Ciao tutti, vorrei sapere come funziona un fornello ad alccol.
Mi spiego meglio: sulla mia barchetta che ho acquistato 4 anni fà c'era un fornello ad alcool di cui allego foto.
Il precedente proprietario tedesco mi ha spiegato che lui nei 15 anni di possesso non lo ha mai utilizzato perciò non sapeva come funzionava.
Nel serbatoio ha ancora dell'alcool che ho fatto la prova bagnando un pezzo di carta e poi accendendolo brucia, perciò è ancora attivo.
Ma se apro le manopole che si vedono in foto e avvicino una fiammella di un accendino ai due focolari non succede nulla.
Bisogna aspettare molto per far sì che arrivino i vapori dell'alcool?
Oppure il liquido è da sostituire?
Come si vede ha due manopole che penso siano per regolare la fiamma e che per l'accensione si devono aprire girandole.
Sotto ha un serbatoio con sopra il tappo di riempimento
Sotto i focolari , spero si veda in foto ci sono 2 vaschette, una per ognuno, bisogna mettere gocce di alcool per farlo partire?
Anche se ho dotato di un fornelletto a gas la barca sono curioso di capire come funziona , anche perchè è ben tenuto che sembra nuovo , l'inox è tutto lucido ed anche i bruciatori mi sembrano in ottimo stato.
Se qualcuno conosce questo tipo di fornello mi può dare le dritte giuste ?
Grazie e b.v.
Franco
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mi dispiace non poterti aiutare, sono 10 anni che ho fornelli ad alcool della origo e sono diversi, hanno un serbatoio con un feltro all'interno che si imbeve di alcool, li accendi semplicemente con l'accendino sul bruciatore. questo in foto non so proprio ...
Ciao. Opinione a naso.... Intanto, dopo tanto tempo, non credo che possa esserci ancora alcool nel serbatoio se non ce lo hai messo tu.
Da quel che posso vedere nelle foto, mi sembra che i due bruciatori siano allo stesso livello del fondo del serbatoio. E non mi sembra di vedere nessun sistema di pressurizzazione dello stesso. Quindi dovrebbe (e ripeto dovrebbe) essere un sistema a caduta. Con il serbatoio praticamente vuoto difficilmente si potrà accendere una fiamma. E' strano quello scatolotto, alla base del bruciatore, dove si riuniscono il tubo di afflusso dell'alcool, il bruciatore e la manopola che dovrebbe regolare la fiamma (e spengerla al termine dell'utilizzo).
Sempre molto ad occhio, io farei così: primo, toglierlo dalla barca. Secondo, lo pulirei al meglio, verificando che l'interno del serbatoio non sia ossidato e/o che non ci sia ruggine a spasso nello stesso. Fino a questo punto non toccherei raccordi e valvole. In uno spazio aperto e, magari, con un estintorino a portata di mano, riempirei almeno fino a metà il serbatoio con dell'alcol denaturato e le manopole su 'chiuso'. Dopo aver verificato che non ci siano perdite di combustibile, proverei ad aprire una manopola ed ad incendiare il tutto. Se l'alcool arriva al bruciatore, semplicemente si accende. Non ci saranno rumori (il classico 'whuump' del gas) e difficilmente si potrà vedere la fiamma, che è quasi invisibile: quindi, okkio!!!! Se è acceso, si dovrebbe vedere almeno la distorsione dell'aria provocata dal calore. E si sente il calore avvicinando la mano. Se non parte, solo allora inizierei a verificare tutta la sezione dei rubinetti. Il problema è che toccando guarnizioni, raccordi e quant'altro, dopo così tanto tempo d'inattività, temo sia facile rompere qualcosa. Dubito che si riescano a trovare ricambi... Giusto per complicare la cosa, nel serbatoio potrebbe esserci qualcosa di simile all'ovatta, per impedire sversamenti accidentali di alcool in caso di rovesciamento del fornello e potrebbe persino esserci il serbatoio pressurizzato se le manopole potessero anche 'pompare'. Devo dire che il mio comportamento sarebbe però dettato dalla curiosità e dal fascino delle cose 'da far funzionare'. Con il ragionamento asettico, mi sembra un'avventura alquanto pericolosa (ho visto con i miei occhi cosa è successo ad una bottiglia di alcool raggiunta da una favilla e a chi la teneva in mano...) e poco produttiva (fra tempo e ricerca di ricambi temo si sfori la soglia del 50% del valore dell'oggetto perchè sia conveniente ripararlo) ma effettivamente il fornello è bellino: è imperativo usare il buonsenso e poi potrebbe essere un gran bel lavoretto. Se tu riuscissi a recuperare marca e modello si potrebbe andare più a fondo della questione
Citazione:Fede55 ha scritto:
Ciao. Opinione a naso.... Intanto, dopo tanto tempo, non credo che possa esserci ancora alcool nel serbatoio se non ce lo hai messo tu.
