buonasera a tutti,
ho già letto un post che riguardava la galleggiabilità di una barca a vela e l'eventuale esigenza del proprietario di prevedere alcune sacche di galleggiamento nello scafo magari strappate a stipetti,armadi,sotto pagliolo,o gavoni interni sotto le sedute ecc..
questo post tuttavia riguardava solo una analisi fisica del fenomeno,non una analisi delle eventuali soluzioni;quello che conta alla fine è salvare le nostre vite e non capire perchè rischiamo di affondare!
Per questo motivo,mi sono preso l'impegno di proporre un post completamente nuovo,ma con un argomento simile,questa volta più specifico e più mirato ad individuare una SOLUZIONE(sperando di coinvolgere i nostri amici esperti).
vi spiego:sono un felice possessore di una Jeanneau Bahia 22-23 piedi a vela del 1984,barca spettacolare,bellissima e veramente modernissima sia per il disegno che per il progetto.ha delle linee d'acqua molto molto interessanti e se invelata al punto giusto è molto boliniera e veloce.una barca molto affascinante,bella sicuramente da vedere sull'acqua ed in banchina ormeggiata.potrei consigliarla a chiunque poichè sono veramente un proprietario molto convinto e molto innamorato della propria barca.
oltre alla bahia sono un componente di equipaggio da regata e svolto regate in tutta Italia con monotipie più o meno performanti.
Tornando alla Jeanneau Bahia,l'unico difetto(ma è lo stesso difetto di tutte le barche a vela che io ho conosciuto e che conosca da 4 metri in su)è che il cantiere non ha previsto riserve di galleggiamento importanti tali da assicurare alla barca galleggiabilità in caso di urto,scontro,scuffia ecc..
Si tratta dello stesso problema molto discusso con la maggior parte dei miei amici velisti regatanti sulle monotipie o scafi performanti come per esempio Meteor,Melges,Plateau,Este..Comet,sb 20,MUM ma anche tutte le altre barche da 4 metri in su fino ad arrivare a quelle importanti come da 10 metri in poi..anzi più si cresce più la GALLEGGIABILITà in caso di urto,buco sullo scafo ecc...è una utopia irraggiungibile.
La Jeanneau ,ma del resto anche la maggior parte delle Epaminonda Ceccarelli come EC21-23-19-26 e quindi tutte le barche a vela con pozzetto chiuso,ha un pozzetto chiuso con pendenza interna da poppa verso prua.
lo svuotamento è assicurato da 2 ombrinali(posizionati indicativamente poco prima dell'apertura del tambuccio)che attraverso delle tubazioni interne allo scafo,sotto il pozzetto,con pendenza opposta(quindi da fine pozzetto verso poppa)portano l'acqua defluita su 2 prese a mare con valvola di non ritorno in pvc(queste si trovano appena 5 o 6 cm dalla linea teorica di galleggiamento).
queste prese a mare,con un peso importante a poppa riescono comunque a liberare con facilità l'acqua accumulata nel pozzetto,ma la mia paura è che in caso di guasto o di rottura dei tubi,delle prese a mare o della valvola di non ritorno,la barca inizi ad imbarcare acqua..quindi iniziare una determinata perdita di galleggiamento.
lo stesso può sempre avvenire in caso di pioggia abbondante,risacca in porto e pressione contraria esercitata dalla risacca sugli ombrinali causando un accumulo anomalo di acqua piovana sul pozzetto,appesantimento generale della barca,pressione eccessiva sulle tubazioni in pcv e quindi eventuale rottura delle prese a mare,valvole,tubazioni ecc..
se non ci soffermassimo su questo dettaglio costruttivo,potremmo parlare di mille casi e cause di perdita di galleggiabilità di una barca a vela,si tratta di un problema vero per tutti i tipi di barche,sia quelle a pozzetto aperto che a quello chiuso,sia quelle autosvuotanti e non..la perdita di galleggiabilità,infatti potrebbe avvenire in qualunque caso,un incidente con altre barche,un urto su scogli,la perdita della deriva,un disalberamento,una perdita del timone,una scuffia improvvisa per una importante raffica di vento eccc...
insomma alla fine si tratta del difetto che hanno tutti i natanti non per nulla esistono le DOTAZIONI DI SICUREZZA E GLI ATOLLI AUTOGALLEGGIANTI...
ma se riuscissimo a progettare delle riserve di galleggiamento sulle nostre imbarcazioni? se riuscissimo a creare delle sacche di aria o di schiuma che tengono comunque a galla la barca e le impediscono di inabissarsi completamente non sarebbe molto meglio e molto più sereno come approccio?
