Citazione:Orso Grigio ha scritto:
Citazione:mckewoy ha scritto:
Citazione:Orso Grigio ha scritto:
si, sono abituato a metterne solo una dalla landa di prua alla bitta a lato della tuga.
cosa c'entrano i parabordi??
... beh ... io non riesco a mettere i parabordi da ambo i lati senza sganciarmi da una linea e riagganciarmi all'altra sull'altro lato ...
a circa 3 metri di distanza ... ergo 2 linee e cintura corta chè se dovessi andare fuori bordo rimarrei comunque con una mano sulla battagliola ...
grazie, non avevo capito-capito perchè i parabordi li tiro fuori dal gavone e li metto in porto. difficilmente durante una buriana.
comunque chiarisco la mia jackline è composta in effetti due cavi di acciaio che vanno dalla landa di prua alle bitte sulla tuga passando una a dritta ed una a sinistra dell'albero a formare una Y.
se devi lavorare all'albero stai bene al centro ed agganci anche la seconda briglia verso prua, se devi andare a prua scambi le briglie della cintura e volendo le puoi agganciare entrambe.
credo di far bene ma non ho avuto molte occasioni per testarle anche perchè ho tutto rinviato in pozzetto, anche issata ed ammainata del fiocco.
tu cosa ne pensi??
Citazione:mckewoy ha scritto:
Citazione:snow-sea ha scritto:
PRIMO NON CADERE!!!
e quindi Jackline tesate da prua a pozzetto il più vicino possibile alla mezzeria della barca e comunque tali da non permettere di oltrepassare le draglie.
IMHO e chiudo
tesat e. quindi ne armi due. perchè?
Una da strallo di prua all'albero e due (una per parte, ma sempre abbastanza vicine alla mezzeria, sulla tuga)dall'albero al pozzetto (o al giardinetto, se possibile. In questo caso occorre un rinvio all'altezza del tambuccio)
IMHO !!!!
BV in sicurezza
Citazione:RMV2605D ha scritto:
Se nonostante tutto si verificasse Uomo a Mare, essendo il MOB dotato di salvagente è inutile lanciare l’anulare che scarroccerebbe inesorabilmente provocando stress fatale al MOB che cercasse di inseguirlo.
Chi ha provato a buttarsi in mare totalmente vestito (ed intendo totalmente, inclusi pantaloni, maglietta, maglia, calze, mutande, pantaloni e giacca cerata, stivali, ecc.) e poi ha provato a nuotare? O anche solo a stare a galla?
Provate e poi mi direte con quale deifficoltà riuscite a nuotare per spostarvi di soli 5 metri...anche con acqua forza olio...vediamo quanto durate anche a stare fermi...provate e poi capirete immediatamente quanto sia essenziale che il MOB sfigato che cade in acqua galleggi di suo.
Come disse Umberto Verna al corso di sicurezza in mare, se avete dei dubbi o vi ponete delle domande o volete capire, provate! Provate!
Citazione:sergiolino ha scritto:
... 60 mt ossia il doppio di quanto prescritto di cima galleggiante arrotolata su una bobina fissata sul pulpito di poppa, cima non fissata alla barca.
quando è servito (per una caxxata ma è servito), lancio salvagente che si trascina boetta e ancora galleggiante, che frena e trascina la cima che si svolge dal tamburo,...
Scusami ma, anche con la barca attaccata alla banchina (per non esser agitato neanche dalla sensazione di pericolo), hai mai provato a lanciare il salvagente e vedere, con la cima sul rocchetto, a quanti metri arriva????
Al di là delle resistenze al trascinamento di un rocchetto fermo lì da anni, anche solo la sua inerzia non ti fa lanciare(sic!) quello che è attaccato a più di un metro oltre la lunghezza del suo imbando(= a circa 25-30 metri dal naufrago)!
Personalmente boetta galleggiante, sagoletta, ferro di cavallo, cima galleggiante non legata, depositata in una bottiglia d'acqua da 2 litri rovescia, senza fondo e senza tappo, fissata al pulpito.
Butto il tutto e poi quando ripasso a cerchio con seconda cima galleggiante, questa legata alla barca, se il naufrago è reattivo.