Da quel che posso vedere nelle foto, mi sembra che i due bruciatori siano allo stesso livello del fondo del serbatoio. E non mi sembra di vedere nessun sistema di pressurizzazione dello stesso. Quindi dovrebbe (e ripeto dovrebbe) essere un sistema a caduta. Con il serbatoio praticamente vuoto difficilmente si potrà accendere una fiamma. E' strano quello scatolotto, alla base del bruciatore, dove si riuniscono il tubo di afflusso dell'alcool, il bruciatore e la manopola che dovrebbe regolare la fiamma (e spengerla al termine dell'utilizzo).
Sempre molto ad occhio, io farei così: primo, toglierlo dalla barca. Secondo, lo pulirei al meglio, verificando che l'interno del serbatoio non sia ossidato e/o che non ci sia ruggine a spasso nello stesso. Fino a questo punto non toccherei raccordi e valvole. In uno spazio aperto e, magari, con un estintorino a portata di mano, riempirei almeno fino a metà il serbatoio con dell'alcol denaturato e le manopole su 'chiuso'. Dopo aver verificato che non ci siano perdite di combustibile, proverei ad aprire una manopola ed ad incendiare il tutto. Se l'alcool arriva al bruciatore, semplicemente si accende. Non ci saranno rumori (il classico 'whuump' del gas) e difficilmente si potrà vedere la fiamma, che è quasi invisibile: quindi, okkio!!!! Se è acceso, si dovrebbe vedere almeno la distorsione dell'aria provocata dal calore. E si sente il calore avvicinando la mano. Se non parte, solo allora inizierei a verificare tutta la sezione dei rubinetti. Il problema è che toccando guarnizioni, raccordi e quant'altro, dopo così tanto tempo d'inattività, temo sia facile rompere qualcosa. Dubito che si riescano a trovare ricambi... Giusto per complicare la cosa, nel serbatoio potrebbe esserci qualcosa di simile all'ovatta, per impedire sversamenti accidentali di alcool in caso di rovesciamento del fornello e potrebbe persino esserci il serbatoio pressurizzato se le manopole potessero anche 'pompare'. Devo dire che il mio comportamento sarebbe però dettato dalla curiosità e dal fascino delle cose 'da far funzionare'. Con il ragionamento asettico, mi sembra un'avventura alquanto pericolosa (ho visto con i miei occhi cosa è successo ad una bottiglia di alcool raggiunta da una favilla e a chi la teneva in mano...) e poco produttiva (fra tempo e ricerca di ricambi temo si sfori la soglia del 50% del valore dell'oggetto perchè sia conveniente ripararlo) ma effettivamente il fornello è bellino: è imperativo usare il buonsenso e poi potrebbe essere un gran bel lavoretto. Se tu riuscissi a recuperare marca e modello si potrebbe andare più a fondo della questione
Grazie fede dell'opinione,il liquido che è dentro il serbatoio non l'ho messo io , c'era già 4 anni fa, perciò la tenuta del serbatoio è perfetta altrimenti sarebbe evaporato tutto.
Ho aperto il tappo e dall'odore ho capito che era alcool, ho allora preso un pezzetto di carta , l'ho inzuppato nel liquido , e a parte ho provato ad accenderlo e bruciava bene.
Il fornello non è + in barca, lo tengo nella mia officina e come dicevo ormai ho messo uno a gas in barca , ma mi incuriosiva il suo funzionamento .
Per conto mio l'alcool mi ha sempre fatto timore , l'uniche volte che lo uso è nei piccoli fornellini per la 'bagna cauda ' piatto tipico piemontese o per la 'buorghignon' spero di aver scritto giusto e in quelle occasioni ho sempre una certa paura.
Però dato che è ancora in ottime condizioni e è veramente di buona fattura , penso che il suo funzionamento debba essere anche buono.
E' davvero solo uno sfizio ma farò come indichi tu, cioè lo svuoto e lo ricarico di alcool nuovo , però la cosa del pompaggio mi è nuova , non sapevo che bisognava mettere il serbatoio in leggera pressione , infatti se l'alcool non è evaporato la sua tenuta alla pressione è davvero buona.
Di nomi o della marca nessun segno o scritta , l'unica è sul tappo del serbatoio e che dice 'nur fur spiritus' e tradotto è 'solo per alcool'.
