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Citazione:lupo planante ha scritto:
Pensiamo agli uomini in falchetta che con i talloni delle loro scarpe con suola supergrip si puntano sullo scafo per buttarsi fuori il più possibile.... oppure al bordo superiore della falchetta dove i loro sederoni con cerate con cordura sul posteriore struscia per ore e ore... che frizione esercitatno su pochi cmq? Tu GARANTIRESTI PER 5 ANNI una pellicola applicata per questo utilizzo?

si può fare, certamente ha un costo diverso da quello base Potrebbe costare la stessa cifra o poco di più se lo scafo è semplicemente sporco la spesa è la stessa se ha solchi come canyon ASSOLUTAMENTE NO ma anche in caso di verniciatura di due scafi come quelli in oggetto, i costi, facendo lo stesso ciclo di verniciatura potrebbero essere COMPLETAMENTE DIVERSI Parliamo delle garanzie la garanzia sui film, è quella prevista dal produttore per un'applicazione considerata normale CONSIDERANDO LOGICAMENTE L'AMBITO NAUTICO Ho visto scafi appena verniciati a regola d'arte con eccellenti vernici, che dopo 2 regate presentavano danni alle murate non indifferenti Se andate da chi vi ha rifatto la verniciatura e voi l'avete rovinata strusciandoci sopra con scarpe e paranatiche in cordura, PENSATE CHE IL VERNICIATORE VE LA RIFACCIA IN GARANZIA? Suvvia siamo seri Oggi è quasi più facile mantenere intonsa un'OM wrappata, che non un'OM verniciata
@Leonardo696 dovresti rileggerti il post da cui hai preso questa frase (io sostengo l'esatto contrario di quello che tu hai riportato), togliendolo dal contesto in cui aveva un senso e dandogliene un altro.
ho corretto...mi era rimasto il NON nella tastiera se è questo a cui ti riferisci
Ragazzi, io ho wrappato 2 strisce sulla tuga che dopo poche regate si sono rigate tutte al colo contatto delle scarpe....non aggiungo altro
la mia non vuol essere una difesa a spada tratta di questo sistema, ma a volte c'è da chiedersi il perchè di certi prezzi. Ti posso assicurare che se invece di un adesivo normale fosse stato usato il medesimo adesivo con protezione adeguata avresti avuto un risultato ben diverso, ma ad un prezzo maggiore, di sicuro il risultato ottenuto è il medesimo come se fosse stata fatta una semplice verniciatura. Poi bisogna vedere cosa avevi chiesto come durata e cosa avevano garantito gli installatori e qui si scende in un altro campo, dove il cliente cerca il risparmio a più non posso ed il venditore spaccia cose non vere pur di prendere il lavoro.
Per cui non mi stancherò mai di dirlo, i lavori si giudicano conoscendo tutte le richieste e tutte le risposte, preferisco perdere un lavoro perchè sono stato caro come prezzo oppure chiaro sui problemi che si potrebbero avere, piuttosto che voler spillare soldi a qualcuno pur di rifilargli due pezzi di vinile.
a me hanno applicato un film della 3m e lo ha fatto una azienda che wrappa aerei ed autoda anni
sicuramente ottimi professionisti, ma io ti avrei sconsigliato quel materiale senza adeguata laminazione, vista la zona in cui sono applicate e alla fine si sfata un'altro mito che marchi blasonati non siano la panacea di tutti i mali.
Ti porto un'esempio che potrebbe essere simile alla tua installazione sulla tuga. Ricevo molte richieste di parti wrappate in nero lucido, specialmente tetti di auto e la mia risposta è sempre la medesima, il vinile così come nasce è bello da vedersi ma molto 'delicato' nella lavorazione e nel mantenimento nel tempo, da installatore non ti posso dire che non si riga e via dicendo così com'è ma con adeguata protezione rimane intatto per anni, è vero aumentano i costi e potrebbero essere paragonati ad una buona verniciatura, l'unico vantaggio che ti rimane è quello che è totalmente reversibile.
Citazione:ITA-16495 ha scritto:
Per completare, questa è la specifica del materiale fornitami dall'istallatore:

Film vinilico cast coprente ad alta prestazione per utilizzo nelle applicazioni più critiche, incluse superfi ci irregolari con rivetti e doghe. Sviluppato per lunga durata all’esterno, questo fi lm è ideale per ottenere grafi che su veicoli da turismo, grafi che su fl otte marittime e automobilistiche, grafi che per il settore architettonico, decalcomanie, insegne per stazioni di servizio e generiche.

