Molte discussioni simili finiscono per vertere sugli indubbi vantaggi dei sistemi a gasolio, wabasto o simili.
Vorrei invece concentrare l'argomento su sistemi a corrente da usare in banchina.
I termoventilatori, anche col termostato, sono rumorosi e seccano molto l'aria. I termosifoni elettrici sono pesanti e ingombranti. Riscaldare quadrato e cabina di prua con la paratia chiusa diventa un incubo di cavi elettrici vaganti se la barca non è predisposta con prese a 220v.
Voi cosa usate e come?
P.S. A me non sembra che il 3d sia un doppione, ma l'ardua sentenza è sempre ai moderatori.
Una prolunga su rocchetto avvolgitore che, passando da un oblò semiaperto va direttamente alla colonnina. Uno o due termoventilatori fanno il resto. Non passo per il circuito della barca perchè mi fido più del cavo che riesco a vedere e toccare. Due termoventilatori hanno un discreto assorbimento,
Per chi la usa più spesso, potrei ipotizzare un impianto fisso che alimenta degli scaldasalviette o termosifoni elettrici. Oggi li fanno di varie potenze e forme.
Tipo questi
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ma ce ne sono di più belli.
Giovedì sera entro in barca attacco lo 'scaldino' (termoventilatore) e bella scoperta, è morto. Con bimbo di 4 mesi non è proprio il massimo la barca a 17 gradi.
Corro in uno degli store di zona sperando non fossero chiusi e pensando a rumore ed aria secca (termoventilatore) prendo questo:
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Radiatore elettrico ad olio (con anche ventola per accellerare la prima scaldata d'ambiente); ingombra un minimo di più (ho già cmq trovato il suo posticino) ma devo ammettere che è una figata, scalda tantissimo, rumore zero e non secca...ottimo.
Citazione:Madinina II ha scritto:
Giovedì sera entro in barca attacco lo 'scaldino' (termoventilatore) e bella scoperta, è morto. Con bimbo di 4 mesi non è proprio il massimo la barca a 17 gradi.
Corro in uno degli store di zona sperando non fossero chiusi e pensando a rumore ed aria secca (termoventilatore) prendo questo:
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Radiatore elettrico ad olio (con anche ventola per accellerare la prima scaldata d'ambiente); ingombra un minimo di più (ho già cmq trovato il suo posticino) ma devo ammettere che è una figata, scalda tantissimo, rumore zero e non secca...ottimo.
Peso?
concordo sul radiatore elettrico ad olio, massima sicurezza inoltre! ora uso solo quello.
Citazione:Zaurac ha scritto:
Citazione:Madinina II ha scritto:
Giovedì sera entro in barca attacco lo 'scaldino' (termoventilatore) e bella scoperta, è morto. Con bimbo di 4 mesi non è proprio il massimo la barca a 17 gradi.
Corro in uno degli store di zona sperando non fossero chiusi e pensando a rumore ed aria secca (termoventilatore) prendo questo:
...
Radiatore elettrico ad olio (con anche ventola per accellerare la prima scaldata d'ambiente); ingombra un minimo di più (ho già cmq trovato il suo posticino) ma devo ammettere che è una figata, scalda tantissimo, rumore zero e non secca...ottimo.
Peso?
Siamo sui 10 kg credo...vorrei aggiungere che non è assolutamente vero che impiegano tanto a scaldare l'ambiente, in una casa forse, ma in barca in poco è già caldo. In più è molto più costante, quando stacca perchè l'ambiente è arrivato alla temperatura desiderata lui non si raffredda istantaneamente, ma rimane caldo rilasciando ovviamente calore. Lo 'scaldino' (termoventilatore) appena staccava in un attimo l'ambiente raffreddava....e TAC ...che ripartiva con la ventola. No no...un'altra cosa questo!
Leggendo i tanti tread sull'argomento, anch'io due anni fà mi sono orientato sui Radiatori ad olio. Mi ci trovo benissimo (però c'è da dire anche che quì da noi gli inverni non sono proprio ....siberiani).
Impreparato all'improvviso abbassamento della temperatura, l'inverno scorso ho acquistato al volo e con la minima spesa un temosifone elettrico ad olio da 800W come questo
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Ci ho scaldato per tutto l'inverno un 36 piedi piuttosto abbondante come spazi interni (Oceanis 361). Forse averne un'altro in aggiunta sarebbe stato meglio ma comunque siamo riusciti a sopravvivere.
A parte che in ogni caso te ne servono due e il problema dei fili rimane, vi lascio solo immaginare cosa ha potuto combinare il mio De Longhi, in verità vecchiotto, quando ha iniziato a spruzzare olio bollente tutto intorno nella casa in montagna che all'epoca aveva il pavimento in moquette.
La moquette è diventata parquet e fortunatamente è finita così.
Citazione:Trixarc ha scritto:
Forse averne un'altro in aggiunta sarebbe stato meglio ma comunque siamo riusciti a sopravvivere.
...avevo visto il tuo in negozio, bello, piccolino, ma forse proprio un poco piccolino (800W), il mio in foto arriva a 2000W.
Citazione:GT ha scritto:
A parte che in ogni caso te ne servono due e il problema dei fili rimane, vi lascio solo immaginare cosa ha potuto combinare il mio De Longhi, in verità vecchiotto, quando ha iniziato a spruzzare olio bollente tutto intorno nella casa in montagna che all'epoca aveva il pavimento in moquette.
La moquette è diventata parquet e fortunatamente è finita così.
In Norvegia il riscaldamento è in massima parte elettrico (e legna, è ancora diffusissima la stufa a legna e camini, noi abbiamo ancora quella a legna su e la usiamo parecchio) e i piccoli termosifoni elettrici ad olio sono dovunque...
