I Forum di Amici della Vela

Versione completa: 50 m. di catena: ... e linee di ancoraggio.
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8
Citazione:rob ha scritto:
E (fra le altre) ho una rocna di cui sono molto contento,
Rob, è un'ancora con cui non ho ancora fatto amicizia.
Mi racconti come ti trovi personalmente?
Citazione:felix ha scritto:
Citazione:rob ha scritto:
E (fra le altre) ho una rocna di cui sono molto contento,
Rob, è un'ancora con cui non ho ancora fatto amicizia.
Mi racconti come ti trovi personalmente?

molto bene Smile avevo una CQR originale, ho provato la rocna e non l'ho più tolta, ci ho fatto >300 ancoraggi, nessun problema

siccome sembra preoccupare varie persone, per qualcun altro che magari legge dico che praticamente tutti gli ancoraggi hanno avuto vari giri a 180° Smile

in genere ha fatto testa subito (in genere vuol dire 99 volte su 100), butti giù e becca.

una volta non ha preso, l'ho ritirata su e la punta laterale (unghia?) dell'ancora e la catena erano tutte brillanti: sotto c'era un lastrone di roccia e ci aveva strusciato sopra (botta di fortuna, una barca amica li' accanto dopo mezz'ora di lotte sistemi e controsistemi è dovuta scendere giù con le bombole a 10m per liberare la loro, acqua caffellatte visibilità 10cm..)

poi le cautele abituali col fango molle come praticamente tutte le altre ancore


Tirarla su viceversa a volte è una scocciatura, perché spesso ti tira su un blocco di fondale da un metro cubo e specie col fondo colloso tocca dargli decine di arpionate col mezzo marinaio per togliere tutto quanto, pero' via meglio cosi' Sleepy


come curiosità, una delle situazioni peggiori è stata questa:

http://sybrancaleone.blogspot.fr/2011/09...aggio.html

davvero da paura, il blocco di verdura avrà tirato giù la prua di mezzo metro (sicuramente meno pero' sembrava taaaanto), poppa all'aria, al lati ha continuato ad accumularsi e si è ripiegato contro la barca, la cima dello 'snubber' davanti tesa giù in verticale come una corda di pianoforte, io giù a tagliare come un dannato pregando davvero che tenesse perché senno' sarebbe partita via baracca e burattini giù per il fiume fino a spaccare davvero chissà cosa. Tenere ha tenuto, poi per tirarla fuori dal fondo quando siamo partiti avro' messo almeno mezz'ora, centimetro dopo centimetro, catena verticale a ferro, la barca si muoveva, la catena si allentava appena appena, recupera un centimetro, e cosi' via.
Anche la CQR mi ha tenuto sempre, ma una roba del genere con l'ancora che sembra andare a far solletico a plutone mai.

In precedenza ho usato molto la CQR originale, brittany, Bruce originale, mi sono trovato molto meglio con la Rocna. Soprattutto la velocità di presa: il che non è male, visto che anche tu sei spesso da solo quando butti giù sei praticamenter sicuro che prenda subito li' senza andare tanto a spasso, il che ti fa stare più tranquillo ocn tutto il resto attorno e uno non deve saltare come un coniglio da tutte le parti.
Usate meno varie altre ancore delta, fob, danforth ecc, o con scopi diversi tipo l'ancora in lega leggera, per cui non saprei fare un paragone potabile.


Avrai sentito che durante un certo periodo (mi sembra attorno al 2009-2010) la Rocna ha utilizzato un acciaio con specifiche inferiori, gran baccano scandalo scandalo, poi hanno ricominciato a costruirle con un acciaio 'corretto', se ti interessa magari informati bene col rivenditore che ti assicuri da quale lotto derivi, oggi le fanno tutte in acciaio 'buono' ma sia mai che resta qualche fondo di magazzino..


