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Versione completa: Posizione scotta randa.
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Cari amici, chiedo un parere sulla posizione della scotta della randa.
Il lago Trasimeno in luglio è stato testimone delle mie prime uscite come orgoglioso armatore di una datatissima ma divertente deriva, una Piaf, barca se non sorella dello Zef ne è stretta parente, stesse misure e penso stesso dislocamento.
Il precedente proprietario aveva portato la scotta della randa dalla varea a circa 1,5 mt dalla trozza e munendo la stessa di paranco 4:1, il boma è lungo ca 2.5mt. Ebbene succede che lo spazio tra la scotta e la barra del timone è veramente scarso costringendomi a vere contorsioni. La domanda è questa: Esiste una posizione ottimale della scotta oppure la discriminante è la comodità di manovra compatibilmente con lo sforzo da applicare alla scotta stessa? Chiaramente più la scotta si avvicina all’albero e più lo sforzo cresce. Dato che la mia deriva ha misure simili alla brise dell’alpa, barca abbastanza diffusa e con la scotta in pozzetto, qualche armatore di tale deriva gentilmente potrebbe darmi la posizione della scotta rispetto all’albero. Grazie.

B.V.

Dathan
tieni anche conto che più ti avvicini all'albero più ti aumenta la parte del boma a sbalzo che lavora sotto il carico della vela. probabilmente non sbagli se fai un copia/incolla delle barche simili oppure se ti metti sulla perpendicolare del punto di scotta in barca.
credo che dipende tutto da come reagisce la barca nello specifico. Mi spiego: solitmanete le scotte vanno perpendicolari al boma, ma la regolazione dipende da come reagisce la tua randa a livello di svergolamento. Spostando infatti il punto di attacco sul boma hai effetti diversi sulla capacità della scotta di portare il boma verso il centro e/o abbassarlo (effetto vang, per intenderci). E poi sicuramente l'efetto maggiore lo hai sull'appicazione delle forze....più vai in varea e più è leggero cazzare!
Dalle foto che ho trovato sembra che fosse armata come moltissime derive dell'epoca (e non solo) con un 'archetto' formato da un bozzello singolo a sinistra dello specchio di poppa, un bozzello alla varea ed un solo bozzello con strozzatore a destra della poppa.
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In questo filmato si vede anche com'è armata. Attenzione, è la loro prima uscita ed il timoniere evidentemente si dimentica di far passare la scotta sopra la barra, con vento teso può diventare pericoloso.
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Potresti migliorarne la gestione rinviando la scotta lungo il boma e facendola scendere perpendicolare alla cassa della deriva fino ad una torretta con strozzatore (vedi Laser, ad esempio) ma poi ti darebbe intralcio. Comunque con molte derive in virata devi alzare la barra per passare, non è un grande problema abituarsi. E pur sempre un barchino di 4 metri scarsi... Wink
BV
Claudio
E' vero la configurazione originale prevedeva il giro scotta randa come dal filmato di Klaus, tale configurazione potrei anche ripristinarla, ma ho visto un filmato su youtube di una deriva alpa brise 'chinoka' che come dicevo simile alla mia Piaf con la scotta in pozzetto e mi sembrava che la manovrabilità fosse migliore. Io sono un neofita ed accetto consigli da tutti, se qualcuno ha esperienza con i due tipi di configurazioni mi dia un parere sulla più pratica,comunque il fatto che la barra del timone la si possa alzare durante le manovre potrebbe essere la soluzione.

BV

Dathan
Citazione:dathan ha scritto:
E' vero la configurazione originale prevedeva il giro scotta randa come dal filmato di Klaus, tale configurazione potrei anche ripristinarla, ma ho visto un filmato su youtube di una deriva alpa brise 'chinoka' che come dicevo simile alla mia Piaf con la scotta in pozzetto e mi sembrava che la manovrabilità fosse migliore. Io sono un neofita ed accetto consigli da tutti, se qualcuno ha esperienza con i due tipi di configurazioni mi dia un parere sulla più pratica,comunque il fatto che la barra del timone la si possa alzare durante le manovre potrebbe essere la soluzione.

BV

Dathan
La configurazione originale ha il vantaggio di lasciare libero il pozzetto e far lavorare correttamente il boma, oltre a diminuire lo sforzo. Credo, rigurdando meglio foto e filmato, che non ci fosse lo strozzatore. Tu dici che ora hai un paranco nel pozzetto probabilmente fissato sulla cassa della deriva, per questo ti trovi in mezzo ai piedi la scotta. Puoi toglere il paranco facendo come ti ho suggerito alla fine, più o meno così (schema scotta Laser):
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Ma fai prima a rendertene conto osservando appunto un Laser...
Guardando su youtube c'è anche questo: Andrew&Marco sul Vaurien lago di Bracciano. Mi sembra che lo spazio sia sfruttato in maniera migliore con la scotta della randa prima maniera anziché con la scotta in pozzetto come la mia (il paranco sulla mia non è sulla cassa ma addirittura a poppavia di essa proprio tra i piedi), solo non capisco come sul Vaurien sia strozzata. Comunque adesso andrò alla ricerca dei Laser.
Dathan
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