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Versione completa: Scheda elettronica Volvo Penta
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Vista la crisi, visto che non dovrebbe essere impossibile, mi è venuta l'idea di ricostruire la scheda eletronica del pannello di controllo VolvoPenta,mod. 2003
Il problema più grosso è che sulla mia barca non hanno usato il pannello originale. Pensate che molto semplicemente ci sono 3 piccoli buzzer collegati alle spie. Quindi ho cercato lo schema sui manuali Volvo ma non sono riuscito a capire molto. Anzi, la parte di test delle spie e del buzzer mi riesce proprio incomprensibile. E siccome non sono neanche un perito eletronico, sono in alto mare. Allora ho caricato Yenca, un simpatico software di simulazione ed ho ricavato lo schema che allego. Qualcuno gentilmente mi conferma che potrebbe funzionare? E potrebbe darmi una mano a dimensionare i pezzi? Se riusciamo a farlo funzionare, dovremmo riuscire a stare ben dentro ai 350 € del pezzo originale! e credo che la cosa potrebbe interessare a tanti! Buonvento! Federico

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Ciao, Non mi è chiaro se intendi ricostruire tutto il quadro e elettrico (ivi compreso contagiri interruttore generale e pulsante di start) oppure solamente la scheda che gestisce le spie e il cicalino.

Riferendoti al quadro attualmente montato parli di tre spie , ma quattro sarebbero appena sufficienti a segnalare la Temp dell circuito di raffreddamento, la pressione dell'olio, lo stato della batteria e l'accensione delle candelette.

Normalmente i motori Volvo sono cablati, e tutti i cavi afferiscono ad un connettore femmina (credo a 16 poli) che viene collegato direttamente al pannello tramite un connettore (pig tail) equivalente maschio; il tuo motore ha il cablaggio originale Volvo?
Volvo usa un codice colori per i cavi così da semplificarne il riconoscimento.
Non ho ben capito cosa vuoi fare comuque dallo schema che hai allegato vedo i sueguenti componenti:
- Vari diodi al silicio - qui puoi utilizzare tranquillamente dei 1N4007
- Un trasistor NPN - dovrebbe bastare un BC337 ma metterei prima un BD139 (tanto stiamo parlando di pochi euro)
- Il resto sono lampadine a 12 volt di bassissimo wattaggio (le classiche spie da auto) e resistenze (da 1/2W dovrebbero andare bene) il cui valore è espresso nello schema.
Trattandosi poi di una roba che và 'all'acqua salata', farei un piccolo circuito stampato da proteggere con abbondante vernice isolante dopo averci saldato i componenti.
Fammi sapere
Salve a tutti. Allora, l'esigenza nasce dal voler mettere a posto la mia barca. Il connettore originale volvo arriva fino all'attuale quadro (NON volvo): un contagiri senza contaore, tre spie (acqua, olio e generatore) con tre buzzer in parallelo alle tre spie e la chiave di accensione (ormai molto arrugginita). Ho visto i prezzi dei ricambi volvo, dei quadri 'terze parti' e mi sono sembrati tutti decisamente cari. Partendo dal presupposto che ho il cavo originale (e spero che nessuno lo abbia alterato) fino al quadro attuale pensavo di rifare il quadro 'originale' in modo da usare tutto quel che c'è. Solo che ovviamente gli schemi dei manuali volvo sono alquanto scarni. L'idea sarebbe appunto rifare una schedina analoga all'originale, usarla sul mio quadro 'rifatto' e passare, a chiunque ne abbia bisogno, lo schema e il disegno dello stampato. Lo schema che ho accluso l'ho sviluppato io usando il software jenka, un simulatore di elettronica. I dati indicati NON arrivano da schemi originali o da mie (magari!) competenze ma dalla prima opzione di detto software. Per questo chiedo lumi. Non ho idea di cosa andrebbe fatto e Alex mi ha dato le prime indicazioni. per ora grazie a tutti! Federico
Ora ho capito ma se non rimedi lo schema originale la vedo male. Dobbiamo essere sicuri che il connettore che arriva dal motore vada a incontrare i collegamenti giusti e se il tuo 'panel' è rifatto alla buona potrebbe mancare qualcosa di importante. Cerca di rimediare gli schemi veri.
Ciao!
Allora, per ora faccio riferimento al manuale della volvo (pag. 42) dove c'è lo schema del loro impianto. Ovviamente dovrò verificare che i cavi esistenti rispettino le connessioni ma mi è parso il sistema più semplice per capirci qualcosa. Se per caso il cavo esistente fosse stato modificato, ritengo più semplice portare il tutto a seguire gli schemi del manuale d'uso. Su questa falsariga, sempre dalla medesima pagina, ho recuperato lo schema 'teorico' della 'Scheda elettromagnetica' (come recita l'elenco ricambi della MarineParts) cercando di comprendere come funziona e, soprattutto, di mantenere assolutamente identici i punti di connessione.



