I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Restauro/refitting Abeking & Rasmussen Barbarella
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Grazie per le info sul butile che userò sicuramente.
Sea4see mi piacerebbe fare un sito come il tuo su questa avventura, mi puoi dare info?

DISASTRO: il fine settimana scorso ho incollato il mogano (4 mm) sulla poppa con le graffette come hanno costruito tutto il fasciame della barca, il giorno dopo ho rimosso le graffette e levigato tutto lo specchio di poppa. Quindi ho fatto il trattamento con l'epossidica. Il giorno dopo sono venuti in evidenza tutti i puntini delle graffette come non era mai successo. Così non lo tengo.
Io credo che il fornitore del mogano (da cui ho preso tutto il mogano utilizzato) in questo caso ha sbagliato il taglio (la superficie era molto fibrosa). Infatti l'unica spiegazione (che mi do) è che i puntini scuri siano dovuti allo stesso effetto che fa la resina con la polvere di segatura che diventa molto scura.
Se qualcuno ha una soluzione da suggerire glie ne sarei veramente grato. Altrimenti rifarò tutto lo specchio. [:211]


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Petersail,
vedo la tua discussione solo ora, e ti faccio i complimenti per la determinazione e lo sforzo di fare bene che dimostrano anche le tue foto.
Mi permetto di rispondere ad alcuni tuoi dubbi/quesiti:
per il montaggio, quella pasta che resta morbida grigio-verde è sicuramente stucco in nastro, quello usato per montare top cucina e lavelli. Te lo consiglio vivamente!!!oggi è largamente usato in sostituzione del sika per la caratteristica di siggillare ma non incollare. Viene usato per montaggio dei candelieri e tutta la ferramenta di bordo, inclusa quella sotto sforzo!!
I puntini sullo specchio di poppa, non sono altro che la resina fuoriuscita dai fori delle grappette usate per il fissaggio temporaneo. Non li vedevi quando carteggiato e pronto per dare l'epoxy perchè quasi sempre si deposita la polvere di carteggiatura che le nasconde.
L'applicazione poi, dell'epoxy da rivestimento, le riempe ove la resina dell'incollaggio non è fuoriuscita e il risultato è quello che hai...tante spie che segnalano i buchi!!!
Se vuoi risolvere, devi rimuovere la resina da rivestimento, carteggiare bene e stuccare con stucco in mogano preparato con polvere di mogano e cascamite, da miscelare sino a ottenere la colorazione desiderata, oppure con stucco mogano modostuc.
Entrambi non hanno caretteristiche prettamente marine, specie il secondo, ma poi tu darai l'epoxy e parliamo anche di fori di 1mm!!!!
Riguardo le differenze cromatiche dei tasselli con il vecchio, no preoccuparti il legno ha un taglio fresco, dovrà 'abbronzarsi' alla luce, e se hai pazienza prenderà delle tonalità molto simili al vecchio, che vedo hai carteggiato a dovere!!!(naturalmente se il legno è lo stesso e il taglio allo stesso verso)!!
Auguri e buon lavoro!!
Citazione:Petersail ha scritto:
... Ho provato a scurire con dell'impregnante ma ancora non mi soddisfa. Sto aspettando un tipo che mi hanno detto che è un mago delle colorazioni del legno, ...
Quest'anno ho corretto la linea di galleggiamento del RURIK ottenendo il risultato che puoi vedere in foto. Ho diffidato il mastro d'ascia che voleva scurire il legno chiaro perché qualsiasi trattamento porta una differenza di colore mentre lasciando scurire naturalmente il legno la differenza si attenua. A tre mesi già non si notava più.

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Grazie Luca per le info, sicuramente userò quel sigillante che mi ha permesso di togliere i passa scafi senza 'distruggere' lo scafo come sicuramente sarebbe successo se avessero usato altro. Per quanto riguarda lo specchio di poppa ho deciso che lo rifarò, dopo tante fatiche desidero che il risultato sia il migliore possibile. Farò un pannello con due strati di tranciato (3 mm ciascuno) incollati a 90° tramite pressa a caldo da falegname (così mi hanno consigliato). Poi incollerò sempre con epoxy addensata il pannello su tutta la poppa e poi farò il tutto il perimetro per circa 4 cm in massello con spigolo arrotondato. Il tutto sempre in mogano Kaya. Se dev'essere 'specchio' di poppa che specchio sia Big Grin.
Il suggerimento di Luca lo userò per altri punti sul'opera morta dove anche lì mi sono venuti dei segni.
Grazie per l'info sull'abbronzatura del legno nel tempo. Ne ho avuto la conferma con i lati della tuga che ho rifatto in quanto lo strato di mogano esterno era distrutto o aveva subito troppe levigature.