IO PROPONGO UNA SOLUZIONE che poi è quella che si adotta con i nostri giubbottini AIUTO AL GALLEGGIAMENTO che vengono adottati per i componenti degli equipaggi,mettendo un po di schiuma poliuretanica in alcuni gavoni (importanti come volume) della barca sacrificando un po' di stivaggio..oppure riempiamo qualche salsicciotto che funge da rullo alaggio di schiuma(non aria) tipo quelli da 200kg o 600 kg in alcune parti strategiche della imbarcazione e risolviamo il problema...
poi si presentano altre problematiche..la schiuma poliuretanica come facciamo a spruzzarla dentro questi rulli?
e come li fissiamo alla barca?
in caso di semi affondamento queste riserve d'aria e schiuma reggono o si frantumano con la pressione?
e dove è sensato metterli? a prua o a poppa?
secondo me a poppa è la soluzione ideale poichè c'è tutto l'impianto del timone ed in caso di inabissamento di quest'ultimo un eventuale tentativo di riportare il galleggiamento e successivo traino potrebbero avere delle ripercussioni devastanti sullo scafo...se resta immersa la prua dopotutto in caso di traino la prua non fa resistenza...e tende molto più facilmente a ritornare a galla della poppa..che ne dite?
per una barca di 800-900kg quanta dovrebbe essere la riserva di galleggiamento..se un rullo alaggio è per 450 kg riempito di aria,quando invece deve fungere da riserva di galleggiamento che potere galleggiante ha?
aspetto vostre soluzioni..
Bhè...non è un Lavoro a Bordo e il titolo è tutto maiuscolo...
Io sposto e modifico la discussione, tu fai più attenzione in futuro.
Grazie
sorry...
per me è importante che il post rimanga.
secondo me è un post molto serio
Certo che rimane! Nella giusta sezione...
usare bottiglie di plastica, quelle dell'acqua gassata sono più robuste.
sono elementi di galleggiamento frazionato e facilmente gestibili negli ambienti/gavoni della barca. Il problema è comunque lo spazio risicato a disposizione.
buonasera,intanto grazie per la risposta.
la soluzione delle bottoglie era venuta anche a me sinceramente,ma c'è un problema? come faccio a tenerle insieme?
una riserva di galleggiamento seria per essere efficace ed efficiente dovrebbe rimanere ferma..non andare in giro per una barca..sono dell'idea che un rullo riempito di poliuretanica sia un volume molto più stabile ed efficace...usando le bottiglie ne servirebbe un bel po',ma indipendentemente da questo resta il serio e principale problema di come tenerle ferme tra di loro in modo che formino un corpo fisso di galleggiamento.
quindi se pur valida secondo me non è una soluzione praticabile.
Citazione:flaviobob5 ha scritto:
buonasera,intanto grazie per la risposta.
la soluzione delle bottoglie era venuta anche a me sinceramente,ma c'è un problema? come faccio a tenerle insieme?
una riserva di galleggiamento seria per essere efficace ed efficiente dovrebbe rimanere ferma..non andare in giro per una barca..sono dell'idea che un rullo riempito di poliuretanica sia un volume molto più stabile ed efficace...usando le bottiglie ne servirebbe un bel po',ma indipendentemente da questo resta il serio e principale problema di come tenerle ferme tra di loro in modo che formino un corpo fisso di galleggiamento.
quindi se pur valida secondo me non è una soluzione praticabile.
