La scorsa uscita c'erano 6 nodi di reale, stringendo a 40 gradi facevo 3.7 nodi. L'apparente era sui 9 ma non ricordo bene i dati. Comunque il problema era nelle virate che facevo fatica a ripartire, soprattutto a stringere. Una l'ho sbagliata e ho poggiato troppo (ero solo e pensavo a far passare il fiocco). Però in quel modo la barca è partita come in straorza (si fa per dire) e riprendendola ho trovato subito l'angolo e la velocità del bordo precedente.
Dunque chiedo se c'è una regola su quanto poggiare, a seconda del vento, per ritrovare la condizione ottimale.
Si è parlato tanto di VT ma cone raggiungerla nel più breve tempo dopo una virata?
Raccontaci prima della tua barca... Io in laser poggio 'poco'...
La leggera poggiata dipende da molti fattori:mare, aria, appendici, equipaggio, peso, scafo..
Schematizzare il quantum mi riesce difficile se non impossibile.
È un pò come se ti chiedessi: in autosrada, quando superi, quanto acceleri?
Citazione:Messaggio di osef
Si è parlato tanto di VT ma cone raggiungerla nel più breve tempo dopo una virata?
una volta hanno registrato come faceva Russel Coutts
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@ cinghia: hai ragione: mare piatto, barca: X-35 (che mi sembra aver capito tu conosca bene
)
@ rob: non riesco ad interpretare il grafico ma buono a sapere che c'è uno studio al riguardo
Citazione:osef ha scritto:
@ cinghia: hai ragione: mare piatto, barca: X-35 (che mi sembra aver capito tu conosca bene)
Sì, conosco ma non ho mai timonato, qualche volta randa ma poco.
Mare piatto e barca abbastanza snella e potente con una gran bella randona. Non serve poggiare tanto, anzi. Magari, prima di entratre in virata prendi velocita', esci praticamente gia' in bolina. La cosa fondamentale e' andare subito a segno con il fiocco per dargli subito potenza. La virata solitamente si fa veloce, e' leggera e perde facilmente l'abbrivio(abbrivo). Con poca aria l'equipaggio aiuta la virata con la classica rollata da deriva. Sempre con poca aria prima di passare sopravento la si lascia tranquillamente sbandata.
Ehm... 6 nodi ... 3.7 di velocita'? Sicuro?
A parte l'X35 e similari che si possono definire dei derivoni con chiglia, direi che più una barca è pesante e più si deve sfruttare l'abbrivio per massimizzare l'avanzamento controvento, quindi virare più lentamente possibile, senza esagerare però, perchè poi risulterà più difficile riacquistare velocità a fine virata. L'ideale, con barche pesanti, sarebbe girare lentamente fino prua al vento e poi più velocemente per far gonfiare le vele rapidamente sulle nuove mura.
Con poca aria si finirà sotto rotta ottimale con vele più lascate, cazzandole poi progressivamente per acquistare quanto prima velocità e angolo; con vento forte, invece, si finirà la virata molto più vicini alla rotta ottimale di bolina.
ciao
Citazione:einstein ha scritto:
A parte l'X35 e similari che si possono definire dei derivoni con chiglia, direi che più una barca è pesante e più si deve sfruttare l'abbrivio per massimizzare l'avanzamento controvento, quindi virare più lentamente possibile, senza esagerare però, perchè poi risulterà più difficile riacquistare velocità a fine virata. L'ideale, con barche pesanti, sarebbe girare lentamente fino prua al vento e poi più velocemente per far gonfiare le vele rapidamente sulle nuove mura.
Con poca aria si finirà sotto rotta ottimale con vele più lascate, cazzandole poi progressivamente per acquistare quanto prima velocità e angolo; con vento forte, invece, si finirà la virata molto più vicini alla rotta ottimale di bolina.
ciao
Confermo, con la mia è così
Aggiungo, a prescindere da tutti i fiumi di discussioni sulle Velocità Target, credo che aver in barca le VT per i diversi angoli, sia importante, almeno all'inizio (almeno lo è per noi) per capire cosa non và e farsi un pò di domande se non si riesce a raggiungere tali VT e tali angoli:
- vele regolate male?
- vele cotte?
- carena sporca?
- elica aperta?
- setting albero sbagliato?
- timoniere/tailer/randista ubriaco ?
- pesi sbagliati
- strumenti starati....?
- etc etc etc
La cosa positiva dell' x-35 è che c'è ben poco da inventare e che trovi facilmente le varie tuning guide e VT... Poi chiaro che sono da limare e perfezionare.
Chiaro che non trovi scritto da nessuna parte 'quanto poggiare dopo una virata', ma con le VT, gli angoli e un cronometro alla fine, dopo un bel pò di prove, ti risponderai da solo 'Tanto quanto basta per raggiungere la giusta VT e angolo sulle altre mura' (ndr: tralascio volutamente il discorso corrente, onda, etc etc
)
Citazione:irruenza ha scritto:
La cosa positiva dell' x-35 è che c'è ben poco da inventare e che trovi facilmente le varie tuning guide e VT...
