E' un po' che mi chiedo come mai le linee d'ancoraggio americane differiscano così tanto dalle europee.
L'unica, o quasi, ancora utilizzata è la Danforth (o la Fortress) ma ciò si spiega con riferimento al fondale, che oltre oceano è quasi esclusivamente sabbia.
Ciò che non capisco è la differenza di calumo, noi abbiamo poche decine di metri di pesante catena, loro un cavo tessile lunghissimo (100, 200m?) con all'estremità un paio di metri di catena tanto per evitare che l'attirito col fondale possa consumare il tessile.
E' ovvio che un ancoraggio così può essere fatto solo in rade ampie e vuote, cosa impensabile in Mediterraneo, ma al di là di ciò che vantaggi offre rispetto alla catena?
Grazie ai fuori strada hanno dei verricelli molto sviluppati, quindi dubito che lo facciano per motivi di praticità.
Le loro barche sono mediamente molto pesanti, quindi non penso sia una ragione di risparmio di peso.
Il tessile ammortizza bene i colpi di mare ma, come tenuta, non è paragonabile alla catena. Potrebbero quindi ricorrere ad un misto cavo-catena, anche 50 metri catena e 100 tessile, potendo così ancorare in acque profonde ma il tutto tessile, anche su barche grosse, mi rimane un mistero.
Che ne pensate?
Citazione:dinonicola ha scritto:
Tanto per cominciare in oceano l'escursione delle maree è maggiore che in mediterraneo, poi ci sono correnti in alcune zone molto forti. Credo che una linea di ancoraggio più flessibile oltre che lunga sia opportuna. Detta la mia
aggiungo che quando arriva il tornado....
i Francesi usano 15-20 mt di catena e il resto tessile, presumo x avere - peso in cosiderazione delle maree e quindi della lunghezza del calummo da dare ho visto su riviste specializzate chi consigliava fino a 10-11 volte altezza fondale! immaginate 100 mt di catena da 8 = 140 kg
poi dove ci sono maree importanti i fondali sono di fangazza ottima tenitrice
usare solo 2 mt di catena mi sembra eccessivo
c'è da dire che i fondali del mediterraneo mi sembrano essere + difficili causa poseidonia e fondale duro
Io ho fatto 50e50, catena e cima, ma ogni tanto ci penso a ridurre a 25 mt la catena.....
Citazione:mhuir ha scritto:
Io ho fatto 50e50, catena e cima, ma ogni tanto ci penso a ridurre a 25 mt la catena.....
secondo le esperienze mie e di altri vecchi, il calumo misto migliore vede una sequenza:
10 catena - 20cima - 10catena - tanta cima.
il pezzo di catena intermedio ammortizza e tiene basso il calumo.
Però un po' di catena serve sempre, ci vuol poco a mettere in obliquo 100m di cima e far spedare l'ancora.
Non dico di caricare 200kg di catena ma non capisco perché non facciano un calumo misto come i francesi. Credo che in qualsiasi condizione un calumo alla francese tenga di più di uno americano.
ma secondo questo principio perchè le navi non utilizzano tali sistemi? Per questione di pesi? noi diamo fondo solo dove il fondo non supera i 15 metri e tra il misto e tutta catena la differenza è risparmiare 100 kg su un dislocamento da 16 ton.
Forse è valido per imbarcazioni medio piccole dove la differenza di peso è importante o noi crediamo che la catena sia insostituibile?
BV
Citazione:timeout ha scritto:
ma secondo questo principio perchè le navi non utilizzano tali sistemi? Per questione di pesi? noi diamo fondo solo dove il fondo non supera i 15 metri e tra il misto e tutta catena la differenza è risparmiare 100 kg su un dislocamento da 16 ton.
Forse è valido per imbarcazioni medio piccole dove la differenza di peso è importante o noi crediamo che la catena sia insostituibile?
BV
No, anche barche a motore grandi, di 40-50 piedi. E' questo che mi sembra strano.
Avevo visto un progemma di mare in TV in cui ancoravano un grosso fisherman lanciando una grossa danfoth come facciamo noi sui barchini in affitto nelle isole.
Su internet ho trovato questo video che rende l'idea, un 45ft a motore spiaggiato con circa 250 piedi (75m) di calumo tessile filato. Secondo me con una danforth, 50m di catena e 25 di cima sarebbe ancora ancorato.