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Ed ecco lo schema che ho elaborato:
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Come hai suggerito, userei tutti diodi 1N4007 e il (o i) transistor suggeriti. Ho aggiunto (rispetto allo schema originale) i diodi D5 e D6 che mi consentono di testare contemporaneamente le due lampade di allarme (olio e acqua) ed il buzzer. Con lo schema originale si attivava solo il buzzer. La lampada del generatore è quella classica che serve per eccitare l'alternatore ed ho preferito non toccarla in alcun modo: il test è implicito, se la spia non funziona non si produce energia elettrica. Poi, appunto, circuito stampato, vernice isolante e quant'altro sia necessario. Ho notato che, a parte considerazioni pratiche, lo schema non ha avuto critiche: vuol dire che va bene? devo cambiare qualcosa, fermo restando la verifica sugli schemi originali Volvo? Grassssssie e buonvento! Federico
Ottimo lavoro Fede, solo un dubbio, quel transistore dovrebbe essere un PNP... nello schema del manuale del tuo motore si vede meglio..

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attenzione dobbiamo esseri sicuri del tipo di transistor. Nello schema ricavato da te sembra un NPN (non piscia niente). Nella figura appena esposta da Andomast potrebbe essere un PNP (piscia nel pisciatoio). Analizzando il funzionamento e lo scorrimento delle correnti potrebbe proprio essere un PNP quindi BD140. Non ti prometto nulla ma, se ho tempo domenica, provo a buttare giù lo stampato.
Il costo complessivo non dovrebbe superare i 10 - 15 €.

Ciao
dimenticavo, se qualcuno avesse la suddetta scheda, anche non funzionante e gli facesse qualche foto ben chiara, magari potremmo anche sapere che tipo di transistor monta e facciamo l'en plein.

Ciao
Allego due schemi, identici ma ricavati da due diversi manuali, della scheda di cui si parla.
Si osserva che il transistor (come dice Andomast) e' di tipo PNP e si osserva pure che il diodo che Fede55 chiama D7 deve essere un diodo Zener (di valore non noto), cosi' pure non sono indicati i valori dei resistori.

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E' vero. Inoltre nell'ultimo schems esposto non c'e' il collegamento tra l'anodo di d4 e la spia della batteria.
Come dicevo prima sarebbe meglio avere gli schemi originali. Posso considerare tali gli ultimi allegati?
Grazie
Saluti
E' vero. Inoltre nell'ultimo schems esposto non c'e' il collegamento tra l'anodo di d4 e la spia della batteria.
Come dicevo prima sarebbe meglio avere gli schemi originali. Posso considerare tali gli ultimi allegati?
Grazie
Saluti
Salve!!!
Veramente grande! Io ho scaricato i manuali anche da internet, sperando in qualcosa di più dettagliato, ma anche su quello cartaceo del motore lo schema è esattamente uguale (e poco comprensibile) come quello che ho postato. Bellissimi e molto chiari i due di IanSolo. Come ho detto, non sono un elettrotecnico ed ho cercato di far funzionare il tutto con l'aiuto prima di una basetta da esperimenti e poi, molto più banalmente, con quel simulatore. Collegando D4 alla spia e portando una tensione variabile al contatto 1 della spia del gen, ottengo l'effetto citato sul manuale di avere le spie del gen e dell'acqua (o olio) che lampeggiano insieme SENZA il buzzer per segnalare mancanza di carica. Adesso riproverò a 'cablare' il tutto alla luce dei nuovi schemi. Certo che l'idea di avere il pezzo originale, anche se bruciato, aiuterebbe moltissimo! Ma intanto la cosa mi incuriosisce sempre di più. Alla prossima e BV! Federico
Si, i due schemi inseriti sono ricavati da manuali d'officina originali Volvo, sono quindi da considerare validi.
Un'informazione in piu' (ma non aiuta ad avere la lista delle parti, purtroppo) e' che quella scheda, rivenduta dalla Volvo con il codice 'VP 873 737' e' in realta' prodotta dalla VDO con il codice 'N03 320 789'.
per Alex: la pagina 42 del manuale originale volvo lo considero abbastanza 'bibbia', al punto che preferirei portare l'impianto allo standard dello schema piuttosto che adeguarmi a quanto esistente. Il problema (che poi alla fine tanto problema non è neanche) è che mi piacerebbe 'estremizzare' questo discorso fino ad avere il pannello originale Volvo. Solo che costa uno sproposito e, su una barca del1985, mi sembra proprio una spesa superflua. Per questo ho pensato di rifarmi il tutto sulla falsariga degli schemi originali. MA...
Io lo schema originale (anche quello postato con lo zener, ecc) non riesco proprio a farlo funzionare, né con il simulatore, né con elementi reali. Lo schema che ho postato in precedenza, almeno sul simulatore, funziona. Per questo chiedo aiuto ad esperti. Ovviamente sono io a non riuscire a capire tutto, ma ho il dubbio, per il poco che ne mastico, che lo schema non sia proprio ok... oppure il mio livello di comprensione è proprio sottosotto.. Grazie ancora!
PS. E' uno sfizio, nessun medico me lo impone, quindi nessuno deve dannarsi l'anima, mi raccomando!