bv


aggiunta, magari tu pero' hai sistemi tutti diversi nella tua 'navona' Smile : quando la si tira su, se viene alla rovescia quando è sul musone si rimette diritta con una giravolta che fa un po' paura ma è efficace; analogamente, se prima di dare fondo quando è a riposo si lascia la catena, l'ancora comincia a scendere da sola senza bisogno di spintarella di invito
Mah. Io navigo tantino. E faccio tante rade. Su due mesi in mare dormirò 7 giorni in un marina. Quindi a volte quando mi metto in una baia non filo solo per la previsione momentanea, ma un po' abbondante sto... perché magari mi ci metto un paio di giorni. E su sei metri non mi limito certo a 20 metri di catena, mi dispiace, ne darò 35 almeno e non mi sento mica un maleducato per questo. (e il pallone, ovvio) E se arrivi dopo, non mi permetto certo di cacciarti via, ma ti avviso del mio calumo. Che poi se l'aria è debole e ci giriamo non t'arriverò comunque addosso perché non si stende neanche, se l'aria è forte sarai il primo a filarne di più e saremo comunque a posto. O avrò calato una seconda sulla mia poppa, o messo una cima... le soluzioni si trovano. Credo che la buona convivenza non stia in un X4 sì e X6 no, ma da come ci si dispone gli uni nei confronti degli altri.
Citazione:rob ha scritto:
brown

Interessante Smile

Qualche calcoletto per vedere se gli ordini di grandezza del disegno sono realistici.
Siamo d'accordo (vedi mio calcoletto più su) che perché la catena rimanga tangente al fondo (con punto di tangenza all'ancora), quanto il fondo è maggiore tanto meno rapporto catena/fondo ho bisogno.

Seguiamo con un esempio pratico, due profondità 5 e 10m. Calcolo della forza limite che 'solleva l'ultimo anello di catena' per linea omogenea di catena 10mm, (profondità contata dal musone, ecc ecc)

Profondità 5m, calumo 25m --> 122daN
Per avere gli stessi 122dan, con Profondità 10m devo mettere 36m di catena, rapporto 3.6/1.

In entrambi i casi la catena è sottoposta alla stessa trazione, l'ultimo anello attaccato all'ancora si sta appena sollevando dal suolo, l'angolo di trazione quindi è 0° per definizione.

Con le due linee, 25m in 5m di profondità, e 36m in 10m di profondità, supponiamo arrivi un rafficone che raddoppia la forza aerodinamica --> 250daN, che diventa un nuovo parametro della stessa equazione che stavolta risolviamo per l'angolo della tangente inferiore alla catenaria.


A parità di trazione 250daN, ottengo

Linea profondità 5m con catena 25m --> 6°
Linea prof 10m con catena 36m --> 7.5°

1.5° di differenza... si è lontani dai 20° e 40° del disegno.




Supponiamo qualcosa di più realistico rispetto al calumo 3.6/1 che magari uno non mette se si aspetta il rafficone che raddoppia, sempre per vedere la differenza fra proporzioni di calumo diverse a seconda della profondità:

1. Profondità 5m, 35m calumo, 7:1 --> forza limite 250 daN
2. Profondità 10m, 50m calumo, 5:1 --> forza limite 250 daN

rafficone, forza esercitata 500daN, cosa succede all'angolo ?

