Salve a tutti.
Premetto alcune informazioni:
1) Sono totalmente ignorante in materia;
2) Dispongo di un'Alpa 42 e una radio Kenwood TS480SAT (con accordatore interno), e non intendo cambiare né l'una, nè l'altra;
3) Cerco consigli di chi sa ciò che scrive;
4) Sono favorevolmente disposto a qualsiasi soluzione che non implichi il taglio del paterazzo per isolarlo.
Bene, fatte queste premesse presento gli 'strumenti' che ho a disposizione:
Barca
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Radio:
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Gradirei che un esperto (VERO, non da banchina) mi consigliasse come istallarla, come organizzare l'antenna e il suo 'contrappeso'.
Attendo fiducioso.
Saluti,
Captain Blood
http://www.vieuxmalin.com
Per la massa a RF la KISS counterpoise poca spesa molta resa. Funziona anche con barca alata e non hai bisogno di mettere una piastra esterna (che rende poco) o di collegarti a passascafi con piattine varie. Ahimé l'accordatore interno é un po' una pippa. Comunque attacchi la KISS al morsetto di massa RF (non confonderticol negativo o massa elettrica, deve essere massa RF) della tua radio e provi.
Per antenna puoi issare un cavo di quelli gommati con anima in acciaio con una drizza (l'estremità superiore la lasci a 2 m dalla testa d'albero e quella inferiore la leghi con un cimino a poppa; non lasciarlo lungo l'albero!!!!) oppure ti attrezzi con una canna da pesca telescopica in VTR a cui fascetti esternamente un semplice conduttore isolato in rame (un filo elettrico isolato di sezione da 1.5 in su).
il tuo problema sarà che l'antenna per te parte di fatto dalla radio e quindi irradierai per un grosso tratto internamente alla barca. Normalmente si utilizzano accordatori esterni proprio perché tra radio e accordatore hai un coassiale e l'accordatore lo piazzi a poppa a due passi dall'antenna.
Altre soluzioni implicano l'utilizzo di dipoli etc. etc. (che però hanno il vantaggio di non richiedere una massa RF o di radianti) ma sono complicati da issare e sicuramente non si prestano ad un utilizzo in navigazione.
La radio va collegata direttamente ai morsetti delle batterie per l'alimentazione (non al quadro) e con acvi il più corti possibili. Metti ferriti ovunque. Avrai comunque molto ritorno con lampeggio di luci ed incasinamento dell'elettronica di bordo temo).
Bene Scud,
ti ringrazio. Purtroppo non vedo alcuna uscita RF dalla radio (almeno per ora).
Riguardo all'antenna, sempre tenendo presente che sto parlando di cose che non conosco, se questa trattasi di una filare che termina in un balun (9:1) da cui parte il coassiale per la radio, dovrei giuntare il KISS dal balun ?
beh allora hai dimestichezza! dilla tutta
Unica cosa a questo punto sono io che non capisco. Esci dalla radio con un coassiale immagino (che é quindi un-balanced) e vai ad una filare (unbalanced pure lei). quindi dovresti usare un balun UN-UN a rigor di logica ed il balun avrebbe solo funzione di adattamento d'impedenza (ma per quello avresti già l'accordatore interno). Ci vuole qualcuno più esperto!!!
Comunque la risposta é sì ossia la KISS (che altro non é che una matassa di radiali) la devi collegare al BALUN. Ci vorrebbe lo schema di quest'ultimo per capire esattamente a quale punto).
La mia dimestichezza è la stessa che avrebbe un Orango al cimentarsi nella costruzione di un elicottero.
Tuttavia, mi piacerebbe sapere se c'è qualcuno in 'ascolto' che abbia l'Alpa 42 e che abbia istallato una SSB.
Ti confermo che uscirei dalla radio con un coassiale, ma ancora devo capire come e dove piazzare la filare. Per quanto riguarda il 'kisserizzare' il tutto.....c'è un metodo più economico? Pagare 140 dollari per una matassa di fili elettrici....'nzomma
Non ho un Alpa 42 ma ho l'ssb.
