26-12-2012, 17:08
[quote]ZK ha scritto:
....sara la portanza o la resitenza?
[quote]
....Appunto.... e quindi quando uso l'una o l'altra a mio vataggio? Perché non sempre quello che apparentemente é uno svantaggio sia sempre nocivo nella pratica.
E quanto differisce la teoria dei calcoletti più o meno scolastici sulla carta rispetto a quello che succede poi nella pratica? Dove le cose sono un tantino più articolate e non sempre si riesce a riportare tutto sulla carta? Non a caso, sulla carta, si parla sempre di 'un'appossimazione', visto che da sole non riescono (per ora ma credo mai riusciranno) a spiegare tutto di certi fenomeni complessi (quali, ad esempio, l'aerodimanica é). Per anni ci hanno propinato Bernulli per spiegare la portanza, ma chiunque si sia avvicinato a questa materia (pilota o no) sa molto bene che si tratta di una grandissima approssimazione e che li succedono ben altre cose oltre a quelle, ed é bene ricordarlo sempre quando si discorre di questo. Infatti, a riprova, certe 'soluzioni' adottate in determinati periodi, vengono poi eliminate in altri a vantaggio di altre soluzioni che poi verranno a loro volta cambiate, con l'evoluzione dei calcoli, coadiuvati dalle prove empiriche (vedi alette anti scorrimento che oramai non si vedono più da decenni a fronte di altre 'soluzioni' di cui non avevo dubbi che Dodge49 sapesse la spiegazione). E non basta, poiché l'evoluzione non é solo della teoria. L'adozione di nuovi materiali potrebbero rendere una soluzione valida non più tanto vantaggiosa come appare sulla carta a fronte di altre apparentemente meno ma nella pratica risultanti vincenti. Dopo di che voler paragonare i fenomeni che si realizzano a bassa velocità, con quelli che si muovono hai limiti dei 'cambi di stato' (i piloti sapranno di certo a cosa mi riferisco) lo continuo a trovare ridicolo. Come paragonare due elementi, che nella pratica hanno comportamenti estremamente diversi anche se nella carta basta cambiare un semplice numero ro....(densità per i meno 'tecnici')
Per ultimo (anche se non lo é) non va dimenticato mai, la cosiddetta 'missione' che dobbiamo fare con quello che si va a realizzare, soluzioni buone per una cosa possono essere non altrettanto valide per altre anche se più o meno vantaggiose sulla carta. Non penso si debba necessariamente essere progettisti per capirlo (basta anche un 'semplice' pilota )
Per la 'pazienza' concordo sempre, che ce ne vuole sempre tanta e anche di più...
Pace et bene
....sara la portanza o la resitenza?
[quote]
....Appunto.... e quindi quando uso l'una o l'altra a mio vataggio? Perché non sempre quello che apparentemente é uno svantaggio sia sempre nocivo nella pratica.
E quanto differisce la teoria dei calcoletti più o meno scolastici sulla carta rispetto a quello che succede poi nella pratica? Dove le cose sono un tantino più articolate e non sempre si riesce a riportare tutto sulla carta? Non a caso, sulla carta, si parla sempre di 'un'appossimazione', visto che da sole non riescono (per ora ma credo mai riusciranno) a spiegare tutto di certi fenomeni complessi (quali, ad esempio, l'aerodimanica é). Per anni ci hanno propinato Bernulli per spiegare la portanza, ma chiunque si sia avvicinato a questa materia (pilota o no) sa molto bene che si tratta di una grandissima approssimazione e che li succedono ben altre cose oltre a quelle, ed é bene ricordarlo sempre quando si discorre di questo. Infatti, a riprova, certe 'soluzioni' adottate in determinati periodi, vengono poi eliminate in altri a vantaggio di altre soluzioni che poi verranno a loro volta cambiate, con l'evoluzione dei calcoli, coadiuvati dalle prove empiriche (vedi alette anti scorrimento che oramai non si vedono più da decenni a fronte di altre 'soluzioni' di cui non avevo dubbi che Dodge49 sapesse la spiegazione). E non basta, poiché l'evoluzione non é solo della teoria. L'adozione di nuovi materiali potrebbero rendere una soluzione valida non più tanto vantaggiosa come appare sulla carta a fronte di altre apparentemente meno ma nella pratica risultanti vincenti. Dopo di che voler paragonare i fenomeni che si realizzano a bassa velocità, con quelli che si muovono hai limiti dei 'cambi di stato' (i piloti sapranno di certo a cosa mi riferisco) lo continuo a trovare ridicolo. Come paragonare due elementi, che nella pratica hanno comportamenti estremamente diversi anche se nella carta basta cambiare un semplice numero ro....(densità per i meno 'tecnici')
Per ultimo (anche se non lo é) non va dimenticato mai, la cosiddetta 'missione' che dobbiamo fare con quello che si va a realizzare, soluzioni buone per una cosa possono essere non altrettanto valide per altre anche se più o meno vantaggiose sulla carta. Non penso si debba necessariamente essere progettisti per capirlo (basta anche un 'semplice' pilota )
Per la 'pazienza' concordo sempre, che ce ne vuole sempre tanta e anche di più...
Pace et bene