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Riguardando lo schema riportato su più manuali Volvo (che non prevede i due diodi D5 e D6 correttamente aggiunti da Fede), 'sembra' che il TEST (Pin7 a massa) possa solo verificare l'efficacia del cicalino.... La presenza dello Zener insieme alla caduta di tensione su D3 e D4 indica che sul cicalino è sempre presente una tensione positivia che dovrebbe essere uguale a V=13-(1.2+Vz) (non riesco a comprenderne la ragione); questa condizione dovrebbe essere mantenuta fino a quando non si verifica un allarme per sovra temperatura del circuito di raffreddamento (Pin2 a massa)...che farebbe accendere la spia corrispondente ma non acciterebbe il cicalino....

Condizioni di START UP del motore: All'acensione la spia della BAT e della pressione dell'olio sono accese perchè 61(D+ dell'alternatore)=0V e il sensore della pressione dovrebbe dare contnuità (e quindi portare il PIN4 a massa) con l'olio non in circolo. Dopo lo start il pin 61 dell'alternatore si porta alla stessa tensione di B+ (di alimentazione) e spegne la lampada BAT.. nel frattempo salendo la pressione dell'olio si dovrebbe spegnere la spia corrispondente.
Comincio a sospettare che lo schema riportato nei manuali sia incompleto o comunque sinbolico.

Partendo dallo schema propsto da Fede, eseguirei le seguenti modifiche (semplificazioni):
1) Sostituzione del transistor con un PNP (necassaria al funzionamento)
2) sostituzione delle lampadinette con LED + resitenza da 820ohm (i led necessitano di minore manutenzione ma potrebbero risultare meno visibili in piena luce)
3) Rimozione di D3 D4 e D7
4) D5 e D6 sono necessari durante il test per far accendere contemporaneamente le spie H2O e Olio insime all'accensione del cicalino
e permettono anche la sicura accensione del cicalino nel caso in cui il sensore di sovra temperatura e di pressione dell'olio vadano in allarme.

Nota: il cicalino DEVE essere di tipo 'attivo', ovvero capace di emettere una nota allorquando venga alimentato con una tensione continua, se si tratta di un cicalino passivo bisgna prevedere un piccolo oscillatore capace di generare una nota di circa 500Hz
Sempre dai soliti manuali ho recuperato una delle cose che mi mette in difficoltà, vale a dire le sequenze di accensione dei due pannelli. Che poi è quello che non riesco a far fare ai miei prototipi. Mi chiedo: ma anche i sensori sono particolari? come fa la spia della temperatura dell'acqua ad essere già accesa all'avvio (punto 8 del pannello B) o è giusto interpretare 'termometro e amperometro' (punto 12) come le relative spie? Mi sfuggono tante cose, sigh!
Carina la cosa della VDO: visti i problemi, si trova in giro qualcosa del genere?
Grazie e sempre Buonvento a tutti! Federico

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x Andrea.
Mi consoli: allora non sono il solo cui è venuto il dubbio che certe parti dello schema siano incomprensibili!
All'inizio volevo mettere anch'io tutti LED al posto delle lampadine poi ho scoperto che la lampadina del generatore è quella che fornisce il carico per l'eccitazione dell'alternatore e che deve assicurare un certo assorbimento. Non mi è parso il caso di mettermi nei pasticci con un LED. E a quel punto, per uniformità d'illuminazione, avevo preferito lasciare tutte le lampadine, anche per essere sicuro della sostituzione con il pezzo originale Volvo (se a qualcuno mai interessasse tutto questo). Ma ovviamente è solo la mia opinione e i led mi piacerebbero di più. Per il cicalino non dovrebbero esserci problemi: io ho trovato questo che suona già solo alimentandolo (pochi, mi pare 7, euro!!!)

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Grazie! L'avventura continua!
Buonvento! Federico
Fede,
Riferendomi al tuo schema, 'SE' il nodo che connette l'anodo di D3 con il catodo di D4 e la spia BAT è presente nella realtà (ma non si evince negli schemi Volvo), allora, A MOTORE SPENTO, la spia H2O TEMP chiude il circuito verso massa tramite D3 fino al D+ (61) dell'alternatore che è a 0V e quindi è ACCESA.

A MOTORE ACCESO, D+ diventa = B+ (alimentazione) e la spia della temperatura dell'acqua si spegne.... comincio a credere che il nodo da te segnato nel circuito esista davvero.
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