1. Caso 5m/35m/7:1 --> angolo 4.2°
2. Caso 10m/50m/5:1 --> angolo 5.9°

la differenza rimane più o meno costante, 1.7°

...ecc, ecc. Big Grin

bv
ohi ohi, lo sapevo!!!BlushBlushBlush
credevo fosse evidente, sopratutto leggendo il testo tra i disegni, (e notando che nei disegni non erano indicate nè distanze nè profondità) che si trattava di una schematizzazione mooolto approssimativa ed estrema per mettere in evidenza che con la catena sollevata (rafficone)nel caso col maggiore fondale l'angolo era certamente maggiore e di conseguenza più a rischio di spedaggio.
Ma davanti a cotanti calcoli accuratissimi con tanto di din, don e dan, non posso far altro che ...
PRENDERE IL RIGHELLO DI MIA FIGLIA, UN FOGLIETTO A QUADRETTI, DISEGNARE DUE TRIANGOLI, UNO CON BASE 25 QUADRETTI E ALTEZZA 5 QUADRETTI E L'ALTRO CON BASE 36 QUADRETTI E ALTEZZA 10 QUADRETTI.
Poi prendo (di nascosto) anche il goniometro di mia figlia e misuro i rispettivi angoli e...
Beh, non ve lo dico, se siete interessati fatevi i calcoli ...i cui risultati sembrano un pochino diversi rispetto a questi sopra (errore del 250% circa, non male!)
Comunque, con 45 nodi di vento, qualunque sia la profondità, io continuerò a tenere (se posso) ALMENO 7 volte il fondo (con il limite di 60 metri di catena!)Big GrinBig GrinBig Grin
Con affetto
P.S.: volendo esagerare in una poco utile (se non per chiarezza trigonometrica)dissertazione, si potrebbe calcolare l'angolo nelle diverse ipotesi attraverso il calcolo (calcolatrice scientifica!) del coseno del rapporto tra il cateto adiacente all'angolo acuto di un triangolo rettangolo (cioè la distanza della proiezione della prua della barca dall'ancora) e la sua ipotenusa (il calumo), per cui ...
si conferma quanto rilevato col righello e il goniometro di mia figlia! VERIFICATE, GENTE, VERIFICATE! BlushBlushBlush
In ogni caso, siccome a voler fare i calcoli precisi quando non necessario si corre il rischio di prendere cantonate, meglio la regola empirica delle X volte il fondo senza scendere in calcoli particolari, come cercavo di dire un poco (volutamente) maldestramente col precedente intervento!
Un abbraccio
Brown
Citazione:brown ha scritto:
PRENDERE IL RIGHELLO DI MIA FIGLIA, UN FOGLIETTO A QUADRETTI, DISEGNARE DUE TRIANGOLI, UNO CON BASE 25 QUADRETTI E ALTEZZA 5 QUADRETTI E L'ALTRO CON BASE 36 QUADRETTI E ALTEZZA 10 QUADRETTI.
Poi prendo (di nascosto) anche il goniometro di mia figlia e misuro i rispettivi angoli e...
Beh, non ve lo dico, se siete interessati fatevi i calcoli ...i cui risultati sembrano un pochino diversi rispetto a questi sopra (errore del 250% circa, non male!)

se uno ancora integralmente con la cima perché no Smile

siccome pero' ho parlato di catena, continuo con la catena: una cima la puoi tendere riducendo la catenaria (la flessione nel punto di mezzo) quasi a zero qujindi avvicinandosi al caso che riporti tu o il tuo disegno, con una catena è praticamente impossibile, perché ?


prendiamo pure i quadretti

5 quadretti diviso 25 fanno 0.2, un angolo che ha per tangente 0.2 è circa di 11-12°

a 11-12° di angolo una linea di ancoraggio 5:1 di catena 10mm praticamente non arriverà mai semplicemente perché si romperà prima: per tenderla a quel livello il carico è già tale da raggiungere e oltrepassare il carico di rottura (rottura, non lavoro), ordine di grandezza 5-6000kg a 11-12°. Molto probabilmente l'ancora si sarà rotta o avrà spedato prima.

per rompere la stessa catena con 10m di fondo e 36m di linea si deve raggiungere un angolo di 15° circa (normale, man mano che l'inflessione della catena tende a zero il carico necessario aumenta fino ad infinito).

Siamo d'accordo che se si rompe la catena si puo' smettere di discutere ? se si', nelle due situazioni (5:1 in 5m e 3.6:1 in 10m) dove si tira la catena fino a romperla ci sono 4 gradi di differenza.
E' praticamente certo che un'ancora si romperà o spederà prima di arrivare a quel punto, la differenza fra i due angoli sarà quindi inferiore: hai posto una domanda a proposito di un disegno che mostrava un angolo di 20° e uno di 40° come sintomo di ancora che speda. A quegli angoli con una catena usata in modo sensato non ci si arriva, tutto qui.

Ripeto con solo cima siamo d'accordo è tutt'altra cosa vale in toto il tuo esempio, ma forse il vantaggio della forma della catenaria è uno dei motivi per i quali la gente usa la catena ?



Quanto al 'prendere cantonate facendo calcoli precisi'... possibile, sarei il primo a riconoscerlo pero' bisognerebbe mostrarmelo con un minimo di costrutto e finora le argomentazioni lette lasciano alquanto a desiderare.
Poi per carità ognuno faccia come creda, tutto cio' che ritenga opportuno per renderlo contento o tranquillo, a me sinceramente.. Sleepy
Grande Rob.
Io ho una curiosita', non so se il tuo modello di calcolo riesce a valutare anche un calumo misto.
Vorrei quantificare la differenza tra calare, poniamo su fondo di 10 metri, 50 metri di catena del 10 o solo 35 di catena piu' 15 di cima.
La mia sensazione e' che il peso dei 15 metri di catena che mancano nel secondo caso offrano un contributo alla catenaria basso, perche' sono quelli che si trovano piu' in alto ed il loro baricentro piu' di tanto non riuscira' a sollevarsi quando arrivera' il famoso rafficone speda-ancora.
Citazione:rob ha scritto:
Citazione:brown ha scritto:
PRENDERE IL RIGHELLO DI MIA FIGLIA, UN FOGLIETTO A QUADRETTI, DISEGNARE DUE TRIANGOLI, UNO CON BASE 25 QUADRETTI E ALTEZZA 5 QUADRETTI E L'ALTRO CON BASE 36 QUADRETTI E ALTEZZA 10 QUADRETTI.
Poi prendo (di nascosto) anche il goniometro di mia figlia e misuro i rispettivi angoli e...
Beh, non ve lo dico, se siete interessati fatevi i calcoli ...i cui risultati sembrano un pochino diversi rispetto a questi sopra (errore del 250% circa, non male!)