Io vado semplicemente di dipoli opportunamente tarati e cavo coasiale RG8X dall'RTX all'antenna. I dipoli vengono issati con una drizza al momento dell'uso.
Pur usandolo poco avuto collegatmenti con il mondo intero.
Citazione:GT ha scritto:
Non ho un Alpa 42 ma ho l'ssb.
Io vado semplicemente di dipoli opportunamente tarati e cavo coasiale RG8X dall'RTX all'antenna. I dipoli vengono issati con una drizza al momento dell'uso.
Pur usandolo poco avuto collegatmenti con il mondo intero.
Interessante, mi sapresti illustrare quali dipoli hai, e come li usi?
Sarebbero compatibili con il sistema sailmail (con modem pactor) ?
Ciao mi intrometto. I dipoli non richiedono massa RF o radiali. Sono di per se già bilanciati. Hanno la massima efficienza di trasmissione su una frequenza specifica per cui sono tagliati e poi decadono rapidamente. Per Sailmail ti dovrai tagliare il dipolo ad hoc sulla frequenza desiderata. La fregatura dei dipoli é che sono a V inversa normalmente. Immagina una V rovesciata che issi con una drizza per il punto centrale solo che nel punto centrale ci vai a collegare il tuo coassiale e quindi avrai una decina di metri di coassiale sospesi per aria. Di qui il mio commento relativo alla difficoltà di usarli in navigazione.
Inoltre i dipoli non hanno bisogno di adattamento essendo antenne adattate su una specifica frequenza già di per se'.
Citazione:scud ha scritto:
Ciao mi intrometto. I dipoli non richiedono massa RF o radiali. Sono di per se già bilanciati. Hanno la massima efficienza di trasmissione su una frequenza specifica per cui sono tagliati e poi decadono rapidamente. Per Sailmail ti dovrai tagliare il dipolo ad hoc sulla frequenza desiderata. La fregatura dei dipoli é che sono a V inversa normalmente. Immagina una V rovesciata che issi con una drizza per il punto centrale solo che nel punto centrale ci vai a collegare il tuo coassiale e quindi avrai una decina di metri di coassiale sospesi per aria. Di qui il mio commento relativo alla difficoltà di usarli in navigazione.
Inoltre i dipoli non hanno bisogno di adattamento essendo antenne adattate su una specifica frequenza già di per se'.
Confermo anche se io riesco anche ad usarli nei tranquilli trasferimenti a motore.
Si possono usare dei 'centrali' tpo questi:
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http://www.ebay.it/itm/CENTRALE-PER-DIPO...3f1c88d568
a questi terminali vanno i cavi di rame ricoperto tagliati un pò più lunghi della misura teorica per la frequenza che ti serve.
Una volta tirata su l'antenna si accorda accorciando entrambi i capi.
L'antenna è così semplice che ne puoi preparare più di una per varie frequenze.
Se hai dimestichezza al posto dei centrali di cui sopra puoi usare un connettore PL259 femmina da pannello montato su una basetta di plexiglass.
Il vantaggio di queste antenne è che, essendo bilanciate e tarate per la singola frequenza senza cariche e/o accrocchi vari, ti danno il massimo rendimento.
Direi che se é la facilità di installazione che prediligi allora sine ullo dubio orientati verso un dipolo (o piu' dipoli)
In ogni altro caso (filare, paterazzo isolato, canna da pesca, etc.) trattandosi di antenne non bilanciate devi fornire una adeguata massa RF che puo' essere
1) RADIALS tipo KISS
2) collegamenti tramite piattina in rame a passascafo /i in ottone/bronzo -> rischio corrosione
3) rete in foil di rame internamente allo scafo (deve essere abbastanza estesa) una rottura farla
4) piastra esterna (la peggiore)
5) ti attacchi ai prigionieri della chiglia
5) butti a mare un cavo ogni volta che vuoi fare il collegamento
Ciao Scud,
anch'io vorrei installare la radio SSB ed avevo pensato alla classica piastra porosa da mettere in chiglia, leggo però che secondo te, che mi sembri parecchio esperto, che è la peggiore soluzione. Puoi spiegarmi, cercherò di capire anche se ne sono completamente digiuno.
