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Versione completa: appennellare facile con l'ancora nell'ancora
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Citazione:xwave ha scritto:
preciso catena da 6 mm!!!!!Sleepy

Sul sito sono disponibili ancore fino a barche di 24m, in realtà non ha senso perchè poi il diametro massimo di catena per ora è 10mm, quindi direi max 13/14metri, poi dipende anche dal dislocamento.

@bullo
in teoria 10 ancore dovrebbero tenere più di una a parità di peso, il problema come tu sai è che in barca bisogna far dei compromessi tra massimo risultato e fattibilità. Vorrei proprio vedere chi cala e salpa 10 ancore (ma anche solo 3 o 4) inoltre bisognerebbe calarle in un certo modo, non a casaccio, e se poi gira il vento Smiley39
Come la stessa ancora potrebbe tenere di più, a parità di peso, con marre più ampie (e questa è la direzione verso cui si stanno indirizzando tutti i maggiori produttori) poi però bisogna fare compromessi con l'ingombro, e con la possibilità di far presa (più sono larghe le marre più tiene ma più fatica fa a affondare nel 'terreno').
Questo ovviamente entro limiti ragionevoli.
Ma è la mia opppinione Smile

Detto questo bignerebbe provarla e testarla, esaltarla o accantonarla a priori mi sembra poco sensato.
...si attendono volontari Big Grin Big Grin Big Grin

BV
Molto tempo fa durante una burianata di quelle giuste, all'ancora con 50 metri di catena e una CQR da 42 libbre (originale in fusione di acciaio non inox), un salto di vento ha spostato il tiro di 90° strattonando, le onde hanno fatto il resto e l'ancora non si è spedata, né mossa perché snodata e ben affondata.
Il tiro di nylon (20 metri di squareline da 22 a doppino), che teneva in bando la catena dando elasticità alla linea, si è spezzato, e prima che si potesse intervenire, la catena ha dato una paio di tiri come si deve al musone stortandone l'ala sotto sforzo (musone serio con guance da 18 mm.).
Molla tutto e fuggi, torna poi a riprendere il ferro e, sorpresa, la CQR da 42 libbre aveva il perno di snodo storto, il foro di alloggiamento nel fusto ovalizzato e una delle marre storta; però ha tenuto botta per il tempo necessario all’equipaggio per organizzarsi e togliersi dai guai.
Domanda: quanto sarebbe durata quella di lamiera stampata?