Ecco appunto. Poi arrivarci e' un altro discorso poiche' quelli sono dati raggiunti da professionisti dopo 'qualche' giorno di allenamento/confronto. Logico che se mi dici che vai tu e tua moglie o adirittura da solo a quei target non ci arriverai mai.
partiamo dal prima ma soprattutto dal 'durante'.
Quanto fai veloce la prima parte di virata con la barra?
Quanto fai veloce la parte nell'angolo morto?
Quanto fai veloce il riallineamento?
Detto questo, ti rispondo
Per quanto riguarda i dati ho già scritto che non li ricordo bene. Forse il reale era inferiore. Stavo giocando a stringere. Lo strumento dava TWA 39/40; quando ero soddisfatto dell'andatura viravo per vedere l'angolo morto effettivo, con la bussola. La randa aveva il carrello appena sopravento. Nel nuovo bordo sarebbe stata lasca per accelerare e poi pian piano rimetterlo sopravento. Questo dopo la regolazione del fiocco.
Ma non ripartivo! proprio quando pensavo di fare bene le virate. Dovevo poggiare, con un angolo morto risultante di 100 e più gradi. Anche lo strumento seppur in ritardo mi dava 55/60 gradi. Quasi ad aver la sensazione che fosse girato il vento.
Solo la volta che ho dormito a far passare il fiocco (per me la virata era sbagliata) la barca ha poggiato alla grande ma è anche ripartita alla grande e appena l'ho ripresa ho subito ritrovato l'angolo precedente.
Da qui i miei dubbi
Citazione:osef ha scritto:
Per quanto riguarda i dati ho già scritto che non li ricordo bene. Forse il reale era inferiore. Stavo giocando a stringere. Lo strumento dava TWA 39/40; quando ero soddisfatto dell'andatura viravo per vedere l'angolo morto effettivo, con la bussola. La randa aveva il carrello appena sopravento. Nel nuovo bordo sarebbe stata lasca per accelerare e poi pian piano rimetterlo sopravento. Questo dopo la regolazione del fiocco.
Ma non ripartivo! proprio quando pensavo di fare bene le virate. Dovevo poggiare, con un angolo morto risultante di 100 e più gradi. Anche lo strumento seppur in ritardo mi dava 55/60 gradi. Quasi ad aver la sensazione che fosse girato il vento.
Solo la volta che ho dormito a far passare il fiocco (per me la virata era sbagliata) la barca ha poggiato alla grande ma è anche ripartita alla grande e appena l'ho ripresa ho subito ritrovato l'angolo precedente.
Da qui i miei dubbi
Quello che tu definisci giustamente angolo morto si misura da target a target, non prima.
Come dice Cinghia dipende dalla barca quanto poggiare.
Poi come fa intendere Einstein dipende anche dalle condizioni vento/onda.
Difficile scrivere delle regole, solo esperienza...
Da tenere conto che in uscita dalla virata anche se sei in rotta giusta da target avrai comunque l'apparente più largo perchè hai rallentato, per cui anche se sei già in rotta devi comunque uscire con vele più lasche.
La mia oppinione è che con sei di reale devi fare, con quella barca, almeno 5 nodi di velocità, stringi troppo la inchiodi. Poggia di qualche grado e vedrai come vive la barca. Prima della virata la barca bisogna farla correre e dopo le vele non vanno subito cazzate a morte ma bisogna aspettare qualche secondo perchè riprenda velocità. Boh! La vela è un'oppppinione fai come vuoi.
Domanda da 1 milione di euri.....pugia' e muri' ghe semper temp
Citazione:Giorgio ha scritto:
Domanda da 1 milione di euri.....pugia' e muri' ghe semper temp
ma non era pagà e murì ghè sempèr temp?
Citazione:Giorgio ha scritto:
Domanda da 1 milione di euri.....pugia' e muri' ghe semper temp
certo giorgio è verissimo, ma bisogna anche cercare di non fare l'opposto e inchiodare la barca
Citazione:Messaggio di osef
La scorsa uscita c'erano 6 nodi di reale, stringendo a 40 gradi facevo 3.7 nodi. L'apparente era sui 9 ma non ricordo bene i dati. Comunque il problema era nelle virate che facevo fatica a ripartire, soprattutto a stringere. Una l'ho sbagliata e ho poggiato troppo (ero solo e pensavo a far passare il fiocco). Però in quel modo la barca è partita come in straorza (si fa per dire) e riprendendola ho trovato subito l'angolo e la velocità del bordo precedente.
Dunque chiedo se c'è una regola su quanto poggiare, a seconda del vento, per ritrovare la condizione ottimale.
Si è parlato tanto di VT ma cone raggiungerla nel più breve tempo dopo una virata?
Con 6 nodi di reale, la tua VT dovrebbe aggirarsi sui 4,9 nodi a 43° al reale e non a 40°; quindi prima devi raggiungere il tuo target e poi controllare l'angolo, se questo non corrisponde, vale quanto detto da irruenza, infatti, molte possono essere le cause e le devi trovare. Come detto tante volte, le VT servono anche a questo: confermare che tutto sia in ordine e che l'equipaggio non stia pensando ai cavoli suoi.
ciao