Invece è una soluzione seria , secondo me. Io l'ho usato in tutte le barche che ho costruito con successo, ma per fortuna non ne ho mai avuto bisogno tranne una volta che ho dimenticato di chiudere i tappi in un catamarano di 10'. è entrata acqua che ha riempito tutti gli interstizi tra lebottiglie, ma la barca ha continuato a galleggiare, un po' appesantita ma stabile e con una nuova linea di galleggiamento parallela a quella normale. l'accortezza sta nell' inserire le bottiglie in modo da riempire tutti gli spazi. la forma delle bottiglie consente di farlo. per tenere legate tra loro le bottiglie basta mettere delle gocce abbondanti di silicone e avvicinare tra loro le bottiglie in modo da schiacciare un po' il silicone. dopo 10 anni ho trovato le bottiglie perfettamente legate tra loro e con le pareti interne dello scafo. Sono molto sicure perchè un eventuale urto dovrebbe rompere tutte ke bottiglie, e ció è impossibile. Una ultima annotazione: le riserve di galleggiamento vanno equamente distribuite lungo tutto lo scafo, o almeno in due distinti gruppi a prua e a poppa ma con un volume di galleggiamento proporzionale ai pesi. Infine le riserve di gallwggiamento vanno preferibilmente posizionati in alto, sotto la coperta. in caso di scuffia la riserva di galleggiamento aiuterá la barca a raddrizzarsi.
Ho visto usare la soluzione delle bottiglie su molte derive e la trovo efficace ed economica; oltretutto, essendo di piccolo volume, possono riempire anche angolini non raggiungibili da contenitori rigidi e di maggiore volume. Nella barchina che sto costruendo ho immobilizzato un certo numero di queste con schiuma poliuretanica che trovo veramente efficace perchè attacca su qualsiasi tipo di superficie. Per quanto riguarda la collocazione delle riserve di galleggiamento, in caso di incidente preferirei tovarmi su di una barca che resti a galla il più possibile orizzontale (potendo scegliere preferirei star comodo, o il meno possibile scomodo)e quindi cercherei, per quanto possibile,di distribuirle in maniera 'bilanciata' lungo lo scafo.
buonasera a tutti,
io vi do ampia ragione e condivido la vostra opinione in tutto e per tutto,in effetti le bottiglie sono una buona riserva di galleggiamento,sono robuste e si possono attaccare con il silicone..ma tutto questo può essere fatto in piccole barche...non un cabinato di 23 piedi?
io in pratica possiedo una barca a vela così..questo è il modello.
http://start6.heberg-forum.net/ftopic38_...bahia.html
con una barca di 800-900 kili di bottiglie ne dovrei mettere un sacco e poi dove?
oggi in ferramenta per caso mi sono imbattuto davanti a delle taniche di plastica per l'acqua,di quelle che usano ancora per stivarci acqua potabile.ci sono di varie grandezze ma credo che da 5 litri e da 10 siano quelle più indicate..una volta riempite di poliuretanica secondo me sono un ottima riserva di galleggiamento...poi se inserite in un gavone stretto e lungo anche poco raggiungibile perchè ispezionabile solo attraverso una porticina di 40 x 60 cm è sempre possibile legarle dal manico tradizionale con una cima e fissarla in un determinato punto in modo che possano poi essere rimosse..ovviamente andrebbero messe in fila.
in una barca a vela tradizionale non è possibile mettere riserve di galleggiamento in alto..come è possibile? la coperta è una sottile lastra di vetroresina,tutto lo spazio è minimizzato..l'unica soluzione è magari sfruttare i gavoni sotto la v di prua che di solito sono adibiti a stivaggio..ma proprio per la forma anomala a V delle paratie e lo scafo che scende rende impossibile prevedere delle riserve di galleggiamento rappresentate da bottiglie,taniche ecc....forse li conviene veramente metterci schiuma poliuretanica di qualità..in questa maniera se proprio uno dovesse urtare qualcosa a prua il galleggiamento è comunque garantito.
Citazione:flaviobob5 ha scritto:
buonasera a tutti,
io vi do ampia ragione e condivido la vostra opinione in tutto e per tutto,in effetti le bottiglie sono una buona riserva di galleggiamento,sono robuste e si possono attaccare con il silicone..ma tutto questo può essere fatto in piccole barche...non un cabinato di 23 piedi?
io in pratica possiedo una barca a vela così..questo è il modello.
http://start6.heberg-forum.net/ftopic38_...bahia.html
con una barca di 800-900 kili di bottiglie ne dovrei mettere un sacco e poi dove?
Ciao,
la tua barca ha il contro stampo?
no non credo che ci sia un controstampo..
i jeanneau sono barche con la vetroresina molto sottile,performanti...non hanno doppio scapo sono sicurissimo..
Citazione:flaviobob5 ha scritto:
no non credo che ci sia un controstampo..
i jeanneau sono barche con la vetroresina molto sottile,performanti...non hanno doppio scapo sono sicurissimo..