se uno ancora integralmente con la cima perché no Smile

siccome pero' ho parlato di catena, continuo con la catena: una cima la puoi tendere riducendo la catenaria (la flessione nel punto di mezzo) quasi a zero qujindi avvicinandosi al caso che riporti tu o il tuo disegno, con una catena è praticamente impossibile, perché ?


prendiamo pure i quadretti

5 quadretti diviso 25 fanno 0.2, un angolo che ha per tangente 0.2 è circa di 11-12°

a 11-12° di angolo una linea di ancoraggio 5:1 di catena 10mm praticamente non arriverà mai semplicemente perché si romperà prima: per tenderla a quel livello il carico è già tale da raggiungere e oltrepassare il carico di rottura (rottura, non lavoro), ordine di grandezza 5-6000kg a 11-12°. Molto probabilmente l'ancora si sarà rotta o avrà spedato prima.

per rompere la stessa catena con 10m di fondo e 36m di linea si deve raggiungere un angolo di 15° circa (normale, man mano che l'inflessione della catena tende a zero il carico necessario aumenta fino ad infinito).

Siamo d'accordo che se si rompe la catena si puo' smettere di discutere ? se si', nelle due situazioni (5:1 in 5m e 3.6:1 in 10m) dove si tira la catena fino a romperla ci sono 4 gradi di differenza.
E' praticamente certo che un'ancora si romperà o spederà prima di arrivare a quel punto, la differenza fra i due angoli sarà quindi inferiore: hai posto una domanda a proposito di un disegno che mostrava un angolo di 20° e uno di 40° come sintomo di ancora che speda. A quegli angoli con una catena usata in modo sensato non ci si arriva, tutto qui.

Ripeto con solo cima siamo d'accordo è tutt'altra cosa vale in toto il tuo esempio, ma forse il vantaggio della forma della catenaria è uno dei motivi per i quali la gente usa la catena ?



Quanto al 'prendere cantonate facendo calcoli precisi'... possibile, sarei il primo a riconoscerlo pero' bisognerebbe mostrarmelo con un minimo di costrutto e finora le argomentazioni lette lasciano alquanto a desiderare.
Poi per carità ognuno faccia come creda, tutto cio' che ritenga opportuno per renderlo contento o tranquillo, a me sinceramente.. Sleepy

propongo una semplificazione:
ciò vuol dire che oltre una certa misura (proviamo a ipotizzare quale in base al fondo) non ha senso dare ulteriore catena?
poi:
ma se la catenaria consente alla catena (oltre una certa misura di calumo) di lavorare stesa sul fondo (per alzarsi occorrerebbe applicare una tale tensione da provocarne la rottura) dobbiamo pensare che (oltre la canonica 'certa misura di calumo') l'ancora lavori con la catena stesa sul fondo (e per questa condizione va valutata un'ancora)
Aho' state ancora qui? VI ho lasciato 3 pagine fa e ancora qui a discutere di calumo e catena! MA é peggio della politica sta storia!

I 3 principi

1) ognun badi ai calumi suo che se ara o va a scogli i vicini non gli ripagano certo i danni ed anzi forse glieli chiedono se ara sulle loro prue

2) Sei arrivato secondo? KAISER tuoi!!! o stai a debita e marinaresca distanza o mi stacchi un assegno in bianco per gli eventuali danni che subirò quando la TUA barca urterà la mia

3) non vuoi sottostare a 1) e 2) ??? stai a casa o cercati un porto/gavitello
Citazione:Franzdima ha scritto:
Non ho capito. Fili la seconda ancora lungo il tessile, tipo appennellamento al contrario. La seconda ancora suppongo non possa scorrere sulla catena, quindi si colloca tra tessile e catena, tenuta pressata su quest'ultima grazie alla trazione della barca.