Di altre scritte manco l'ombra.
Le manopole si svitano anche fino alla fine ma non si può pompare.
Aspetto opinioni in merito.
Saluti e b.v.
Franco
Riciao. Come vedi, questi discorsi tipo 'restauro' ed altro mi affascinano.
Probabilmente hai in mano qualcosa di americano. Il filetto delle viti potrebbe essere significativo. Cercando in Internet ho trovato due ditte americane che producevano/producono cucine ad alcool: Kenyon e ridg-qualcosa.. Ed anche descrizioni di come far funzionare l'apparecchio. Intanto, la pompa di pressurizzazione ho visto che è sempre integrata nel tappo di riempimento. In sua assenza siamo in presenza di un sistema NON pressurizzato. Per accendere un bruciatore occorre, come hai osservato, preriscaldarlo per qualche minuto e, presumibilmente, a questo dovrebbe servire la vaschetta sottostante il bruciatore. Poi si apre definitivamente il rubinetto di alimentazione ed il tutto dovrebbe accendersi.
Francamente mi pare un ottimo sistema per dar fuoco alla barca. Ho letto descrizioni dell'accensione con sfiammata... brrr!!! In più il serbatoio è terribilmente vicino alla fiamma libera.... brrr! A parte il fascino di rimettere in funzione un vecchio meccanismo, sinceramente io mi rifiuterei di averlo a bordo!
A proposito, ho visto che scrivi da Cherasco: da ex albese, salutami il posto!
E' un fornello ormai superato, i nuovi hanno parametri di sicurezza maggiori, nei nuovi l'alcool e' contenuto in un serbatoio che ha al suo interno una lana metallica che ne impedisce la fuoriuscita anche capovolgendolo ... in quello che hai a bordo mi sembra che l'alccol possa fuoriuscire a seguito di una forte inclinazione o durante la navigazione con mare mosso.
Io al tuo posto sostituirei il blocco cucina con un nuovo blocco ad alccol, sempre che ti convinca ..., i nuovi incorporano anche una resistenza elettrica per poterlo utilizzare con la corrente 220 V quando sei collegato in banchina (cosi' non adoperi l'alcool .... io ho fatto l'errore di acquistarlo solo ad alcool, che e' comodo quando sei in giro, ma se si e' in banchina con la 220V sarebbe piu' comodo averlo elettrico)
Per il resto io sono soddisfatto della cucina ad alcool, anche se ha dei limiti, nel senso che i tempi di cottura sono un po' piu' lunghi, fa un po' di odore se usi alcool denaturato al posto del suo specifico, e se devi cucinare per tante persone e' un po' un problema ... l'alcool ha un potere calorifico inferiore al gas, per la sicurezza se adoperato in maniera corretta e' sicuro (stesso discorso vale per il gas).
Ciao,
c'è nessuna tra voi che avendo problemi di spazio, in barca, sotto coperta, [6/7 metri di lunghezza di barca] abbia deciso, con raziocinio ad installare un Fornello ?
A parte il fornello con bombola esterna, che non metterò, le opinioni che ho letto, mi sembrano, senza offendere nessuno, poco tecniche.
Mi spiego.
1)Vorrei metter sul mio meraviglioso Tucano un fornello amovibile tipo Campingas Bistro. Ma sento dire che tra quelli portatili/amovibili, quelli ad alcool ( ORIGO) siano I + SICURI.
Domanda: nelle piccole bombole di gas butano quanto può essere elevata la pressione ? Non credo tanto come nei bomboloni ESTERNI ? O mi sbaglio ! !
2) nel mio Tucano, sotto coperta ci si muove un pò stretti. L'interno e tutto di legno. Come farei a sconguirare/limitare surriscalmento/bruciature ? fornello ad alcool o bomboletta gas (butano)?
3) un pò la pigriziaed anche un pò X la praticità, il fornello lo terrei sempre a bordo, ( sotto coperta, o nel grand). Quindi sottoposto a stress ( balzi di temperatura, vibrazioni/ sbattimenti).Cosa è meno peggio e + sicuro: Alcool o gas.
4)Volendo rimanere su quelli portatili ed escludendo i fornelli con bombola esterna, chi ha esperienza, anche con eventi nefasti, può confortarmi su un ACQUISTO CONSAPEVOLE.
Grazie Cordialmente.
giulio
Vedo ora la discussione.
