Salve a tutti,
ho notato che i terminali 'swageless' (Norseman, Himod, Stalok ecc) sono in genere visti dai rigger italiani come la peste bubbonica, mentre all'estero (specie oltreoceano) vengono molto usati nel rigging in quanto considerati, a parte che indubbiamente piu' pratici, piu' affidabili dei terminali pressati (la configurazione che va per la maggiore e' terminale pressato nella parte superiore, meno soggetto al salino, e 'swageless' in quella inferiore della sartia).
Desideravo allora chiedere ai luminari del rigging presenti sul forum un parere puramente tecnico, in base alle conoscenze e all'esperienza personale, svincolato da aspetti economici, di convenienza o altro, visto che sono alle prese con il rifacimento del mio rigging e, non per togliere lavoro ai professionisti del mestiere ma per pura soddisfazione nel far da se, vorrei arrangiarmi da solo e gli swageless sono una soluzione percorribile.
Grazie!
fatti fate un preventivo con terminali a pressare e poi vedrai che cambi idea
Citazione:zankipal ha scritto:
fatti fate un preventivo con terminali a pressare e poi vedrai che cambi idea
ma se ha scritto 'svincolato da aspetti economici'...
@nonnoare io non sono un rigger, ma posso dirti che un Norseman fatto a regola d'arte, e sottolineo a regola d'arte, morirà sicuramente dopo la sartia
.
In ogni caso, non conosco la tua manualità, ma io mi farei fare la sartia completa di terminali da un professionista e se hai voglia di risparmiare ti arrangi a montarle.
In quello che afferma nonnoare c'è un fondo di verità, all'estero sono più apprezzati non perchè più pratici o più longevi, ma solo per il fatto che, cambiando le sartie ogni 7/10 anni massimo, l'investimento iniziale del terminale rapido viene presto ripagato.
In Italia, invece, si cambia prima il proprietario che le sartie, pertanto non c'è alcuna giustificazione a comprare un oggetto più costoso per non utilizzarlo come si dovrebbe.
Considera anche che con i rapidi è più difficile ottenere una misura corretta al millimetro delle sartie, pertanto il lavoro è anche tecnicamente meno valido.
per quanto riguarda invece l'affidabilità, non sono d'accordo con te. Oggi come oggi, un cattivo terminale a pressare vale tanto quanto un buon terminale rapido, e un cattivo terminale rapido non vale niente. Bisogna oltretutto distinguere fra terminali rapidi con il cono o oliva interno ai trefoli del cavo, e quelli con cono o oliva esterno al cavo, fra le due versioni c'è un abisso.
Grazie Sailor, stai rispondendo esattamente a quanto chiedevo; puoi essere piu' specifico su
Citazione:sailor13 ha scritto:
Oggi come oggi
vuol dire che le tecniche di pressatura sono migliorate negli ultimi anni? Immagino comunque che la qualita' della piomba dipenda anche dall'attrezzatura e dalla esperienza del rigger... o cambia poco?
Citazione:sailor13 ha scritto:
Bisogna oltretutto distinguere fra terminali rapidi con il cono o oliva interno ai trefoli del cavo, e quelli con cono o oliva esterno al cavo, fra le due versioni c'è un abisso.
cioe'? Quale e' quale e qual'e' meglio?
Per Zankipal: so bene che i terminali tipo Sta-lok costano molto di piu', ma se si esce dall'orticello Italia dove i possessori di barche sono considerati tutti ricchi e quindi si possono pelare un po' di piu' (non me ne vogliano i rigger professionisti ed onesti, ma purtroppo non sono tutti cosi'! E comunque parlo anche di materie prime) e si guarda un po' in giro (e non dico in Cina, ma da ditte serie in Europa), ti posso dire che puoi ordinare il sartiame completo con piomba sopra e swageless sotto), con spedizione e tutto, allo stesso prezzo di quanto richiesto mediamente in Italia per il sartiame standard (preventivi alla mano!). Ovviamente il contro e' che in questo modo sei da solo, ti devi sbattere per assemblare il tutto e sei l'unico responsabile dei tuoi errori
Oggi è rimasto sostanzialmente un solo metodo di pressatura dei terminali, ossia la rullatura attraverso delle matrici. Per fortuna non ci sono più in giro le presse con matrici esagonali, o quelle che martellano il terminale. Ci sono due tipi di macchine rullatrici, quelle più 'antiche' in cui sono le matrici a spingere il terminale (il terminale esce fuori 'abbananato') oppure quelle con un cilindro idraulico che tira il terminale attraverso le matrici che scorrono libere (il terminale esce fuori dritto).
Oggi quasi tutti adoperano presse del secondo tipo, e anche la qualità media dei terminali è più alta, dopo la grande crisi dei terminali Soromap di qualche anno fa.
Per quanto riguarda i prezzi, dato che quasi non esistono cavi o terminali fatti in Italia, dobbiamo importarli dall'estero (e pagare anticipatamente) e questo fa lievitare molto i prezzi.
Citazione:Bisogna oltretutto distinguere fra terminali rapidi con il cono o oliva interno ai trefoli del cavo, e quelli con cono o oliva esterno al cavo, fra le due versioni c'è un abisso.
Citazione:cioe'? Quale e' quale e qual'e' meglio?
per me, quelli con il cono dentro il cavo. quelli con il cono esterno in alcune condizioni non sono sicuri, si possono aprire.
Ma quante barche avete visto con i terminali a pressare anche negli attacchi sull'albero?
i terminale a pressare si usano quando non si conoscono le misure, di solito su barche autocostruite dove non si conoscono i rilievi delle lande
L'oceano non centra niente....con questo non voglio dire che non siano affidabili, anzi da ragazzino ne ho fatti tanti in barca con l'albero appeso in gru e non se ne sono mai rotti, usavamo Sta-Lock.
Se le cose son fatte bene non si rompono da nuove, nemmeno le pressature, con l'usura e il tempo si rompe tutto, anche i terminali a pressare
se poi uno 'vuole farsi le sartie da solo' allora credo che oltre che la fatica, il costo doppio, è meglio che ci sia anche un minimo di esperienza, altrimenti meglio una pressatura a macchina fatta da un professionista.
....io però dei terminali cinesi che si trovano su un sito internet dall'altra parte del mondo, non mi fiderei molto
.....ma forse sono io che non vedo oltre l'orticello....sarà che li so cosa coltivo