I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Linea d'ancoraggio a stelle e strisce
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La migliore soluzione è tutta catena con bozza finale in tessile da dar volta sulle gallocce o bitte per non mettere sotto sforzo il vericello, sulle navi c'è l'arrestatoio. Il problema sulle piccole barche è il peso a prua, più di tanta catena non si può altrimenti la barca beccheggia troppo. Quello che fanno gli Americani? Chi se ne frega. Basta pensare che pasteggiano con la coca cola mangiando delle cose schifosissime. i gusti sono gusti diceva quello che si succhiava il calzettone. Vadoavela ci si afforca per deminuire il raggio di evoluzione, per quanto appennellarsi è il miglior sistena per aumentare la tenuta e ci si incasina solo se non si sa come fare. Tieni presente, però, che un'ancora da 20 kg. tiene di più che due da 10 dello stesso tipo. Ancorarsi è un'opppppinione.
Citazione:Messaggio di Franzdima
E' un po' che mi chiedo come mai le linee d'ancoraggio americane differiscano così tanto dalle europee.

L'unica, o quasi, ancora utilizzata è la Danforth (o la Fortress) ma ciò si spiega con riferimento al fondale, che oltre oceano è quasi esclusivamente sabbia.

Ciò che non capisco è la differenza di calumo, noi abbiamo poche decine di metri di pesante catena, loro un cavo tessile lunghissimo (100, 200m?) con all'estremità un paio di metri di catena tanto per evitare che l'attirito col fondale possa consumare il tessile.

E' ovvio che un ancoraggio così può essere fatto solo in rade ampie e vuote, cosa impensabile in Mediterraneo, ma al di là di ciò che vantaggi offre rispetto alla catena?
Grazie ai fuori strada hanno dei verricelli molto sviluppati, quindi dubito che lo facciano per motivi di praticità.
Le loro barche sono mediamente molto pesanti, quindi non penso sia una ragione di risparmio di peso.

Il tessile ammortizza bene i colpi di mare ma, come tenuta, non è paragonabile alla catena. Potrebbero quindi ricorrere ad un misto cavo-catena, anche 50 metri catena e 100 tessile, potendo così ancorare in acque profonde ma il tutto tessile, anche su barche grosse, mi rimane un mistero.

Che ne pensate?

ho trovato questo lavoro. mi sembra buono.

http://alain.fraysse.free.fr/sail/rode/f...forces.htm

al capitolo dynamic behavior si vedono i risultati dei due casi considerati e cioè calumo omogeneo e calumo misto inteso come 80% catena e 20% nylon.

si vede come nel secondo caso i colpi vengano meglio assorbiti anche se a discapito del brandeggio.
si nota anche come il tutto nylon non riesca a mantenere l'ancora orizzontale.

infine una trattazione del brandeggio e come ridurlo.

credo che il mio calumo misto per ammortizzare la raffica e l'abitudine di ormeggiare con la poppa al vento per ridurre il brandeggio siano in linea con i risultati dello studio per sicurezza e comfort.




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io preferisco un calumo misto, anch'io
Io sono per il misto, l'ho gia' scritto molte volte. E' un misto fasullo, 50 metri cima e 35 catena, fasullo perche' al 99% ancoro su fondali e in condizioni che non mi fanno dare anche la cima. Per ammortizzare e scaricare il verricello metto uno stroppo sulla bitta, come tutti.
Poi quando viene il giorno duro, ti scegli il posto giusto, con tanto spazio, e fai correre la cima.
E comunque consiglierei anche a quelli che hanno tutta catena di aggiungere un po' di cima gia' impiombata alla catena. Costa poco, solleva la catena dall'umidita' del fondo del pozzo, se serve e' gia' pronta, per tempi duri o fondali alti.
Citazione:mckewoy ha scritto:

ho trovato questo lavoro. mi sembra buono.