Vent'anni fa i miei avevano in barca un fornello a gas simile. se non ricordo male (ero adolescente), si riempiva il serbatoio sotto il bruciatore e si dava fuoco lì. Poi da solo si accendeva il bruciatore. Funzionava abbastanza bene sia come sicurezza che come utilizzo.
Adesso abbiamo la bombola esterna e mi sembra una buona cosa.
Esistono dei fornelli portatili a gas. Ne abbiamo uno per cucinare in pozzetto. Vanno bene anche quelli. Se non sbaglio le bombole hanno una valvola e quindi stai tranquillo anche se li riponi in gavone. Ti sconsiglierei i Campigaz perchè se buchi e la guarnizione non ha preso bene rischi veramente il macello. Da fare assolutamente all'esterno. Ad una nostra conoscente le si era incendiato cambiando la bomboletta dentro la cabina e ti lascio immaginare cosa è successo.
Marco
Caro Marco,
grazie per avermi risposto.
Ma perchè No i CAMPINGAS ?
Vedo che 6 di Trieste. Mi farebbe piacere conoscerti di persona.
Se ti facesse piacere ed avessi anche tempo sarebbe OTTIMO.
Così magari mi spieghi meglio il tuo punto di vista.
Cordialmente.
A presto .
Giulio
a occhio nessuno ha mai usato sti fornelli.
io li ho usati poco e mi mettono sempre paura.
quando si apre il rubinetto un po di alcol va nello scatolotto sotto al fornello, si accende con un accendino lungo quello, occhio che se ne mettete parecchio fa un bel fuoco alto.
dopo qualche secondo, una decina o anche di piu il fornello si scalda e l' alcol comincia ad evaporare generando la fiamma sul fornello, la fiamma come colore somiglia molto a quella del gas, come calorie prodotte mi sembra sia modesta, farci bollire una pentola d' acqua non e' una cosa veloce.
dalla descrizione iniziale direi che l' alcol non esce, forse e' intasato qualcosa.
ce l' ha liberamente un fornelletto simile, e' quello che ho provato io.
Ciao,
nessuno s'è fatto un'opinione diretta !!!!
Che c'è di male in un fornello portatile come questo, della Campingas, Modello Bistro, da usare saltuariamente in barca, imbarcazione piccolo.
http://www.matteoda.it/index.php?main_pa...e&pID=3215
Quelli ad alcool , mi sembrano + ingombranti e poi assai + costosi.
Ma quali potrebbero essere i vantaggi di un fornello ad alcool, così alla fine della fiera ? ?
Grazie.
Giulio
se navighi in posti molto freddi, ma molto molto freddi il fornello a gas non funziona.
se navighi in posti dove non usano le bombolette campingas rischi di non poter usare il fornello
io non ci trovo nulla di male ad usare il fornello a gas, i posti freddi non li amo e ho ancora un sacco di posti vicini che non conosco e che ho piacere di conoscere, occhio col fuoco in barca, le barche bruciano piu o meno come l' alcol, peggio della benziona e meglio del gasolio.
Parlavo delle bombolette senza valvola, vedo adesso che la campingaz si è messa a fare fornelli con valvola. Intendevo proprio questi.
http://www.nautimarketshop.com/shop/prod...04890.html
http://www.motomarine.com/catalog/sanita...-day/14169
Sono più sicuri!!
Non sono male per cucinare, ma è comunque meglio farlo in pozzetto. Mio papà li usa per friggere.
Tante volte cambiando le bombolette Campingas (parlo di quelle vecchie, adesso hanno la valvola anche quelle), sbagliando, ma l'errore ci sta sempre, si è bucata senza entrare nell'uggello. A quel punto esce tutto il gas che c'è dentro e non puoi far altro che lasciarlo uscire, sperando che non prenda fuoco. Come ti ho detto tanti anni fa ad una nostra conoscente si è incendiata in cabina e ha avuto una bella ustione (sfigurata).
la maggior sicurezza dell'alcool rispetto al gas consiste nel fatto che l'alcool, se esce dal serbatoio, evapora rapidamente senza lasciare traccia; il gas, invece, che è più pesante dell'aria, si deposita sul fondo della barca e lì aspetta il momento buono per incendiarsi o, peggio, esplodere. In molti paesi è rigorosamente vietato usare gas in barca. In ogni caso, i fornelli mobili vanno sempre usati all'aperto e nel punto più sottovento della barca. Vanno cioè considerati alla stregua di focolai d'incendio. (ripassare le procedure per la prevenzione e il controllo degli incendi a bordo e tenere sempre un buon estintore vicino). In banchina, però, eviterei del tutto per non destare allarme tra i vicini. Buon vento e buona grigliata di pesce in sicurezza!