Te l’ho chiesto perché ho una Jeanneau Sun 2000 (ha il controstampo) e in questa discussione mi sono chiesto se il controstampo debba essere a tenuta stagna per garantire galleggiabilità:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=77356
In seguito, come avrai visto sulla discussione, ho installato delle botole d’ispezione e oltre all’acqua, ho notato un po’ di schiuma poliuretanica in prossimità del tambuccio (non credo che serva molto per il galleggiamento) ma per il resto l’interno del controstampo è completamente vuoto. Mi chiedevo quindi se fosse possibile riempire quel vuoto con la schiuma, alla fine è un volume che non viene utilizzato per nulla, oppure infilare lì dentro le bottiglie citate sopra. Se la Bahia avesse avuto il controstampo avresti potuto valutare questa soluzione.
ah adesso ho capito..
oddio ho visto il tuo post e direi che non è una bella cosa....ho visto altre barche con un controstampo e sinceramente la maggior parte avevano tutte questo difetto...di poco conto nel tuo caso,ma in altri invece di dimensioni a dire poco preoccupanti.
non mi piacciono le barche con il controstampo ma in effetti riempire questo controstampo di poliuretanica sicuramente è un buon modo per assicurarsi una buona riserva di galleggiamento..oserei dire però schiuma poliuretanica di qualità..quella di scarsa qualità con l'acqua prima o poi si dissolve..con il tempo è..ma si dissolve..ci vorrebbe quella schiuma che usano negli scafi per fare le regate oceaniche ultra resistente ed ultra leggero..perchè la poliuretanica in effetti non è idrorepellente,assorbe acqua,e se la inserisci in un controstampo soggetto a condensa...la cosa non mi piacerebbe molto..
se il controstampo fosse diciamo così ispezionabile e raggiungibile beh in effetti le bottoglie sono un'ottima soluzione..
la Jeanneau Bahia ha invece degli interni open space,la vetroresina che si vede all'interno,è la vtr interna all'opera viva,mentre quella nei cielini e nelle fiancate interne,è quella delle fiancate e pozzetto.
vetroresina anche fine direi!!! perchè è uno scafo molto performante,leggero,per implementare tantissimo la carrellabilità..
quindi niente controstampo,ma tantissimi gavoni interni sotto le sedute e cuccette..praticamente da prua a poppa..8 gavoni con paratie laterali che si chiudono con i legni dei letti e sedute..non ovviamente ermeticamente...
l'unico spazio inutilizzato è il tunnel sotto il pozzetto poichè è largo appena 40 cm per 1,80 dove ci scorrono le tubazioni degli ombrinali del pozzetto che scaricano sullo specchio di poppa..
in questo spazio potrei volevo mettere un rullo alaggio riempito di poliuretanica ma alla fine non so se poi una volta riempito riesco poi a toglierlo,oppure delle taniche da 10 litri o 15 messe una dietro all'altra..
OGGI HO INVECE AVUTO una bellissima illuminazione..potrei utilizzare quei cilindri di espanso che si trovano sulle PISCINE...quelli che servono come aiuto ai bagnanti o come relax...ci sono anche di diametro superiore..direi 20 cm..se ne entrassero 4 2 sopra e 2 sotto,o 8 4 davanti e 4 dietro direi che sarebbe una bella riserva al galleggiamento..ho notato che un tubo di 10cm di diametro per 1,50 m di lunghezza tiene a galla me che sono 80 kg!
quindi 8 x 80 = 640 kg circa di riserva di galleggiamento...
che ne dite?
Citazione:flaviobob5 ha scritto:
ah adesso ho capito..
oddio ho visto il tuo post e direi che non è una bella cosa....ho visto altre barche con un controstampo e sinceramente la maggior parte avevano tutte questo difetto...di poco conto nel tuo caso,ma in altri invece di dimensioni a dire poco preoccupanti.
non mi piacciono le barche con il controstampo ma in effetti riempire questo controstampo di poliuretanica sicuramente è un buon modo per assicurarsi una buona riserva di galleggiamento..oserei dire però schiuma poliuretanica di qualità..quella di scarsa qualità con l'acqua prima o poi si dissolve..con il tempo è..ma si dissolve..ci vorrebbe quella schiuma che usano negli scafi per fare le regate oceaniche ultra resistente ed ultra leggero..perchè la poliuretanica in effetti non è idrorepellente,assorbe acqua,e se la inserisci in un controstampo soggetto a condensa...la cosa non mi piacerebbe molto..