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Prima idea per risolvere era di incollare uno strato di mogano da 1mm, ma poi riflettendoci uno strato di 1 mm sarebbe durato poco (anche se quello sullo strato di compensato è durato 30 anni), per cui ho deciso di asportare 3-4 mm dei lati della tuga tenendo per buono il perimetro in massello ed incollare uno strato di mogano Kaya di 4-5mm.
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Ho dovuto acquistare un tavolone di mogano da 65mm di spessore per 4,5m di lunghezza (la lunghezza della tuga e di circa 4,35m), mi sono fatto tagliare 4 fogli con lo spessore di circa 5mm e poi li ho abbinati facendoli combaciare perfettamente da un lato.
Quindi ho incominciato da quello superiore con relativo taglio ed incollaggio. E questo visto le dimensioni e i fori degli oblò per i morsetti è stato 'anche facile'Smile.
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La parte sottostante, molto più estesa, mi ha creato molte difficoltà, non ultima la scoperta di ampie dilatazioni e deformazioni in base alla temperatura del foglio. Quando ci batteva sopra il sole si creavano delle notevoli deformazioni e restringimenti che mi rendevano impossibile il lavoro di adattamento alla sede dove dovevo inserire il foglio. Prima di questa esperienza non ci avrei mai creduto a variazioni simili ( poi vi faccio la domanda che mi sta sul gozzo).
Comunque lavorando la mattina presto sono arrivato alla fase d'incollaggio, e qui per pressare bene mi sono veramente sbizzarrito.


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Più di 28 morsetti e non so quanti puntelli (il difficile è trovare un posto dove puntellare).


