Citazione:Andomast ha scritto:
Il punto di massima potenza (tensione/corrente) di un pannello solare è ben al di sopra dei 12V-:-13V che servono per ricaricare una batteria. Il lavoro del regolatore di carica è quello di tenere la tensione nell'intorno dei 13V 'dissipando' in calore il surplus proveniente dal pannello... probabilmente questo spiega perchè la potenza a disposizione per la carica delle batteria sia inferiore a quella potenzialmente generabile dal pannello.
Andrea
scusa, ma non e' cosi'.
1. per caricare una batteria 12v non bastano. e neanche 13.
2. il regolatore serve a modificare la tensione in uscita a seconda di quanto pensa che le batterie siano cariche e/o di quanti utilizzatori sono accesi in quel momento; scelta la tensione in uscita, la corrente in uscita e' una conseguenza di cosa c'e' di acceso in quel momento e di quanta corrente puo' ricevere dai pannelli (di solito poca perche' i pannelli attuali sono una chiavica).
3. il regolatore teoricamente non dovrebbe dissipare proprio niente. non e' mica una stufa.
facciamo finta di avere 4.160w di pannelli installati (cosi' i conti a memoria vengono piu' facili --permettetemi di usare numeri grandi senza virgole).
facciamo finta che i pannelli diano in uscita 16v (cosi' la facciamo facile).
se abbiamo tanta fortuna (...) i pannelli generano la meta' della potenza nominale, quindi ci daranno 2.080w.
questo vuol dire una corrente *massima* di 2.080w / 16v = 130a
bene. facciamo finta che il nostro regolatore eroghi corrente a 13v: *se fosse* che il regolatore e' perfetto, la corrente massima erogata in uscita dal regolatore sarebbe:
130a x 16v / 13v = 160a
in realta' un regolatore da 2 soldi come quelli che forniscono coi pannelli se ha un rendimento del 90% e' gia' tutto grasso che cola, per cui la corrente *erogata* massima e' 160a x 0.9 = 144a. gli altri 16a che mancano vengono dissipati *non per scelta ma perche' i regolatori funzionano relativamente male perche' devono costare poco*.
tuttavia, se io non ho utilizzatori, il regolatore non eroga un'ostia e visto che non eroga, non assorbe e i pannelli non generano niente.
facciamo finta di avere 40a di utilizzatori (frigo, luci, radio, ...).
se io assorbo 40a a 13v, il regolatore *eroga* 40a a 13v il che vuol dire che *assorbe* dai pannelli
40a x 13v / 16v = 32.5a
questi 32.5a devono erogarli i pannelli.
se vogliamo essere bravi, ci mettiamo quel famoso rendimento dell'81.25% in mezzo, per cui ai pannelli in realta' viene richiesta una corrente di
32.5a / 0.9 = 36.1a
non so se sono stato chiaro, ma quello che volevo spiegare e' che i pannelli forniscono una quantita' di energia ad una certa tensione (variabile per via delle condimeteo variabili) ed il regolatore si limita a trasformare questa tensione in una tensione differente. conseguentemente cambia anche la corrente, perche' a meno del rendimento la potenza in entrata e' uguale alla potenza in uscita. potenza = tensione x corrente, per cui se cambia la tensione cambia per forza anche la corrente. il regolatore non vorrebbe dissipare niente, per lui dissipare e' un problema perche' gli viene caldo e dopo funziona ancora peggio. la dissipazione e' inevitabile ma non e' intenzionale. le stufe dissipano energia per fare caldo, ma nessun altro componente lo fa 'apposta'.
quanta corrente viene erogata dal regolatore e' il carico a deciderlo, ammesso che i pannelli siano in grado di fornire al regolatore corrente sufficiente per soddisfare le richieste degli utilizzatori (e di solito non lo sono).