I Forum di Amici della Vela

Versione completa: Revisione FB Honda 2.3
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Ciao a tutti,

sto cercando di rimettere in funzione il FB del tender, un Honda 2.3.

Tutto bene, sto facendo un po' di foto, appena ho finito le posto tutte in un nuovo thread.

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Ci sono un sacco di viti zincate ancora in buono stato, quindi non sono in condizioni di dover essere sostituite, ma ce ne sono altre che per svitarle ho dovuto usare lo scalpello, in particolare quelle sotto al carter in plastica, che tengono il blocco motore fissato alla trasmissione. Secondo voi posso sostituirle almeno con delle viti in 304? (316 non ho uno spacciatore vicino) Magari le proteggo con un po' di grasso in modo che durino un po' di più.

Devo preoccuparmi delle correnti galvaniche nella scelte delle viti? Mi sembra strano che Honda abbia scelto viti zincate anzichè INOX in punti così esposti alla corrosione dell'acqua marina ... ho pensato a questioni di resistenza, ma allora perchè non ha usato viti inox almeno per le applicazioni che non richiedono particolari doti come nel caso delle piastrine fermacavo? Puro risparmio?

Avete un 'outlet' dei ricambi Honda? Per 'quattro viti' e 'due guarnizioni' mi stanno rapinando!
[quote]Messaggio di francesco72
metti le inox se vuoi ma ricorda di dargli dell'anticorrosivo.
altrimenti normali viti commerciali con un filo di grasso su.
ricorda che inoxalu e salmastro l'alluminio ha la peggio.
Grazie andros, metterò le viti zincate dove Honda aveva messo le viti zincate, tranne nei pressacavo dove sono in contatto solo con la plastica del carter e la guaina del cavo. Però ci metto quelle ad esagono incassato (brugola) con la rondella anzichè queste esagonali con la rondella 'fusa insieme'. Riempirò l'esagono di grasso in modo tale che non si ossidi. Sto tribulando un sacco con questo motore: ogni vite è una scommessa!
Avanzamento lavori:

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l'obiettivo era quello di cambiare le viti ormai troppo arrugginite e dare una controllata/pulita al carburatore. Tolto il coperchio di protezione il motore si presentava così:

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Per arrivare al carburatore bisogna togliere 3 cose, la molla con il sistema di avviamento a strappo, il serbatoio e il coperchio in plastica nero che protegge la testa del motore:

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Mi manca la foto della rimozione del coperchio in plastica nera che protegge la testa, ma basta togliere la guarnizione in gomma attraverso la quale passano il filo che alimenta la candela e il 'consenso' all'accensione o spegnimento di sicurezza (non conosco i termini tecnici di quel tasto dove va infilata la chiavetta in plastica), svitare le viti che lo tengono fermo, svitare la candela ed è fatta.

Il mio motore, oltre alle viti tremendamente provate dall'ambiente marino, aveva bisogno di ingrassare il bowden dell'aceleratore e la molla:

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Ho anche smontato la manopola, pulito il vecchio grasso e sostituito con una patina di grasso fresco, poi, con il grasso per la nautica saratoga che avevo li da dieci anni almeno, ho ingrassato i punti di contatto tra il cavetto d'acciao e la plastica:

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Ci sono due lunghe viti che tengono collegato il 'filtro dell'aria' e il carburatore, svitandole viene via tutto (non vi ho fatto le foto passo passo perchè è tutto di una semplicità disarmante, se ci ho capito io, in caso di necessità, ci capirete anche tutti voi molto meglio). Non appena mi arriveranno i ricambi del carburatore che ho ordinato vi posto le foto della pulizia con evidenziate le singole parti.