FRONTALE: Film vinilico cast 50#956; – durata** all’esterno 10 anni*.
ADESIVO: Acrilico permanente a base solvente ad alta coesione e buona resistenza all’acqua.
SUPPORTO: 135 g/m² carta Kraft bianca specifi catamente studiata per taglio convenzionale e computerizzato.
TEMPERATURE: Di applicazione da +10°C / +40°C Di esercizio - 20°C / +75°C
ALTRE CARATTERISTICHE: Resistente ai raggi UV, all’acqua marina, agli oli, agli idrocarburi e alle benzine.
INFIAMMABILITA': Autoestinguente

* Per bianco e nero 10 anni; tutti gli altri colori e trasparente 7 anni.
**I valori di durata sono dati in buona fede sulla base di prove atmosferiche simulate, con applicazioni reali in esposizione verticale e condizioni non estreme dell’Europa Centrale.
Premetto che sono ignorante in materia, ma sò leggere i preventivi...Cool

Come ho evidenziato ho forti dubbi specialmente sulle 'temperature di esercizio' e sulle 'condizioni non estreme dell'Europa Centrale'.

1) Secondo me la temperatura massima di esercizio dichiarata: 75 gradi se la barca staziona/naviga in Sicilia qualche problema lo può dare!

1Bis) l'applicazione in coperta sulle superfici più o meno piane dove con il sole che batte a picco è facile superare i detti 75 gradi con eventuale calpestio e sfregamenti non è garantito difatti scrivono:
' prove atmosferiche simulate, con applicazioni reali in esposizione verticale'!!!

2)Lo specifico riferimento alle condizioni non estreme dell'Europa Centrale in garanzia mi preoccupa... secondo voi la garanzia è valida anche se la barca staziona/naviga nel Mediterraneo?

Concludendo, visto che forniscono anche un'adeguata garanzia, credo sia un'ottima soluzione per le barche che navigano nel nord Europa, ma applicarla anche nei nostri mari di fatto senza alcuna garanzia...
Le temperature d'esercizio hanno criticità tanto per le pellicole quanto per le vernici, tanto sulle prime quanto sulle seconde, in fase d'applicazione puoi usare accorgimenti che riducono o annullano il problema della temperatura
Mesi addietro ho fatto dei controlli ad ultrasuoni e termografici su uno scafo che un russo ha comprato da un arabo, che nato bianco era stato verniciato nero
Il gelcoat era tutto crepato e la causa è il nero su uno stratificato nato bianco quindi non pensato per raggiungere alte temperature Non esiste prodotto che non abbia delle criticità
Le pellicole che uso io non parlano di temperature dell'europa centrale e vedo che resistono senza problemi anche ai caldi siciliani
La pellicola nasce in primis per ricondizionare superfici verticali, da alcuni anni sono disponibili pellicole che vengono impiegate per rivestire piani di calpestio di centri commerciali, quindi con fortissimo passaggio quotidiano
Vorrei capire una cosa in merito al concetto di garanzia GIUSTAMENTE se fate un wrapping chiedete quale garanzia venga data sulla durata della pellicola Ciò che non capisco e questo lo scrive uno che fa regolarmente verniciature, è che non vi preoccupate di chiedere le stesse cose quando fate lucidare il blu ormai consunto dell'OM o quando fate riverniciare Più d'uno di voi ha in varie occasioni, scritto d'aver speso 1.500/2.000 euro per una lucidatura i cui effetti dopo circa sei mesi erano spariti Perchè non chiedete a chi vi fa una lucidatura o una verniciatura le stesse garanzie che pensate debbano essere date su un wrapping?
Come chiedete la resistenza all'abrasione di una pellicola adesiva, perchè non chiedete al verniciatore
QUALE RESISTENZA MI GARANTISCI PER ISCRITTO ALLO STRUSCIAMENTO DA PARTE DI SCARPE DA REGATA O DI TUTE IN CORDURA?
Il mio pensiero è che non lo fate in quanto sapete benissimo che una vernice non è pensata dal produttore per resistere a certe sollecitazioni e che qualunque verniciatore serio, vi direbbe che non può darvi nessuna garanzia scritta
Le garanzie citate da Stefanone, sono quelle medie che vengono date per ogni prodotto di qualunque natura esso sia
E' sufficiente guardare il gelcoat dove strusciano i parabordi per capire che oltre un certo limite non si può andare
La pellicola e poi chiudo, a differenza di gelcoat e vernici, può dare maggiori garanzie di resistenza allo scolorimento, alle macchie ed al deterioramento in generale che normalmente vediamo nei punti ove insistono i parabordi
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
...omississ...
Le garanzie citate da Stefanone, sono quelle medie che vengono date per ogni prodotto di qualunque natura esso sia
...omississ...
Ripremesso che, come affermato nel precedente post, sono ignorante in materia e che ho semplicemente analizzato un preventivo postato da altri. Pur ribadendo che una 'garanzia' scritta in quel modo specialmente alle nostre latitudini non serve a nulla non voglio mettere in dubbio la validità di quei prodotti.

