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Versione completa: Regolazione Fiocco: tell tales a diverse altezze
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championship tactics gary jobson e tom widden (mr. north sails)
Citazione:skybet ha scritto:
Ciao Einstein, in un post precedente è stata citata la tua 'bibbia' da cui a volte trai immagini. E' un documento segreto o pubblico? Se è di libera consultazioni mi indichi come faccio a vederlo per assorbire un po' di altrui esperienza?

Si tratta di un testo per regatanti intitolato: TATTICHE VINCENTI
titolo originale: Championship Tactics. How Anyone Can Sail Faster, Smarter and Win Races. ed. 1990 by Gary Jobson and Tom Whidden.
Per quanto concerne le regolazioni invece, ti consiglio il Bignami della vela: Tecniche di vela illustrate, di Ivar Dedekan; è reperibile molto più facilmente e letto da molti ADV.
ciao
Segnati entrambi. LA bibbia effettivamente è da digerire con calma...
In realtà di teoria ne ho macinata parecchia, ma è la prima volta che ho una barca abbastanza a lungo da potermi cimentare non nella miglior regolazione che riesco a fare con quel che ho, ma da chiedermi come dovrebbe essere davvero la miglior regolaizone possibile... e i problemi che ne nascono sono diversi!
CHe ne dite di questo come interpretazione base per mettere a segno: si mette a segno il filetto centrale. Quello rende conto della posizione di mezzo della vela e dunque del suo angolo al vento.

Poi si guardano i filetti sopra e sotto.

Se sbatte quello sopra la vela è troppo svergolata (allora devo stirare di più la balumina), se sbatte quello sotto la vela è troppo poco svergolata (devo tirare di più la base e meno la balumina).

Agisco sul carrello (o in sua mancanza sul grillo del fiocco) per correggere di conseguenza....

Sono troppo semplicistico?
Leggendo anche l'altro post sulla randa mi viene il sospetto che ti abbiano dato le vele di un'altra barca....
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Faccio il malfatti

E chiamarli 'filetti' Big Grin

l'importante è non chiamarli tranci..
Big Grin
Citazione:einstein ha scritto:
Non ho mai avuto o adoperato un autovirante, ma credo che se imposti correttamente la bugna (vedi fori) per la bolina, nelle andature più larghe (quando sarai costretto a lascare scotta perché sei a fine corsa carrello), ti dovrai rassegnare ad avere i filetti alti che non portano correttamente; è il prezzo che si deve pagare alla comodità.
Su quali filetti scegliere, a differenza di ADL, io opterei per quelli intermedi, mi sembra il miglior compromesso.
ciao

Di solito le barche che hanno l'autovirate per le andature larghe hanno spi o gen
* di solito * sono barche per fare regate in cui boline larghe se ne fanno poche e traversi anche.

Di solito poi se l'armo è 'race' c'è anche un modo rapido per cambiare il buco in cui metti la scotta
Citazione:ami ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:
Non ho mai avuto o adoperato un autovirante, ma credo che se imposti correttamente la bugna (vedi fori) per la bolina, nelle andature più larghe (quando sarai costretto a lascare scotta perché sei a fine corsa carrello), ti dovrai rassegnare ad avere i filetti alti che non portano correttamente; è il prezzo che si deve pagare alla comodità.
Su quali filetti scegliere, a differenza di ADL, io opterei per quelli intermedi, mi sembra il miglior compromesso.
ciao

Di solito le barche che hanno l'autovirate per le andature larghe hanno spi o gen
* di solito * sono barche per fare regate in cui boline larghe se ne fanno poche e traversi anche.

Di solito poi se l'armo è 'race' c'è anche un modo rapido per cambiare il buco in cui metti la scotta

Si, forse potrebbero essere competitive da 0-3 e oltre i 18 nodi. Smile

ciao
L'autovirante non è mica facile da regolare!
Dipende anche dal tipo di circuito che ha la scotta, viene dall'albero? controlla anche la posizione trasversale del carrello?
In ogni modo sono fiocchi che devono stare un po twistati, con la balumina più aperta in alto, altrimenti il vento in uscita va a sbattere sulla randa non avando sovrapposizione
Cmq se leggi un po di libri e incominci a guardarti le vele nell'insieme, considerando i loro flussi senza preconcetti tipo 'la drizza deve essere cazzata, il carrello indietro ecc..' vedrai che ci arrivi da solo.....a meno che non ci sia un problema meccanico o di taglio sbagliato come dice Albert, in quel caso un uscitina con un tecnico ti risolve ogni dubbio e ti fa risparmiare un sacco di tempo.
Salve a tutti scusate se mi intrometto inuma discussione attiva, sono nuovo del forum e ancora devo imparare molto. Volevo sapere se qualcuno ha esperienza di code0 su un Bavaria 36. Potete suggerirmi come farlo realizzare, se armarlo in testa o frazionato come il genn? Grazie
Citazione:Bavaria36 ha scritto:
Salve a tutti scusate se mi intrometto inuma discussione attiva, sono nuovo del forum e ancora devo imparare molto. Volevo sapere se qualcuno ha esperienza di code0 su un Bavaria 36. Potete suggerirmi come farlo realizzare, se armarlo in testa o frazionato come il genn? Grazie