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Alla fine il lavoro è venuto bene, ma mi preoccupava la grande differenza di colore tra il nuovo mogano e il massello originario. Dopo ben levigato, con ultima levigatura a mano nel senso della venatura (da un lato ripetuta 3 volte grazie alle nuvolette di Fantozzi) per togliere qualsiasi segno di levigatrice, quando ho dato la resina tra il massello originale e il nuovo c'era una bella differenza. Il mogano originale aveva un bel color mogano rossiccio, il nuovo aveva un color marrone/rosa smorto che sembrava non centrare niente con il mogano. Sinceramente sono andato un po' in panico dopo tante fatiche e ho cominciato a chiedere info su come fare per avvicinare il colore a quello del massello del perimetro. Le risposte sono state le più svariate ed io avevo preso la decisione che ci avrei dato un po' di colore quando avrei cominciato a verniciare con il trasparente. Ora a distanza di un mese o poco più il colore è praticamente identico ed io ho fatto un bel sospiro di sollievoBig Grin.
La domanda che voglio fare è sulla deformazione e variazione di misura dei fogli di mogano, secondo voi è accaduto perchè il taglio è fiammato? In altezza su circa 25cm cambiava anche di 4-5mm in 'meno', e non vi dico il panico quando è accaduto la prima volta che ero a buon punto e mi mancavano pochi decimi da levigare in qualche punto, fare una pausa per andare a bere e ritrovarsi con il foglio di mogano storto e diventato abbondantemente sotto misura dopo ore di lavoro mi ha quasi provocato un infarto. Messo in piano con un tavolone sopra tutta una notte, la mattina dopo era di nuovo della misura giusta.
Non ho foto della variazione di colore in quanto ero così avvilito che non ne ho fatteBlush metterò quelle del risultato finale.
Peter, io sto usando chiodi di legno per fermare le parti durante l'incollaggio. Per la precisione, a seconda del lavoro, uso i legnetti degli spiedini o le bacchette cinesi. Le bacchette sono di due tipi: quelle chiare sono di bambu mentre quelle scure sono di Tasso, legno molto apprezzato per la sua resistenza. Una volta terminato l'incollaggio non devi togliere nulla ed i materiali sono omologhi!
Ciao Riccardo e grazie per il suggerimento che sicuramente proverò, però ho il dubbio che siano ben visibili ed in una costruzione dove ci sono dei tappi solo sul massello della tuga ho cercato di utilizzare le stesse tecniche del costruttore (che sicuramente aveva milgior mezzi dei miei Smile). Tu hai già verniciato sopra?
Solo sulla seconda fornitura di mogano ho avuto questi problemi, quindi mi viene da dare la colpa al legno o a come è stato tagliato (sembra molto più fibroso del precedente).
In settimana andrò a parlare con il fornitore, vediamo cosa mi dirà.
Citazione:Petersail ha scritto:
Ciao Riccardo e grazie per il suggerimento che sicuramente proverò, però ho il dubbio che siano ben visibili ed in una costruzione dove ci sono dei tappi solo sul massello della tuga ho cercato di utilizzare le stesse tecniche del costruttore (che sicuramente aveva milgior mezzi dei miei Smile). Tu hai già verniciato sopra?
Solo sulla seconda fornitura di mogano ho avuto questi problemi, quindi mi viene da dare la colpa al legno o a come è stato tagliato (sembra molto più fibroso del precedente).
In settimana andrò a parlare con il fornitore, vediamo cosa mi dirà.
Peter, mi riferivo ai chiodi di legno per l'incollaggio del pannello allo specchio di poppa! Comunque se su di un profilo in legno sporge una vite di acciaio si nota mentre un cerchietto di legno no.
Tieni conto poi di un fatto col quale mi confronto ogni volta che metto mano ad un lavoro. Chi fa il lavoro vede anche se una fibra del legno è fuori linea, siamo ipercritici, mentre il lavoro in realtà è ok!
Hai ragione Riccardo sul fatto che siamo iper critici, ormai non conto più quante volte mi hanno detto 'con il legno è normale così', 'il legno è bello perchè non è tutto uguale', 'è legno!', ecc.
Ma sai quando uno (anzi due, mi ha aiutato molto anche mia moglie) fa delle fatiche e dei sacrifici notevoli (anche solo a livello famigliare, sono mesi che non passo un giorno intero con miei figli) desidera ottenere il massimo.
Per incollare il pannello sullo specchio di poppa pensavo di mettere delle viti sui bordi (entro i 4 cm in cui poi installero il perimetro in massello) e poi rimuoverle, sigillare con epoxy addensata i fori e poi fare il taglio per il massello (spero di essermi spiegato correttamenteSmile) che poi fisserò con delle viti su cui metterò dei tappi fatti con lo stesso pezzo di legno per nasconderle.
Faccio bene?
Citazione:Petersail ha scritto:
DISASTRO: il fine settimana scorso ho incollato il mogano (4 mm) sulla poppa con le graffette come hanno costruito tutto il fasciame della barca, il giorno dopo ho rimosso le graffette e levigato tutto lo specchio di poppa. Quindi ho fatto il trattamento con l'epossidica. Il giorno dopo sono venuti in evidenza tutti i puntini delle graffette come non era mai successo. Così non lo tengo!
Posso suggerirti di lasciarlo stare un po al sole e rassicurarti che dopo un paio di mesi non vedi + nulla!
Ok Riccardo, aspetterò un po' per verificare come si evolve la situazione. Tanto di lavoro ne ho e questo lo posso posticipare.

I suggerimenti sono sempre ben accetti, sono un tipo che ascolta sempre tutti perchè da chiunque può venire una buona idea ( ovviamente Riccardo, visto la tua esperienza, la parte finale non è riferita a te Smile, ma è un discorso più in generale su come ci si dovrebbe rapportare con gli altri. Ho letto tanto su questo forum e molte volte ho visto degli 'atriti' che secondo me non dovrebbero nascere in un forum di appassionati di vela. Però il mondo è bello perchè è vario (ed avariato aggiungo spesso) Big Grin

Dove tieni Rurik?
Citazione:Petersail ha scritto:
... Dove tieni Rurik?
Genova.
CONSIGLIO: la barca non ha bitte d'ormeggio, mi hanno detto (quelli del marina) che a poppa per l'ormeggio utilizzavano i winch delle volanti e a prua una bitta centrale posizionata a circa 1,5m dall'albero e con una struttura sottostante non particolarmente robusta.
I lavori che ho fatto fin'ora hanno tutti seguito la strada di non apportare modifiche rispetto a quello che ho trovato, ad esempio le panche del pozzetto hanno il teak in cartelle, in un primo momento avevo pensato di rifarle in doghe, ma poi pensando che avrei un pochino cambiato la natura dell'imbarcazione ho deciso di rifarle come in origine, stesso discorso per il salpa ancora, l'imbarcazione è dotata a prua solo di un ingresso con tappo per far passare la catena e la cima, non ha un proprio e vero gavone per l'ancora, avevo pensato di crearlo e mettere un salpa ancore, ma poi anche in questo caso mi sembrava di snaturare l'imbarcazione (sarò esagerato?).
Ma le bitte servono e mi darebbero maggior tranquillità all'ormeggio. Tra le varie idee ho anche pensato di mettere a prua solo 2 passa cavi e poi utilizzare la bitta centrale, mentre a poppa installare 2 bitte. Oppure due passacavi e poi andare ancora sui winch.