Sappiamo però che il tessile sotto sforzo rimane obliquo al fondo e l'ancora lavora notevolmente inclinata, riducendo la sua tenuta rispetto ad una linea con catena.

Quindi, in pratica, la tua seconda ancora serve da 'salmone' che ti tiene giù la catena, ha praticamente lo stesso effetto di un peso da bilancere in palestra lasciato scorrere lungo il tessile. Un po' lavorerà come ancora ma molto più di peso che di forma, il grosso del lavoro continua a svolgerlo l'ancora principale che così facendo riesce a lavorare orizzontale.

Secondo me terresti molto di più con un appennellamento classico, considerando che con il tuo modo hai comunque le tipiche difficoltà di tirar su due ancore contemporaneamente.
ciao,
provo a postare un immagine per capirci,
la prima immagine è la linea normale sotto sforzo (11 catena 25 tessile) ancora Bruce 8kg
Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
la seconda img, rappresenta la seconda ancora (Danforth 10kg), 2 metri di tessile, legato ad un bozzello, che permette di scorre sul tessile, la stessa cimadopo il nodo sul bozzello ritorna in prua della barca, così da permetterne il recupero separatamente, o di accorciarla, trasformando così si la 2° ancora in salmone regolabile su tutta la lunghezza del dessile primario....

spero di essere riuscito a spiegare.
@ Mkb

Ma così la Danforth non può lavorare bene, non solo ha molto meno calumo del necessario ma viene sollevata dal tessile dell'ancora principale.
Se facessi un appennellamento od un afforcamento 'classico' l'aumento di tenuta sarebbe enormemente superiore perché la Danforth lavorerebbe come ancora e non come salmone.
Citazione:rob ha scritto:
Citazione:brown ha scritto:
PRENDERE IL RIGHELLO ...

se uno ancora integralmente con la cima perché no Smile

siccome pero' ho parlato di catena, continuo con la catena: una cima la puoi tendere riducendo la catenaria (la flessione nel punto di mezzo) quasi a zero qujindi avvicinandosi al caso che riporti tu o il tuo disegno, con una catena è praticamente impossibile, perché ?


prendiamo pure i quadretti

5 quadretti diviso 25 fanno 0.2, un angolo che ha per tangente 0.2 è circa di 11-12°
Esatto (poco più di 11°)!
a 11-12° di angolo una linea di ancoraggio 5:1 di catena 10mm praticamente non arriverà mai semplicemente perché si romperà prima: per tenderla a quel livello il carico è già tale da raggiungere e oltrepassare il carico di rottura (rottura, non lavoro), ordine di grandezza 5-6000kg a 11-12°. Molto probabilmente l'ancora si sarà rotta [u]o avrà spedato prima[u]molto più probabile la seconda.
per rompere la stessa catena con 10m di fondo e 36m di linea si deve raggiungere un angolo di 15° circa (16°)(normale, man mano che l'inflessione della catena tende a zero il carico necessario aumenta fino ad [u]infinito[u])Esiste davvero il carico infinito?? Probabilmente intendi dire, se ho ben capito, che per ottenere una retta perfetta dalla catena il grafico del carico tende all'infinito, ma io preferisco 'approssimare'Smile.
Siamo d'accordo che se si rompe la catena si puo' smettere di discutere ? se si', nelle due situazioni (5:1 in 5m e 3.6:1 in 10m) dove si tira la catena fino a romperla ci sono 4 gradi di differenza (anche 5°,cioè il 200% - 250% in più rispetto al 1,5° di differenza del precedente intervento).
E' praticamente certo che un'ancora si romperà (non sono d'accordo: mi è capitato, parecchi anni fa, di passare una notte intera all'ancora fuori dal porto di Cala Gonone, allora ingenuo e ancora meno esperto di oggi, con un grecale e onde grosse che portavano la catena non solo alla massima tensione, annullando completamente la catenaria, con strattonate che ancora oggi, dopo ben 19 anni, mi fanno ancora male...beh per fortuna è andata bene, la catena non si è rotta e l'ancora non ha spedato solo perchè incagliata tra alcune rocce sul fondo - non ti dico che fatica per disincagliarla l'indomani)o spederà (sono d'accordo, appunto quello che dicevo nel primo intervento, mai l'avessi fatto!Wink)prima di arrivare a quel punto, la differenza fra i due angoli sarà quindi inferiore: hai posto una domanda a proposito di un disegno che mostrava un angolo di 20° e uno di 40° come sintomo di ancora che speda. A quegli angoli con una catena usata in modo sensato non ci si arriva, tutto qui. (Perdono! non volevo dare numeri a casaccio, ma l'ho fatto per evidenziare che c'era un differente angolo e quindi maggiore rischio di arare)BlushBlushBlush
Ripeto con solo cima siamo d'accordo è tutt'altra cosa vale in toto il tuo esempio, ma forse il vantaggio della forma della catenaria è uno dei motivi per i quali la gente usa la catena ?
Quanto al 'prendere cantonate facendo calcoli precisi'... (Ti chiedo scusa, ma non mi riferivo a te, ma a me: e cioè dicevo che preferisco affidarmi a esperienza e al classico 3-5-7-8 volte il fondo (e non di più) piuttosto che mettermi a fare calcoli teorici che lasciano il tempo che trovano, con possibilità di prendere cantonate (se non altro perché già fatti da altri più capaci di me, che sono arrivati appunto al 3-5-7-8) possibile, sarei il primo a riconoscerlo pero' bisognerebbe mostrarmelo con un minimo di costrutto e finora le argomentazioni lette lasciano alquanto a desiderare.
Poi per carità ognuno faccia come creda, tutto cio' che ritenga opportuno per renderlo contento o tranquillo, a me sinceramente.. Sleepy
Per concludere, giusto per chiarire meglio il mio pensiero: condivido il fatto che a maggiori profondità in proporzione è necessario meno calumo (ma senza esagerare), però in caso di venti molto forti preferisco stare ridossati su 4 metri di fondo con 30 metri di catena anziché su 10 metri con 50 metri di catena. E' solo un'opinione personale, ma si sente meno il vento, il mare, e ... l'angolo in caso di sollevamento della catena è inferiore!Big GrinBig GrinBig Grin
Citazione:pulcio ha scritto:

