dicono che un po' di manualità ce l'avrei, oltre ad una macchina da cucire pfaff non recente, mod. 1221. fa lo zigzag abbastanza largo e ha un secondo piedino, nero, che si può abbassare a trascinare il tessuto. ho scaricato dalla rete questo programma per il taglio delle vele. ho letto tempo fa il libro di jeremy howard - williams e ho dato a sailcut cad un'occhiata superficiale ma credo che per progettare vele siano necessarie ulteriori competenze...qualcuno saprebbe darmi lumi sulla follia della mia iniziativa prima che mi metta nei pasticci buttando inutilmente tempo e danaro?
Se non hai un plotter per trasferire il progetto sul tessuto è tempo sprecato. Sailcut in alternativa ti genera le polari per poi disegnartelo....prova!
Se magari dici cosa vuoi realizzare qualche aiuto puo' uscire da qui.
Citazione:ITA101 ha scritto:
Se non hai un plotter per trasferire il progetto sul tessuto è tempo sprecato. Sailcut in alternativa ti genera le polari per poi disegnartelo....prova!
Se magari dici cosa vuoi realizzare qualche aiuto puo' uscire da qui.
grazie a ITA101.
se basta un plotter A1 oppure A0 per riportare il disegno su carta posso provvedere, non credo tuttavia di essere abbastanza bravo per definire correttamente i parametri relativi all'armamento della barca, al peso del tessuto (preferirei normale dacron), all'uso crocieristico, al dislocamento, ad altre preferenze (mi piacerebbe fare una randa semisteccata). a decidere correttamente i dati degli allunamenti da inserire nel programma non ne sarei proprio capace. probabilmente mi serve un aiuto da un corso di qualificazione professionale o da una pubblicazione ben esaustiva. il tutto subordinato anche alle capacità meccaniche della pfaff...
Ho guardato che modello è la 1221, è un modello molto leggero, potrebbe cucirti i ferzi (2 strati) ma sulle finiture-rinforzi la vedo male.
Puoi sempre fare una prova di cucitura su una vela che già possiedi, vedi se il motore riesce a far girare il tutto e se gli aghi reggono.
Almeno sai se puoi affrontare la costruzione o devi cambiare macchina.
Credo si tratti di fare le vele per un Panda 31, non per un FJ....
A prescindere dalle conoscenze tecniche preliminari, che consentano di fare un progetto sensato, e dagli standard da applicare per grammature, rinforzi, tasche etc. etc., a cui potresti accedere attraverso un velaio 'gentile', senza un plotter (larghezza utile mt 1.40 c.a), senza un pianale e con quella macchinina leggera, a meno che lo stesso velaio non te le mette a disposizione, dubito che possa essere un'impresa realizzabile per randa e genoa.....ma forse per un gennaker ??
Ciao
esatto, randa per un panda 31'. ne ho una abbstanza decente ma a me sembra 'striminzita', forse un po' pesante, giustamente poco allunata: la barca di suo è orziera un sacco. un'altra è una vela 'invernale', cioè in condizioni al limite. non esigo una cosa performante ma efficiente con ogni tempo. a dire il vero il velaio ci sarebbe ma mi piacerebbe partecipare all'opera non solo per l'aspetto operativo, magari un po' anche per qualche scelta progettuale. per quanto riguarda la pfaff vedo di fare qualche prova, se interessa pubblicherò risultati.
Se il velaio ci sta chiedigli di sederti vicino a lui quando progetta la vela al P.C.
Investire tempo e denaro per farsi le vele in proprio non mi sembra una scelta giusta, nemmeno dal punto di vista eonomico.
A maggior ragione visto che non è un FJ...
Citazione:ITA101 ha scritto:
Se il velaio ci sta chiedigli di sederti vicino a lui quando progetta la vela al P.C.
Investire tempo e denaro per farsi le vele in proprio non mi sembra una scelta giusta, nemmeno dal punto di vista eonomico.