Intanto il piede del fuoribordo è collegato al blocco motore tramite una frizione (che a me ricorda un freno a tamburo, o, presumo, quella di un motorino tipo Piaggio Ciao per chi se lo ricorda). Ci sono Quattro viti che tengono collegato il piede al blocco motore, nel mio caso ho dovuto toglierle con una linguetta, un martello e la 'tecnica del colpo secco' (alla 'Kill Bill' Big Grin). E' stato il mio prode amico, Paolo, a praticarla su tutte e quattro le viti inchiodate con la testa ormai spanata. Ho pensato di sostituirle perché sicuramente, con il tempo, la loro integrità sarebbe andata peggiorando, di stagione in stagione, e quindi, in caso di necessità, non sarei mai riuscito a svitarle da bordo, o in una situazione diversa da un banco da lavoro. Quindi non è necessario sostituirle, però, qualora lo doveste fare, vi dico cosa sono stato costretto a fare. Le viti in oggetto sono 4 e sono di misura 6x60mm. Si trovano sotto all'involucro di plastica del motore, sono avvitate con la testa rivolta verso il basso:

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Ce ne sono altre tre, che tengono ferma la campana della frizione al gambo. Ho sostituito anche quelle, ma prima ho rimosso il blocco motore, ormai libero dopo aver svitato le 4 viti 6x60.
Ecco, poi, una volta tolto il blocco motore, come si presenta la campana della frizione:

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Io non avevo una tecnica per svitare le viti inchiodate, pensavo che l'unica strategia fosse appoggiare alla bene e meglio una chiave sulla testa, svitare e pregare contemporaneamente. In caso di insuccesso, con il trapano, forare la testa della vite: qualcosa sarebbe successo (mai fatto in realtà). Quindi vi descrivo questa tecnica con l'unghietta che a me è piaciuta molto, magari qualcuno, come me, si affida totalmente alla preghiera (e non solo parzialmente come andrebbe fatto ... aiutati che 'il cielo' ti aiuta ... Big Grin).

Prima di intervenire con 'l'unghietta' (piccolo scalpellino) ho provato a incastrare la bussola del 10 sulla testa delle viti con piccoli colpi di martello. In alcuni casi, in cui la testa della vite non era proprio distrutta dalla ruggine, ha funzionato. Negli altri casi ho dovuto utilizzare (lo ha fatto il mio 'amico' Paolo per la verità) la 'tecnica del colpo secco' (così mi è stata venduta, senza nessuna pretesa di scoperta o di brevetto Big Grin) consiste nel dare un colpo 'a svitare' con uno scalpellino, piantato lateralmente sulla testa della vite. In pratica il colpo ha il duplice scopo di 'scuotere' e di dare una bella coppia 'a svitare' alla vite.

Purtroppo non ho le foto delle concitate fasi in cui questo sistema veniva messo in atto perchè dovevo aiutare con entrambe le mani, ma ho fatto due foto esplicative a vite tolta:

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Ho notato che per prima cosa, lui cercava di fare una sede nella testa della vite, quindi picchiettava sempre lateralmente alla testa della vite, al fine di scalfire bene la testa, e poi un bel colpo secco per far ruotare in direzione antioraria la vite.

Ecco un particolare della punta dell'utensile:

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Tolte le viti, le ho sostituite con viti con testa ad esagono incassato (brugola), sempre zincate come suggerito da andros, e ricoperte di uno strato di grasso, o olio motore per le due del collettore di scarico (sicuramente regge alle alte temperature).

Quindi mi sono ritrovato con questo bel motore (di tosaerba?) tra le mani:

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Ho lavato tutto con acqua dolce e detersivo per piatti, stando attento a non riempire il cilindro d'acqua!!! Il manuale dice inoltre di stare attenti a non contaminare con grasso la zona della frizione (campana e 'pattini' o 'ganasce'), ovvio, ma in passato, quando facevo manutenzione sulla mia moto, ho visto persone alle quali veniva 'l'ingrassarella' e ingrassavano tutto, anche i dischi dei freni! Big Grin Più recentemente mi è capitato di smontare un verricello al quale avevano ingrassato dei particolari in bronzo che, lo capivo anche io, erano in bronzo proprio per fungere da frizione in contatto con l'acciaio ... Vabbè, io ve l'ho detto, non ingrassate la frizione se mai doveste smontare il motore dal piede.