http://alain.fraysse.free.fr/sail/rode/f...forces.htm


posso suggerire di andare a guardare un po' dentro le formule e ipotesi utilizzate (proprio le caselle excel Big Grin )

direi senza dubbio un'analisi interessante che ha bisogno di qualche... limatura
La cime utilizzata per la linea di ancoraggio dovrebbe essere di poliammide (nylon).
Il nylon è molto più elastico del poliestere ed è adoperato in tutto il mondo.
L'ho comprata, ad un prezzo 'maneggevole' in inghilterra, dopo averla molto cercata da noi.
In un paio di negozi di nautica molh, to famosi mi hanno spiegato che il meglio del meglio è il poliestere lavorato a gherlino e che le cime di nylon loro non le tengono perchè hanno solo materiale di qualità. Ah, la competenza degli operatori...
Forse qualcuno dimentica che negli USA il calumo misto è obbligatorio nelle dotazioni, solo catena con bandiera USA e negli USA sei fuorilegge,
sarà mica per questo che hanno calumo misto? Big Grin Big Grin Big Grin
Citazione:mckewoy ha scritto:
ho trovato questo lavoro. mi sembra buono.

http://alain.fraysse.free.fr/sail/rode/f...forces.htm

al capitolo dynamic behavior si vedono i risultati dei due casi considerati e cioè calumo omogeneo e calumo misto inteso come 80% catena e 20% nylon.

si vede come nel secondo caso i colpi vengano meglio assorbiti anche se a discapito del brandeggio.
si nota anche come il tutto nylon non riesca a mantenere l'ancora orizzontale.

Avevo letto anche io di questo studio con rapporto 5:1 catena-tessile. La tenuta massima era stata raggiunta con 50m di catena e 10 di cima.
La cima aiuta ad ammortizzare i colpi di mare, che alla fine sono la causa dello spedare dell'ancora.
Sempre secondo questo esame, la sola cima, per quanto lunga sia, si tende e fa lavorare obliqua l'ancora, quindi la tenuta è compromessa ed è la soluzione peggiore se paragonata al misto od alla tutta catena.
Citazione:Observer ha scritto:
Forse qualcuno dimentica che negli USA il calumo misto è obbligatorio nelle dotazioni, solo catena con bandiera USA e negli USA sei fuorilegge,
sarà mica per questo che hanno calumo misto? Big Grin Big Grin Big Grin

E' proprio questo il punto, NON hanno il calumo misto.
Prevalentemente è tutto tessile, nylon o poliestere che sia.

Insisto nel dire che secondo me il calumo misto è sempre meglio del solo tessile, in ogni condizione.
Citazione:Stefano Di ha scritto:
Franz, il tuo riferimento all' OT è poco comprensibile, visto che tutti ci siamo tenuti abbastanza in tema, con piccole e giustificabili variazioni dovute alle necesità del dialogo e dell' approfondimento.

Quale pensavo essere la risposta (ricerca di 'elasticità virtuosa' richiesta dalle condizioni ondose) alla tua domanda specifica te lo avevo già detto.

Che secondo me non esistano soluzioni migliori è perchè le esigenze sono diverse; il guaio è spesso che tendiamo a dimenticarlo, sul forum è accaduto spesso.

Altri problemi non ne vedo.

L'elasticità è garantita dal calumo misto. Il tutto tessile fa sollevare l'ancora, è molto più facile tendere 170 metri di tessile che, magari, 50 metri di catena e 50 di cima.

Le soluzioni migliori esistono, basta fare la domanda giusta: qual'è il modo migliore per ancorare una barca di 40 piedi da crociera, con una danforth, su sabbia, senza problemi di ruota, con vento e mare sostenuto?
Secondo me misto catena-tessile.
Citazione:mckewoy ha scritto:
Citazione:Messaggio di Franzdima
E' un po' che mi chiedo come mai le linee d'ancoraggio americane differiscano così tanto dalle europee.

L'unica, o quasi, ancora utilizzata è la Danforth (o la Fortress) ma ciò si spiega con riferimento al fondale, che oltre oceano è quasi esclusivamente sabbia.

Ciò che non capisco è la differenza di calumo, noi abbiamo poche decine di metri di pesante catena, loro un cavo tessile lunghissimo (100, 200m?) con all'estremità un paio di metri di catena tanto per evitare che l'attirito col fondale possa consumare il tessile.

E' ovvio che un ancoraggio così può essere fatto solo in rade ampie e vuote, cosa impensabile in Mediterraneo, ma al di là di ciò che vantaggi offre rispetto alla catena?
Grazie ai fuori strada hanno dei verricelli molto sviluppati, quindi dubito che lo facciano per motivi di praticità.
Le loro barche sono mediamente molto pesanti, quindi non penso sia una ragione di risparmio di peso.

