Chiedo in particolare a Sailo13, ma a tutti, mi esprimete un giudizio su questa incrinatura del terminale?
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Citazione:Messaggio di tiger86
Chiedo in particolare a Sailo13, ma a tutti, mi esprimete un giudizio su questa incrinatura del terminale?
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questa?
brutta;è l'inizio della fine.
non posso dirti nè che domani si romperà, nè che durerà per sei mesi.
Il tipo di pressatura ad esagono causa sempre prima o poi questa frattura, principalmente sui terminali in basso, in coperta.
Se fosse la mia barca, qualche uscita giornaliera probabilmente la farei ancora, ma prima della stagione la cambierei di sicuro.
BV
Citazione:Observer ha scritto:
Se fosse la mia barca, qualche uscita giornaliera probabilmente la farei ancora, ma prima della stagione la cambierei di sicuro.
BV
anche io farei ancora qualche uscita se fosse la barca di observer...se fosse la mia, no.
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione:Observer ha scritto:
Se fosse la mia barca, qualche uscita giornaliera probabilmente la farei ancora, ma prima della stagione la cambierei di sicuro.
BV
anche io farei ancora qualche uscita se fosse la barca di observer...se fosse la mia, no.
[:81][:81][:81][:81][:81]
Ciao tiger, questo terminale non mi piace per niente e uscite me ne farei ma solo a motore ... E' una sartia, giusto? Le altre come stanno? Quanti anni hanno?
Le mie originali del 74 erano mooolto meglio di questa e le ho cambiate con poche centinaia di euro.
Ti conviene rischiare l'albero, che magari ti viene giù sotto raffica con mare mosso (fai gli scongiuri che preferisci), che tanto lo sai anche tu che sartie così sono da cambiare?
Che uscite sono quelle in cui speri che le sartie tengano?
Potresti programmare la nuova antivegetativa e nel frattempo tiri giù l'albero e ti fai rifare le sarie. Già che è giù ti contolli bene tutta la ferramenta, lubrifichi le pulegge, magari per scrupolo cambi le lampadine, pulisci e lubifichi la canaletta della randa, inverti le dizze, ecc. ecc.
Vedrai con che serenità vedrai andare la falchetta in acqua con le sartie nuove !
Non fare il pigro!
Se non è una sartia, come non detto, ma è da rifare comunque ...
Buon vento!
Un classico luogo comune dice che le sartie in cavo sono migliori perché ti avvertono.
Se non è un avvertimento questo, allora non so cosa altro aggiungere se non che sartie con quel problema si sfilano anche andando a motore, addirittura è successo che saltassero con la risacca dell'ormeggio.
Fabrizena, ho dei seri dubbi che le tue sartie del 74 fossero meglio. Forse 'apparivano' meglio di queste, ma ti assicuro che non lo erano. Se hai dei dubbi, prendine una e falla testare a rottura, poi ne riparliamo.
Citazione:sailor13 ha scritto:
...
Fabrizena, ho dei seri dubbi che le tue sartie del 74 fossero meglio. Forse 'apparivano' meglio di queste, ma ti assicuro che non lo erano. Se hai dei dubbi, prendine una e falla testare a rottura, poi ne riparliamo.
Sono così convinto che una sartia di oltre trent'anni sia da cambiare, anche nell'uso moderato che è stato fatto della mia barca, un 27 piedi da crociera pura, che alla prima occasione che ho avuto di tenerla un po' a terra, ho cambiato tutto il sartiame, anche se l'aspetto esteriore era perfetto, senza una macchia di ruggine né sui terminali né sui cavi. Senza conferma di test di rottura, ma dando retta ad un ordinario buonsenso che mi suggeriva di non rischiare a fronte di una spesa modesta.
BV!
Nelle note tecniche di un suo famoso libro, La lunga rotta, Bernard Moitessier suggeriva caldamente di non utilizzare le impiombature sui terminali delle sartie. Perché sono difficili da valutare nello stato, perché difficili da rifare, etc. Secondo lui il sistema migliore era utilizzare dei normali morsetti in inox, nel numero di tre per ogni terminale, il primo (più vicino alla redancia) poco stretto, il centrale stretto bene, l'ultimo stretto a ferro. Per evitare rotture del cavo nel punto di massima curvatura, la redancia deve avere un diametro di almeno 7 volte quello del cavo. Questo suggeriva il grande navigatore, e le motivazioni che da mi sembrano piuttosto corrette.
Voi che ne pensate? Sono suggerimenti ancora validi?
Citazione:Messaggio di tiger86
Chiedo in particolare a Sailo13, ma a tutti, mi esprimete un giudizio su questa incrinatura del terminale?
la tenuta avviene più in basso, metti un morsetto a cavallotto sulla frattura e tieni d'occhio la cricca se dovesse camminare.
