I Forum di Amici della Vela

Versione completa: rendere una barca resistente
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Dicono che le trovi in tutti i mari del mondo e sono state costruite e collaudate per resistere agli urti sogli scogli......sarà vero?

Comunque se volete una barca per i 'tempi duri':

http://www.nauticat.com/yachts/traditional_motorsailors


http://www.nauticat.com/yachts/nauticat_...g_pictures
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Avevo la pagina memorizzata sul telefono ed ha reinviato il post.
Comunque ho trovato un video che mostra una barca seria in molti dettagli interni

https://www.youtube.com/watch?v=_MzKvPtZ...ata_player

Per 15.000 € quasi quasi la compro....


[:17]
Perdonate ma proprio non ce l'ho fatta a non parlare di bavaria.
Guardate questo video di come costriuscono gli hr
https://www.youtube.com/watch?v=Tq8Mn87b...ata_player

E poi ditemi quel controstampo che vanno a resinare in cosa si differebzia dal mio che ho gia postato altrove.
Io dico in nulla.

Il video fa vedere anche i legni utilizzati ( di altro ed altissimo livello), avrà sicuramente degli eccellenti impianti....ma possono queste cose soltanto giustificare un a differenza cosi grande di prezzo? O è solo marchio?
TestaCuore sei un mito
Gli HR con il controstampo!? non ci si puo' credere. Big GrinBig Grin[:142][:142]
Hai capito e che sola? Il dubbio mi era venuto già quando ho visto il xp50 a Genova, rigorosamente in controstampo, e pensai: vuoivedere che anche hr?
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Hai capito e che sola? Il dubbio mi era venuto già quando ho visto il xp50 a Genova, rigorosamente in controstampo, e pensai: vuoivedere che anche hr?
hai ragione..una vera 'sola'
mi hai quasi convinto sui bavariaSmileSmile
Citazione:nikisail ha scritto:
cerchiamo di dare un contributo concreto, secondo voi quali sono dei cantieri che costruiscono seriamente, non i soliti HR, Naiad Swan ma cantieri minori, poco o nulla blasonati. Anche cantieri che hanno chiuso. Io ci devo pensare un po'.
BV

La quasi totalità dei cantieri hanno prodotto barche 'marine' fino alla fine degli anni '90, poi è subentrato il 'profitto' (o meglio l'attenzione ai costi) e qualcuno a svaccato. Magari anche solo all'interno dello stesso marchio si trovano modelli molto 'marini' accanto ad altri più 'seconda casa'
Per cui la quasi totalità delle barche ante fine '90 possono sopportare qualsiasi condizione meteo/marina.
Dopo bisogna fare un'accurata indagine sul tipo di costruzione del modello che interessa (spesso indipendentemente dal cantiere).
Esempio, [u]per fortuna più unico che raro[u]:
Stesso cantiere e stesso modello: Barberis Show 42
Quelli costruiti in Italia robustissimi, quelli fatti a Malta di cartone...
...come si fa a generalizzare un cantiere o un altro.

Ma soprattutto non dimentichiamoci che forse il 2% ([u]probabilmente molto meno[u]) sono le barche che affondano 'da sole', quasi sempre affondano per imperizia e/o scarsa manutenzione!

I famosi tragici Fastnet e Sidney-Hobart lo dimostrano, nessuna barca è affondata perchè si è 'sciolta'.
Inoltre è piena la casistica di barca abbandonate dopo il MayDay che continuano a galleggiare tutt'ora!

L'anello debole di una barca a vela è 'quasi' sempre lo skipper e/o l'equipaggio.
Citazione:nikisail ha scritto:
Citazione:TestaCuore ha scritto:
Hai capito e che sola? Il dubbio mi era venuto già quando ho visto il xp50 a Genova, rigorosamente in controstampo, e pensai: vuoivedere che anche hr?
hai ragione..una vera 'sola'
mi hai quasi convinto sui bavariaSmileSmile
Pian piano bisogna farse e una ragione !!42
Oggi di nuovo primi in regata ahhahaha
E così si rendono le barche più resistenti!!!! Ovvia!
Big GrinBig GrinBig GrinBig Grin hai ragione ale...pardon per l'attimo di OT...ma quando ce vo' ce vo'
vorrei precisare che a parità di sistemi di costruzioni, è fondamentale la qualità nell'esecuzione, o meglio la cura, la precisione nell'assemblaggio delle parti, almeno credoe questo fa la differenza di costo, ergo di vendita

