPOTESI 1: e' la piu' semplice, un 2:1 che richiede praticamente solo un bozzello e un ponticello rivettato all'interno del boma: potrebbe essere sufficiente o e' un po' debolino?
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IPOTESI 2: questo dovrebbe essere un 3:1 che usa la puleggia della trozza, con l'innegabile vantaggio di non richiedere un nuovo ponticello. Sarebbe la soluzione che preferisco, sempre che il rinvio alla trozza non introduca attriti eccessivi.
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IPOTESI 3: e' un 4:1 formato da due 2:1 in cascata, che ho pensato di attestare su di un unico ponticello. E forse la soluzione piu' classica ma e' anche quella che occupa piu' spazio all'interno del boma, ed ho paura che possa incattivarsi con le borose.
Che dite? pro e contro? cosa ho sbagliato? Cosa e' migliorabile?
E sui materiali, che dite? La barca e' utilizzata in crociera tranquilla, non ho problemi di peso e siccome vorrei provare ad impiombare io vorrei qualcosa al tempo stesso robusto, duraturo e facile da impiombare
Grazie
Visto poi che sto incominciando a studiare le impiombature, mi piacerebbe trasformare questa occasione in una opportunita' di impare qualcosa di piu' su rigging, sui carichi, sul cordame. Premetto che sono un novizio, quindi, saro' grato a tutti gli amici che vorrammo aiutarmi e guidarmi in questo piccolo laboratorio.
Intanto i dati della barca: e' uno Sportina 730 (venduto anche come Sun Odyessey 24.1 e Delphia 24), con randa di circa 16mq e boma di circa 3mt. Non ho problemi a lavorare all'interno dle boma, che come si puo' vedere da questa foto e' forato:
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IPOTESI 1: e' la piu' semplice, un 2:1 che richiede praticamente solo un bozzello e un ponticello rivettato all'interno del boma: potrebbe essere sufficiente o e' un po' debolino?
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IPOTESI 2: questo dovrebbe essere un 3:1 che usa la puleggia della trozza, con l'innegabile vantaggio di non richiedere un nuovo ponticello. Sarebbe la soluzione che preferisco, sempre che il rinvio alla trozza non introduca attriti eccessivi.
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IPOTESI 3: e' un 4:1 formato da due 2:1 in cascata, che ho pensato di attestare su di un unico ponticello. E forse la soluzione piu' classica ma e' anche quella che occupa piu' spazio all'interno del boma, ed ho paura che possa incattivarsi con le borose.
Che dite? pro e contro? cosa ho sbagliato? Cosa e' migliorabile?
E sui materiali, che dite? La barca e' utilizzata in crociera tranquilla, non ho problemi di peso e siccome vorrei provare ad impiombare io vorrei qualcosa al tempo stesso robusto, duraturo e facile da impiombare
Grazie