Come insommergibili non come inaffondabili...la cosa é decisamente simile ma non porprio uguale. Cioé riempite d'acqua continuano ad avere spinta positiva tale da non colare a picco ma sempre di una barca affondata si tratta. Questo grazie all'anima di poliuretano a cellula chiusa che gli da riserva di galleggiabilità. Certo che conviene comunque evitare...ma meglio rimanere su un mezzo pieno d'acqua che ancora sta a galla anche se pieno di acqua che stare solo dentro l'acqua senza nessun mezzo sotto i piedi. Per via della loro anima costruita in questo modo anche 'segate' le due parti dovrebbero continuare a galleggiare ma non ho mai visto prove fatte in questo senso.
Per inaffondabile dovrebbe intendersi uno scafo che colmo (pieno fino a strabordare) di acqua, mantiene le caratteristiche di navigabilità. Non è quindi solo un relitto a cui aggrapparsi.
Gli Etap sono forse gli unici che hanno testato la loro inaffondabilità, ecco la prova effettuata tempo fa.
http://www.solovela.net/4Daction/Web_Rub...OxDQbaIafM
Se lo scafo spezzato rimane a galla non lo so, ma considerando ancora che il progetto non prevede casse stagne, ma l'intero scafo in sandwich di poliuretano probabile sia così.
premettendo che ho un Etap..quindi sono dichiaratamente di parte,
per quanto ne posso sapere, e come da prova allegata da Barcapolacca, gli Etap sommersi garantiscono oltre alla galleggiabilità, anche una ridotta capacità di proseguire la navigazione.
confermo, inoltre, che lo scafo è interamente a sandwich, riempito di poliuretano, pertanto dovrebbe galleggiare anche diviso in tronconi...
beh....affascinante direi! a questo punto mi chiedo come mai altri cantieri non adottato la stessa tecnica costruttiva. insomma, non mi sembra male il concetto che la barca comunque sia...sta galleggia e naviga lo stesso. meglio star li che in una zattera. quanto meno si è molto più visibili. immagino che ci saranno delle controindicazioni. peso? scafo largo e meno vivibilità? insomma....car cat se ha un etap, come vanno a vela? un etap 39 si può paragonare a un grand soleil 39 o siamo lontani?
Caro Tralla,
La prima risposta è facile: il costo di un etap era sensibilmente superiore ad una concorrente prodotta in serie.
Pensa che in Belgio e in Francia le Etap sono esonerate dall'avere la pompa di sentina, che come sai è obbligatoria.
A vela sono considerate come barche straordinariamente 'marine', la loro vocazione è la crociera.
C'e' purtroppo, oltre al costo, un altro punto 'a sfavore' che va considerato: lo spazio occupato del poliuretano che consente la galleggiabilita' e' in diretto rapporto con il dislocamento. In particolare sui modelli piu piccoli, 2-3 metri cubi di 'riserva di galleggiamento', anche se ben distribuiti su tutto lo scafo, significano spazi in meno per gavoni e ripostigli.
Già risposto Carcat e fiolet. Ho una inaffondabile, provato che lo sia, come quasi tutte le polacche moderne sotto i 6 metri.
Sottocoperta non ho praticamente gavoni, tutto il volume sotto le cuccette e in quadrato è sigillato e riempito di poliuretano. Ne consegue che la necessità di essere inaffondabili per alcuni passa in secondo piano rispetto ai volumi di stoccaggio.
Non ultimo i gavoni o le paratie stagne sono foriere di sacche di umidità che a lungo andare possono creare problemi è quindi bene prevedere tappi di ispezione nelle zone sensibili per poter controllare ed eventualmente asciugare l'acqua presente.
il brand ETAP ha sempre incuriosito anche me, anche se non ci ho mai navigato (non sono mai riuscito a trovarne una da poter noleggiare).
purtroppo pare che navighino in acque assai tempestose...ed è un vero peccato.
http://www.tabcrest.com/eoa/phpBB2/viewforum.php?f=3