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Versione completa: Regolazione Gennaker in solitaria
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Da quando ho su il Gennaker Rollato lo uso parecchio, e mi sono sorte delle domande esistenziali sulla sua regolazione.

Non ho ovviamente tell tales ha indicarmi la retta via, dunque mi baso sulla forma della vela e sull'atteggiamento dell'inferitura (ma si chiama davvero inferitura anche se non è inferita?)

Quando anta anni fa stavo al CVC a Caprera mi ricordo ore passate a cazzare e lascare in tempo reale la scotta dello Spi per 'pomparlo' tenendolo sempre in forma. Ma il Gen che ho oggi è 110 mq, io non ho il fisico per poter cazzare la scotta quando l'inferitura punge...

Voi come vi regolate?

Io per ora ho trovato che la meno peggio soluzione sia metterlo a segno per i 100 gradi, poi allargare fino a dove serve lascando scotta progressivamente (ma non troppo) e lasciarlo bloccato così. Purtroppo quasi sempre l'onda cambia il flusso del vento e non è infrequente che l'inferitura rifiuti, anche se appena uscito dall'onda si ridistende..

E' il meglio che posso ottenere o ci sono ben più raffinati sistemi di regolazione che funzionino senza avere quattro persone a giocare al tiro alla fune?
Se sei solo e mi sembra ci capire non in regata la cosa migliore secondo me è arrivare al giusto compromesso in modo graduale, un pò di vela un pò di timone e avanti così fino a quando non hai la prua che vuoi e la vela è stabile. Poi dipende anche dall'intensità del vento, perchè con una bava d'aria è sempre difficile tenerlo in forma corretta senza che risenta dell'onda (magari una bella onda lunga da mare morto Disapprovazione) se c'è vento è più facile regolarlo a dovere.
Poi è solo la mia opinione.
Caduta prodiera, inferitura, ghinda ... sono tutti termini con cui si capisce inequivocabilmente cosa si vuole indicare. Il nostro bravo velaio Albert giustamente la chiama ghinda perchè non è inferita e quando la caduta è autoportante (derive) si chiama ghinda. Credo che qualsiasi dei tre termini vada comunque bene.

In crociera e da solo, se non hai forva/voglia di lavorare, regola il gennaker in funzione dell'andatura che vuoi praticare e poi segui l'orecchietta col timone lasciando scotta al winch, quando il vento salta troppo e dovresti cambiare andatura vai a dare una regolatina.
A me non sembra un'eresia provare a metterci i tell tales se ti possono aiutare...
Dipende dall'intensità del vento, ma di solito da solo è da debole a moderato.
Mi metto per rotta e regolo a segno. Cazzo un filo di più del necessario, appena quel tanto di fino da permettermi qualche grado in più rispetto alla rotta. In pratica cerco che il gen tolleri una leggera orzata fuori rotta prima di fare l'orecchia e lo lascio così.
E poi via a zig zag, poggio quanto aumenta, orzo e rilancio quando cala. Regolo scotta di nuovo quando gira.
Il gen come lo spi vanno regolati al limite dello sventamento. Se non ce la fai a cazzare la scotta da solo devi portarlo con il timone. Portare con il timone lo spi o il gen è il sistema più raffinato, quello che ti fa stare più basso. Blu fai il contrario, quando il vento reale diminuisce l'apparente viene più da prua e sei costretto a poggiare, al contrario quando il reale aumenta l'apparente viene più da poppa e devi orzare. Occhio che il vento non è mai regolare in direzione ed in intensità. Una domanda, ma il roll-gen funziona? La vela è un'oppppinione.
Difficile dare una spiegazione a quello che faccio di istinto senza ragionamenti...

Non mi riferivo al reale, mi regolo ovviamente su apparente e velocità barca.
cerco di scendere quando aumenta velocità barca e c'è pressione , orzo e cerco di rilanciare creando apparente quando diminuisce velocità. mi smbra diciamo la stessa cosa, se non sono in aceto oggi..

Quando raggiungo la velocità target conduco regolandomi sull'orecchia, poi si ricomincia.