propongo una semplificazione:
ciò vuol dire che oltre una certa misura (proviamo a ipotizzare quale in base al fondo) non ha senso dare ulteriore catena?


forse visto cosi' ?

il grafico ha in ordinate la profondità, in ascisse lo 'scope' (rapporto lunghezza catena: distanza musone-fondo). Catena da 10mm, le curve sono date da sx a dx per carichi di 100-200-300...500daN

Ogni curva rappresenta lo 'scope' necessario a quella determinata profondità per sollevare l'ultimo anello di catena con il carico rappresentato dalla curva.
Esempio, curva gialla nel mezzo (corrispondente a 300daN di carico) --> per tenere la catenaria tangente al suolo in 5m di profondità (linea orizzontale 5) ho bisogno di almeno 8 di scope (linea verticale 8).

Per questo tipo di carichi quindi si vede che in 5m di profondità con uno scope fra 6 e 10 si tiene la linea tangente; per 10m di profondità con gli stessi carichi basta uno scope diciamo fra 4 e 7.
*Con questi carichi* andare al di là di questi scope ha un'utilità che decresce molto rapidamente.
[Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .[/hide]

Carichi di qualche centinaio di chili sono ordini di grandezza di carichi statici, che si potrebbero trovare per esempio con un vento costante (anche molto forte) e barca immobile tenuta in equilibrio dalla catena.

Ho provato a fare la stessa curva con 5000kg di carico (rottura catena) ma sballa tutto di lato Big Grin

Carichi di ordine di grandezza superiore (supponendo barche che usano la catena da 10) derivano in genere da situazioni dinamiche: la barca brandeggia, viene spinta di lato, acquista velocità quindi energia, la linea d'ancoraggio deve dissipare questa energia.
A seconda delle modalità di dissipazione, il carico di punta (lo 'strappo' che si sente nell'istante quando la barca viene richiamata indietro) puo' essere molto vario.

Due esempi limite.
Treno su una rotaia. Attacco un cavo d'acciaio (o spectra Big Grin ) a un respingente, lancio il treno a una certa velocità. L'assorbimento di energia sarà concentrato nelle frazioni di secondo finali di quando il cavo entra in tensione totale: energia tot dissipata in poco tempo --> gran carico di punta.
Stesos treno, attacco un elasticino piccino ma infinitamente resistente e infinitamente elastico al respingente, lancio il treno alla stessa velocità. Il treno continua ad avanzare mentre l'elastico si tende, si tende, si tende, tirando molto poco. Il treno si allontana ancora e poco poco alla volta rallenta, l'energia si dissipa molto lentamente, carico di punta molto molto basso.