Il tessile ammortizza bene i colpi di mare ma, come tenuta, non è paragonabile alla catena. Potrebbero quindi ricorrere ad un misto cavo-catena, anche 50 metri catena e 100 tessile, potendo così ancorare in acque profonde ma il tutto tessile, anche su barche grosse, mi rimane un mistero.

Che ne pensate?

ho trovato questo lavoro. mi sembra buono.

http://alain.fraysse.free.fr/sail/rode/f...forces.htm

al capitolo dynamic behavior si vedono i risultati dei due casi considerati e cioè calumo omogeneo e calumo misto inteso come 80% catena e 20% nylon.

si vede come nel secondo caso i colpi vengano meglio assorbiti anche se a discapito del brandeggio.
si nota anche come il tutto nylon non riesca a mantenere l'ancora orizzontale.

infine una trattazione del brandeggio e come ridurlo.

credo che il mio calumo misto per ammortizzare la raffica e l'abitudine di ormeggiare con la poppa al vento per ridurre il brandeggio siano in linea con i risultati dello studio per sicurezza e comfort.




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io preferisco un calumo misto, anch'io




Se per il 'calumo misto di mckewoy' intendi quello che hai consigliato in un intervento precedente, e cioè (ti cito):


secondo le esperienze mie e di altri vecchi, il calumo misto migliore vede una sequenza:
10 catena - 20cima - 10catena - tanta cima.
il pezzo di catena intermedio ammortizza e tiene basso il calumo.'



questo a onor del vero non è per niente in linea, come invece tu sostieni, con i risultati dello studio dell' ottimo Alain Fraysse.
Anzi, Fraysse più volte dice che il peso della catena, in generale qualunque peso, deve stare più vicino possibile all' ancora; come del resto ti avevo già detto più modestamente anche io.
In nessuna argomentazione di Fraysse si riesce a trovare una minima giustificazione, che sembra invece tu gli voglia attribuire, di quei 20 metri di cima interposti tra due spezzoni da 10 metri di catena.
Praticamente, la configurazione da te caldeggiata non è ottimale in nessuna situazione.

Invece è buono in molte circostanze il tuo stratagemma di ancorarsi di poppa, e andrebbe pubblicizzato tra coloro che comunque devono salpare a mano, perchè non hanno verricello a prua, oppure tra i pochi che hanno anche un verricello a poppa.
No, lo studio cui io facevo riferimento era stato fatto con 50 metri initerrotti di catena giuntata con 12 metri di cima che arrivava fino alla bara.
Franz, rispondevo a mckewoy. Smile

Venendo invece a te, se a bordo hai molta catena in unico pezzo, ne dai quanta te ne serve per far lavorare l' ancora correttamente, poi a una maglia ci attacchi l' estremità di una quindicina di m, di cima elastica, fili questa cima finchè non abbitti l' altra estremità e molli altra catena bastante per mandare in trazione la cima, il resto della catena ovviamente ti resta nel gavone, a disposizione per futuri ancoraggi in acque più profonde e/o con vento più forte, e così benefici dell' elasticità virtuosa di almeno quei quindici metri di cima.
E' il sistema suggerito da Bullo, ma con la variante pratica e concettuale che la cima teminale non serve solo a scaricare da sforzi il verricello, ma essendo più lunga dello stretto necessario a quello scopo ti offre anche elasticità virtuosa (ricordo che per elasticità virtuosa intendo quella che si attiva quando i giochi si fanno duri, non quella, che chiamo viziosa, della catena che nel passare da 1 a 20 nodi si solleva e ti fa arretrare di diversi metri, mentre nel passare del vento da 20 a 40 nodi resta ormai quasi completamente rigida).

Ma nei nostri mari si riesce in genere a evitare questo bisogno spasmodico di elasticità nel calumo, almeno quando riusciamo ad ancorarci in insenature protettisime dall' onda; una residua necessità di elasticità ci proviene dal brandeggio, che si può ridurre facilmente con velettine stabilizzatrici (o, con barche piccole oppure dotate di secondo salpa a poppa, ancorandoci di poppa).