Va beh, in solitario si segue il vento con il timone, non c'è altro trucco, la vela porta al limite dell'orecchia, forse il risultato è comunque questo...





Diverso se devo scendere
Dunque il trucco è che è il timoniere a segure con la rotta in maniera da far mantenere una manovra fissata sempre al corretto grado di cazzatura (evitando la in-cazzatura del gennaker che sventa).
Si, ci provo, mi sembra di averlo a volte fatto inconsapevolmente, e a pelle, con vento leggero, mi sembra di ricordare che a parità di cazzatura scotta se mollava un po' orzavo di più, probabilmente il maggior apparente rigonfiava l'orecchia, se il vento si distendeva bene potevo stare più poggiato...
Questo nella vostra esperienza per che gradi di andatura vale? da 100 a 130?
Se dovete scendere a 150 come vi comportate?
Scusa la domanda: cosa intendi dire Che non hai il fisico? Intendi cazzare a mano o con ausilio del winch?
Circa il Roll-Gen...

FUNZIONA!!!!!!

Funziona divinamente, rolla il Gen con qualunque vento e un minimo sforzo alla cima.

L'unico turcco è che la scotta del punto di bugna deve essere lasca, lasca e ancora lasca.

Se si è in due urlare all'altro di lascare man mano che rollate. Deve sempre ciudersi con poco sforzo. Se si irrigidisce sta lavorando la scotta...

E' una rivoluzione, io ormai apro il Gen anche per un paio di bordi, è solo questione id tempo prima che diventi una dotaizone standard. Bamar è seduta su una fortuna.... e meritatamente!!!
Citazione:skybet ha scritto:
Dunque il trucco è che è il timoniere a segure con la rotta in maniera da far mantenere una manovra fissata sempre al corretto grado di cazzatura (evitando la in-cazzatura del gennaker che sventa).
Si, ci provo, mi sembra di averlo a volte fatto inconsapevolmente, e a pelle, con vento leggero, mi sembra di ricordare che a parità di cazzatura scotta se mollava un po' orzavo di più, probabilmente il maggior apparente rigonfiava l'orecchia, se il vento si distendeva bene potevo stare più poggiato...
Questo nella vostra esperienza per che gradi di andatura vale? da 100 a 130?
Se dovete scendere a 150 come vi comportate?

Se il presupposto è quello di non toccare la scotta e seguire le variazioni del vento con il timone, ha perfettamente ragione bullo e non mi sembra tu dica la stessa cosa.
ciao
Citazione:Blu ha scritto:
Difficile dare una spiegazione a quello che faccio di istinto senza ragionamenti...

Non mi riferivo al reale, mi regolo ovviamente su apparente e velocità barca.
cerco di scendere quando aumenta velocità barca e c'è pressione , orzo e cerco di rilanciare creando apparente quando diminuisce velocità. mi smbra diciamo la stessa cosa, se non sono in aceto oggi..

Quando raggiungo la velocità target conduco regolandomi sull'orecchia, poi si ricomincia.

Va beh, in solitario si segue il vento con il timone, non c'è altro trucco, la vela porta al limite dell'orecchia, forse il risultato è comunque questo...





Diverso se devo scendere

Si, ma nel tuo primo intervento ti riferivi all'intensità del vento, quindi reale, per cui, corretto l'intervento di bullo se si va per filetti, molto diverso, invece, è andare per VT.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:Blu ha scritto:
Difficile dare una spiegazione a quello che faccio di istinto senza ragionamenti...

Non mi riferivo al reale, mi regolo ovviamente su apparente e velocità barca.
cerco di scendere quando aumenta velocità barca e c'è pressione , orzo e cerco di rilanciare creando apparente quando diminuisce velocità. mi smbra diciamo la stessa cosa, se non sono in aceto oggi..

Quando raggiungo la velocità target conduco regolandomi sull'orecchia, poi si ricomincia.

Va beh, in solitario si segue il vento con il timone, non c'è altro trucco, la vela porta al limite dell'orecchia, forse il risultato è comunque questo...