PS: Toglimi una curiosità tecnica, ho letto da qualche parte che per applicarla si scalda fino a circa 90 gradi. Se è vero e applico la pellicola anche in coperta. Quando il sole l'ha scaldata fino a 90-95 gradi o oltre e ci vado a camminare sopra cosa succede?
credo di poterti rispondere tranquillamente io:
la garanzia come postata non serve a niente, quella è una scheda tecnica di chi vende i prodotti agli installatori, per cui io non penserei nemmeno lontanamente di girarla pari pari al cliente, perchè è bene saperlo nessun produttore copre i danni esclusi una nuova fornitura di materiale, per cui addio guadagno in qualsiasi caso, io dò una mia garanzia per quello che dice la legge come durata di tempo ma alle condizioni che decido io in base alla mia esperienza
le pellicole non si scaldano a 90° ma a 40°, questo in fase d'installazione, i 90° servono per il fissaggio nelle zone critiche, ma qui si entra in una zona tecnica che è inutile da spiegare.
Io personalmente non proporrei mai di mettere la pellicola su zone fortemente soggette a passaggio ed usura, riferito al fatto che stanno al sole pieno e ad alte temperature, in interno invece ci sono prodotti specifici certificati antiscivolamento e antiscolorimento, ma si parla di lavorazioni leggermente differenti dalla wrappatura di una superficie
La pellicola dev'essere riscaldata fino a 90°C così facendo perde l'effetto memoria per cui quando la si piega o la si stira per farla aderire, non tende a tornare alla forma primitiva
quando applico su una superficie piana, la pellicola viene tirata, se non scaldo questa tende a ritornare della lunghezza primitiva
se applico facendo una piega, scaldando ottengo una sorta di snervamento che impedisce alla pellicola di cercare di ritornare alla forma originaria, assumendo e mantenendo la forma della piega che ho dato in tutta sincerità non capisco la convenienza ad applicare una pellicola sul piano di coperta dove hai necessità d'avere un grip per non scivolare che la pellicola non ti da, anzi...fa l'effetto contrario potresti al limite applicare sul cielo esterno di un fly l'applicazione in coperta che personalmente ho sempre sconsigliato, non credo abbia una casistica tale da permettere di giungere a conclusioni probatorie sull'opera morta non ho visto fino ad oggi distacchi dovuti al caldo, ma a cattiva preparazione del fondo e cattiva applicazione
Vi ringrazio per la spiegazione. Adesso comincio a capire di cosa stiamo parlando!
riprendendo la discussione in merito alla convenienza o meno di questa tecnica, un noleggiatore ha preferito rivestire con pellicola lo scafo, a conti fatti ha spesso la medesima cifra che avrebbe speso per la sola vernice, è un Tornado38 visibile a Castiglione della Pescaia

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I costi di alaggio e varo non vengono annullati a meno che,e non lo credo, si possa mettere la pellicola anche su elica e asse o piede.
se funzionasse come dicono, gli zinchi e tutte le altre cure le potresti fare sulle fasce. in realta per le esperienze che ho avuto io, wrappate da altri e .. per fortuna su barche altrui:
la siliconatura da sola non basta, ci si attacca di tutto, anche i denti di cane.
nelle zone di separazione (sono piu pezzi che vengono montati insieme) non potendo fare sovrammissioni (sul silicone la colla non tiene) nasce di tutto e la sensazione e' che la colla gli piaccia parecchio agli organismi marini, le fasce comunque danni ne fanno, e' proprio li che partono le vegetazioni iniziali.
se bastasse darci di silicone.. basterebbe dare quello sullo scafo, non basta; o nascono delle pellicole "velenose" ed allora addio eco compatibilita o si devono inventare altro... che magari si sono gia inventati ma che io non ho ancora provato.

anche sulle wrappature dell' opera morta ci sono problemi sulle fasce e dove poggiano i parabordi, non e' che le vernici ne siano esenti ma sulla wrappatura i danni paiono piu evidenti.

ho wrappato di tutto, dagli aerei ai treni, dalle navi ai simulatori, dalle moto alle auto da corsa.
pure con la mia barca ci ho provato.. quello che sta in mare e' una brutta bestia a volte se il fondo non e' stracurato si staccano pure le scritte col nome o i numeri delle targhe.
questa l' ho decorata io.. ho fatto atenzione che in prossimita dei parabordi ci fosse poca roba ed e' durata un paio di anni (fasson 900) .. direi decorazione.. ma il concetto e' quello,

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io invece vi voglio riportare la mia esperienza di wrapping da interno fatto da solo. Certamente ho dovuto imparare come si fa ed ho iniziato dai punti più nascosti, ma il risultato è stato molto interessante.