Già che sono di nuovo in contatto con te, Franz, prima volevo solo dire che più che un sistema di ancoraggio ideale sempre, che potremmo definire 'il migliore' in assoluto, dovremmo registrarci su diversi sistemi che sono 'i più adatti' in determinate circostanze e, prima ancòra delle circostanze, i più adatti a determinate stazze di barca, attrezzature a disposizione (leggi salpaancore) e loro modo di installazione a bordo, condizioni della nostra schiena, disponibilità di equipaggio capace di gestire giunzioni catena-àncora ecc ecc.
Il motivo per cui eviterei la dizione 'il migliore' è che tutti sono alla ricerca della panacea, della soluzione miracolosa per tutte le circostanze, e pronti ad azzuffarsi con slogan assurdi tipo 'delta forever' o 'calumo misto a morte'.
Invece le soluzioni volta per volta sono date da una chiara e ampia conoscenza delle leggi che regolano il funzionamento delle cose , e da una presenza a bordo di tanto materiale di ancoraggio.
L' ipotesi che tu mi avevi fatto (40 piedi di barca, spazio a volontà, sabbia, vento e sopratutto mare sostenuto) è molto specifica, e la soluzione 'più adatta' a fronteggiarla non può certo esser chiamata 'la migliore'.
Credimi, non sono sofismi.
Spero finalmente di essermi spiegato.
Ciao Stefano,

si, ti sei spiegato e ti ringrazio.

Per 'migliore', comunque, intendevo sempre il paragone col tutta cima degli americani. E' solo con riferimento a questo che, secondo me, il sistema francese è meglio del sistema americano. Non il migliore in assoluto, solo 'meglio di'.

Sul fatto che non ci possa essere un sistema aprioristicamente migliore mi trovi perfettamente daccordo. Diversamente, esisterebbe un'unica ancora venduta con un unico calumo uguale per tutti.
IMHO, dato che normalmente faccio 1 mese di crociera all' anno e di solito al massimo faccio 3-4 marina e tutto il resto rada, mi trovo molto bene con:
1) bruce da 10 Kg
2) 5 mt di catena da 8 collegati al diamante di
3) Delta da 16 Kg con
4) 20 mt di catena da 8 impiombati con
5) 60 mt di tessile (cima da 8mm 3 trefoli in nylon).
Sui bassi fondali uso solo la catena (sempre però le 2 ancore), sui fondali più profondi o in caso di maltempo, molto calumo (tutta catena e tessile alla bisogna). Sino ad adesso ho dormito sogni tranquilli.
BV
Se vuoi sapere cosa ne pensiamo, a me più che un sistema razionale e sicuro per ancorarsi pare... un accrocco sadomaso! Smile
Grazie del tuo illuminato parere Stefano Smile,
Comunque questo accrocchio sadomaso l' ho preparato dopo aver rischiato di trovarmi sugli scogli dopo una nottata di bora forte a Premantura (dove tutte le barche in rada hanno arato), quindi informandomi piu' profondamente e leggendo un libro di Tross dove parlava anche delle sue esperienze di ancoraggio e riteneva il piu' sicuro quello composto da piu' ancore appennelate con catena e calumo in tessile( tra l' altro nella sua esperienza ha resistito anche ad un Uragano).
Nello specifico il mio permette alla prima ancora di essere sempre in posizione di presa (ma grazie ai 20 mt di catena anche la seconda e' sempre ben piantata), di avere due ancore che riducono esponenzialmente le possibilita' di arare aumentando le possibilita' di buon ancoraggio a secondo del tipo di fondale (essendo le due ancore diverse) e di usare solo catena su fondali bassi (3-7 mt) usando il tessile solo sulla galloccia e liberando il salpancora. L' impiombatura tessile su catena passa benissimo sul barboten e quindi uso sempre il salpancora. L' unico piccolo sforzo a mano e' quello di appennellare la Bruce e recuperarla quando la Delta e' arrivata sul musone, ma si tratta di 10 Kg di ancora + pochi chili di catena, ma notti di sonno tranquille non me lo fanno rimpiangere.
Anche il peso che ho a prua, nonostante le due ancore ma grazie al tessile, e' di molto inferiore rispetto a quello che avrei con 50 mt di catena (ed io ho quasi 90 mt di calumo), quindi diminuisce il beccheggio della barca e migliorano le prestazioni. Ultima cosa, la bruce sta' bene nel gavone insieme alla catena ed al tessile e la Delta sta sul musone, quindi anche la coperta risulta pulita e sgombra.