Diverso se devo scendere

Si, ma nel tuo primo intervento ti riferivi all'intensità del vento, quindi reale, per cui, corretto l'intervento di bullo se si va per filetti, molto diverso, invece, è andare per VT.
ciao


Giusto, sono stato impreciso e l'appunto di Bullo è più che corretto.
comunque in solitario frullone forever
troppo comodo
mi permetto ... sempre in solitaria, sempre gennaker, ma vento oltre i 15 di reale ... manovre di issata, passaggio in boa, strambate, comportamento sull'onda, ammainata ... in velocità, stiamo in regata ... i secondi passano e tempo per andar a farfalle non c'è ... chi sbaglia qui può lasciarci anche le penne, eh ... e che penne ... prego scrivere di tastiera.
ragazzuoli capisco che non siamo francesi, ne figariani .... ma almeno qualche risposta da parte di qualche malato di mente o diciamo pazzo ? manovre di issata, passaggio in boa, strambate, comportamento sull'onda, ammainata ??????? forza come i piloti di F1 che si ripassano a mente il circuito.
riprendo questa discussione per capire dai più esperti alcuni concetti con venti forti (e mare, ovviamente) come quelli visibili in questi due fantastici video:
http://www.youtube.com/watch?v=JqGpIbRWLBw
http://www.youtube.com/watch?v=0UUutukkIPg (anche se qui usano spi)

Primo quesito: come ci si regola con la regolazione del gen? Mi riferisco ovviamente ad un'andatura con rotta fissa (o VMC). Dai video infatti si vede spesso 'seguire' il gennaker mollando e cazzando in continuazione ma non ho capito in quali condizioni lo fanno. Credo, ma vorrei avere conferma, che si laschi quando la barca sta per salire sulla prossima onda e quindi rallenta la propria velocità, per cui il vento apparente si sposta a poppa; viceversa si cazza quando si scende dall'onda e si acquista velocità. E' corretto?

Secondo quesito: se non ho una barca planante (come quelle dei video) ci si comporta ugualmente? Lo chiedo perchè quando mi è capitato di ritrovarmi con mare grosso di poppa, le onde sono più veloci della barca e quando ti beccano a giardinetto tendono a muovere la poppa e spingere all'orza la barca; in tal caso, quindi, dovrei cazzare quando colpisce l'onda per contrastare l'effetto orziero e seguire lo spostamento del vento apparente più a prua. E' giusto? Altre considerazioni/consigli?
Il gennaker e lo spinnaker si portano al limite dell'orecchia, lascando sempre il più possibile e poi ricazzando. poi c'è il pompaggio sulle onde, per cui dici bene. Invece non capisco che barca sia quella con il gennaker, comunque lo swan 45 non è una barca planante.
Citazione:fast37 ha scritto:
Il gennaker e lo spinnaker si portano al limite dell'orecchia, lascando sempre il più possibile e poi ricazzando. poi c'è il pompaggio sulle onde, per cui dici bene. Invece non capisco che barca sia quella con il gennaker, comunque lo swan 45 non è una barca planante.
ecco, il pompaggio sulle onde vorrei capire meglio come avviene...mi pare di capire che in questi casi non si deve aspettare l'orecchia ma vadano anticipate le mosse...come funziona?

se lo swan non è planante.....quella planava...si vedeva la scia staccarsi molte volte tanto da far superare loro i 20 nodi! Vuoi vedere che plana anche la mia??

L'altra è un felci...yacht 2000, una bella barca..un maxi da 18 m con dislocamento di 17 tonnellate e sueprfice velica di quasi 200mq
veramente, lo swan 45 è planante quanto lo è la tua. Con ventone tende ad ingavonarsi, è difficilissima. Secondo me c'è poco da spiegare scrivendo, le vele tendono a sgonfiarsi per effetto dell'apprente dovuto alla velocità delle onde sulla barca, quindi vanno seguite in maniera più 'energica' del solito. Comunque, è qualcosa che viene naturale sentendo la barca.
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