I Forum di Amici della Vela

Mi serve un consiglio:
stò decidendo il circuito da realizzare per la scotta della randa (Aurica) della mia Lancia 22'
La suddetta randa Aurica, è ancora da costruire ma la sua superficie sarà di 18/20 mq.
Io pensavo di fare una cosa del genere, ma ovviamente un pò più elaborata

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Il circuito della scotta però è più o meno questo:

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Costruirei l'archetto in acciaio inox con un diamentro da 20mm. e a questo proposito gradirei sapere dagli esperti se è possibile utilizzare un tubo oppure è meglio farlo pieno (non avrei neanche problemi a curvarlo)
Sull'archetto inoltre, farei scorrere un canotto completo di boccola in teflon o derlin a cui verrà murato il bozzello doppio del paranco (che sarà un 4:1)
Il suddetto canotto, invece di lasciarlo libero avrei pensato di comandarlo tramite due cimette di richiamo, come un vero e proprio carrello randa.

Che ne dite???
Il tutto potrebbe funzionare oppure mi stò facendo solo delle seghe mentali???

Preferirei un tubo al 'pieno' anche perhè gli sforzi non saranno alti.
Lascerei libero il canotto; se lo vuoi regolabile tramite un trasto, allora monta un classico binario e la chiudi lì.

col tubo hai 2 punti di attacco. con il carrelo hai tante viti, vedi tu cosa è meglio dal punto di vista degli sforzi.
le barche di quel genere di solito hanno l'archetto non regolabile, vedi tipo i dinghy 12' di una volta

Stamani ho messo sù un accrocco di come ho intenzione di procedere:

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Come si può vedere l'archetto verrebe abbastanza lungo e il mio timore è che se metto il tubo, cazzando la scotta quando il paranco si trova più o meno al centro, quasi sicuramente questo flette.

Frappettini, io il canotto lo vorrei regolabile, ma il classico binario non mi piace e per questo chiedevo se avesse senso realizzare appunto un trasto regolabile sull'archetto.

ADL, è vero che con il carrello ho tante viti, ma alla fine i punti su cui sforza il paranco randa, sono sempre due, esattamente come con l'archetto.

se non vuoi l'archetto di metallo, e non hai torto, potresti mettere due punti fissi a dritta e sinistra, in pratica dove ci sono gli attacchi dell'archetto; lì un bozzello per parte, e poi la scotta va a pruavia per essere rimandata in pozzetto.

io tenterei così, con questo percorso della drizza: boma-bozzello sinistra-boma-bozzello destra-boma-pruavia etc.

con le modifiche del caso al circuito, se ritieni che ci sia troppa scotta da recuperare (invece del bozzello, metti un golfare di sinistra-boma-bozzello destra-boma-pruavia etc, o che lo sforzo richiesto sia eccessivo (ma non credo).

Citazione:beppe_rm ha scritto:
se non vuoi l'archetto di metallo, e non hai torto, potresti mettere due punti fissi a dritta e sinistra, in pratica dove ci sono gli attacchi dell'archetto; lì un bozzello per parte, e poi la scotta va a pruavia per essere rimandata in pozzetto.

io tenterei così, con questo percorso della drizza: boma-bozzello sinistra-boma-bozzello destra-boma-pruavia etc.

con le modifiche del caso al circuito, se ritieni che ci sia troppa scotta da recuperare (invece del bozzello, metti un golfare di sinistra-boma-bozzello destra-boma-pruavia etc, o che lo sforzo richiesto sia eccessivo (ma non credo).

io guardavo la geometria del triangolo, ed allora 'destra'; ma è più leggibile se mettiamo 'dritta'.

In effetti in un primo momento, anch'io avevo pensato di fare un circuito come quello che hai descritto tu, tant'è che sulla coperta ho già realizzato i rispettivi rinforzi per i golfari per ancorare i bozzelli.

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Poi mi era venuta questa idea dell'archetto, per il fatto di avere la possibilità di scarrellare il paranco nelle andature di bolina e traverso.