BV
Citazione:lunar1960 ha scritto:
1) bruce da 10 Kg
2) 5 mt di catena da 8 collegati al diamante di
3) Delta da 16 Kg con


son 30-35 chili di ferro per un Elan 37, ci mancherebbe non tenesse 42
Ciao lunar, non mi capita quasi mai di dare giudizi così sommari e ironici come ho fatto con te, i frequentatori del forum mi conoscono anzi per i miei interventi lunghi e probabilmente pignoli e pedanti; ma il tuo caso è stato irresistibile.

Adesso sto trasferendo la barca da Genova a La Spezia, sono solo, e anche se grazie alla timoneria interna posso stare un po' al computer la situazione non è ottimale per argomentare, ma lo farò, è doveroso.

Intanto la cima da 8 ha un carico di lavoro assolutamente incongruo rispetto al resto e alle possibili necessità, anche se per un po' di volte può anche reggerti; per il resto, a presto.
Citazione:Stefano Di ha scritto:

Anzi, Fraysse più volte dice che il peso della catena, in generale qualunque peso, deve stare più vicino possibile all' ancora; come del resto ti avevo già detto più modestamente anche io.

bella Stefano. il calumo 40 catena e 10 di cima su un fondale di 5 - 10 metri che è quello che noi incontriamo più spesso ti garba??

a me si.

il peso a prua in una barca a vela non garba a nessuno, ed a maggior ragione a chi salpa a mano.

in barca ( 8 metri che pesca 1 metro ) ho questi spezzoni di calumo:

10m di catena

10m di catena con impiombati 20m di cima con impiombato all'altra estremità 1m di catena

10m di catena con impiombati 20m di cima

1m di catena con impiombati 100m di cima

una decina di grilli del 10

la catena è dell'8 e la cima è del 12 ( 14 quella da 100m )

queste cose stanno in tre secchie a centro barca pronte per essere collegate catena-grillo-catena in qualunque composizione il caso richieda.

allora i 40 di catena e 10 di cima diventano

10-20 oppure 10+10-20 su un fondale da 5

10+10-20 oppure 10-20-10-20 su un fondale da 10

10+10-20-10-20 su fondali maggiori

spezzoni di calumo modulari e componibiliSmiley14Smiley14Smiley14

a prua ho due ancore da 9kg danforth e cqr a seconda del fondale.

come puoi immaginare, gestire a mano una alternanza di catena e cima è meno faticoso e la tenuta dell'ancoraggio è garantita da almeno 10m di catena vicino all'ancora e la catenaria assicurata dallo spezzone di catena intermedio.

in aggiunta, ho a bordo un 'grillone' da 10kg che posso utilizzare come salmone sotto la barca per avere il calumo più verticale oppure vicino all'ancora per un rinforzo senza dover salpare.

io lo considero un calumo misto efficace ed efficiente.

non strappo e non brandeggio.
.....io terrei in considerazione anche la necessità di salpare in emergenza velocemente, magari con 40 nodi e onda sul naso, cosa già capitata per un imprevisto salto di vento!

Accrocchi troppo complicati che certamente hanno un senso in condizioni statiche , possono diventare imgombranti e difficili in emergenza.

Ho constatato che la catena , se hai un salpa che lavora bene, è quella che viene su più velocemente!
Quando hai il misto, il solo 'passaggio' da recupero il cavo a recupero catena, che ti costringe a maneggiare il tutto per inserire la catena nel barbotin, quando il sistema va in tensione per il brandeggio e magarila prua salta sull'onda, è difficoltoso e pericoloso!

All'inizio dell'estate bvolevo ridurre la catena da 50 a 25/30 mt per diminuire il peso a prua, ma il famoso salto di vento mi ha fatto riflettere, e mi sa che terrò i 50 , anche se hai dato tessile, quando hai giù 50 mt, puoi presumibilmente stare ancora sull'ancora e fare l'operazione di inserimento sul barbotin con calma.

Se sono solo su catena metto lo stroppo 2/3 mt, doppio con cima relativamente fine che allunga di più, e uso due galloccie.

nei casi di fondali difficili, vedi ricchi di poseidonia come in croazia, uso ancora la cara vecchia Ammiragliato, che effettivamente è un pò scomoda, ma aggancia qualsiasi fondale.
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