bv
Citazione:timeout ha scritto:
vorrei precisare che a parità di sistemi di costruzioni, è fondamentale la qualità nell'esecuzione, o meglio la cura, la precisione nell'assemblaggio delle parti, almeno credoe questo fa la differenza di costo, ergo di vendita

bv
hai ragione ma sempre contro-stampo è. Che non è altro che un modo per semplificare la vita ai costruttori ma che presenta non poche problematiche. Certo se le fazzolettature sono fatte male o peggio si usano solo collanti ( che negli ultimi anni piacciono tanto ai francesi) o come in alcuni modelli GS che li hanno dovuti rifazzolettare in un secondo tempo,non mi convincono molto.
Comunque desta stupore che cantieri che non vendono affatto a buon mercato usino il contro-stampo, personalmente una grande delusione.
BV
Il conto stampo non è male se fazzolettato e non vedo particolari contro indicazioni. Ora che ho rifatto i paglioli, poi, il piano era perfetto e non ho dovuto fare livellamenti, mentre con un ragno creato in opera di sicuro avrei buttato il sangue. Per il discorso falle , , è una cavolata.... quante barche conoscete che hanno forato nel punto coperto dal controstampo? E se pure fosse, cosa cambierebbe?
Mi pare si sia andati un po OT,
mi sono letto tute e 5 le pagine e ho visto che siete tutti impegnati a commentare e raccontare dell'intensità del vento,

la mia esperienza è che però raramente è il vento ad essere un problema, (certo 50 nodi di reale e di bolina!!...),
ma il problema vero è il mare che si alza velocissimo e corto tanto da suggerire di cambiare 'strategia' di navigazione,
di mettersi al lasco con un fazzoletto minimo a prua per governare sulle onde e di aspettare che sfuri,

anche solo per un rispetto nei confronti del mezzo che ti tiene a galla (svedese o tedesco che sia) che di sicuro in quel momento soffre.
Citazione:Avventura II ha scritto:
Mi pare si sia andati un po OT,
mi sono letto tute e 5 le pagine e ho visto che siete tutti impegnati a commentare e raccontare dell'intensità del vento,

la mia esperienza è che però raramente è il vento ad essere un problema, (certo 50 nodi di reale e di bolina!!...),
ma il problema vero è il mare che si alza velocissimo e corto tanto da suggerire di cambiare 'strategia' di navigazione,
di mettersi al lasco con un fazzoletto minimo a prua per governare sulle onde e di aspettare che sfuri,

anche solo per un rispetto nei confronti del mezzo che ti tiene a galla (svedese o tedesco che sia) che di sicuro in quel momento soffre.

Di solito vento e mare vanno a braccetto, cioè con 40 nodi il mare è difficilmente piatto, quindi parlando di intensità del vento ci si immagina la conseguente situazione di mare, salvo casi anomali.
Per mare corto e ripido cosa intendi? Intensità?
Se è 'ragionevole' e si deve risalire il vento non si deve sottoinvelare la barca, una barca ben sdraiata sull'onda soffre meno di una costretta al beccheggio.
Un blue water cruiser naviga di peso, quindi sfonda l'onda corta e ripida senza sbattere.
A lasco, con mare corto e ripido e poca tela, hai le onde che prendono a calci il giardinetto, è una situazione pessima e rischi in continuazione la straorza. Inoltre il pozzetto può riempirsi d'acqua.
Quindi, in entrambi i casi, è meglio invelare la barca Wink
Citazione:Franzdima ha scritto:
Citazione:Avventura II ha scritto:
Mi pare si sia andati un po OT,
mi sono letto tute e 5 le pagine e ho visto che siete tutti impegnati a commentare e raccontare dell'intensità del vento,

la mia esperienza è che però raramente è il vento ad essere un problema, (certo 50 nodi di reale e di bolina!!...),
ma il problema vero è il mare che si alza velocissimo e corto tanto da suggerire di cambiare 'strategia' di navigazione,
di mettersi al lasco con un fazzoletto minimo a prua per governare sulle onde e di aspettare che sfuri,

anche solo per un rispetto nei confronti del mezzo che ti tiene a galla (svedese o tedesco che sia) che di sicuro in quel momento soffre.