La cima è galleggiante sia perchè è raggiungibile dal naufrago e sia perchè non facilissimamente ( certo non bisogna passarci e ripassarci sopra) agganciabile dall'elica.
Tutta teoria e niente pratica, per fortuna, solo simulazioni.
Tanto se casco io... buona notte!(e almeno non rompo più le
sul forum)
Citazione:stevenit ha scritto:
....
Dici tu (ancora non la ho buttata, ma mi trovi la strobo che è scaduda e scarica e la bombola corrosa? (quella - forse - me la recuperano i 40ruggenti)
La luce strobo si usava, per avere una luce visibile e che consumasse poco, quando i led erano solo quelli dei quadri.
Ora, acrocchiando un po', potresti sostituire la strobo con un led ad alta luminosità che, con un paio di batterie a torcia, starebbe acceso per tutta una nottata.
Citazione:Maro ha scritto:
Citazione:stevenit ha scritto:
....
Dici tu (ancora non la ho buttata, ma mi trovi la strobo che è scaduda e scarica e la bombola corrosa? (quella - forse - me la recuperano i 40ruggenti)
La luce strobo si usava, per avere una luce visibile e che consumasse poco, quando i led erano solo quelli dei quadri.
Ora, acrocchiando un po', potresti sostituire la strobo con un led ad alta luminosità che, con un paio di batterie a torcia, starebbe acceso per tutta una nottata.
HAi idea di come è fatta l'asta? Le pile a torcia dove le metto?
[/quote]
HAi idea di come è fatta l'asta? Le pile a torcia dove le metto?
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Il primo che gli dice dove le deve mettere avrà dieci frustate.
[:246]
Citazione:dapnia ha scritto:
HAi idea di come è fatta l'asta?
Le pile a torcia dove le metto?
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Il primo che gli dice dove le deve mettere avrà dieci frustate.
[:246]
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[:262]
O lì...
o vicino al galleggiante.
Sempre attorno al baricentro siamo!
[/quote]
HAi idea di come è fatta l'asta? Le pile a torcia dove le metto?
[/quote]
Ma la Mamma non ti ha spiegato ancora nulla?!
[:246]
Ma dai.... sapendo che sono in giro, servirmele addirittura su un piatto d'argento![:255]
Ciao,
Mi è piaciuto assai l'intervento di ITA 16495
Ho segue con sommo interesse questa discussione.
Da bravo marinaio mi son son letto anche il trattato di navigazione (quello giallo) del GLENANS.
Chi lo ha lette, avrà anche capito la Loro filosofia/pratica della Sicurezza.Loro per la Sicurezza suggeriscono di indossare SEMPRE un giubbotto autogonfiabile( con bomboletta) che è anche cintura di sicurezza con numero due cinque sotto cavallo.
Leggendola loro opinione è che cintura + giubbotto autogonfiabile sia, momento giusto MOLTO scomodo.
Inoltre il cosciale o le 2 cinghie al cavallo devono sopportare 15.000 Nw.
Si avete letto bene.
Io non voglio complicarmi le cose.
Ho barca piccola.Rispetto i Regolamenti. Ma rispetto anche il valore della vita mia e del mio equipaggio !
Orbene.
Io ho ho cercato ma non ho trovato nulla di simile.
Domanda:
1) potete aiutarmi ?
grazie.
Cordialmente
Citazione:sgiulio ha scritto:
cintura di sicurezza con numero due cinque sotto cavallo.
...
Inoltre il cosciale o le 2 cinghie al cavallo devono sopportare 15.000 Nw.
mi sa che hai preso il libro giallo di equitazione, le numero due cinque da 15mila newton sotto cavallo venno bene per tirarlo su
tornando all'inizio, dico la mia
io ho l'anulare tipo yo yo, con la cima arrotolata intorno,
un capo e' fissato all'anulare, l'altro alla boetta.
il tutto e' appeso al pulpito di poppa, fuoribordo, con un nodo 'a laccio di scarpa'
(cosi' ci capiamo di sicuro,non mi prendete per il posteriore)
, con la parte da tirare sempre bella visibile verso l'interno della barca.
