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Versione completa: Scheda elettronica Volvo Penta
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Ciao Federico,
per quanto riguarda la disponibilità di una scheda guasta da fotografare e/o sezionare forse potrei aiutarti, mi devi dire qual'è il codice del ricambio originale Volvo.
BV
Grazie, la foto potrà essere decisamente d'aiuto, sperando che si vedano almeno le piste. Grazie ancora e BV. Federico
Citazione:IanSolo ha scritto:
Si, i due schemi inseriti sono ricavati da manuali d'officina originali Volvo, sono quindi da considerare validi.
Un'informazione in piu' (ma non aiuta ad avere la lista delle parti, purtroppo) e' che quella scheda, rivenduta dalla Volvo con il codice 'VP 873 737' e' in realta' prodotta dalla VDO con il codice 'N03 320 789'.
Confermi che è proprio il particolare 25 della figura, codice 873737?
vedi http://www.marinepartseurope.com/it/volv...11700.aspx


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Ce l'ho, domani parliamo della foto, c'è una sorpresa.
Buonanotte
BV
Ohh yesss!


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Qualcuno saprà spiegare come siano arrivati a usare 'unità elettromagnete' per descrivere il pezzo...Big GrinBig GrinBig Grin Sul manuale in inglese è 'printed circuit card' che diventa 'piastrina strumenti' sul manuale italiano (????) per poi concludersi con il pezzo di bravura dell''unità elettromagnete'...
Per me E' proprio quello il pezzo. E anche il prezzo... Sapevo che la Volvo è caruccia, come ricambi, ma 369 € mi sembrano veramente troppi per un affarino del genere!

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per ora buonanotte a tutti! Federico
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Sul manuale in inglese è 'printed circuit card' che diventa 'piastrina strumenti' sul manuale italiano (????) per poi concludersi con il pezzo di bravura dell''unità elettromagnete'...
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E' l'effetto dei traduttori automatici usati senza pensare.

Qualche nota alla scheda di prova:

- Come si deduce dagli schemi originali che seguono il terminale '3' della scheda corrisponde all'allarme temperatura e non all'allarme pressione olio.
- Come si deduce dagli schemi originali che seguono il terminale '4' della scheda corrisponde all'allarme pressione olio e non all'allarme temperatura.
- Le correzioni indicate, unitamente alla variante da te fatta collegando il terminale comune di D3 e D4 alla lampada 'batteria' (la cui mancanza ritengo sia un errore nello schema della Volvo) dovrebbero consentire di ottenere l'accensione contemporanea (come previsto) delle lampadine 'batteria' e 'acqua' in mancanza di corrente di carica verso le batterie.
- Il diodo D7 deve essere uno Zener di tensione pari almeno alla minima tensione di funzionamento del regolatore dell'alternatore per evitare che l'attivazione del pulsante 'test' possa metterlo fuori servizio causando guai.
- corretta l'aggiunta dei due diodi D5 e D6 per provare le lampadine 'batteria' e 'acqua'.

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ecco uno schema forse più semplice non sono montati transistor

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in questo schema purtroppo c'è un errore relativamente alla funzione test infatti l'interruttore test in questo modo non ha alcuna funzione
si potrebbero aggiungere due diodi e collegare le spie temp e pressione olio ala linea 61 dell'alternatore in questo modo all'inserimento del quadro si accenderebbe tutto compreso il buzzer
molto bene con il materiale postato da Iansolo, possiamo procedere.
direi che:
1. il dubbio sul transistor è definitivamente risolto
2. il dubbio sul collegamento tra anodo D4 e spia batteria ancora no, ma possiamo prevedere un ponticello sullo stampato che lo realizzi alla bisogna
3. la sostituzione con led può essere fatta ma ho dubbi sulla visibilità, anche utilizzando led di potenza (che poi annullerebbero il risparmio rispetto alle lampadine) in condizioni di luce in pieno giorno.
Vedo se riesco a buttar giù qualcosa domenica.

Saluti
Ecco la foto della preziosa scheda: come vedi la sorpresa è che non si vede nessun circuito, pista o componente, tutto inglobato dentro un parallelepipedo di dura plastica.


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La scheda non funziona, se serve la potrei segare, prendere a martellate, scalpellare, dimmi tu come procedere. Sempre se serve potrei fornire dettagli sulle problematiche di smontaggio e rimontaggio.
Ah, si può riparare?