Grazie
Direi che se é la facilità di installazione che prediligi allora sine ullo dubio orientati verso un dipolo (o piu' dipoli)
In ogni altro caso (filare, paterazzo isolato, canna da pesca, etc.) trattandosi di antenne non bilanciate devi fornire una adeguata massa RF che puo' essere
1) RADIALS tipo KISS
2) collegamenti tramite piattina in rame a passascafo /i in ottone/bronzo -> rischio corrosione
3) rete in foil di rame internamente allo scafo (deve essere abbastanza estesa) una rottura farla
4) piastra esterna (la peggiore)
5) ti attacchi ai prigionieri della chiglia
5) butti a mare un cavo ogni volta che vuoi fare il collegamento
[/quote]
Ciao Fabino
Il mondo anglosassone e USA é molto più scafato di noi mediterranei su SSB ed hanno già condotto ogni serie di raffronti. Personalmente io non ho fatto test comparativi ma conoscendo gli installatori posso comprendere come la piastra sia la scelta di fatto prediletta per facilità di installazione. Per contro devi forare lo scafo, hai una 'appendice' in più ed hai tutti gli inconvenienti usuali delle correnti spurie che potresti generare e che potrebbero attaccare altre parti dello scafo per cui dovrai interporre un blocchettino di filtro con 3 o 4 condensatori per non lasciar passare componenti continue.
A quel punto test pratico alla mano collegamenti migliori sono stati ottenuti semplicemente collegandosi ad un passascafo con una piattina di 20mm di rame, oppure ai bulloni della chiglia. Di fatto lo scopo é quello di collegarsi al 'mare' che funge da trampolino di lancio per il tuo segnale. trainarsi una treccia di 6 o 7m immersa in acqua e collegata al morsetto di massa RF del tuo accordatore é ancora meglio.
L'alternativa a collegarsi direttamente al mare é quella di un accoppiamento allo stesso (in pratica ti ci 'appoggi' sopra usando lo scafo VTR come intercapedine o materasso. Per far questo devi realizzare una rete o maglia con nastro di rame di una 20ina di mm e che abbia l'estensione di un mq (meglio se di più). Puoi persino utilizzare un serbatoio metallico come superficie (non deve essere a massa elettrica). Unica condizione devi essere parallelo e vicino il più possibile all'acqua esterna allo scafo e quindi devi piazzarla internamente in carena. Alcuni scafi ce l'hanno già resinata in carena. Alcune installazioni 'cheap' usano rete metallica da pollaio. Controindicazioni: la briga di stendere il tutto e di portare la piattina allo slug di massa RF dell'accordatore e la corrosione della piattina che se non protetta prima o poi se corrode.
Uovo di colombo sono i Radials. Anzichè un trampolino che in qualche modo si 'appoggia' direttamente o indirettamente al mare questi funzionano come piattaforma sospesa. Sono un gruppo di conduttori filari (comune filo elettrico isolato) che corrono più o meno paralleli gli uni agli altri e di varie lunghezze in funzione delle lunghezze d'onda che si vogliono ottimizzare. Fungono un po' come il 2o braccio del dipolo. Ai fini nautici il più lungo sarà sui 10m e quando ne hai messi assieme 4 o 5 di varie lunghezze sei a posto su tutte le frequenze. Li puoi fare correre sopra i cielini o lungo le murate.
La KISS altro non é che una matassa di radials testati per le frequenze nautiche, impacchettati in maniera particolare e si presenta come un tubo di 25 o 30mm di diametro e lungo circa 3m e mezzo che puoi abbisciare sotto una cuccetta, a parete o a cielino senza curarti di nulla. Radials e KISS funzionano indipendentemente dall'acqua di mare e quindi anche se alati.
Nulla vieta di far coesistere i vari sistemi (credo sia solo migliorativo per la trasmissione) ma a me non piace il collegamento diretto ad acqua di mare per timore di creare loop di componenti continue (possibili anche se hai tutti i passascafi, serbatoi e chiglia collegati a massa elettrica).
