10-09-2012, 20:51
Citazione:rob ha scritto:Rob, è un'ancora con cui non ho ancora fatto amicizia.
E (fra le altre) ho una rocna di cui sono molto contento,
Mi racconti come ti trovi personalmente?
Citazione:rob ha scritto:Rob, è un'ancora con cui non ho ancora fatto amicizia.
E (fra le altre) ho una rocna di cui sono molto contento,
Citazione:felix ha scritto:
Citazione:rob ha scritto:Rob, è un'ancora con cui non ho ancora fatto amicizia.
E (fra le altre) ho una rocna di cui sono molto contento,
Mi racconti come ti trovi personalmente?
Citazione:rob ha scritto:ohi ohi, lo sapevo!!!
brown
Interessante
Qualche calcoletto per vedere se gli ordini di grandezza del disegno sono realistici.
Siamo d'accordo (vedi mio calcoletto più su) che perché la catena rimanga tangente al fondo (con punto di tangenza all'ancora), quanto il fondo è maggiore tanto meno rapporto catena/fondo ho bisogno.
Seguiamo con un esempio pratico, due profondità 5 e 10m. Calcolo della forza limite che 'solleva l'ultimo anello di catena' per linea omogenea di catena 10mm, (profondità contata dal musone, ecc ecc)
Profondità 5m, calumo 25m --> 122daN
Per avere gli stessi 122dan, con Profondità 10m devo mettere 36m di catena, rapporto 3.6/1.
In entrambi i casi la catena è sottoposta alla stessa trazione, l'ultimo anello attaccato all'ancora si sta appena sollevando dal suolo, l'angolo di trazione quindi è 0° per definizione.
Con le due linee, 25m in 5m di profondità, e 36m in 10m di profondità, supponiamo arrivi un rafficone che raddoppia la forza aerodinamica --> 250daN, che diventa un nuovo parametro della stessa equazione che stavolta risolviamo per l'angolo della tangente inferiore alla catenaria.
A parità di trazione 250daN, ottengo
Linea profondità 5m con catena 25m --> 6°
Linea prof 10m con catena 36m --> 7.5°
1.5° di differenza... si è lontani dai 20° e 40° del disegno.
Supponiamo qualcosa di più realistico rispetto al calumo 3.6/1 che magari uno non mette se si aspetta il rafficone che raddoppia, sempre per vedere la differenza fra proporzioni di calumo diverse a seconda della profondità:
1. Profondità 5m, 35m calumo, 7:1 --> forza limite 250 daN
2. Profondità 10m, 50m calumo, 5:1 --> forza limite 250 daN
rafficone, forza esercitata 500daN, cosa succede all'angolo ?
1. Caso 5m/35m/7:1 --> angolo 4.2°
2. Caso 10m/50m/5:1 --> angolo 5.9°
la differenza rimane più o meno costante, 1.7°
...ecc, ecc.
bv
Citazione:brown ha scritto:
PRENDERE IL RIGHELLO DI MIA FIGLIA, UN FOGLIETTO A QUADRETTI, DISEGNARE DUE TRIANGOLI, UNO CON BASE 25 QUADRETTI E ALTEZZA 5 QUADRETTI E L'ALTRO CON BASE 36 QUADRETTI E ALTEZZA 10 QUADRETTI.
Poi prendo (di nascosto) anche il goniometro di mia figlia e misuro i rispettivi angoli e...
Beh, non ve lo dico, se siete interessati fatevi i calcoli ...i cui risultati sembrano un pochino diversi rispetto a questi sopra (errore del 250% circa, non male!)
Citazione:rob ha scritto:
Citazione:brown ha scritto:
PRENDERE IL RIGHELLO DI MIA FIGLIA, UN FOGLIETTO A QUADRETTI, DISEGNARE DUE TRIANGOLI, UNO CON BASE 25 QUADRETTI E ALTEZZA 5 QUADRETTI E L'ALTRO CON BASE 36 QUADRETTI E ALTEZZA 10 QUADRETTI.