BV
Un'amico odontoiatra che possa fare una radiografia ?
Si vedrebbero bene le piste in rame e la posizione dei componenti,avendo lo schema non importa identificarli e sarebbe sufficiente.
Si capirebbe anche se e' inglobata completamente o solo sulla chiusura, nel secondo caso sarebbe perfettamente smontabile solo tagliando lungo i bordi, nel primo caso se non si e' attrezzati con prodotti (chimici, non usabili in casa) idonei e' meglio lasciar stare perche' sarebbe fatica improba (bisognerebbe fare una vera e propria opera di 'scultura' scavando pian piano in tempi assurdamente lunghi).
Si può avere una foto anche lungo i lati ? E' importante capire se ci sono dei punti di incollaggio. Se ci sono potrebbe bastare incidere con un buon taglierino per aprire la scatola. Inoltre mi puoi dare le dimensioni ?
Potrei fare una 'reverse engineering analysis'... Fatemi sapere... non provate a cannibalizzarla, è un reperto unico.
Ciao: bella la foto dell''oscuro oggetto del desiderio' ma... purtroppo poco utile ai fini circuitali! Anche se invece ritengo utile ed interessante poterla quotare bene, per avere la possibilità di costruire qualcosa da usare facilmente al posto dell'originale. Cose come dimensioni, interasse e tipo lampade, fori per i bulloni di fissaggio, piedinatura con i colori corretti dei faston, ecc. Anche se non si riuscisse a recuperare la scheda, comunque potrebbe servire moltissimo!
Per le mie esigenze, non disponendo comunque di un panello originale Volvo, sarei già a buon punto ma adesso mi piacerebbe arrivare ad avere uno 'pseudo' ricambio 'quasi originale' volvo per tutti coloro che ne avessero bisogno! Per altro ho trovato vari suggerimenti per togliere la resina nera (acido nitrico e lavaggi con acetone, sverniciatori, e altro) ma ci vedo qualche problema: innanzi tutto, come dice Andomast, è un peccato distruggerla; poi sono procedure decisamente difficili da fare a casa ed infine se ho visto bene, l'esterno è un contenitore plastico stampato con quelli che sembrano coperchi incollati. Se la resina non l'hanno colata dentro potrebbe magari essere possibile un'apertura non distruttiva. Ma a questo punto mi sembra più utile il concetto di 'scatola nera': non importa come vengano realizzate le varie funzioni internamente, basta che gli input e gli output siano equivalenti. E questo mi pare che sia molto vicino alla realizzazione grazie alle vostre competenze ed alla vostra disponibilità. Che ne dite?
Federico
Guardando bene si vede chiaramente che l'oggetto è formato da un involucro rigido di plastica grigia con una apertura rettangolare da un lato e 4 fori passanti sul lato opposto. Il volume interno è occupato da una colata in gomma nera non rigida, dalla quale fuoriescono da un lato 3 gruppi di connessioni elettriche (mazzo di fili tagliati, linguette per faston e altro mazzo di fili con connettore volante) e dall'altro lato 4 portalampade.
La mia impressione è che andando di coltellino e cacciavitino si riesce a titare fuori il paguro dalla conchiglia, però non vorrei far danni ed attendo suggerimenti dai più esperti.



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C'era un gatto di passaggio.
BV
Ciao Fede,
Come ho detto, avendo la schedina potrei fare qualche foto ai Raggi-X, ma per esperienza personale su questo tipo di lavori, le foto in B/N possono solo evidenziare le piste di rame e forse a malapena il contorno del corpo plastico dei diodi, e sempre forse, si beccano anche le due resistenze, il transistore si riesce vedere in meglio, se, come immagino, è assemblato in metal can (tipo TO-39/TO-18).
Sconsiglio di fare qualche 'etching' casalingo della resina/gel che ingloba il pcb perchè i chimici necessari devono essere maneggiati sotto cappa aspirata e con adeguati mezzi di protezione individuale... la rimozione meccanica difficilmente portebbe alla completa pulizia del circuito.
Per contro lo schema da te presentato (lo riporto qui di seguito con le dovute correzioni) funziona secondo le specifiche dei manuali Volvo (3 spie ON prima dell'accensione, 3 spie OFF a motore in moto, Spia H2O+Cicalino se scatta allarme alta temperatura, Spia Olio+Cicalino se pressione olio troppo bassa, e H2O + BAT ON alternatore non carica). Penso si possa procedere alla duplicazione.... Tieni presente che il transistore serve solo ad eccitare il cicalino, ergo deve lavorare con circa 30mA-:-40mA quindi qualsiasi PNP 'general purpose' va bene (2N2907, 2N2905...con una IC> 100-:-200mA).
Per i diodi usa pure gli 1N4001/1N4007, Lo zener non 'dovrebbe' intervenire in nessuan condizione... Comunque ritengo tu abbia tutti gli ingradienti per ricostruire il PCB, con speifiche 'Volvo like' Big Grin