Il dispositivo che serve a tenere alzato il piede quando il battello è in secca, era inchiodato di brutto, anche dopo ore di svitol, si muoveva solo con la pinza:

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Con un cacciaspine ho tolto la spina elastica e con pazienza è venuto via tutto

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Pulito e ingrassato, adesso va che è una meraviglia: si muove da solo sotto l'azione della molla 42

Il coperchio valvole era ridotto male, la ruggine aveva tolto la vernice dalla parte sotto. L'ho tolto, ho controllato il gioco valvole (0,10mm quella di aspirazione, maggiore di 0,10 e minore di 0,15 quella di scarico, il manuale dice 0,13, quindi era tutto perfetto), ho tolto la pasta che funge da guarnizione, l'ho carteggiato e sono uscito a cercare una vernice per alte temperature di colore nero. Niente da fare, solo bianca, un fondo di magazzino. E così l'ho verniciato bianco, non mi dispiace nemmeno:

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Ecco alcune foto di come si presenta adesso, con le viti con testa a brugola dove c'erano quelle arrugginite, e con una patina di grasso sopra:

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Adesso aspetto che i rapinatori la Honda mi spedisca i ricambi così posto le immagini del carburatore Smile
Belloooooo, mi hai fatto ricordare i tempi in cui smontavo e rimontavo il motore del Velosolex ad occhi chiusi ....
suggerisco una modifica del titolo per facilitare la ricerca in futuro.
gran bel lavoroSmile
Grazie, troppo buono andros. Questo è semplice, non ha nulla, è un motore ridotto all'osso, è davvero difficile sbagliare Smile
Messo sul banco, comodo, ho cambiato il lubrificante del piede.

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Immagino che dentro ci sia una coppia conica. Avevo dell'olio con specifiche API GL-5 che è poi l'olio che va bene per i cambi delle automobili e di quelle moto (tipo i BMW della serie K a sogliola o i boxer) che hanno la frizione a secco e 'il cambio separato dal blocco motore'. Questo lo acquistai nel 2005, è Castrol, ma vanno bene tutti quelli con specifiche API GL-5 (il manuale dice anche GL-4, ma le GL-5 sono più restrittive, quindi l'olio dovrebbe avere migliori prestazioni):

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Ho messo un barattolo di vetro per raccogliere l'olio che ne sarebbe uscito:

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Ho svitato la vite per il controllo del livello:

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Il manuale chiede di cambiare questa guarnizione (o guarnigione come hanno tradotto in italiano Big Grin) in teflon ma l'ordine dei ricambi è già partito e la guarnizione mi sembra in buono stato, quindi ho rimosso anche il tappo di drenaggio:

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L'olio è sceso dentro il contenitore emanando il solito puzzo dell'olio bruciato e quindi confermandomi di aver fatto bene a sostituirlo.

L'importante è controllare che non ci sia acqua emulsionata (olio di color cappuccino), il che significherebbe che sarebbe stato meglio sostituire la guarnizione (Big Grin) oppure che qualche tenuta nel piede non tiene (immagino quella dell'asse dell'elica).

il mio sembra bruciato, ma senza acqua:

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Il manuale adesso dice di rabboccare l'olio con una apposita pompetta dal tappo inferiore, quello di spurgo 42 e poi, non appena l'olio esce da quello di rabbocco (superiore), sbrigarsi a mettere il tappo a vite con una guarnigione guarnizione nuova! 42 Io non lo so, mi pare una stupidaggine, però ho imparato a non diffidare troppo dei manuali d'officina. Se qualcuno conosce il motivo di questa bislacca procedura che parli!

Io ho fatto così, e penso che non ci siano controindicazioni: il manuale dice che il piede contiene 50 ml di olio. Io avevo a disposizione una siringa da 5 ml, così ho chiuso bene il tappo di spurgo, quello sotto, e poi ho siringato il nuovo olio dal tappo superiore per dieci volte 5 ml:

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Alla fine della decima siringa da 5ml, come previsto, l'olio ha traboccato. Ho chiuso anche il tappo superiore e pulito tutto.

Fatta che ebbi la procedura iniziai a sentire le sirene che richiamavano la mia attenzione: era il supporto del piede che mi chiedeva di essere smontato e, possibilmente, ingrassato. Penso che le immagini si commentino da sole:

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A dopo ...
Ti mando il mioWinkWinkWink
Citazione:Messaggio di francesco72
Secondo voi posso sostituirle almeno con delle viti in 304?
Secondo me, viti in ottone.
Saluti
Che lavorone! Complimenti!