Poi prendo (di nascosto) anche il goniometro di mia figlia e misuro i rispettivi angoli e...
Beh, non ve lo dico, se siete interessati fatevi i calcoli ...i cui risultati sembrano un pochino diversi rispetto a questi sopra (errore del 250% circa, non male!)
se uno ancora integralmente con la cima perché no
siccome pero' ho parlato di catena, continuo con la catena: una cima la puoi tendere riducendo la catenaria (la flessione nel punto di mezzo) quasi a zero qujindi avvicinandosi al caso che riporti tu o il tuo disegno, con una catena è praticamente impossibile, perché ?
prendiamo pure i quadretti
5 quadretti diviso 25 fanno 0.2, un angolo che ha per tangente 0.2 è circa di 11-12°
a 11-12° di angolo una linea di ancoraggio 5:1 di catena 10mm praticamente non arriverà mai semplicemente perché si romperà prima: per tenderla a quel livello il carico è già tale da raggiungere e oltrepassare il carico di rottura (rottura, non lavoro), ordine di grandezza 5-6000kg a 11-12°. Molto probabilmente l'ancora si sarà rotta o avrà spedato prima.
per rompere la stessa catena con 10m di fondo e 36m di linea si deve raggiungere un angolo di 15° circa (normale, man mano che l'inflessione della catena tende a zero il carico necessario aumenta fino ad infinito).
Siamo d'accordo che se si rompe la catena si puo' smettere di discutere ? se si', nelle due situazioni (5:1 in 5m e 3.6:1 in 10m) dove si tira la catena fino a romperla ci sono 4 gradi di differenza.
E' praticamente certo che un'ancora si romperà o spederà prima di arrivare a quel punto, la differenza fra i due angoli sarà quindi inferiore: hai posto una domanda a proposito di un disegno che mostrava un angolo di 20° e uno di 40° come sintomo di ancora che speda. A quegli angoli con una catena usata in modo sensato non ci si arriva, tutto qui.
Ripeto con solo cima siamo d'accordo è tutt'altra cosa vale in toto il tuo esempio, ma forse il vantaggio della forma della catenaria è uno dei motivi per i quali la gente usa la catena ?
Quanto al 'prendere cantonate facendo calcoli precisi'... possibile, sarei il primo a riconoscerlo pero' bisognerebbe mostrarmelo con un minimo di costrutto e finora le argomentazioni lette lasciano alquanto a desiderare.
Poi per carità ognuno faccia come creda, tutto cio' che ritenga opportuno per renderlo contento o tranquillo, a me sinceramente..
Citazione:Franzdima ha scritto:ciao,
Non ho capito. Fili la seconda ancora lungo il tessile, tipo appennellamento al contrario. La seconda ancora suppongo non possa scorrere sulla catena, quindi si colloca tra tessile e catena, tenuta pressata su quest'ultima grazie alla trazione della barca.
Sappiamo però che il tessile sotto sforzo rimane obliquo al fondo e l'ancora lavora notevolmente inclinata, riducendo la sua tenuta rispetto ad una linea con catena.
Quindi, in pratica, la tua seconda ancora serve da 'salmone' che ti tiene giù la catena, ha praticamente lo stesso effetto di un peso da bilancere in palestra lasciato scorrere lungo il tessile. Un po' lavorerà come ancora ma molto più di peso che di forma, il grosso del lavoro continua a svolgerlo l'ancora principale che così facendo riesce a lavorare orizzontale.
Secondo me terresti molto di più con un appennellamento classico, considerando che con il tuo modo hai comunque le tipiche difficoltà di tirar su due ancore contemporaneamente.
Citazione:rob ha scritto:Per concludere, giusto per chiarire meglio il mio pensiero: condivido il fatto che a maggiori profondità in proporzione è necessario meno calumo (ma senza esagerare), però in caso di venti molto forti preferisco stare ridossati su 4 metri di fondo con 30 metri di catena anziché su 10 metri con 50 metri di catena. E' solo un'opinione personale, ma si sente meno il vento, il mare, e ... l'angolo in caso di sollevamento della catena è inferiore!