con uno strattoncino, anulare e boetta sono in acqua,segnando e rendendo piu' visibile la posizione e io mi posso dedicare senza impicci e perdite di tempo a rallentare/fermare la barca.
oltretutto mi pare l'unico sistema che possa permettere a mia moglie (dato che siamo quasi sempre soli,o in generale a uno non espertissimo) di gestire la situazione, nel malaugurato caso che sia io a cadere.
sul 'lancio del salvagente' ho serissimi dubbi, ne concetto di base dovrebbe servire soltanto al recupero del naufrago a barca ferma, lanciando il salvagente, e utilizzando la cima per tirarsi il naufrago sottobordo
Citazione:sgiulio ha scritto:
Ciao,
Mi è piaciuto assai l'intervento di ITA 16495
Ho segue con sommo interesse questa discussione.
Da bravo marinaio mi son son letto anche il trattato di navigazione (quello giallo) del GLENANS.
Chi lo ha lette, avrà anche capito la Loro filosofia/pratica della Sicurezza.Loro per la Sicurezza suggeriscono di indossare SEMPRE un giubbotto autogonfiabile( con bomboletta) che è anche cintura di sicurezza con numero due cinque sotto cavallo.
Leggendola loro opinione è che cintura + giubbotto autogonfiabile sia, momento giusto MOLTO scomodo.
Inoltre il cosciale o le 2 cinghie al cavallo devono sopportare 15.000 Nw.
Si avete letto bene.
Io non voglio complicarmi le cose.
Ho barca piccola.Rispetto i Regolamenti. Ma rispetto anche il valore della vita mia e del mio equipaggio !
Orbene.
Io ho ho cercato ma non ho trovato nulla di simile.
Domanda:
1) potete aiutarmi ?
grazie.
Cordialmente
Scrivi come il traduttore di google[?][?][?]
La teoria afferma che la cima non serve perché il naufrago vi si appigli entro i 30 metri ma perché, tornando indietro e girando a spirale intorno al naufrago, egli possa afferrare in qualche punto la cima e successivamente (perché trainata dalla barca) l'anulare. Quando l'anulare sarà indossato, chi è in barca può provvedere a recuperare il naufrago ed avvicinarlo alla barca. Per poi farlo salire, magari aiutandosi con una drizza (fatta passare a cintura intorno al naufrago) e un winch. E' evidente che questo metodo non dà al naufrago la possibilità di avere subito un salvagente (se non già indossato) al quale attaccarsi in attesa che la barca torni indietro e cominci a girargli intorno a spirale. Ecco allora che è utile o avere un altro salvagente da lanciare immediatamente o, se assente, un parabordo può servire benissimo allo scopo. A seguire, altri parabordi o cuscini o qualsiasi cosa galleggi (la moglie non è considerata un galleggiante, purtroppo) per rendere più visibile la zona ove c'è il naufrago. Quindi, per me, la boetta va legata insieme all'anulare, così come la cima. Lanciando l'anulare in acqua e vedendo (di notte) dov'è grazie alla boetta, sia il timoniere che il naufrago sono facilitati nell'avvicinamento. L'altra estremità della cima, poi, va legata alla barca. Voglio vedere sennò a che serve una cima che galleggia da sola sull'acqua se non può essere utilizzata per far avvicinare il naufrago alla barca... Bene la cima dentro al tubo. Ma un capo legato all'anulare e l'altro ad un candeliere o ad una draglia.
Ciò che hai scritto, presuppone che la barca si fermio entro 30 (trenta) metri, o poco più, e poi cominci a girare in tondo intorno al naufrago porgendogli il cavo galleggiante e il salvagente che si trascina dietro; perché mi pare di capire da ciò che hai scritto che il complessivo cavo-salvagente è solidale con la barca e che quindi la segue.
Mi pare un po' difficilino fermare qualcosa in mare in meno di trenta metri, a maggior ragione trattandosi di una barca che viaggia anche a solo 4 nodi, magari sotto vela, sia pur con il timoniere con tempi di reazione fulminei, non trovi?