Faccio pubblicità indiretta. Il libro di Rob (stimato membro di AdV) é già alla 2a edizione ed ha un ottimo approccio pratico/teorico. Da leggere!
Grazie, sei un vero prof! Hai il titolo del libro?
Fabio
Citazione:scud ha scritto:
Ciao Fabino
Il mondo anglosassone e USA é molto più scafato di noi mediterranei su SSB ed hanno già condotto ogni serie di raffronti. Personalmente io non ho fatto test comparativi ma conoscendo gli installatori posso comprendere come la piastra sia la scelta di fatto prediletta per facilità di installazione. Per contro devi forare lo scafo, hai una 'appendice' in più ed hai tutti gli inconvenienti usuali delle correnti spurie che potresti generare e che potrebbero attaccare altre parti dello scafo per cui dovrai interporre un blocchettino di filtro con 3 o 4 condensatori per non lasciar passare componenti continue.
A quel punto test pratico alla mano collegamenti migliori sono stati ottenuti semplicemente collegandosi ad un passascafo con una piattina di 20mm di rame, oppure ai bulloni della chiglia. Di fatto lo scopo é quello di collegarsi al 'mare' che funge da trampolino di lancio per il tuo segnale. trainarsi una treccia di 6 o 7m immersa in acqua e collegata al morsetto di massa RF del tuo accordatore é ancora meglio.
L'alternativa a collegarsi direttamente al mare é quella di un accoppiamento allo stesso (in pratica ti ci 'appoggi' sopra usando lo scafo VTR come intercapedine o materasso. Per far questo devi realizzare una rete o maglia con nastro di rame di una 20ina di mm e che abbia l'estensione di un mq (meglio se di più). Puoi persino utilizzare un serbatoio metallico come superficie (non deve essere a massa elettrica). Unica condizione devi essere parallelo e vicino il più possibile all'acqua esterna allo scafo e quindi devi piazzarla internamente in carena. Alcuni scafi ce l'hanno già resinata in carena. Alcune installazioni 'cheap' usano rete metallica da pollaio. Controindicazioni: la briga di stendere il tutto e di portare la piattina allo slug di massa RF dell'accordatore e la corrosione della piattina che se non protetta prima o poi se corrode.
Uovo di colombo sono i Radials. Anzichè un trampolino che in qualche modo si 'appoggia' direttamente o indirettamente al mare questi funzionano come piattaforma sospesa. Sono un gruppo di conduttori filari (comune filo elettrico isolato) che corrono più o meno paralleli gli uni agli altri e di varie lunghezze in funzione delle lunghezze d'onda che si vogliono ottimizzare. Fungono un po' come il 2o braccio del dipolo. Ai fini nautici il più lungo sarà sui 10m e quando ne hai messi assieme 4 o 5 di varie lunghezze sei a posto su tutte le frequenze. Li puoi fare correre sopra i cielini o lungo le murate.
La KISS altro non é che una matassa di radials testati per le frequenze nautiche, impacchettati in maniera particolare e si presenta come un tubo di 25 o 30mm di diametro e lungo circa 3m e mezzo che puoi abbisciare sotto una cuccetta, a parete o a cielino senza curarti di nulla. Radials e KISS funzionano indipendentemente dall'acqua di mare e quindi anche se alati.
Nulla vieta di far coesistere i vari sistemi (credo sia solo migliorativo per la trasmissione) ma a me non piace il collegamento diretto ad acqua di mare per timore di creare loop di componenti continue (possibili anche se hai tutti i passascafi, serbatoi e chiglia collegati a massa elettrica).
Faccio pubblicità indiretta. Il libro di Rob (stimato membro di AdV) é già alla 2a edizione ed ha un ottimo approccio pratico/teorico. Da leggere!
'Trasmissioni radio e telefonia satellitare per comunicare in alto mare'
Autore Ritossa Roberto (Rob)
Grazie
Citazione:scud ha scritto:
'Trasmissioni radio e telefonia satellitare per comunicare in alto mare'
Autore Ritossa Roberto (Rob)