Di solito vento e mare vanno a braccetto, cioè con 40 nodi il mare è difficilmente piatto, quindi parlando di intensità del vento ci si immagina la conseguente situazione di mare, salvo casi anomali.
Per mare corto e ripido cosa intendi? Intensità?
Se è 'ragionevole' e si deve risalire il vento non si deve sottoinvelare la barca, una barca ben sdraiata sull'onda soffre meno di una costretta al beccheggio.
Un blue water cruiser naviga di peso, quindi sfonda l'onda corta e ripida senza sbattere.
A lasco, con mare corto e ripido e poca tela, hai le onde che prendono a calci il giardinetto, è una situazione pessima e rischi in continuazione la straorza. Inoltre il pozzetto può riempirsi d'acqua.
Quindi, in entrambi i casi, è meglio invelare la barca Wink

Ciao Franzdima,
hai ragione di solito mare e vento vanno a braccetto....,
quando è passato abbastanza tempo perchè il mare si sia alzato, quando non siamo in alcun modo ridossati o sotto corrente,
quando l'eventuale mare vecchio non si sommi a quello nuovo,
quindi come ben sai ci sono parecchi 'quando'..

In generale concordo sul fatto che la barca vada fatta correre e governata, ma da 5 pagine leggo di bolinare venti a 40-50-60! nodi e contemporaneamente fare la pasta all'amatrciana...

il che francamente mi sembra una forzatura anche con 35 di nodi..

Semplicemente ritengo che,
con barche/chiglie moderne della grande serie e sotto i 20 metri,
ci sia un momento in cui ci si mette in sicurezza e si aspetta che il peggio passi,
per me e la mia barca questo momento è abbondantemente sotto i 50 nodi di vento e mare relativo, e quando possibile prevede un andatura al lasco con la minima tela per manovrare (a secco di tela con 50 kn di reale farai almeno 4 nodi, non manovri sulle onde quindi devi dare tela ma viaggi già troppo a meno che tu non abbia un oceano davanti..)

Se poi ci si ritrova con costa sottovento, obbligati a bolinare 50 o più nodi, con il mare che aumenta e diventa confuso all'approssimarsi della costa, secondo me l'errore e a monte,
NON CI SI SAREBBE DOVUTI METTERE LI IN MEZZO!...

Ciao!
Cari amici,
siamo tutti bravi ad esaltare le proprie qualità, che dopo 5 pagine mi sembrano la vera sicurezza in mare,
però non si urla a mare, ma eventualmente si porta la propria esperienza per evitare che altri la ripetano evitando di trovarsi dove non si dovrebbe stare.Smile

BV
Citazione:Avventura II ha scritto:
Citazione:Franzdima ha scritto:
Citazione:Avventura II ha scritto:
Mi pare si sia andati un po OT,
mi sono letto tute e 5 le pagine e ho visto che siete tutti impegnati a commentare e raccontare dell'intensità del vento,

la mia esperienza è che però raramente è il vento ad essere un problema, (certo 50 nodi di reale e di bolina!!...),
ma il problema vero è il mare che si alza velocissimo e corto tanto da suggerire di cambiare 'strategia' di navigazione,
di mettersi al lasco con un fazzoletto minimo a prua per governare sulle onde e di aspettare che sfuri,

anche solo per un rispetto nei confronti del mezzo che ti tiene a galla (svedese o tedesco che sia) che di sicuro in quel momento soffre.

Di solito vento e mare vanno a braccetto, cioè con 40 nodi il mare è difficilmente piatto, quindi parlando di intensità del vento ci si immagina la conseguente situazione di mare, salvo casi anomali.
Per mare corto e ripido cosa intendi? Intensità?
Se è 'ragionevole' e si deve risalire il vento non si deve sottoinvelare la barca, una barca ben sdraiata sull'onda soffre meno di una costretta al beccheggio.
Un blue water cruiser naviga di peso, quindi sfonda l'onda corta e ripida senza sbattere.
A lasco, con mare corto e ripido e poca tela, hai le onde che prendono a calci il giardinetto, è una situazione pessima e rischi in continuazione la straorza. Inoltre il pozzetto può riempirsi d'acqua.
Quindi, in entrambi i casi, è meglio invelare la barca Wink

Ciao Franzdima,
hai ragione di solito mare e vento vanno a braccetto....,
quando è passato abbastanza tempo perchè il mare si sia alzato, quando non siamo in alcun modo ridossati o sotto corrente,
quando l'eventuale mare vecchio non si sommi a quello nuovo,
quindi come ben sai ci sono parecchi 'quando'..