Da prove fatte, una barca a vela che viaggia a quattro nodi e con gente sveglia alla manovra, ci mette non meno di 100/150 metri per fermarsi, virare e iniziare a fare la manovra così come richiesta e descritta per gli esami vari.
L'unica possibilità, ma richiede gente allenata e in gamba, è quella di virare, mollando la randa e mandando il fiocco a collo, e rinculare fino al naufrago, cosa fattibile anche dal solo timoniere se navigato e se ha buona padronanza del timone, ma che richiede dopo un altro paio di persone se c'è maretta.
Ma, ci sono alcuni ma: non ci deve essere molta onda, si deve procedere solo a vele bianche, si deve essere molto preparati a prendere il malcapitato e nell'attesa di tirarlo su, tenerlo ben incollato alla murata, perché è la barca che va su di lui, e non il contrario, e altre cosette che si imparano provando una ventina di volte.
Quindi nel caso da te descritto, delle due una: o il cavo galleggiante è dato volta solo al salvagente, così da renderlo più facilmente agguantabile dal malcapitato (e solo per quello), magari con una ampia asola da un lato del cavo per facilitare le cose, o il cavo è dato volta solo alla barca.
Diversamente non saprei come si possa fare ciò che dici.
Nulla vieta di usare due cavi separati per i due scopi, e questo sarebbe auspicabile, così come i canonici trenta metri sono sempre pochini.
La boetta, poi, è sempre e solo solidale col salvagente, perché è vero che la deve vedere il timoniere, ma è importante che la veda anche il naufrago, quindi meglio di tutto è un asta IOR.
Personalmente ritengo che la cosa prudenziale sia: salvagente - cavo di un paio di metri - boetta - cavo galleggiante (magari un po' più lungo di 30 metri e con un paio di galleggianti colorati infilati su); asta IOR (o accrocchio simile) magari solidale con il cavo galleggiante; altro cavo galleggiante dato volta alla barca.
Le regole e le teorie spesso sono scritte da chi in acqua (magari di notte) difficilmente ci è mai finito, e/o non ha mai provato a eseguire tutta la manovra.
Provando molte volte e in varie condizioni, come consigliato dalle scuole e dai manuali seri, si capisce poi cosa vada meglio per la barca e per l'equipaggio che si ha a disposizione.
(19-02-2013 17:12)Maro Ha scritto: [ -> ]Citazione:sergiolino ha scritto:
... 60 mt ossia il doppio di quanto prescritto di cima galleggiante arrotolata su una bobina fissata sul pulpito di poppa, cima non fissata alla barca.
quando è servito (per una caxxata ma è servito), lancio salvagente che si trascina boetta e ancora galleggiante, che frena e trascina la cima che si svolge dal tamburo,...
Scusami ma, anche con la barca attaccata alla banchina (per non esser agitato neanche dalla sensazione di pericolo), hai mai provato a lanciare il salvagente e vedere, con la cima sul rocchetto, a quanti metri arriva????
Al di là delle resistenze al trascinamento di un rocchetto fermo lì da anni, anche solo la sua inerzia non ti fa lanciare(sic!) quello che è attaccato a più di un metro oltre la lunghezza del suo imbando(= a circa 25-30 metri dal naufrago)!
riprendendo questa discussione, voglio precisare (credevo fosse ovvio) che per me il termine "lancio" è gergale, nel senso che io non penso di "lanciare" il salvagente (tanto più se è impedito da qualcosa) ma di toglierlo dalla sella con un semplice gesto (non ce l'ho mai legato) e lasciarlo cadere a mare assieme alla boetta e all'ancora galleggiante.
immagino che nessuno pensi di "lanciare" letteralmente il salvagente: lo si farebbe comunque tardi, dopo qualche decina di metri, non andrebbe oltre i 3 metri e magari il vento lo fa ricadere a 2 metri dalla barca.
sono situazioni non proprio da calma piatta ...
caro marò, ti assicuro che l'ancora galleggiante frena bene il salvagente, la cima si svolge rapidamente e non si aggroviglia.
p.s. : il rocchetto può esser fermo anche da anni, ma basta che giri liberamente sul suo asse.