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Mi piacerebbe girare la domanda: perche' se gli americani e i francesi usano molto tessile (chi piu' chi meno) perche' noi usiamo tutta catena?
Certo fondali e marea non c'entrano, almeno per i francesi, che non solo hanno atlantico e mediterraneo ma girano tutto il mondo in una percentuale che noi ce lo sognamo.
E per concludere il quadro, sapete che fanno gli inglesi?
una volta usavo sempre la linea mista, , 20 metri di catena e poi tanta tanta cima, ormeggio più elastico e quindi più sicuro, pltre che più confortevole. Poi le rade hanno cominciato ad affollarsi un po' troppo, e io ero l'unico che ' scorrazzava ' per la rada a ogni salto di vento, mentre gli altri, ancorati sulla catena, rimanevano per lo più fermi dov'erano salvo raffiche violente. Mi sono dovuto adeguare e oggi monto tutta catena [
quando scrivi ' E' ovvio che un ancoraggio così può essere fatto solo in rade ampie e vuote, cosa impensabile in Mediterraneo, ' ti sei già dato la risposta.
Ricordo un articolo di Tross su un bolina di anni fa ( l'articolo nacque proprio in risposta a una mia domanda sulla linea di ancoraggio ) in cui considerava la cima più sicura della catena. Una volta aveva abbandonato un mese la barca in oceano indiano in rada con tre ancore a ' stemmino della mercedes ' e una unica cima che le collegava alla barca. Ritrovò la barca al suo posto nonostante un uragano .
Citazione:Marisco ha scritto:
una volta usavo sempre la linea mista, , 20 metri di catena e poi tanta tanta cima, ormeggio più elastico e quindi più sicuro, pltre che più confortevole. Poi le rade hanno cominciato ad affollarsi un po' troppo, e io ero l'unico che ' scorrazzava ' per la rada a ogni salto di vento, mentre gli altri, ancorati sulla catena, rimanevano per lo più fermi dov'erano salvo raffiche violente. Mi sono dovuto adeguare e oggi monto tutta catena [
quando scrivi ' E' ovvio che un ancoraggio così può essere fatto solo in rade ampie e vuote, cosa impensabile in Mediterraneo, ' ti sei già dato la risposta.
Ricordo un articolo di Tross su un bolina di anni fa ( l'articolo nacque proprio in risposta a una mia domanda sulla linea di ancoraggio ) in cui considerava la cima più sicura della catena. Una volta aveva abbandonato un mese la barca in oceano indiano in rada con tre ancore a ' stemmino della mercedes ' e una unica cima che le collegava alla barca. Ritrovò la barca al suo posto nonostante un uragano .
Ricordo l'articolo. Lui mi pare parlasse di 160 metri di calumo in 6 metri di fondo...
Piuttosto che afforcare o appennellare, cose incasinanti e mai risolutive, allora, se non ci sono problemi di spazio o di barche vicine, potrebbe essere piu' ragionevole prepararsi ad allungare il calumo con 50/100 metri di tessile, da tenere stabilmente a portata di mano (compreso il sistema per giuntarlo alla catena).
E questo potrebbe essere utile anche a dar fondo in acque piu' alta, magari col grippiale, per potersi riparare anche in acqua profonde.
A questo proposito mi ricordo che una volta ho dovuto riparare dietro Gorgona, ma il fondale sprofondava troppo veloce e cosi' sono dovuto restare fermo o quasi a motore, per non derivare fuori dal riparo o troppo sotto costa. Avrei potuto invece dare fondo anche in 20 metri, se avessi avuto tanto tessile. Che ne dite?
Citazione:Jak ha scritto:
Ricordo l'articolo. Lui mi pare parlasse di 160 metri di calumo in 6 metri di fondo...
Chi e' che va a ripescare la discussione dei 50 metri di calumo
Citazione:vadoavela ha scritto:
Piuttosto che afforcare o appennellare, cose incasinanti e mai risolutive, allora, se non ci sono problemi di spazio o di barche vicine, potrebbe essere piu' ragionevole prepararsi ad allungare il calumo con 50/100 metri di tessile, da tenere stabilmente a portata di mano (compreso il sistema per giuntarlo alla catena).
E questo potrebbe essere utile anche a dar fondo in acque piu' alta, magari col grippiale, per potersi riparare anche in acqua profonde.
