Citazione:rob ha scritto:
un esempio pratico senza 'dipende' ? allora si hanno tutti questi strumenti, polari e tutto
vento da N, 10 nodi reale (misurato su una boa ), bello fisso non oscilla di direzione né varia di velocità
boa di partenza esattamente sottovento a boa arrivo, mettiamo 5 miglia
polari dell'Hanse mostrato prima, o di un'altra barca
partenza ore 1000, dalle 1000 alle 1100 corrente 2 nodi verso 135°, dalle 1100 in poi 2 nodi verso 180°
che rotta fare ?
Il tuo esempio è chiaro, l' unico punto che si può prestare a equivoci è se la corrente varia simultaneamente su tutto il campo, ma mi sembra che tu intenda di si.
E' un esempio teorico, praticamente irrealizzabile, ma per chiarirsi le idee è giusto affrontare problemi teorici semplificati (la semplificazione quì consiste nell' assumere che la corrente muti simultaneamente su tutto il campo).
Le questioni teoriche di bordeggio, quelle appunto che affrontiamo per chiarirsi le idee, sono questioni di geometria abbastanza elementare, e in quanto tali hanno soluzioni uniche e certe, non ci sono opinioni o pluralità di soluzioni.
Quindi:
Assumiamo come sistema di riferimento l' acqua, che con l' eccezione della improvvisa crisi delle 11 è un sistema galileiano, o inerziale.
Il vento 'reale percepito da chi sta nel sistema di riferimento inerziale acqua', altre volte chiamato vento di superficie o sailing wind, dalle 10 alle 11 proviene da una direzione intorno a NNE, con una intensità di circa 9 nodi (non ho con me squadrette graduate per calcolarlo graficamente, e non mi ricordo abbastanza per calcolarlo trigonometricamente, quindi perdonatemi le approssimazioni, comunque graficamente è la congiungente di due vettori, uno che dal punto N scende di 10 verso S, l' altro che dal solito punto N va di 2 verso 135, ecco, dalla punta di quest' ultimo scendete verso la punta del primo e avete il vento reale percepito - scusate ma non riesco a inserire disegni)
Dalle 11 in poi il vento reale percepito sarà invece di 8 nodi da nord.
La strategia sarà quindi quella di partire mure a dritta per beneficiare dello scarso delle 11.
Alla partenza dobbiamo ricordare che battello comitato e boa traslano verso NW a 2 nodi, e dobbiamo quindi comportarci di conseguenza per essere nel posto prescelto al momento del via.
Come tutte le volte che si regata sugli scarsi, la bolina che faremo dalle 10 alle 11 ci converrà farla leggermente più poggiata del normale (il quanto più poggiata è un discorso lungo, che dovrebbe esserci chiaro a prescindere dalla corrente).
Dalle 11 in poi non sono attesi altri cambi di vento reale percepito, quindi potremo fare cosa ci pare, tenendo conto che la boa sta navigando verso Nord a una velocità di 2 nodi, e imposteremo quindi una rotta di riunione alla boa navigante.
Si verificheranno poi alcune interessanti situazioni accessorie di tattica in prossimità della linea di partenza e poi della boa di bolina (intendo per tattica il comportamento da tenere in riferimento al resto della flotta e ai suoi errori, mentre per strategia intendo il comportamento da tenere in riferimento all' ambiente atmosferico e acquatico), situazioni connesse al fatto che molti dei nostri avversari probabilmente sono dei bruti, e della forte corrente non se ne sono accorti (o anche se se ne sono accorti non hanno la capacità di adeguare rapidamente e correttamente il loro comportamento alla situazione anomala - il che per noi è quasi lo stesso). Di queste situazioni accessorie tattiche sarà divertente beneficiare.