Salve a tutti.
Ho un dilemma irrisolto, circa la posizione della leva dell'invertitore durante la navigazione a vela con elica di tipo fisso.
Il manuale della VOLVO PENTA dice, in proposito, che nel caso di elica a pale fisse occorre tenere la leva in folle durante la navigazione a vela (e la leva in marcia indietro solo nel caso di elica con pale abbattibili).
Su VelaeMotore, invece, affermano che comunque, anche nel caso di pale fisse, la leva va tenuta in marcia indietro.
Ho scritto alla Volvo, hanno interpellato i loro tecnici, e mi hanno confermato quanto scritto sul manuale (specificando che, in genere, i loro tecnici ci azzeccano).
Quale cavolo è la verità ?
(non vorrei fare danni, e comunque il rumore dell'asse che gira mi rompe le scatole)
Grazie a tutti per i sicuri (dotti) contributi.
ps: sono disponibile a inserire copia del manuale (e, forse, dell'articolo su vela e motore)
(Spostata da Edolo)
Ciccio, la verita' vera e' quella detta dalla Volvo, con l'elica a pale fisse.
(e la leva in marcia indietro solo nel caso di elica con pale abbattibili)
A marcia indietro?
A marcia indietro (così l'albero si blocca, e la resistenza dell'acqua costringe le pale a ripiegarsi).
non ti fare fregare dalla volvo. l'elica che gira inutilmente crea usura.tra l'altro quando glira l'elica crea più resistenza.l'asse va fermato anche con l'elica a pale fisse.
Io la tengo in retromarcia, farà un po' di resistenza ma non si usura nulla
quando alla prima regata ti partira' il motore a tutto gas indietro e ti abbatterai sulla boa rischiando di farla scoppiare.. scoprirai che se lo metti marcia avanti non cambia proprio nulla!
ciccio tu non fidarti mai di 'l' ha detto XY' galileo c'ha rischiato il rogo per smentire certe idee, hai fatto un genova catania.. un po' di malizzia!
esci con la tua bella a vela e controlli col log come e' piu' veloce.. quello e' il modo giusto.. sanno 'na bella s... quelli della volvo che elica, che vele, che scafo.. e soprattutto che marinaio c'e' su quella barca.
perdona la chiarezza
marco
sarà la n-volta, ma comunque: gli invertitori VP derivano dagli stern drive e sono diversi rispetto agli altri (ZF, BW, ecc) nel senso che il contatto fra i dischi dipende dalla spinta dell'elica: la leva dell'invertitore tramite un levettino minuscolo sposta leggermente l'asse secondario, il poco di attrito comincia a far girare l'elica, la spinta dell'elica appoggia i dischi ben bene uno sull'altro e tutto funziona bene
a motore spento con elica fissa bisogna lasciare l'invertitore in folle
con il motore spento, lasciare l'invertitore in marcia avanti o indietro sposta solo il levettino, siccome il motore non gira i dischi rimangono appena in contatto ma non tan to da bloccarsi e quindi si usurano... oppure, se si lascia la marcia indietro (sempre a motore spento), la spinta sull'elica avvicinerà i dischi bloccandoli, col risultato che fin quando si va veloci (sempre a vela con motore spento) per sbloccare l'invertitore bisognerà esercitare un bello sforzo sul levettino che non è disegnato per sopportarlo (deve contrastare la spinta dell'elica), oppure dover fermare la barca prima di poter mettere in folle e accendere il motore..
promesso la prox volta prendo in barca l'esploso dell'invertitore, si vede bene
bv
Marco sono d'accordo ovviamente su quello che dici, ma spiegami: se un asse e' fatto per girare, e se gira in avanti non puoi che 'guadagnare', quale sarebbe il danno a far girare l'elica a pale fisse(a parte la resistenza idrodinamica)o l'asse, vale a dire a fare quello che dicono tutti i costruttori?
il discorso vale anche per invertitore yanmar?
tutto giusto, però sfido qualcuno a dire che se mette la marcia a motore spento l'asse gira!no, io con l'elica che frulla a vela non ci vado.in realtà non bisognerebbe andare in giro con un elica a pale fisse, ma questo è un altro discorso...
ohibò, mi cogli impreparato. Esiste anche una spiegazione tecnica di questo fenomeno?
Un'elica 'ferma' trascinata in un liquido potrebbe opporre meno resistenza di quando ci si 'avvita' dentro?
Estremizzando il concetto vorrebbe dire che una vite in un pezzo di legno si potrebbe togliere più facilmente con la tenaglia che con il cacciavite?
Non sto polemizzando; non ci sto più capendo una mazza
Estremizzando il concetto vorrebbe dire che una vite in un pezzo di legno si potrebbe togliere più facilmente con la tenaglia che con il cacciavite?