Ti riferisci al nuovo 36 o al vecchio? Se si tratta del nuovo, credo tu possa andare in testa, sul vecchio c'è troppo sbalzo, è più un 7/8 che un 9/10. Zanki ti potrà essere più preciso. Wink
ciao
Il mio e' un 2000. In effetti e' un 7/8 ma il velaio mi dice che il carico laterale e' sopportabile dal mio albero. Io, siccome credo che se il cantiere ha previsto il genn subito sopra il Genoa, un motivo ci sara', volevo un vostro parere. Grazie mille
Su un frazionato potrebbe necessitare un diamante, ma su un profilo come il tuo la penso pure io come il tuo velaio. Dipende anche da che tipo di tessuto userai per il code zero e quindi quanto dovrai tesare la drizza.
Cmq qui nel forum abbiamo rigger e velai professionisti e bravi che ti sapranno consigliare meglio.
Citazione:palve ha scritto:
Intanto bisognerebbe sempre precisare se i nodi di vento sono del vento reale o dell'apparente. Poi, dipende dalla barca e dal tipo di vele.
C'è chi con 15 di reale non ha necessità di ridurre.
Ognuno sulla sua barca ed in base all'esperienza / sicurezza che acquisisce sa quando ridurre.
In generale le regolazioni sono quelle che hai detto.

vorrei capire quando è il momento di ridurre la velatura... capire se è solo un fatto di sensibilità o ci sono dei segnali oggettivi...
per esempio le falchette a filo dell'acqua?? o il timone all'orza... (la mia è di bolina diventa puggiera... come cheil fiocco creasse delle spinte laterali maggiori della randa dale da far poggiare la prua...

Insomma quali sono se ci sono i segnali che siamo al limite?? io non ho anemometri.. è uno strumento che sarebbe importante avere ??
Citazione:Bavaria36 ha scritto:
Salve a tutti scusate se mi intrometto inuma discussione attiva, sono nuovo del forum e ancora devo imparare molto. Volevo sapere se qualcuno ha esperienza di code0 su un Bavaria 36. Potete suggerirmi come farlo realizzare, se armarlo in testa o frazionato come il genn? Grazie

Ciao Bavaria36,
è gradita una tua presentazione nella sezione 'Welcome on board'
Ci racconti un po' di te e della tua barca
Fatto
Citazione:Scetti ha scritto:
vorrei capire quando è il momento di ridurre la velatura... capire se è solo un fatto di sensibilità o ci sono dei segnali oggettivi...
per esempio le falchette a filo dell'acqua?? o il timone all'orza... (la mia è di bolina diventa puggiera... come cheil fiocco creasse delle spinte laterali maggiori della randa dale da far poggiare la prua...

Insomma quali sono se ci sono i segnali che siamo al limite?? io non ho anemometri.. è uno strumento che sarebbe importante avere ??

Ricordo di un AdV che ha o aveva una firma del tipo:
'Quando bisogna ridurre la tela? Quando lo hai pensato'
Fatto
Citazione:st00042 ha scritto:


Ricordo di un AdV che ha o aveva una firma del tipo:
'Quando bisogna ridurre la tela? Quando lo hai pensato'

hehehe vero....
solo che io sono abbastanza incosciente...
e anche abbastanza inesperto ...
la somma delle due cose è deleteria...

quindi cercavo di capire quali erano se ci sono segnali di 'pericolo'...
Un buon marinaio deve prevenire situazioni di pericolo, quindi se dopo aver regolato le vele in modo tale da rendere minimo lo sbandamento e questo supera, comunque, i 20/30° (angolo in cui la maggior parte delle barche raggiunge la max velocità), è tempo di ridurre. Oltre tali angoli di sbandamento, la chiglia diventa troppo orizzontale per assicurare la max efficienza, quindi aumento di scarroccio, scafo non più appoggiato su linee ottimali, timone molto duro ecc. ecc. insomma uno schifo....Disapprovazione
Quando vedo in mare barche portate in quel modo (tutta tela e falchetta sott'acqua), penso che non amino molto la propria barca e che soprattutto non sappiano condurla.
ciao
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