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Eccomi!
X Andomast: sono d'accordo con il fatto di non dannarsi l'anima e di non rischiare solo per cercare di pulire una schedina. Sarebbe stato comodo ma è evidente che alla Volvo non gradiscono questi tipi di intervento! Pazienza! Comunque recuperare tutte le misure è fattibile e interessante. Le lampadine sono a baionetta come quelle dei quadri auto? stesso passo, forma, diametro e potenza?
Ho notato che condividi il concetto 'scatola nera' che a questo punto terrei per buono. Il circuito sviluppato, e che avete controllato, mantiene/sostituisce le funzioni indicate sul manuale, e direi che ciò sia più che sufficiente! Quindi, per le mie esigenze basterebbe una basetta millefori ma trovo carino se, con ancora un po' di lavoro, riuscissimo a lasciare a tutti gli amici di ADV un circuito facilmente riproducibile. Adesso rimetto in quadro lo schema con le modifiche apportate e le indicazioni componentistiche.
Due domande: il cicalino che ho trovato può andare bene? E i due diodi per il test delle spie li lascio (non alterano il funzionamento 'volvo', vero?) oppure mantengo lo schema pulito stile volvo?
Al solito, per il momento grazie, buonanotte e buonvento! Federico
Ok ora si vede meglio. Dunque, come gia'detto da altri quella nera e' una resina protettiva usata generalmente per isolare bobine e trasformatori. Assolutamente inespugnabile a meno di usare sostanze chimiche pericolose, quindi lasciamo perdere. Riguardo il pcb, pensavo di buttare giu qualcosa domenica. Se mi date le dimensioni della scatola cerco di farlo piu' o meno uguale.
Ciao Federico,
Ti confermo che lo schema che ho postato funziona regolarmente e il funzionamento è anche comprensibile.
Se lo dai in pasto al tuo simulatore, potrai verificare che è tuttto a posto.
Il tipo di lampadine da usare dipende solo dal porta lampade che vorrai adottare (ovviamente piccola potenza e da 12V).

Per AdryGS35: La scheda da te fotografata è guasta? Se la risposta è si, mi confermi se il difetto (come ipotizzo) è che il cicalino resta sempre acceso?

Resto a disposizione per un tentativo di analisi del PCB (solo in nome della scienza Big Grin).
ADDENDUM:
I due diodi aggiuntivi puoi anche evitare di metterli, leggendo da vari manuali della Volvo, ho capito che il test delle spie lo fai indirettamente ad ogni accensione del quadro prima dello START del motore, infatti, con solo quadro acceso, tutte e tre le spie devono essere accese, verificata questa condizione, allora puoi azionare lo start. Con questa premessa, capisci bene che se pigi il pulsante di test a motore spento sentirai suonare il cicalino, ma le spie saranno già accese ( con o senza D5 e D6). Ti confermo che il cicalino da te trovato va bene, magari ne riuscissi a trovare uno simile in zona! a proposito, il D8 è proprio il diodo di 'ricircolo' del cicalino e può essere montato direttamente su i contatti + e + del cicalino stesso.
Ragazzi non ci capisco una fava ma mi sto esaltando lo stesso.....Siete unici!!!!
Ciao!
Sempre grazie! Ho trovato in rete questo:
Cicalini-buzzer
http://www.graziacomponenti.it/index.php...ndividi20+ elementi – Inizio · « Prec · 1 · 2; 3; 4 · Succ » · Fine »». Risultati 41 - 60 ...
Nome Codice Prezzo
INDIC.AUDIO P.ZO CS PMB200C LPMB200C EUR. 3,6000
[u]INDIC.AUDIO P.ZO PA PF-35N29EPQ G-PF35N29EPQ EUR. 8,5000
[u] e, come vedi, il prezzo del cicalino con la stessa sigla del mio non è proibitivo: il trucco è comprarlo in un negozio di materiale elettronico.
Come al solito (ed è una cosa che non capisco) quello che almeno in apparenza è esattamente identico, se venduto come 'attrezzatura nautica', ha il prezzo almeno decuplicato. Ero contento di aver trovato un 'recupero' in un negozio di nautica a solo '20' euro...
Io capisco che la produzioni di quantitativi limitati di oggetti con materiali di alta qualità, con i costi di magazzino ecc., per forza di cose possa risultare anche molto caro. Ma il vizio di prendere oggetti comuni ed aumentarne il prezzo perchè l'utente, riccastro possessore di un bene di lusso quale è una barca a vela, DEVE PAGARE! mi infastidisce assai! Fine polemica!
Intanto procedo con la ralizzazione del prototipo. Buona giornata e BV! Federico
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