A questo proposito mi ricordo che una volta ho dovuto riparare dietro Gorgona, ma il fondale sprofondava troppo veloce e cosi' sono dovuto restare fermo o quasi a motore, per non derivare fuori dal riparo o troppo sotto costa. Avrei potuto invece dare fondo anche in 20 metri, se avessi avuto tanto tessile. Che ne dite?
che ne dico ? che ho a bordo una cima da 50 metri per l'occorrenza, con già il suo bel grillo da attaccare alla catena, più, se serve, 30 metri dell'ancora di rispetto che ha linea mista .
Citazione:mckewoy ha scritto:
Citazione:mhuir ha scritto:
Io ho fatto 50e50, catena e cima, ma ogni tanto ci penso a ridurre a 25 mt la catena.....
secondo le esperienze mie e di altri vecchi, il calumo misto migliore vede una sequenza:
10 catena - 20cima - 10catena - tanta cima.
il pezzo di catena intermedio ammortizza e tiene basso il calumo.
Ciao mc,
è dimostrato (fìdati) che per tenere basso il calumo la posizione più efficace del peso (salmone o spezzone di catena) è quanto più possibile vicino all' ancora.
La soluzione dello spezzone intermedio da te proposta può servire per ammortizzare, ma non è l' ideale per tenere basso il calumo vicino all' ancora, che è in genere quello che desideriamo per massimizzare il potere di presa dell' ancora stessa.
La soluzione che suggerisci può essere buona per tenere basso il calumo vicino alla barca, e quindi tenerlo al riparo dalle aggressioni delle altre barche; forse intendevi questo?
Per ottimizzare sia le capacità del calumo di ammortizzare, sia quelle di tener basso il tiro sull' ancora converrebbe allungare ancora un po' il primo spezzone di catena, portarlo, chessò, a una quindicina di metri, e poi salire verso la barca con tutta cima.
Con questa configurazione, i metri in più di cima a scapito della catena ti offrirebbero certamente un surplus di elasticità virtuosa, quella che c'è quando serve con sollecitazioni forti, non quella viziosa della catena, elasticità quest'ultima che c'è quando è dannosa, con sollecitazioni deboli, e diminuisce con sollecitazioni forti; insomma, con meno peso complessivo hai miglior angolo di tiro e migliore qualità di ammortizzazione.
Tornando al sistema che tu proponi, esso porta frequentemente lo spezzone di cima intermedia tra i due pezzi di catena a strusciare il fondo, cosa assolutamente da evitare.
L' unico vantaggio della tua soluzione è un minore sforzo sopportato dalla persona che tira su l' ancora, ma solo in alcuni momenti e sopratutto solo quando siamo ancorati su fondali, misurati non dal pelo dell' acqua ma dal musone, superiori a 10 metri, il che è poco frequente.
Più in generale, riguardo alla domanda che si pone Franzdima e che anch'io mi sono spesso posto, credo che, al di là di abitudini e credenze irrazionali che possono incrostarsi molto differentemente in una cultura o in un' altra, una spiegazione può forse risiedere nella maggiore onda che in America devono a volte sopportare rispetto al Mediterraneo (vedi l' articolo di Toss citato da Marisco), e conseguentemente a una maggiore ricerca dell' effetto di ammortizzazione virtuosa offerta dalla cima.
E quei pochi metri di catena, probabilmente di taglia superiore al necessario richiesto dai carichi di lavoro e quindi molto pesanti, concentrati verso l' ancora non solo evitano pericolosi sfregamenti ma ottimizzano come spiegavo sopra l' effetto di tener basso il tiro sull' ancora.
Citazione:Stefano Di ha scritto:
La soluzione che suggerisci può essere buona per tenere basso il calumo vicino alla barca, e quindi tenerlo al riparo dalle aggressioni delle altre barche; forse intendevi questo?
no Stefano, intendevo dire che tiene basso il calumo fino agli ulteriori 10m di catena prima dell'ancora.
probiren
Ok, quindi mi sembra che la soluzione migliore sia quella francese, tanta catena e tanta cima, spazio permettendo.