Citazione:brown ha scritto:
PRENDERE IL RIGHELLO ...
se uno ancora integralmente con la cima perché no
siccome pero' ho parlato di catena, continuo con la catena: una cima la puoi tendere riducendo la catenaria (la flessione nel punto di mezzo) quasi a zero qujindi avvicinandosi al caso che riporti tu o il tuo disegno, con una catena è praticamente impossibile, perché ?
prendiamo pure i quadretti
5 quadretti diviso 25 fanno 0.2, un angolo che ha per tangente 0.2 è circa di 11-12°
Esatto (poco più di 11°)!
a 11-12° di angolo una linea di ancoraggio 5:1 di catena 10mm praticamente non arriverà mai semplicemente perché si romperà prima: per tenderla a quel livello il carico è già tale da raggiungere e oltrepassare il carico di rottura (rottura, non lavoro), ordine di grandezza 5-6000kg a 11-12°. Molto probabilmente l'ancora si sarà rotta [u]o avrà spedato prima[u]molto più probabile la seconda.
per rompere la stessa catena con 10m di fondo e 36m di linea si deve raggiungere un angolo di 15° circa (16°)(normale, man mano che l'inflessione della catena tende a zero il carico necessario aumenta fino ad [u]infinito[u])Esiste davvero il carico infinito?? Probabilmente intendi dire, se ho ben capito, che per ottenere una retta perfetta dalla catena il grafico del carico tende all'infinito, ma io preferisco 'approssimare'.
Siamo d'accordo che se si rompe la catena si puo' smettere di discutere ? se si', nelle due situazioni (5:1 in 5m e 3.6:1 in 10m) dove si tira la catena fino a romperla ci sono 4 gradi di differenza (anche 5°,cioè il 200% - 250% in più rispetto al 1,5° di differenza del precedente intervento).
E' praticamente certo che un'ancora si romperà (non sono d'accordo: mi è capitato, parecchi anni fa, di passare una notte intera all'ancora fuori dal porto di Cala Gonone, allora ingenuo e ancora meno esperto di oggi, con un grecale e onde grosse che portavano la catena non solo alla massima tensione, annullando completamente la catenaria, con strattonate che ancora oggi, dopo ben 19 anni, mi fanno ancora male...beh per fortuna è andata bene, la catena non si è rotta e l'ancora non ha spedato solo perchè incagliata tra alcune rocce sul fondo - non ti dico che fatica per disincagliarla l'indomani)o spederà (sono d'accordo, appunto quello che dicevo nel primo intervento, mai l'avessi fatto!)prima di arrivare a quel punto, la differenza fra i due angoli sarà quindi inferiore: hai posto una domanda a proposito di un disegno che mostrava un angolo di 20° e uno di 40° come sintomo di ancora che speda. A quegli angoli con una catena usata in modo sensato non ci si arriva, tutto qui. (Perdono! non volevo dare numeri a casaccio, ma l'ho fatto per evidenziare che c'era un differente angolo e quindi maggiore rischio di arare)
Ripeto con solo cima siamo d'accordo è tutt'altra cosa vale in toto il tuo esempio, ma forse il vantaggio della forma della catenaria è uno dei motivi per i quali la gente usa la catena ?
Quanto al 'prendere cantonate facendo calcoli precisi'... (Ti chiedo scusa, ma non mi riferivo a te, ma a me: e cioè dicevo che preferisco affidarmi a esperienza e al classico 3-5-7-8 volte il fondo (e non di più) piuttosto che mettermi a fare calcoli teorici che lasciano il tempo che trovano, con possibilità di prendere cantonate (se non altro perché già fatti da altri più capaci di me, che sono arrivati appunto al 3-5-7-8) possibile, sarei il primo a riconoscerlo pero' bisognerebbe mostrarmelo con un minimo di costrutto e finora le argomentazioni lette lasciano alquanto a desiderare.