Non sto polemizzando; non ci sto più capendo una mazza
dal punto di vista strettamente di resistenza all'avanzamento (quindi senza considerare tipo di invertitore, lubrificazione dell'invertitore e cuscinetti d'albero, ecc) dipende da vari fattori, in primis il passo dell'elica
eliche a più pale, con passo importante, fanno meno resistenza se lasciate girare: la rotazione (grazie al passo) riduce l'angolo di incidenza delle pale e ritarda il distacco del flusso laminare, riducendo la resistenza
eliche bi o tripala a passo ridotto, com'è il caso di molte eliche di barche a vela, il passo è insufficiente a farle ruotare sufficientemente veloce per cui si trovano in regime turbolento causando una resistenza maggiore rispetto ad un'elica bloccata -> quindi meglio bloccarla, in retro come dice il Prof Spray
E'un quesito vecchio come il mondo.Le cosidette riviste di nautica hanno speso fiumi di inchiostro e fatto anche qualche prova.In folle o con marcia innestata la velocita' della barca non cambia.In folle l'elica comincia a girare e gira oggi gira domani e' come se funzionasse per ore.Quindi usura da rotolamento.Pale abbattibili uguale cosi' si mettono in bandiera.Se vuoi verificarlo controlla con il GPS il log e' troppo effimero.Poi il rumore dell'elica che gira e' fastidioso.Giorgio
Per quanto ne so io:
E' difficile individuare data una certa elica se fà piu' attrito bloccata o libera di girare questo perchè nei due casi segue regimi idrodinamici completamente diverse e di non semplice calcolo.
L'unica strada praticabile (gia' proposta da ZK) è fare una prova pratica con il log...ma questa prova va ripetuta a velocità diverse perchè non è detto che quanto valga a 4 nodi sia valido anche ad 7.
Nel dubbio conviene tenerla bloccata cosi si da evita rumore e potenziale usura della trasmissione
Peter
A parte il fatto che l'elica che gira, oltre a dar fastidio, consuma inutilmente baderna e boccole, per come sono fatti gli inveritori,conviene in genere bloccarla con la retro--
Questo perchè in retromarcia e con elica che tende a girare avanti , la frizione dell'innesto è fatta in modo da 'autobloccarsi'-- se si mettesse la marcia avanti l'elica probabilmente continuerebbe a girare (sembra libera),ma in realtà sarebbe con la frizione innestata che viene tenuta appena staccata dalla tendenza dell'elica a ruotare in avanti, con coseguente usura dovuta al continuo,anche se lieve slittamento.
Quanto al discorso della resistenza, è um po diverso dalla vite nel legno...
In termini semplicistici, la velocità con cui la pala si muove rispetto all'acqua , in caso di elica libera, può risultare di circa dieci volte quella con elica bloccata. Ovviamente presenta al movimento relativo un angolo piu favorevole,e quindi un coefficiente di resistenza molto minore.
Ma essendo la resistenza dipendente anche dal quadrato della velocità ,in generele due cose circa si compensano(come ordine di grandezza)---per cui dipende un po' da caso a caso .. occorrerebbero, per una valutazione e un calcolo corretto, dati e parametri precisi; in genere non si possono avere (Basti pensare a quanto possono variare i coefficenti tra un'elica pulita e la stessa piena di denti di cane)
Il meccanico autorizzato Yanmar di Cervia dice che l'usura prodotta (sul sail drive) dall'elica libera di girare è assolutamente trascurabile. Sulla mia barca (bipala fissa)lasciando in folle si recuperano un paio di decimi (a 5 nodi).
Ciao
concordo con Giorgio con esclusione della considerazione sul log/gps non e' una misura assoluta quella che serve, basta sapere se vai piu veloce o meno..
per questo il log e' decisamente piu' indicato... mica di devi aspettare differenze di 1/2 nodo... un decimino!
In regime turbolento, l'elica ferma offre una resistenza pari all''ombra' delle pale, mentre in rotazione (sempre in regime turbolento, come avviene con velocità di rotazione e quindi angolo di incidenza incompatibile col flusso del fluido) offre una resistenza pari a tutto il disco di rotazione. Da qui il paradosso: ruotando, sebbene si adatti passivamente al flusso, offre più resistenza.
Ciao
quoto pienamente,le seghe mentali che vi state facendo sul consumo degli organi della trasmissione in rotazione libera sono tante!
senza carico applicato che usura volete che ci sia?anche la baderna,(per chi ce l'ha) ma per favore dai,siamo seri,una baderna ben curata dura come minimo 10 15 anni!
un'altra cosa,a mio avviso un'elica fissa,per quanto possa girare piano e creare turbolenze rispetto alla velocita' del fluido,offrira' sempre minor resistenza che lasciarla bloccata!le tradizionali eliche che troviamo,riescono a trascinare tranquillamente la trasmissione senza creare fastidiose turbolenze,le quali potrebbero infastidire il timone generando vibrazioni.per chi ha l'asse,fate una verifica,dei numeri dei giri dell'asse a motore acceso o spento,e' logico che c'e una bella differenza,ma l'asse gira bene,e senza creare troppa resistenza