Quindi per gli alti carichi delle situazioni dinamiche diventa interessante guardare le capacità di assorbimento di energia della linea di ancoraggio: a pârità di barca, una linea in un certo modo darà un certo carico di punta, un'altra diversa un carico diverso.

prossima volta Smile


ps ho scritto come pensando ad alta voce, mi sembra sensato ma se non convince dite pure magari riguardiamo tutto o facciamo altri esempi per capire meglio come stanno le cose

bv
Rob, Molto interessante. Grazie!
Citazione:Senza Parole ha scritto:
Vorrei quantificare la differenza tra calare, poniamo su fondo di 10 metri, 50 metri di catena del 10 o solo 35 di catena piu' 15 di cima.
La mia sensazione e' che il peso dei 15 metri di catena che mancano nel secondo caso offrano un contributo alla catenaria basso, perche' sono quelli che si trovano piu' in alto ed il loro baricentro piu' di tanto non riuscira' a sollevarsi quando arrivera' il famoso rafficone speda-ancora.

Fondo di 10m

Caso 1: 50m di catena da 10mm
La forza che rende la catena tangente è 245daN

AL variare della tensione sulla catena, la lunghezza di catena che si 'solleva' dal fondo è questa (in ascisse i carichi, ordinate i metri):
[Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .[/hide]
La catena si solleva tutta a 245daN, per definizione carico limite.

Aumentando ancora i carichi, l'angolo formato dalla catena all'ultimo anello -e quindi l'angolo di tiro sull'ancora- varia in questo modo:

[Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .[/hide]


Caso 2: sempre 10m di profondità, 15m di cima da 16mm e 35m di catena da 10mm

La lunghezza di catena sollevata dal fondo varia cosi'; il carico limite è 236daN, inferiore a quello di tutta catena (in soldoni di una decina di chili...):
[Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .[/hide]

Variazione dell'angolo di trazione sull'ancora a seconda delle variazioni del carico:
[Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .[/hide]


Confrontando i due grafici della lunghezza di catena sollevata: con 100daN, la linea mista è più sollevata rispetto a quella di sola catena (36m contro 33m), la catena si comporta leggermente meglio con carichi limitati.

Andando a vedere cosa succede con carichi superiori, confrontando i due grafici degli angoli, la cosa interessante è che per esempio con 1000daN di carico, la linea tutta catena agirà sull'ancora con un angolo di 9° circa, mentre quella mista agirà con un angolo di 8°, quindi inferiore.
Non riesco a metterli uno sull'altro ma a parità di carico gli angoli della linea mista sono inferiori a quelli della catena, quindi con carichi relativamente elevati la linea mista si comporta meglio.

E' sempre un'analisi statica, con considerazioni sulla dinamica dell'ancoraggio le cose poi diventano ancora più interessanti

Colpo mortale per chi è riuscito finora a restare sveglio Big Grin
@ Rob

Avevo letto che la linea ideale di ancoraggio sarebbe rappresentata da un misto catena-tessile con quest'ultimo lungo il 20% della prima.
Con una catena da 50m quindi l'ideale sarebbe aggiungere 10m netti di tessile (12 considerando le varie giunzioni ed il nodo di bitta).
Il misto ammortizzerebbe meglio i colpi di mare e, stando ai tuoi grafici, tiene di più, giusto?
Grazie Rob. Mi consola, quando ho scelto di mettere solo 35 metri (oltre a 50 di tessile), avevo solo la sensazione che i 15 metri ai quali rinunciavo fossero inutili. Ora me lo confermi.
Non voglio poi anticipare l'analisi dinamica, ma posso supporre che l'elasticita' di 15 metri di cima aiuti parecchio nel brandeggio.
Citazione:Franzdima ha scritto:
Il misto ammortizzerebbe meglio i colpi di mare e, stando ai tuoi grafici, tiene di più, giusto?


finora quel che si puo' dire è che [u]in condizioni statiche[u] per carichi diciamo normali cioè prima che la linea sia tutta sollevata dal fondo, la linea tutta catena è leggermente migliore rispetto a quella mista: ne rimane di più sul fondo quindi se aumento leggermente il carico ho un margine di azione in più rispetto alla linea mista, quest'ultima essendo più sollevata e quindi più usata

con carichi più importanti, quando tutta la linea è staccata dal fondo quindi lavora tutta assieme, la linea mista ha un comportamento leggermente migliore perché fa si' che l'ancora venga 'tirata verso l'alto' di meno