Voi che ne dite? Con i winch posso dormire sonni tranquilli? I passacavi scaricano un po' il lavoro della bitta e dei winch?

grazie anticipato per i suggerimenti
Piero, ma hai cercato i disegni per lo meno del piano di coperta? Ora non vorrei sembrarti brutale ma temere di snaturare uno scafo del 1980 mi sembra un po esagerato. Prenderei una raccolta di foto di barche del periodo e vedrei come sono predisposte per l'ormeggio. Cmq la posizione delle bitte o dei winch si 'leggono' sotto coperta. Nei punti dove erano posizionati, troverai degli elementi di rinforzo tra un baglio e l'altro oppure un pezzo di massello. Io sconsiglio di non ormeggiare sui winch ma vedo che lo fanno tutti e perché devo togliergli la gioia di cambiare o manutenere qualcosa come io non ho mai fatto! Big Grin
La disposizione dei winch è quella indicata nei disegni qui sopra e nella realtà hanno la stessa disposizione, le cime d'ormeggio venivano messe su quelli delle volanti a poppa.
Ho già idea di dove posizionare le bitte, come si vede sopra nelle foto, sotto la battagliola ci sono due correnti affiancati da prua a poppa che sono l'unico posto secondo me abbastanza solido (con contro piastra sottostante), il resto della coperta è in sandwich.
Una delle cose che volevo capire e se i passa cavi aiutano a limitare gli sforzi o se servono solo per dare direzione al tiro sulle bitte.

Sul fatto di non fare cambiamenti è una mia tara, che forse è esagerata, ma dopo aver visto tante barche 'rovinate' dagli armatori per seguire delle loro idee/esigenze mi viene da esagerare nel senso opposto.
Penso che metterò dei passacavi a prua e a poppa, poi valuterò se mettere le bitte a poppa.
Che problemi si possono avere se si mettono le cime d'ormeggio sui winch? Dovrebbero essere dei punti abbastanza resistenti visto gli sforzi che devono sopportare. Qualcuno ha avuto problemi con questa soluzione?
Citazione:Che problemi si possono avere se si mettono le cime d'ormeggio sui winch? Dovrebbero essere dei punti abbastanza resistenti visto gli sforzi che devono sopportare. Qualcuno ha avuto problemi con questa soluzione?
I winch non sopportano lo sforzo richiesto in caso di risacca. Il 'pompare' del onda non è esattamente come il tiro diretto della scotta. I passacavi (chela di granchio) servono a far in modo che il tiro della cima d'ormeggio sia in linea con l'asse di massima resistenza della bitta; hanno inoltre la funzione di evitare l'usura di cime e coperta.
Anch'io sono un amante degli IOR,ti faccio tutti i miei complimenti per la scelta della barca e l'impegno nel restauro. Quanda sarà finita sarà un gioiello in mezzo a tutti questi 'plasticoni'!!
In bocca al lupo!!!

L'avessi vista prima io, te l'avrei soffiata di sicuro....

Questa è la mia, come vedi un pò più spartana



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Ciao Trident

Grazie per gli auguri, in effetti l'acquisto è stato molto 'competitivo' con una bella gara al rialzo, purtroppo per meSmile
Penso che le barche di quel periodo siano mediamente molto più 'agraziate' delle odierne.
Le fatiche che ho fatto fino a questo punto sono state notevoli, ma la soddisfazione per ogni lavoro concluso e la speranza che alla fine avrò un gioellino (almeno per me) mi da energia per proseguire, ed ora che comincia a far freddo le energie sono ancora più necessarieSmile

quasi dimenticavo ... complimenti per la tua bella
Ciao, come vanno i lavori, hai qualche foto nuova?
Buon Natale!!
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