In generale concordo sul fatto che la barca vada fatta correre e governata, ma da 5 pagine leggo di bolinare venti a 40-50-60! nodi e contemporaneamente fare la pasta all'amatrciana...

il che francamente mi sembra una forzatura anche con 35 di nodi..

Semplicemente ritengo che,
con barche/chiglie moderne della grande serie e sotto i 20 metri,
ci sia un momento in cui ci si mette in sicurezza e si aspetta che il peggio passi,
per me e la mia barca questo momento è abbondantemente sotto i 50 nodi di vento e mare relativo, e quando possibile prevede un andatura al lasco con la minima tela per manovrare (a secco di tela con 50 kn di reale farai almeno 4 nodi, non manovri sulle onde quindi devi dare tela ma viaggi già troppo a meno che tu non abbia un oceano davanti..)

Se poi ci si ritrova con costa sottovento, obbligati a bolinare 50 o più nodi, con il mare che aumenta e diventa confuso all'approssimarsi della costa, secondo me l'errore e a monte,
NON CI SI SAREBBE DOVUTI METTERE LI IN MEZZO!...

Ciao!

Ciao,

mi sembra che ci sia un po' di confusione.
Se sei ridossato o il mare non ha fatto in tempo a montare allora non hai problemi, visto che hai vento ma non onda.
Se il mare vecchio si somma a quello nuovo hai, appunto, una situazione anomala. Quindi, di 'quando', ne vedo uno solo che è appunto la situazione anomala da me citata.
Nelle pagine precedenti si parlava di situazioni limite che possono mettere a dura prova la resistenza di una barca, ovvio che parlare di restitenza di una barca con 20 nodi ha poco senso.
Quanto all'amatriciana con 35 nodi, ti assicuro che su certe barche, come il citato HR40, non è assolutamente una forzatura, poiché con quel vento la barca è stabile e prima o poi dovrai mangiare.

La lunghezza di una barca fa ben poco, preferirei di gran lunga affrontare 50 nodi con un HR40 che con un Bordeaux 60, comodo crocierone.
Ciò posto, non so che barca abbia tu ma cosa intendi per abbondantemente sotto i 50 nodi? 50 sono veramente tanti, 35 no, sono gestibilissimi e devono esserlo poiché non è raro beccarli.
In Mediterraneo poi, aspettare che il peggio passi, può non essere una buona idea poiché isole e costa varia sono un po' ovunque, non è detto che ci sia acqua libera sottovento e, alle volte, la bolina può essere un obbligo per allontanarsi da terra.

Quanto alla cappa secca od alla navigazione senza vele, come già detto prima, sono fortemente contrario. A 4 nodi di velocità e 50 di vento da dietro hai il mare che scalcia come un mulo contro il giardinetto, il pozzetto imbarca acqua e la barca diviene ingovernabile traversandosi di continuo.
Comunque, 4 nodi è la velocità relativa all'acqua, in realtà sei molto più veloce per effetto della spinta delle onde.
Tra l'altro puntare verso costa sperando che passi prima di schiantarmi non mi sembra una gran tattica, allora è meglio puntare su un porto qualsiasi sottovento cercando di arrivarci il prima possibile, anche per evitare ulteriori peggioramenti.
Se c'è acqua libera, le due scuole 'falla passare' e 'fuggi' sono vecchie come il mondo. Il Fastnet del '79 sembra aver dimostrato che è meglio fuggire. Forse la soluzione migliore è un po' di vela ed una spera, come suggerisce Orso Grigio ma questi sono altri discorsi e si riferiscono a situazioni molto oltre l'immaginario di noi tranquilli diportisti.

Infine, che l'errore sia a monte quando ci si trovi con 50 nodi di vento è ovvio. Io stesso ho ammesso più volte di navigare solo in condizioni ottime ed andando all'osteria se è prevista la buriana.
Ciò posto, la domanda era un'altra: se per un qualsiasi motivo ti ci trovi dentro, come si comporta la barca?
Che poi qualcuno azzardi qualche ipotesi non vuol dire che ci si sia trovato in mezzo.
Bella domanda,
io aimhè mi sono trovato in mezzo e mi sono ca..to addosso, ma con calma ho verificato pur prendendo qualche botta a prua, che pian piano siamo riusciti a risalire il vento quel tanto per allargare la bolina e far sbattere sempre meno la barca.

BV

P.S.
noi con 20 kts di bolina, ci facciamo la pasta e na magnamoBig Grin
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