Citazione:epeter ha scritto:
Nelle note tecniche di un suo famoso libro, La lunga rotta, Bernard Moitessier suggeriva caldamente di non utilizzare le impiombature sui terminali delle sartie. Perché sono difficili da valutare nello stato, perché difficili da rifare, etc. Secondo lui il sistema migliore era utilizzare dei normali morsetti in inox, nel numero di tre per ogni terminale, il primo (più vicino alla redancia) poco stretto, il centrale stretto bene, l'ultimo stretto a ferro. Per evitare rotture del cavo nel punto di massima curvatura, la redancia deve avere un diametro di almeno 7 volte quello del cavo. Questo suggeriva il grande navigatore, e le motivazioni che da mi sembrano piuttosto corrette.
Voi che ne pensate? Sono suggerimenti ancora validi?
Sì, certo, validissimi per chi fa le sartie col cavo atlantico e gli alberi coi pali del telegrafo.......con tutto il rispetto per Moitessier, Carozzo & co.
@singleton: non mi inalbero
perchè conosco tiger e dalla foto capisco che la sartia è già stata smontata.....ma tu, non dico andresti in barca perchè ognuno è libero di farsi del male come crede, ma dico porteresti in barca delle persone, dei tuoi familiari come degli estranei, sapendo che c'è una possibilità, sia pur remota, che ceda una sartia e l'albero possa collassare e beccare qualcuno a bordo sulla testa ?? ...mah!!
Citazione:singleton ha scritto:
Citazione:Messaggio di tiger86
Chiedo in particolare a Sailo13, ma a tutti, mi esprimete un giudizio su questa incrinatura del terminale?
la tenuta avviene più in basso, metti un morsetto a cavallotto sulla frattura e tieni d'occhio la cricca se dovesse camminare.
ma quando mai
ma che morsetto dovrebbe mettere???
questa discussione diventa più comica di quella della drizza 2:1
con l'unica differenza che chi legge queste cose vedendo un commento simile potrebbe pensare di risolvere il problema di un terminale criccato con un morsetto...
...Quando gli alberi cascano si fanno un sacco di soldi di danni e sopratutto ci si può fare molto male.
Quindi se per la Vs barca voi ragionate così: bene, i soldi sono i vostri e soprattutto è Vs (e di chi viene in barca con voi) la testa ma perpiacere evitate di dare questi consigli al prossimo.
scusate ma con queste cose non si scherza.
Ecco,
non avevo letto il post di Albert, io mi sono inalberato
Citazione:epeter ha scritto:
Nelle note tecniche di un suo famoso libro, La lunga rotta, Bernard Moitessier suggeriva caldamente di non utilizzare le impiombature sui terminali delle sartie. Perché sono difficili da valutare nello stato, perché difficili da rifare, etc. Secondo lui il sistema migliore era utilizzare dei normali morsetti in inox, nel numero di tre per ogni terminale, il primo (più vicino alla redancia) poco stretto, il centrale stretto bene, l'ultimo stretto a ferro. Per evitare rotture del cavo nel punto di massima curvatura, la redancia deve avere un diametro di almeno 7 volte quello del cavo. Questo suggeriva il grande navigatore, e le motivazioni che da mi sembrano piuttosto corrette.
Voi che ne pensate? Sono suggerimenti ancora validi?
Enrico, di che anno è l'edizione originale del libro?
è come avere un taglio nella gomma della macchina e chiedere se si può andare per strada
Così, una piccola annotazione: vedo dei segni di chiave dove inizia la crepa e anche più sotto.
Non credo sia una buona idea tenere ferma la sartia con la chiave fissa prendendola per la piombatura, particolarmente all'estremità, anche se mi rendo conto che sembra fatta apposta.
Io le ho sempre tenute ferme, nel caso non ci fosse stata l'impronta nella parte piena per la chiave fissa, con la chiave a grip, ovviamente nella parte piena.
Gradirei a tale proposito un parere di sailor13.
Se non erro, quelli non sono segno di chiave ma i segni lasciati dalle matrici durante la pressatura in quel tipo di terminali, veniva fatta in diverse 'pinzate'.
Cncordo comunque con Albert, in mancanza di sede per la chiave, usare la pinza a grip sul pieno.
Si e' come dice sailor, quelle sono da pinzatura, dalla foto non si vede bene. Se le prendi in mano ti viene istintivo fermarle sul pieno in quanto la parte esagonale sembra molto esile, in più' La misura non si presta alla chiave fissa perche' non e' ne 6 ne 7.
Comunque senza impronta sono un po scomode..