Mi sto guardando in giro e vedo che le nuove barche hanno oramai l'albero a due crocette. Parlo di barche di 43 46 47 piedi di marchi noti per le performance. Ora secapisco che un palo in carbonio possa dare le stesse caratteristiche di rigidezza con due ordini di crocette rispetto ad uno in alluminio con tre ordini (o forse anche di piu), non capisco la scelta sull'alluminio. Ho sentito come giustificazione il fatto che l'attacco delle lande oramai é a murata e quindi si ottiene la stessa rigidezza di un tre ordini di crocette con due.
Questa giustificazione non la capisco.
Cosa ne pensate?
Bv
Non devi andare in oceano, non devi uscire con troppo vento, la barca non deve costare troppo ... È allora anche due crocette bastano, le volanti sono solo un impiccio, le sartiole basse sono un optional, ma non manca la/le docce interne, la doppia timonieria, il grande tavolo in pozzetto, il microonde....
Ragazzi che
ma allora ragionando così andiamo in crociera con il 'Kon-tiki' e alla via così !!
Guardate che a volte anche il calcolo delle forze in gioco, l'evoluzione dei materiali, e della accuratezza progettuale (che non necessariamente corrisponde alla accuratezza costruttiva, ma questa e' altra minestra) si sono evoluti e ciò che sembrava assolutamente fondamentale potrebbe rivelarsi ridondante.
P. S. : ma che male c'è nel farsi la doccia calda in pozzetto? La hanno anche gli X !!!!!
Citazione:Messaggio di Gundam
Questa giustificazione non la capisco.
non la si capisce perché non è una giustificazione 'logica': per avere un'idea dell'influenza dei vari fattori bisogna comparare il comparabile, non ha nessunissimo senso dire 'un alluminio a tre crocette è uguale a un carbonio a due' o roba del genere
una prima variabile è le geometria, per capire come influisce si cambia solo quella: albero in materiale dato X a due crocette o albero in materiale X a tre crocette, lande a Xcm dal centro o lande a murata, eccetera, si cambia un fattore alla volta e si vede cosa cambia nel risultato finale
seconda variabile le caratteristiche del materiale, essenzialmente modulo di elasticità fra poniamo Lega leggera e carbonio, cosi' a seconda dei coefficienti di sicurezza richiesti si puo' vedere come cambi il risultato finale
poi tutta una serie di altri fattori connessi (allungamenti, differenze di peso dell'alberatura, differenze di momento raddrizzante, e varie spirali di ricalcolo)
se si vuole avere un'idea un minimo razionale è moooolto meglio lasciar da parte le scorciatoie da rivista patinata del tipo 'tre crocette strette sono come due crocette larghe' e fare un minimo di calcoli comparando casi specifici in cui si cambia una sola variabile alla volta, si è ben lontani dal trovare equivalenze cosi' facili
bv
Avendo le lande a murata le sartie hanno più quartiere, angolo formato dall'albero e la sartia.
Più l'angolo è grande e meno serve comprimere l'albero. Per dare lo stesso angolo, quartiere se le lande sono più strette è neccessario mettere più crocette. Chiedo scusa solo ora ho visto il tuo profilo è ho letto che sei ingegnere. L'albero è un'opppppinione.
Scusa bullo, non capisco la relazione tra numero di crocette e livello di compressione dello stesso.
Per compressione io intenderei la forza con la quale le sartie spingono verso il basso l'albero.
Esatto! Se l'angolo della sartia con l'albero fa un'angolo di 7° dovrai comprimerlo di più che se ne facesse 15°. Il massimo sarebbe avere le sartie con un'angolo di 90° , ma è impossibile.
Aumentando il numero di crocette si aumenta il quartiere, l'angolo, si aumenta il quartiere spostando le lande il più larghe possibile dall'albero. In realtà è la sartia che fa meno sforzo perchè la compressione dell'albero sotto sforzo rimane sempre la stessa. Dicono che l'albero faccia degli sforzi di compressioni pari e maggiori al disloccamento della barca.