Dalla foto si vede il perno storto e la marra è quella di destra

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Scusa, non si è rotta prima la catena?
Ciao Dapnia,
interessante la tua esperienza. Sicuramente, dato che una marra si è piegata, sul fondale ha incontrato qualcosa si più duro di lei, penso ad uno scoglio, ma potrebbe essere un relitto sommerso o altro, comunque deve aver fatto testa anche e forse soprattutto grazie a questo evento (anche i segni che si vedono sulla foto suggeriscono un incontro con scoglio, ma non sò se sono antecedenti al fatto da te raccontato).
Il fatto che il tuo musone si è piegato e non spezzato stà a dimostrare che anche la lamiera stampata resiste a certi sovraccarichi senza spezzarsi.
La tua esperienza mi suggerisce che, dato che non sempre sono fortunato a trovare sul fondo un scoglio che mi tenga l' ancora in posizione con buriana, è meglio avere due ancore che hanno il doppio di possibilità di fare testa sia in condizioni normali, sia in caso di salto di vento. Probabilmente ci stà anche che, nel caso dell' invenzione qui in oggetto, ci si possa ritrovare con qualche parte non più a bolla (d' altronde anche la tua ancora si è piegata), ma secondo me, in generale e con i dovuti miglioramenti dati dal normale sviluppo (e qui continuo a puntare il dito sul sistema di fissaggio seconda ancora), l' idea mi sembra quasi geniale.
BV
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Scusa, non si è rotta prima la catena?
No, non si è rotto nulla, forse perché ben dimensionato il tutto.
Citazione:lunar1960 ha scritto:
Ciao Dapnia,
interessante la tua esperienza. Sicuramente, dato che una marra si è piegata, sul fondale ha incontrato qualcosa si più duro di lei, penso ad uno scoglio, ma potrebbe essere un relitto sommerso o altro, comunque deve aver fatto testa anche e forse soprattutto grazie a questo evento (anche i segni che si vedono sulla foto suggeriscono un incontro con scoglio, ma non sò se sono antecedenti al fatto da te raccontato).
Il fatto che il tuo musone si è piegato e non spezzato stà a dimostrare che anche la lamiera stampata resiste a certi sovraccarichi senza spezzarsi.
La tua esperienza mi suggerisce che, dato che non sempre sono fortunato a trovare sul fondo un scoglio che mi tenga l' ancora in posizione con buriana, è meglio avere due ancore che hanno il doppio di possibilità di fare testa sia in condizioni normali, sia in caso di salto di vento. Probabilmente ci stà anche che, nel caso dell' invenzione qui in oggetto, ci si possa ritrovare con qualche parte non più a bolla (d' altronde anche la tua ancora si è piegata), ma secondo me, in generale e con i dovuti miglioramenti dati dal normale sviluppo (e qui continuo a puntare il dito sul sistema di fissaggio seconda ancora), l' idea mi sembra quasi geniale.
BV
Il musone è una fusione di alluminio: un grosso blocco unico a due gole, tosto come si facevano quarant'anni fa, e non ha ceduto piegandosene solo una guancia: per intenderci la guida della catena, perché i perni e i rulli di bronzo non hanno fatto 'una piega' sostenendo un bel carico.
Cosa ci fosse sotto, sul fondo parecchi metri più in giù, non lo so, facilmente un masso o cose simili.
Non ho mai controllato immergendomi l'affondamento dell'ancora, perché mi fido di ciò che faccio, nella presunzione di farlo con cura e bene la prima volta, come mi fu insegnato.
Raramente ho appennellato, a volte afforcato, per qualche precisa ragione, spesso calo un'ancora guardiana, sempre metto la spia (pentolino e cucchiaini, come già detto tempo fa).
Ho sempre dormito sonni tranquilli e non ricordo di ancore che aravano.
Ne dirò un’altra: tempo fa, appena fuori dalle boette dei 300 metri di Riccione, avevo dato fondo, scendendo sulla spiaggia per prendere una persona.
Come spesso succede in piena estate, nel giro di pochi minuti si alzò un vento gagliardo che sollevò, immediatamente sotto costa, un’onda frangente di un paio di metri.
La barca, intrepida sull’ancora, saltava come un cavallo imbizzarrito, sollevandosi fino al fondo della chiglia per poi cadere morbidamente (chiglia lunga e linee d’acqua invidiabili) nell’onda dopo.
Sapevo che non correva alcun pericolo, ma lo spettacolo era notevole.
Molti bagnanti si avvicinarono alla battigia, commentando la cosa e facendo previsioni di spiaggiamenti e affondamenti; il bagnino, disse qualcosa del tipo “Sono pazzi, adesso vengono in spiaggia con tutta la barca, vedrete che disastro. Ma di chi è quella barca?”.
E’ mia, risposi.
Ma è matto, eccetera.
Per farla breve, con il gommone col quale ero sceso a prendere la persona, puntammo a 80 gradi al vento e ci dirigemmo al largo, zompando sulle onde, tra i sarcasmi degli astanti: “Ma dove va a Cattolica?”
Nessuno teneva conto, pur trinciando giudizi e commenti, della spinta laterale del vento, che ci portò giusto sotto bordo.
Saliti, con tutta calma alammo il gommone, alzammo le vele, con un colpetto di motore ci portammo sull’ancora recuperando la catena col verricello, che, come sempre faticò un poco a spedare il pesante ferro.
Morale, un’ancora tosta e ben affondata, il giusto calumo di generosa catena, l’ammortizzamento della giusta lunghezza di nylon, di adeguato diametro, danno la ragionevole certezza dell’ancoraggio (su musone, gallocce, bitte e passacavi, il dubbio non sussiste).
Non vorrei si pensasse che siamo degli incoscienti, precauzioni, ragionamento e prudenza la si usa sempre, ma quando si calcola in giusta misura e s’installa a regola l’attrezzatura prima, poi ci si può permettere il lusso di avere una ragionevole tranquillità.
Tutto ciò per dire che, valutando a occhio i diametri della lamiera stampata, e, come osservato da altri il sistema di incoccio fra le due sezioni (con buona pace delle incaute dita), mi pare più un’attrezzatura da gita domenicale, o da battuta di pesca a fondo, più che un sicuro sistema d’ancoraggio ogni tempo.
Con tutto questo, l’oggetto è innegabilmente originale, forse migliorabile (tutto lo è), ma bello.
I metri sono un'oppppppinione.-
Ciao Dapnia,
interessante anche l' ultimo tuo racconto. Io avevo commentato quello precedente cercando di analizzare i fatti descritti da te. Poi ho detto che preferisco 2 ancore appennellate cosa che sia te che molti altri sul forum non condividete. No problem, anzi sarebbe un peccato se tutti avessimo le stesse idee perche' non uscirebbero mai discussioni 'interessanti' e la linea d' ancoraggio e' uno tra gli argomenti piu' 'interessanti' che si trova sul Forum.
Per i commenti sugli atteggiamenti 'pazzo/incosciente/etc.', per mia indole e per diciamo cosi' 'deformazione professionale', non li ho mai fatti e non mi interessa farli perche' lasciano il tempo che trovano e non aggiungono altro che astio e incomprensione.
Quindi in conclusione, complimenti per la tua 'avventura' a Riccione, sicuramente avra' arricchito il tuo bagaglio personale di esperienza, mentre per quanto riguarda l' argomento in oggetto piu' o meno le tue conclusioni sono simili alle mie.
BV
Citazione:dapnia ha scritto:
... mi pare più un’attrezzatura da gita domenicale, o da battuta di pesca a fondo, più che un sicuro sistema d’ancoraggio ogni tempo.
Con tutto questo, l’oggetto è innegabilmente originale, forse migliorabile (tutto lo è), ma bello.
Big GrinBig GrinBig Grin
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