Volevo dare luminosità alla barca (da qui la scelta del rovere chiaro), in quanto essendo molto spinta e tipicamente pensata per le regate, da dentro non è certo spaziosa e paragonabile con i 10 metri e mezzo tradizionali.

Vi metto qualche foto di com'era e come è ora. E devo dire che tutto sommato la pellicola sta tenendo, e al tatto ha un buon feeling, sembra legno vero. Di contro, è stato molto complesso metterla, e qualche errore iniziale lo sto pagando ora rifacendo alcuni punti che si sono scollati (ma per colpa mia in fase applicativa).

Del risultato sono davvero contento, non si avverte la pellicola (dal vivo è anche un po' più scura) ma sembra totalmente legno vero, anche al tatto.
(15-11-2018 21:35)ZK Ha scritto: [ -> ]se funzionasse come dicono, gli zinchi e tutte le altre cure le potresti fare sulle fasce. in realta per le esperienze che ho avuto io, wrappate da altri e .. per fortuna su barche altrui:
la siliconatura da sola non basta, ci si attacca di tutto, anche i denti di cane.
nelle zone di separazione (sono piu pezzi che vengono montati insieme) non potendo fare sovrammissioni (sul silicone la colla non tiene) nasce di tutto e la sensazione e' che la colla gli piaccia parecchio agli organismi marini, le fasce comunque danni ne fanno, e' proprio li che partono le vegetazioni iniziali.
se bastasse darci di silicone.. basterebbe dare quello sullo scafo, non basta; o nascono delle pellicole "velenose" ed allora addio eco compatibilita o si devono inventare altro... che magari si sono gia inventati ma che io non ho ancora provato.

anche sulle wrappature dell' opera morta ci sono problemi sulle fasce e dove poggiano i parabordi, non e' che le vernici ne siano esenti ma sulla wrappatura i danni paiono piu evidenti.

ho wrappato di tutto, dagli aerei ai treni, dalle navi ai simulatori, dalle moto alle auto da corsa.
pure con la mia barca ci ho provato.. quello che sta in mare e' una brutta bestia a volte se il fondo non e' stracurato si staccano pure le scritte col nome o i numeri delle targhe.
questa l' ho decorata io.. ho fatto atenzione che in prossimita dei parabordi ci fosse poca roba ed e' durata un paio di anni (fasson 900) .. direi decorazione.. ma il concetto e' quello,

Scusa per capirci dopo tutto quello che hai scritto, che barche hai provato che con il wrapping nell'opera viva?
(16-11-2018 09:05)Utente non piu attivo Ha scritto: [ -> ]io invece vi voglio riportare la mia esperienza di wrapping da interno fatto da solo. Certamente ho dovuto imparare come si fa ed ho iniziato dai punti più nascosti, ma il risultato è stato molto interessante.

Volevo dare luminosità alla barca (da qui la scelta del rovere chiaro), in quanto essendo molto spinta e tipicamente pensata per le regate, da dentro non è certo spaziosa e paragonabile con i 10 metri e mezzo tradizionali.

Vi metto qualche foto di com'era e come è ora. E devo dire che tutto sommato la pellicola sta tenendo, e al tatto ha un buon feeling, sembra legno vero. Di contro, è stato molto complesso metterla, e qualche errore iniziale lo sto pagando ora rifacendo alcuni punti che si sono scollati (ma per colpa mia in fase applicativa).

Del risultato sono davvero contento, non si avverte la pellicola (dal vivo è anche un po' più scura) ma sembra totalmente legno vero, anche al tatto.

Bel lavoro, complimenti
sono in dubbio se wrappare l'opera morta, verniciare non si può, potrei stuccare le sbeccature, rifare la falchetta bruciata dal sole e lucidare la vernice, adccontentandomi
non so, il wrap me lo farebbe un caro amico con prodotti 3m, si sarebbe detto di mettere del trasparente al baglio massimo per parare lusura da parabordi
non so proprio


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