21-12-2012, 16:48
l'analisi:
gli specialisti hanno analizzatol'aspetto della frattura della chiglia con analisi microscopica al fine di verificare la causa della rottura.
sono stati prelevati dei campioni di metallo per verificare se le caratteristiche siano conformi a quanto ritenuto per i calcoli di robustezza. in parallelo, gli esperti hanno rielaborato i carichi subiti dalla chiglia a partire dalla frattura e li hanno comparati a quelli previsti allo stato dell'arte per il dimensionamento
i risultati:
l'inchiesta esclude una rottura dovuta ad una collisione con un oggetto galleggiante non identificato (OFNI)
si è inoltre constatato che la stessa non presenta alcun difetto metallurgico e che le saldature non presentano anomalie capaci di spiegare la rottura
si osserva come la rottura sia dovuta ad un cedimento per fatica del materiale sollecitato ripetutamente ad urti con le onde
si esclude inoltre un fenomeno dovuto a vibrazioni ad alta frequenza
l'osservazione della frattura mette in evidenza i carichi elevati dovuti alle condizionidi mare molto agitato registrate durante la navigazioe dell'ultimo anno (transat jacques vabres 2011, giro dell'inghilterra 2012, e degli allenamenti pre-vendee globe.
questa conferma senza dubbio che i carichi sostenuti dalla chiglia sono stati im maniera significante superiori al riferimento dello stato dell'arte utilizzato per la concezione dell'attrezzatura.
il momoscafo Safran si è evoluto tecnicamente a partire dal 2010 per guadagnare sulle prestazioni.
in un contesto di prestazioni ogni giorno più elevate, la barca è stata sempre più sollecitata, così come per le condizioni al contorno sempre più elevate.
le sollecitazioni subite dallo scafo e dalle sue appendici sono state più violente e notevolmente superiori alle valutazioni previste nel progetto iniziale. Safran utilizzerà i risultati di questa analisi per l'elaborazione di una nuova chiglia che sarà preparata da Marc Guillermot per la Jacques Vabre 2013.
questo il communicato del Safran Sailing Team
resto allibito dal'ossrvare come anche ad altissimi livelli l'improvvisazione regni sovrana. certo, ora Safran informerà sui risutati e questo permetterà un miglioramento nell'analisi progettuale.
ma la mia domanda resta: era necessario arrivare a spaccare la chiglia per rottura a fatica per rendersi conto che si stanno sollecitando i mezzi oltre i limiti naturali e che in questa maniera si pone a rischio la vita degli equipaggi?
gli specialisti hanno analizzatol'aspetto della frattura della chiglia con analisi microscopica al fine di verificare la causa della rottura.
sono stati prelevati dei campioni di metallo per verificare se le caratteristiche siano conformi a quanto ritenuto per i calcoli di robustezza. in parallelo, gli esperti hanno rielaborato i carichi subiti dalla chiglia a partire dalla frattura e li hanno comparati a quelli previsti allo stato dell'arte per il dimensionamento
i risultati:
l'inchiesta esclude una rottura dovuta ad una collisione con un oggetto galleggiante non identificato (OFNI)
si è inoltre constatato che la stessa non presenta alcun difetto metallurgico e che le saldature non presentano anomalie capaci di spiegare la rottura
si osserva come la rottura sia dovuta ad un cedimento per fatica del materiale sollecitato ripetutamente ad urti con le onde
si esclude inoltre un fenomeno dovuto a vibrazioni ad alta frequenza
l'osservazione della frattura mette in evidenza i carichi elevati dovuti alle condizionidi mare molto agitato registrate durante la navigazioe dell'ultimo anno (transat jacques vabres 2011, giro dell'inghilterra 2012, e degli allenamenti pre-vendee globe.
questa conferma senza dubbio che i carichi sostenuti dalla chiglia sono stati im maniera significante superiori al riferimento dello stato dell'arte utilizzato per la concezione dell'attrezzatura.
il momoscafo Safran si è evoluto tecnicamente a partire dal 2010 per guadagnare sulle prestazioni.
in un contesto di prestazioni ogni giorno più elevate, la barca è stata sempre più sollecitata, così come per le condizioni al contorno sempre più elevate.
le sollecitazioni subite dallo scafo e dalle sue appendici sono state più violente e notevolmente superiori alle valutazioni previste nel progetto iniziale. Safran utilizzerà i risultati di questa analisi per l'elaborazione di una nuova chiglia che sarà preparata da Marc Guillermot per la Jacques Vabre 2013.
questo il communicato del Safran Sailing Team
resto allibito dal'ossrvare come anche ad altissimi livelli l'improvvisazione regni sovrana. certo, ora Safran informerà sui risutati e questo permetterà un miglioramento nell'analisi progettuale.
ma la mia domanda resta: era necessario arrivare a spaccare la chiglia per rottura a fatica per rendersi conto che si stanno sollecitando i mezzi oltre i limiti naturali e che in questa maniera si pone a rischio la vita degli equipaggi?