A maggior ragione visto che non è un FJ...
quoto in toto... se non hai esperienze specifiche... cioè se non hai mai lavorato da un velaio... non ti ci mettere... rischi solo di cucire delle lenzuola inutili...!!!
Però se la faccenda t'intriga al punto di 'scapocciare'... il consiglio di ITA è il più sensato... poi magari potresti anche farti assumere...
beh io per tanti anni quando stavo in veleria (da cliente) cercavo di capire le logiche con cui veniva generata la forma delle vele, come venivano assemblate e rifinite (pochissimi lavoravano con software dedicati).
Stufo di vele fatte come volevano loro e con prestazioni mediocri, ho iniziato, col mio prodiere, col fare qualche vela (si parla di catamarani sportivi, quindi roba piccola)cercando di applicare qualche idea. In due, tre anni avevamo il monopolio della classe in cui regatavamo (in regata i risultati sono arrivati presto, ed i clienti erano soddisfatti) praticamente era diventato un secondo lavoro di grande soddisfazione (anche economica).
Ora le regate le faccio ancora, le vele anche, cercando giocare utilizzando i materiali più innovativi (membrane etc, etc.) ma se qualcuno mi chiede di fare delle vele sono contento, ma se vanno altrove lo sono ancora di più.
ho provato cuciture zigzag su una antica tormentina: tessuto a mio avviso piuttosto pesante, sono riuscito a passare tre strati (quattro non ho provato). l'ago è un 90/14 e il filo poliestere gutermann 780 (con quello mi sono cucito il copriranda). mi pare faccia un po' di fatica all'avvio per l'aumentato spessore dell'ago in corrispondenza della cruna, poi va senza esitazioni. mi spaventa un po' il problema di andare dritto dritto e il far passare la vela arrotolata sotto il braccio della macchina.
insisto: ho provato a disegnare una randa da crociera con sailcutcad, inf=10380, base 3000, bal. 10720. ho fatto dei modellini in scala in carta incollando i pannelli sagomati e mi pare che il programma funzioni benone. a chi vuole dare risposte pongo quesiti: è troppo bassa una grammatura di dacron inferiore a 380gr/mq. per una barca da 5 tonnellate? se stampo i pannelli in grandezza naturale su carta col plotter e li riporto sulla vela credo sia lo stesso che fare la faccenda col plotter da taglio, o no? grazie in anticipo, e b.v.
Per la randa di un 31', un dacron da 7.5 oz (330 g. c.a.) è più che sufficiente. Per assemblarlo ci va almeno un filo con titolo 69 che richiede un ago da 110, dunque guarda se la tua macchina lo può portare.
Per i rinforzi prevedi almeno 5 strati scalati, dunque la prova di cucitura la devi fare su 7 strati di tessuto (rinforzo + vela + risvolto) oppure 8 strati se metti una fettuccia anzichè il risvolto.
Se non sei attrezzato con la pressa e gli occhielli, ma metti degli anelli cuciti con le fettucce, devi poter cucire anche queste sopra i rinforzi.
Ciao
P.S. guarda anche questa discussione parallela sul fai da te:
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=81934
grazie Albert, i tuoi consigli mi sono molto utili, spero solo di non scoraggiarmi nell'impresa. mi piacerebbe riuscire in qualche modo a concluderla magari con qualche aiuto.
Citazione:alessandro alberto ha scritto:
grazie Albert, i tuoi consigli mi sono molto utili, spero solo di non scoraggiarmi nell'impresa. mi piacerebbe riuscire in qualche modo a concluderla magari con qualche aiuto.
Vedo che non sei distantissimo....
Come ho scritto nell'altro post, parlandone forse si trova una soluzione che faccia comodo ad entrambi.....io non ho preclusioni nè preconcetti.
Eventualmente, se la cosa non va in porto, avremo fatto conoscenza, parlato di barche e vele e bevuto un caffè insieme.....non mi pare così grave.
Ciao