E' stata la mia esperienza e l'ho riportata.
Certamente quanto a sicurezza l'elettrico mi convince molto più dei sistemi a fiamma fin quando è piuttosto nuovo. Dopo qualche anno non mi fido più e non solo della stufetta, ma anche dell'impianto di distribuzione dell'energia.
Per quanto (permettetemi una nota polemica..) riscaldarsi convertendo l'energia elettrica in calore tramite resistenze è quanto di più folle dal punto di vista ecologico si possa fare...
Esistono dei termoventilatori cosiddetti industriali, che invece delle resistenze a filo utilizzano quelle 'armate' che hanno il buon senso quando si guastano di non tentare di provocare incendi. Non sono belli ma muovendo l'aria evitano il formarsi di zone calde/fredde.. Nelle barche in legno sono praticamente d'obbligo durante l'inverno, e le stesse sono utilizzate dai resinatori per favorire la catalisi durante i periodi freddi. Possibilmente fate una linea dedicata banchina-stufa per non lasciare l'impianto di bordo in tensione.
Un esempio economico:
http://www.ebay.it/itm/BEPER-RI-091-Term...178&_uhb=1
per scaldarmi a bordo uso una stufetta elettrica ventilata a disco ceramico: fa molto caldo (e un rumore ben tollerabile) e mi pare che non renda l'aria molto secca. ha un involucro metallico, si spegne se si rovescia o se è insufficiente l'aria spinta sulla resistenza. la potenza è regolabile manualmente o auto, a seconda della temperatura ambiente. funziona anche da ventilatore, è di fabbricazione statunitense, credo. per l'impianto a 220V di bordo ho una presa in pozzetto (quelle da roulotte) il cavo tripolare che arriva in quadrato è di sezione generosa ed è interrotto da un magnetotermico/differenziale. al bisogno uso tranquillamente prolunghe commerciali. stacco sempre la corrente di banchina in mia assenza. sarò incosciente ma non ho mai temuto malfunzionamenti o incendi.
Quello indicato da Trixarc è ottimo: piccolo, leggero, economico e scalda bene.
Cavo volante, bene se da cantiere.
Per l'aria secca, solo gratitudine al cielo. [:246]
Infatti, non capisco questa fobia per l'aria secca in barca d'inverno, da che mondo è mondo la gente d'inverno apre la barca e accende una stufetta almeno una volta al mese solo per togliere l'umidità!
E la prima volta che sento che il problema di una barca d'inverno è che sia troppo secca
@maema
Molto interessante, grazie.
BV
La fisica ha dato ampie dimostrazioni che 'nulla si crea e nulla si distrugge', l'acqua che sta nell'aria in forma di umidita' non sparisce riscaldando l'aria con qualunque mezzo lo si faccia, la sua quantita' puo' cambiare solo per apporto (incremento facendone ad es. bollire in una pentola o bruciando qualcosa con molecola idrogenata) o sottrazione (calo facendone assorbire da materiale igroscopico o condensandone su parete fredda). Non e' possibile quindi che un riscaldatore elettrico possa 'seccare l'aria', la sensazione di maggiore secco che si ha in alcuni casi e' dovuta solo alla piu' alta temperatura cui si e' impostato il riscaldatore o alla elevata velocita' con cui si fa circolare l'aria, per non avere questa percezione basta ridurre un po' l'impostazione del termostato o non orientare il getto d'aria verso la persona. Inoltre cio' che dice Observer e' totalmente condivisibile.
Del riscaldamento (anche elettrico) si e' gia' parlato qua :
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=66627
Premetto che non ho bambini di cui preoccuparmi ne mogli da ascoltare, ma io d'inverno uso una normale stufetta 220v a ventola.
Di notte la stacco circa quando vado in cuccetta e la riaccendo un'oretta prima di svegliarmi (poi ognuno può accenderla un po' prima o in po' dopo, con poche
lire euro, mi sono dotato di timer tipo questo
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Posso assicurare che sono più le volte che mi sveglio con la condensa sull'oblo della cabina che con la gola secca.
Il problema di queste stufette e che è da incoscenti lasciarle accese anche solo per andare a prendere un caffè, infatti prossimamente mi doterò di una tipo quella di
Madinina, anche se quella postata da
maema mi sembra molto interessante.
BV
Citazione:IanSolo ha scritto:
La fisica ha dato ampie dimostrazioni che 'nulla si crea e nulla si distrugge', l'acqua che sta nell'aria in forma di umidita' non sparisce riscaldando l'aria con qualunque mezzo lo si faccia, la sua quantita' puo' cambiare solo per apporto (incremento facendone ad es. bollire in una pentola o bruciando qualcosa con molecola idrogenata) o sottrazione (calo facendone assorbire da materiale igroscopico o condensandone su parete fredda). Non e' possibile quindi che un riscaldatore elettrico possa 'seccare l'aria', la sensazione di maggiore secco che si ha in alcuni casi e' dovuta solo alla piu' alta temperatura cui si e' impostato il riscaldatore o alla elevata velocita' con cui si fa circolare l'aria, per non avere questa percezione basta ridurre un po' l'impostazione del termostato o non orientare il getto d'aria verso la persona. Inoltre cio' che dice Observer e' totalmente condivisibile.
Del riscaldamento (anche elettrico) si e' gia' parlato qua :
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=66627
Infatti per far 'asciugare' la barca, non basta accendere la stufa, bisogna anche aprire gli oblò (di volta in volta quelli dei locali che interessano), per far uscire l'aria calda (che va verso l'alto) carica di umidità, e far entrare aria fredda secca.
Ovviamente non in giornate di pioggia