se il controstampo fosse diciamo così ispezionabile e raggiungibile beh in effetti le bottoglie sono un'ottima soluzione..
la Jeanneau Bahia ha invece degli interni open space,la vetroresina che si vede all'interno,è la vtr interna all'opera viva,mentre quella nei cielini e nelle fiancate interne,è quella delle fiancate e pozzetto.
vetroresina anche fine direi!!! perchè è uno scafo molto performante,leggero,per implementare tantissimo la carrellabilità..
quindi niente controstampo,ma tantissimi gavoni interni sotto le sedute e cuccette..praticamente da prua a poppa..8 gavoni con paratie laterali che si chiudono con i legni dei letti e sedute..non ovviamente ermeticamente...
l'unico spazio inutilizzato è il tunnel sotto il pozzetto poichè è largo appena 40 cm per 1,80 dove ci scorrono le tubazioni degli ombrinali del pozzetto che scaricano sullo specchio di poppa..
in questo spazio potrei volevo mettere un rullo alaggio riempito di poliuretanica ma alla fine non so se poi una volta riempito riesco poi a toglierlo,oppure delle taniche da 10 litri o 15 messe una dietro all'altra..
OGGI HO INVECE AVUTO una bellissima illuminazione..potrei utilizzare quei cilindri di espanso che si trovano sulle PISCINE...quelli che servono come aiuto ai bagnanti o come relax...ci sono anche di diametro superiore..direi 20 cm..se ne entrassero 4 2 sopra e 2 sotto,o 8 4 davanti e 4 dietro direi che sarebbe una bella riserva al galleggiamento..ho notato che un tubo di 10cm di diametro per 1,50 m di lunghezza tiene a galla me che sono 80 kg!
quindi 8 x 80 = 640 kg circa di riserva di galleggiamento...
che ne dite?
Bah.... Io ho calcolato che il salsicciotto ha un volume di 11,77 dm3 quindi appena 11,77 litri. Tu galleggi giá da solo e il tubo ti aiuta a stare a galla, che non é la stessa cosa. Di cilindri ne dovrai inserire molti di più.
Citazione:flaviobob5 ha scritto:
ah adesso ho capito..
oddio ho visto il tuo post e direi che non è una bella cosa....ho visto altre barche con un controstampo e sinceramente la maggior parte avevano tutte questo difetto...di poco conto nel tuo caso,ma in altri invece di dimensioni a dire poco preoccupanti.
non mi piacciono le barche con il controstampo ma in effetti riempire questo controstampo di poliuretanica sicuramente è un buon modo per assicurarsi una buona riserva di galleggiamento..oserei dire però schiuma poliuretanica di qualità..quella di scarsa qualità con l'acqua prima o poi si dissolve..con il tempo è..ma si dissolve..ci vorrebbe quella schiuma che usano negli scafi per fare le regate oceaniche ultra resistente ed ultra leggero..perchè la poliuretanica in effetti non è idrorepellente,assorbe acqua,e se la inserisci in un controstampo soggetto a condensa...la cosa non mi piacerebbe molto..
se il controstampo fosse diciamo così ispezionabile e raggiungibile beh in effetti le bottoglie sono un'ottima soluzione..
All’inizio il controstampo mi piaceva, la barca sembra comunque più rifinita. Poi però il fatto che sia una specie di coperchio, che rende l’ispezione della parte interna dello scafo quasi impossibile, mi ha fatto ricredere. Comunque sono sicuro che sia a tenuta stagna, gli unici fori (che siliconerò) sono quelli per fissare la “pseudo” dinette. Quindi, in caso di scuffia, dovrebbe garantirmi una certa galleggiabilità (di aria lì dentro ce ne è tanta). Per quanto riguarda la schiuma avevo pensato anche io che l’acqua potesse deteriorarla, infatti se ce la dovessi mettere mi informerei bene sulle sue caratteristiche.
grazie mille controllerò...
ripeto,di barche a vela credo di intendermene,ma di fisica proprio no!
qualsiasi ausilio,aiuto o studio,o considerazione può essermi d'aiuto!