Ma che problemi aveva?
Non partiva ed aveva tutte le viti zincate esposte al salino con la testa completamente arrugginita. Come ho detto prima, nel caso in cui avessi dovuto smontare qualsiasi pezzo in un luogo diverso dal banco di lavoro non ci sarei riuscito.

Per il resto é una pulizia carburatore (stó aspettando le guarnizioni di ricambio) ed un cambio olio.
il riempimento dal basso sembra una complicazione ma di fatto non lo è.
il beccuccio chiude il foro quindi l'olio non esce.
premendo riempi da sotto e hai il controlo del livello.
quando l'olio si affaccia al foro punti la vite a mano e chiudi
a quel punto togli il beccuccio dal fore (l'olio non scende) e chiudi
la vite. stringi tutto e via.
ma anche da sopra 'nema problema'.
RIempire l'olio da sotto serve a ridurre al possibilità che con l'olio denso si formino bolle d'aria all'interno, dando l'impressione che l'olio sia a livello mentre al contrario non lo è.

Avendone però misurato accuratamente la quantità in ogni caso il problema è evitato.

Certo sono un pò sorpreso che la honda si sia persa in piccoli particolari che, pur sapendo essere destinati all'ambiente marino, non sono stati pensati opportunamente. Uno per tutte la piastrina di blocco della guaina del cavo acceleratore che è completamente arrugginito !!!!

Io ho sempre avuto Yamaha di vari modelli e problemi di ruggine non ci sono mai stati, tutti i particolari o sono in inox o sono in alluminio.

cmq gran lavoro ottimo !!!
francesco complimenti per il lavoro ben fatto.Conserverò con cura il tuo tredCoolCool
Complimenti davvero (mi piacerebbe inserire una faccina invidiosa ma non l'ho trovata). Approfitto della discussione per chiedere se la regolazione del minimo è una cosa alla portata di uno molto poco dotato; l'elica gira anche al minimo e nel libretto di istruzioni la procedura non mi sembra compresa tra quelle di routine da fare da parte dell'utente finale Blush (la faccina imbarazzata però l'ho trovata).
Grazie.
Grazie a tutti per i complimenti: in realtà basta avere un motore Honda 2.3 non funzionante, il cui costo, a nuovo, non rende conveniente l'affidare a terzi nessun intervento di manutenzione straordinaria. Trovandosi senza alternative e non avendo nulla da perdere vale tutto e ci si muove con più sicurezza Smile Prima di tirare una scalpellata all'entrobordo ci penserei due o tre volte Big Grin

@gatsby: non mi sono interessato ancora della regolazione del minimo perchè devo ancora pulire il carburatore e avviare il motore. Non appena arriveranno i ricambi ti documenterò anche quell'aspetto.

Però ti posso dire che quest'estate avevo in dotazione un Honda 2.0 (il modello precedente) a cui girava l'elica al minimo: è bastato regolare la tensione del cavo dell'acceleratore attraverso i due dadi (smolli quello in tensione) che il minimo si è abbassato.
Citazione:francesco72 ha scritto:

@gatsby: non mi sono interessato ancora della regolazione del minimo perchè devo ancora pulire il carburatore e avviare il motore. Non appena arriveranno i ricambi ti documenterò anche quell'aspetto.

Però ti posso dire che quest'estate avevo in dotazione un Honda 2.0 (il modello precedente) a cui girava l'elica al minimo: è bastato regolare la tensione del cavo dell'acceleratore attraverso i due dadi (smolli quello in tensione) che il minimo si è abbassato.

Grazie. Intanto vedo di smollare il dado che dici (mi pare di ricordare che non avvevo avuto l'effeto sperato, ma è passsato qualche mese). Poi, nel caso, aspetto tue dritte.
Più che un giovane padawan questo pare Jota
francesco,una domanda:ho un'honda 5 'marcito'anzitempo e vorrei provare a fare da solo..dove hai trovato il manuale d'officina del tuo?
del 5 non lo trovo da nessuna parte e il conce non za..(citaz.dal turco del film mediterraneo)
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