mckewoy, se vogliamo ottimizzare la tenuta dell' ancora, la parte di calumo che deve stare più bassa possibile è l' ultima, quella vicina all' ancora. Per ottenere questo il peso deve essere più possibile concentrato vicino all' ancora, quindi stai sicuro che se quei 10 metri di cima interposti tra le catene li elimini, e gli spezzoni di catena li giunti, abbassi la direzione di trazione sull' ancora rispetto alla configurazione attuale (con sollecitazioni sufficienti, ovvio); questo ce lo garantisce una teoria chiara e certa. Viceversa prove empiriche in questo ambito ci illuminano meno (viste le tante variabili poco controllabili, vista la difficile visibilita dell' oggetto dei nostri esperimenti ecc.). Il tuo sistema l'ho già provato, barche fà, quando non avevo salpaancore e sopratutto non avevo le idee chiare. Poi, se vuoi ottenere altre cose, questo è un altro discorso.
In più, mi ripeto, non dimenticare l' effetto pernicioso che qualunque peso, zavorra, salmone o catena piazzati a monte di qualunque pezzo di cima possono causare a quest'ultima, causa sfregamento sul fondo. Per evitare questi pericoli, quando la cima inizia ha da continuare ad essere cima fino alla barca, o perlomeno fino a che, a una distanza dal musone inferiore alla profondità dell' acqua, è comunque impossibilitata a strusciare sul fondo.
Ma questo è un discorso relativo, se normalmente ti ancori su fondali di sabbia puoi anche far strusciare la cima sul fondo, se ti fa comodo.
Franz, non parliamo di soluzioni migliori! Altrimenti diamo il via alla ennesima diatriba sterile e miope.
Ognuno ha le sue esigenze: c'è chi ancora su roccia e chi su cachemire, chi ha il salpaancore di salute malferma e chi di salpaancore ne ha due (Amel), chi fa sollevamento pesi e chi ha i dischi intervertebrali sui blocchi di partenza, chi ha catene da 6, gestibili a mano, e chi da 10 o 12, ingestibili, c'è chi fa 100 giorni di rada l' anno con ogni tempo e chi non si allontana mai troppo dal porto.
Tra tutte le soluzioni non manifesatamente assurde, o incoerenti al proprio interno, la migliore è quella che va bene a te, non c'è dubbio.
mi fa piacere che tu rimanga del tuo parere. bullo docet.
Citazione:Stefano Di ha scritto:
Franz, non parliamo di soluzioni migliori! Altrimenti diamo il via alla ennesima diatriba sterile e miope.
Ognuno ha le sue esigenze: c'è chi ancora su roccia e chi su cachemire, chi ha il salpaancore di salute malferma e chi di salpaancore ne ha due (Amel), chi fa sollevamento pesi e chi ha i dischi intervertebrali sui blocchi di partenza, chi ha catene da 6, gestibili a mano, e chi da 10 o 12, ingestibili, c'è chi fa 100 giorni di rada l' anno con ogni tempo e chi non si allontana mai troppo dal porto.
Tra tutte le soluzioni non manifesatamente assurde, o incoerenti al proprio interno, la migliore è quella che va bene a te, non c'è dubbio.
Veramente sei tu che stai andando OT col discorso di dove sia meglio piazzare la catena.
La mia discussione, sin dall'inizio, era incentrata a capire quale vantaggi desse un calumo tutto tessile rispetto ad uno mediterraneo, misto o tutta catena che sia.
Se leggi, ho fatto riferimento alle barche più grosse, in cui il salpancora è potenzialmente sempre presente ma magari è chiamato a sollevare la cima e non la catena per una precisa scelta tecnica.
Sulla base di cosa è fatta tale scelta?
Non è sempre meglio mettere una quanttà significativa di catena? Secondo me si.
Poi va da sé che un VOR abbia una fortress con cima ed un Amel 64 due ancore con 200 metri di catena.
Franz, il tuo riferimento all' OT è poco comprensibile, visto che tutti ci siamo tenuti abbastanza in tema, con piccole e giustificabili variazioni dovute alle necesità del dialogo e dell' approfondimento.
Quale pensavo essere la risposta (ricerca di 'elasticità virtuosa' richiesta dalle condizioni ondose) alla tua domanda specifica te lo avevo già detto.
Che secondo me non esistano soluzioni migliori è perchè le esigenze sono diverse; il guaio è spesso che tendiamo a dimenticarlo, sul forum è accaduto spesso.
Altri problemi non ne vedo.