in effetti la schiuma poliuretanica se lasciata alla umidità si deteriora..ho fatto delle prove e sono sicurissimo che questo effetto avviene..avviene anche nel breve..pochi mesi lasciata al sole,e alle intemperie è già praticamente tutta rovinata deteriorata assumendo un colore tipo arancione scuro tendente al marrone...dalla impermeabilità si è passati ad una vera e propria spugna...
non vorrei averci questa schiuma sulla mia barca...no proprio no!
però se conservata in un involucro chiuso...esempio lampante è l'anulare...allora mantiene bene le sue doti di leggerezza ed impermeabilità.
credo che la soluzione migliore sia proprio l'idea Taniche piene di schiuma o direttamente taniche chiuse con il tappo magari incollato o siliconato...sono sufficientemente robuste per mantenere la forma e la gallaggiabilità sotto pressione,sono economiche,hanno il manico quindi possono essere legate..e semmai anche assemblate insieme..
i tubi galleggianti in polietilene in effetti non sono adatti non avevo fatto il calcolo della galleggiabilità..
Il problema è il volume. Non fanno barche inaffondabile perché la quantità di aree stagne è più di 1/3 del volume totale. Sulla mia in cabina ho 2 gavoncini di 20X40 cm e nulla più il resto è tappato e pieno di espanso.
Parlavate di bottiglie, funziona molto bene su una deriva o su un catamarano che è privo di zavorra,, ma pensate al volume di 1 metro cubo di bottiglie e immaginate dove stivarle; dovreste rinunciare a tutti gli spazi di stivaggio
Citazione:barcapolacca ha scritto:
Il problema è il volume. Non fanno barche inaffondabile perché la quantità di aree stagne è più di 1/3 del volume totale. Sulla mia in cabina ho 2 gavoncini di 20X40 cm e nulla più il resto è tappato e pieno di espanso.
Parlavate di bottiglie, funziona molto bene su una deriva o su un catamarano che è privo di zavorra,, ma pensate al volume di 1 metro cubo di bottiglie e immaginate dove stivarle; dovreste rinunciare a tutti gli spazi di stivaggio
cioè vuoi dire che 1 metro cubo di riserva di galleggiamento sarebbe il volume necessario per tenere a galla una barca il cui volume interno complessivo è di 3 metri cubi?...cioè pari al volume di una cassa di 3 metri di lunghezza per 1 metro di larghezza ed un metro di altezza...che dovrebbe pesare un pò meno di 1000 kg...ma il mio tender a remi in vtr, circa lo stess volume, si e no ne pesa 40 di kili...per arrivare a 1000 kili dovremmo parlare di una barca di sei metri con zavorra di 300 kg...e considerato che non sarà (lo scafo) costruito in piombo avrà bisogno per stare a galla meno di 1000 litri (un metro cubo) di riserva di galleggiamnto...allora che volume dovrebbe avere complessivamente un piccolo cabinato di sei metri? non so calcolarlo con esattezza ma credo che più o meno sarà come un cassone lungo sei metri largo due e alto un metro? potrebbe arrivare cioè a 12 metri cubi? stiamo cioè parlando di circa l'8% del volume complessivo per non affondare con un buon margine. per navigare forse non basta ma si salva la pelle ugualmente...ripeto, sono calcoli fatti ad occhio ma qualcuno potrebbe rifarli con più precisione
ho letto con attenzione gli ultimi 3 messaggi.
per calcolare il volume di un solido sbaglio o ci vogliono gli integrali?
quanto volume sposta un cilindro come un rullo di alaggio da 125cm x 25 di diametro?
o quanto volume sposta una bottiglia da 2 litri?
e una tanica di quelle bianche per l'acqua potabile,rettangolare,da 40 litri?
per capire,a chi veramente se ne intende,io vorrei conoscere quanta riserva di galleggiamento ha bisogno una barca a vela da 850kg in vetroresina considerando che ha 350 kg di bulbo fisso in piombo,una 50 ina di kg di alluminio per albero,boma,rullafiocco,più un 20-30 kg di ancora e catena...
considerando che all'interno della barca in coperta,ho dei gavoni che posso riempire di taniche o eventualmente rulli alaggio..quanto taniche o quanti rulli alaggio servono?
ci sarà un matematico,un ingegnere?
io sono laureato in economia ho fatto il liceo scientifico,potrei arrivare alla soluzione ma non ho tempo di riprendere i libri,riprendere pratica con gli integrali ecc..
se qualcuno è disponibile potrebbe aiutare un bel numero di velisti!