Viste le differenze fra i due casi, con i dati utilizzati c'è qualche metro di differenza per la linea sollevata, un grado di inclinazione in meno per l'ancora, a me non dà l'impressione che siano differenze proprio cosi' radicali ? Boh mi sembra siano li'...
Magari prendendo altri dati le differenze aumentano o diminuiscono, ho fatto un paio di prove con altri dati ma non milioni di altre casi quindi non saprei.

La scelta finale poi dipende anche da un sacco di altri fattori che possono essere prevalenti rispetto a queste differenze indicate sopra, tipo avere catena in porto per non farsi tagliare tutto da un'elica, una catena più leggera, eccetera

In situazioni dinamiche viceversa non c'è storia, ed è poi quello che interessa di più, la tenuta di una linea d'ancoraggio quando la barca brandeggia e viene sballottata a destra e sinistra. Sto cercando un modo sintetico per metter giù qualcosa ma ci sarebbe una marea di casi possibili interessanti. Provo Smile

bv
ot - quanto è stancante dare 50 metri di catena su un fondale di 6? quanto stanca se fatto a mano e quanto stanca se fatto col salpancora. quanto stanca se si dà l'ancora di poppa e quanto se la dà a prua la zavorra e tu stai al timone? stanchezza in barca, stasera su rieducational sailor!Cool
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:gommo ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:
@mania2
è solo un esempio per spiegare meglio il concetto.
Tanto è vero che non ho neanche quantificato il vento!
Per fare i calcoli esatti bisognerebbe fare una tabella in base all'intensità del vento, e tenere conto di fattori molto variabili da barca a barca come: ancora, calumo (catena, misto, tipo catena ecc.), superfice opera morta esposta al vento quando all'ancora.
Quindi valori troppo dissimili per essere universali.
L'esempio però è abbastanza reale anche se in realtà parto dal risultato [(48=6x8) per stare in tema con i famigerati 50m Wink]
Molto più facile è fare attenzione quando si ancora con la propria barca e farsi una valutazione relativa appunto alla propria linea d'ancora.
Magari facendosi una tabella vento/m fondale/m calumo totali/m calumo orizzontali, in una estate dovresti raccogliere abbastanza dati da essere tranquillo in qualsiasi situazione.
BV
Finche' c'e' anche un solo metro di calumo orizzontale prima dell'ancora, questa lavora in orizzontale. A parita' di catena data, su 6 metri la componente verticale del peso della catena e' molto maggiore che se la stessa catena fosse data su 10 metri????? secondo quale principio?????, quindi penso che tu abbia invertito le proporzioni. Ergo la formuletta base di 3x o 5x la profondita' resta una valida approssimazione.

Chi arriva primo e da 100 metri solo per dormire tranquillo assomiglia al suv che parcheggia sul marciapiede in centro solo perche' non ci sono pedoni in quel momento.

a voi.

Senza offesa spero di non ormeggiare mai nella tua stessa rada!
Un metro di catena orizzontale vuole dire arare al primo rinfresco di vento, o alla prima ondina alzata da un motoscafo!
3/5X su fondali fino a 10m solo se non devo passare la notte e le condizioni sono tranquille!
Mi risulta che parcheggiare sui marciapiedi sia vietato, io non ancoro dove ci sono boe che delimitano lo spazio dei nuotatori, mi spiace ma il tuo esempio non ci azzecca nulla!
...e comunque mi da MOLTO MA MOLTO meno fastidio uno che occupa più rada del necessario (sempre che ci sia un modo univoco per stabilire quanto è il necessario!) di chi mi fa stare in ansia perchè da3/4 volte il fondale ([u]magari perchè si fida ciecamente del meteo[u]) e io devo preoccuparmi che arando non mi finisca adosso.
Non è obbligatio stare tutti in prima fila, se si arriva dopo basta stare un po' più fuori e di spazio ce n'è (quasi) sempre per tutti!!!

P.S. Piccolo sfogo personale rivolto a tutti e nessuno:
Smettetela di leggere libri, manuali, riviste tecniche e cominciate a navigare, navigare, navigare e a fare miglia, miglia e miglia!!!
Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8
URL di riferimento