Poi per carità ognuno faccia come creda, tutto cio' che ritenga opportuno per renderlo contento o tranquillo, a me sinceramente..
Citazione:pulcio ha scritto:
propongo una semplificazione:
ciò vuol dire che oltre una certa misura (proviamo a ipotizzare quale in base al fondo) non ha senso dare ulteriore catena?
Citazione:Senza Parole ha scritto:
Vorrei quantificare la differenza tra calare, poniamo su fondo di 10 metri, 50 metri di catena del 10 o solo 35 di catena piu' 15 di cima.
La mia sensazione e' che il peso dei 15 metri di catena che mancano nel secondo caso offrano un contributo alla catenaria basso, perche' sono quelli che si trovano piu' in alto ed il loro baricentro piu' di tanto non riuscira' a sollevarsi quando arrivera' il famoso rafficone speda-ancora.
Citazione:Franzdima ha scritto:
Il misto ammortizzerebbe meglio i colpi di mare e, stando ai tuoi grafici, tiene di più, giusto?
Citazione:Observer ha scritto:
Citazione:gommo ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:Finche' c'e' anche un solo metro di calumo orizzontale prima dell'ancora, questa lavora in orizzontale. A parita' di catena data, su 6 metri la componente verticale del peso della catena e' molto maggiore che se la stessa catena fosse data su 10 metri????? secondo quale principio?????, quindi penso che tu abbia invertito le proporzioni. Ergo la formuletta base di 3x o 5x la profondita' resta una valida approssimazione.
@mania2
è solo un esempio per spiegare meglio il concetto.
Tanto è vero che non ho neanche quantificato il vento!
Per fare i calcoli esatti bisognerebbe fare una tabella in base all'intensità del vento, e tenere conto di fattori molto variabili da barca a barca come: ancora, calumo (catena, misto, tipo catena ecc.), superfice opera morta esposta al vento quando all'ancora.
Quindi valori troppo dissimili per essere universali.
L'esempio però è abbastanza reale anche se in realtà parto dal risultato [(48=6x8) per stare in tema con i famigerati 50m ]
Molto più facile è fare attenzione quando si ancora con la propria barca e farsi una valutazione relativa appunto alla propria linea d'ancora.
Magari facendosi una tabella vento/m fondale/m calumo totali/m calumo orizzontali, in una estate dovresti raccogliere abbastanza dati da essere tranquillo in qualsiasi situazione.
BV
Chi arriva primo e da 100 metri solo per dormire tranquillo assomiglia al suv che parcheggia sul marciapiede in centro solo perche' non ci sono pedoni in quel momento.
a voi.
Senza offesa spero di non ormeggiare mai nella tua stessa rada!
Un metro di catena orizzontale vuole dire arare al primo rinfresco di vento, o alla prima ondina alzata da un motoscafo!
3/5X su fondali fino a 10m solo se non devo passare la notte e le condizioni sono tranquille!
Mi risulta che parcheggiare sui marciapiedi sia vietato, io non ancoro dove ci sono boe che delimitano lo spazio dei nuotatori, mi spiace ma il tuo esempio non ci azzecca nulla!
...e comunque mi da MOLTO MA MOLTO meno fastidio uno che occupa più rada del necessario (sempre che ci sia un modo univoco per stabilire quanto è il necessario!) di chi mi fa stare in ansia perchè da3/4 volte il fondale ([u]magari perchè si fida ciecamente del meteo[u]) e io devo preoccuparmi che arando non mi finisca adosso.
Non è obbligatio stare tutti in prima fila, se si arriva dopo basta stare un po' più fuori e di spazio ce n'è (quasi) sempre per tutti!!!
P.S. Piccolo sfogo personale rivolto a tutti e nessuno:
Smettetela di leggere libri, manuali, riviste tecniche e cominciate a navigare, navigare, navigare e a fare miglia, miglia e miglia!!!